E' una "cosina"
che gira in internet e che mi fa piacere condividere con voi ... "cari amici anonimi" o quasi...Decreto Legge Semplificazioni del 03.02.2012-Trasformazione Enti Vigilati dal Ministero Difesa
Essere o non essere ………questo è l’amletico dilemma che avvolge, oggi, il nostro organismo pubblico o pseudo tale.
Come abbiamo letto in un’interrogazione, il nostro ente, secondo le convenienze, una volta indossa la tuta ginnica altre volte l’elmetto per imporre gabelle.
Siamo arrivati al punto che è necessario avere chiarezza e ci troviamo nuovamente, come nel 2008, di fronte ad un bivio.
Nel 2008 l'assemblea Nazionale delle sezioni, con Attilio Fanini (Presidente dell’Assemblea), fu chiamata a “stringersi a coorte e pronta alla morte”, ed essa decise per il mantenimento dell’ente pubblico che la Legge 244/07 voleva sopprimere.
Il risultato è stato che l’ente pubblico si è salvato e fortificato, mentre, le sezioni si sono indebolite e, loro malgrado, sono state coinvolte in una privatizzazione che ne ha limitato fortemente l'autonomia, con i poveri Presidenti che “da padroni sono stati trasformati in Garzoni o mezzadri”.
Rammentiamo che Fanini si dissociò, dimettendosi da Vice Presidente Vicario, probabilmente perché si era accorto che la politica Nazionale, come si è dimostrato con il riordino ed il successivo statuto, mirava a sottrarre autonomia alle sezioni.
Oggi nel decreto semplificazioni, portato in discussione del consiglio dei Ministri in data 27.01.2012 e definitivamente approvato in data 03.02.2012, all’articolo 46 si può leggere:
Art. 46.
(Disposizioni in materia di enti pubblici non economici vigilati dal Ministero della difesa e di Consiglio nazionale dei consumatori e degli utenti)
Con uno o più regolamenti da emanare, entro novanta giorni dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto, ai sensi dell’articolo 17, comma 2, della legge 23 agosto 1988, n. 400, su proposta del Ministro della difesa di concerto con i Ministri per la pubblica amministrazione e la semplificazione e dell’economia e delle finanze, sentite le organizzazioni sindacali in relazione alla destinazione del personale, si può procedere alla trasformazione in soggetti di diritto privato secondo quanto previsto dell’articolo 2, comma 634, lettere b) ed f), della legge 24 dicembre 2007, n. 244, degli enti pubblici non economici vigilati dal Ministero della difesa.”
Quanto sopra potrebbe significare, a voler essere ottimisti, la trasformazione del nostro ente pubblico in una federazione pura.
Gli articoli “e-f” comma 634 della L. 244/2007 richiamari nel DL semplificazioni sanciscono:
b) trasformazione degli enti ed organismi pubblici che non svolgono funzioni e servizi di rilevante interesse pubblico in soggetti di diritto privato, ovvero soppressione e messa in liquidazione degli stessi secondo le modalita` previste dalla legge 4 dicembre 1956, n. 1404, e successive modificazioni fermo restando quanto previsto dalla lettera e) del presente comma, nonche´ dall’articolo 9, comma 1-bis, lettera c), del decreto-legge 15 aprile 2002, n. 63, convertito, con modificazioni, dalla legge 15 giugno 2002, n. 112;
f) abrogazione delle disposizioni legislative che prescrivono il finanziamento, diretto o indiretto, a carico del bilancio dello Stato o di altre amministrazioni pubbliche, degli enti ed organismi pubblici soppressi e posti in liquidazione o trasformati in soggetti di diritto privato ai sensi della lettera b).
Questo potrebbe significare che l’ente, se non svolge funzioni e servizi di rilevante interesse pubblico, sarà trasformato in un soggetto di diritto privato e saranno abrogate le norme che ne prevedono il finanziamento diretto o indiretto a carico dello stato o di altre amministrazioni ad es. le sezioni nella qualità di enti di diritto pubblico.
Qualcuno penserà che é tutta colpa delle interrogazioni parlamentari e forse sarà vero tenuto conto che l’ultima interrogazione è del 26.01.2012, invece, la bozza del decreto legge già pronta è entrata in consiglio dei Ministri il 27.01.2012 senza le norme sopradette e ne è uscita in data 03.02.2012 con la formulazione oggi conosciuta e comprensiva dell’articolo 46 che probabilmente ci riguarda.
La colpa è dell’interrogazione del 26.01.2012 o dei comportamenti dei nostri amministratori che hanno fatto trovare l'ente con il fianco scoperto?
Non sappiamo rispondervi, ma una cosa è certa:"dobbiamo pensare seriamente alle conseguenze del decreto legge del 03.02.2012".
Se sparisse l’ente chi ne beneficerà?
1) Le sezioni anzitutto che, verificandosi alcune condizioni, non verseranno più il 25% e le tanto discusse quote;
2) Il personale dell’Ente che finalmente troverà la sua serena collocazione, mentre oggi, con i tagli imposti dalla legge Tremonti, vive sempre in apprensione ed in condizione di precarietà;
3) 3) Lo sport sicuramente perché fare una cosa e bene è meglio che farne 2 sbagliate o fatte male.
Siamo i primi, come al solito, ad aprirvi gli occhi e l’ente, rispetto a questa minaccia incombente, ad oggi, sonnecchia e sarà difficile superare questo scoglio.
Una sentenza emessa dal TAR nel 2011, infatti, per una vertenza che mirava tra l’altro a sottrarre gli stipendi federali ai tagli imposti dalle leggi sulla spesa pubblica, in barba alla decisione dell’assemblea Nazionale del 2008 presieduta da Attilio Fanini, ha sancito la natura di organismo di diritto privato dell’ente.
Siccome il mese di agosto 2012, data presunta per la trasformazione, è vicino e sapremo se l’ente proseguirà il suo cammino o meno, cari amici vi preghiamo di valutate se versare o meno i dubbi arretrati che sono stati chiesti dall’ente alle sezioni.
