Autore Topic: Agibilità e sicurezza nei poligoni  (Letto 36061 volte)

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Offline Daniele Puccioni

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Re:Agibilità e sicurezza nei poligoni
« Risposta #90 il: Luglio 23, 2012, 17:01:18 pm »
voglio aggiungere anche un altra cosa...
spesso quando esprimo quello che penso cerco di capire cosa avrei fatto io al posto degli altri...
in questa situazione?
bene...
avrei indetto un bando di gara alle ditte produttrici di macchinari di questo genere, dandogli indicazioni secondo le normative suddette, per l'eventuale acquisto per TUTTI i poligoni d'Italia.
Poi una volta trovata e testata la macchina con tutte le garanzie del caso, quindi anche nel caso di malfunzionamenti ecc... si sarebbe provveduto all'ordine con eventuali formule di pagamento agevolato, o di detrazione dai contributi da versare all'organo centrale

Offline diamante

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Re:Agibilità e sicurezza nei poligoni
« Risposta #91 il: Luglio 23, 2012, 22:46:08 pm »
La federazione, dai dati che ha diramato, ha elargito ed elargirà contributi per i bersagli elettronici.
Il macchinario fuoriesce dalle logiche, ha meno presa sull'immaginario collettivo ed è roba da basso lignaggio.
Vuoi mettere i complimenti per l'apparata di Piedigrotta a Brescia con l'anonima macchina pulitrice salvavite nelle sezioni?
Il paragone , caro Daniele, non regge.
Nel primo caso i complimenti se li prende Obrist che ha speso i soldi delle sezioni non certo i suoi, nel secondo caso i Presidenti di sezione che sono sott'inchiesta per gli incidenti, che la macchia salvavite poteva evitare, hanno ricevuto i contributi dalla procura della repubblica e qualcuno i complimenti dal collegio giudicante.
Ciao
« Ultima modifica: Luglio 23, 2012, 22:53:07 pm da diamante »

Offline diamante

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Offline Ricky

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Re:Agibilità e sicurezza nei poligoni
« Risposta #93 il: Novembre 29, 2012, 17:04:21 pm »
Un bel documento, grazie per averlo postato,
è proprio vero che in fase giudicante non si sa mai quale effetto sortirà,
vero è che alcune funzioni non possono assolutamente essere delegate,
e se delegate occorre il compito di sorveglianza.

Così come è anche interessante il seguente comma
"Con riguardo all’imputazione di responsabilità a carico dell’organizzatore ex art. 2050 c.c. va osservato che, per indirizzo giurisprudenziale oggi maggioritario, anche quella che potrebbe apparire come mera attività amministrativa può considerarsi pericolosa ai fini del riconoscimento del criterio di responsabilità aggravata. La giurisprudenza ha riconosciuto la responsabilità dell’organizzatore sportivo, seppur con pronunce oscillanti, in riferimento all’attività di organizzazione di gare su strada (automobilistiche[2], motociclistiche[3] e ciclistiche[4]), all’attività degli aeroclub[5], alla gestione di una scuola di equitazione[6], ovvero di una pista di go-kart[7] o di autopiste di divertimento[8], ovvero ancora di una piscina aperta al pubblico[9], o di un pubblico stabilimento con gioco di bocce[10], all’esercizio di un tiro a segno[11], all’organizzazione di partite di calcio[12] e, con riferimento specifico alla materia che ci riguarda, allo svolgimento di gare di sci[13] e discese in bob[14]."

che riguarda appunta la (Art. 2050) Responsabilità per l'esercizio di attività pericolose:
Chiunque cagiona danno ad altri nello svolgimento di un'attività pericolosa, per sua natura o per la natura dei mezzi adoperati, e tenuto al risarcimento, se non prova di avere adottato tutte le misure idonee a evitare il danno.

Si legge che l'indirizzo giurisprudenziale è quello "oggi maggioritario", ossia di maggiore attuazione, nel senso che alcune sentenze potrebbero anche sancire il contrario di quanto normalmente operato in fase giudicante di analoghe questioni. Questo paradosso è solo apparente, perchè riguarda una specifica funzione del colleggio giudicante, ossia "la discrezionalità del giudice", che resta sacra.

Sempre dal link si legge: "La giurisprudenza ha riconosciuto la responsabilità dell’organizzatore sportivo, seppur con pronunce oscillanti, in riferimento all’attività di organizzazione di gare su strada (automobilistiche[2], motociclistiche[3] e ciclistiche[4]), all’attività degli aeroclub[5], alla gestione di una scuola di equitazione[6], ovvero di una pista di go-kart[7] o di autopiste di divertimento[8], ovvero ancora di una piscina aperta al pubblico[9], o di un pubblico stabilimento con gioco di bocce[10], all’esercizio di un tiro a segno[11],  ..." .

Qualcuno ha notizie del riferimento [11], ovvero la sentenza:
[11] Corte App. Firenze, 9 maggio 1967, n. 302  ?

Sarebbe bello approfindere l'evento e la pronuncia del colleggio giudicante per sapere a cosa si va incontro nella gestione di una attività a rischio.

Un caro saluto a tutti


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Re:Agibilità e sicurezza nei poligoni
« Risposta #94 il: Novembre 29, 2012, 22:13:46 pm »
Un bel documento, grazie per averlo postato,
è proprio vero che in fase giudicante non si sa mai quale effetto sortirà,
vero è che alcune funzioni non possono assolutamente essere delegate,
e se delegate occorre il compito di sorveglianza.

Così come è anche interessante il seguente comma
"Con riguardo all’imputazione di responsabilità a carico dell’organizzatore ex art. 2050 c.c. va osservato che, per indirizzo giurisprudenziale oggi maggioritario, anche quella che potrebbe apparire come mera attività amministrativa può considerarsi pericolosa ai fini del riconoscimento del criterio di responsabilità aggravata. La giurisprudenza ha riconosciuto la responsabilità dell’organizzatore sportivo, seppur con pronunce oscillanti, in riferimento all’attività di organizzazione di gare su strada (automobilistiche[2], motociclistiche[3] e ciclistiche[4]), all’attività degli aeroclub[5], alla gestione di una scuola di equitazione[6], ovvero di una pista di go-kart[7] o di autopiste di divertimento[8], ovvero ancora di una piscina aperta al pubblico[9], o di un pubblico stabilimento con gioco di bocce[10], all’esercizio di un tiro a segno[11], all’organizzazione di partite di calcio[12] e, con riferimento specifico alla materia che ci riguarda, allo svolgimento di gare di sci[13] e discese in bob[14]."

che riguarda appunta la (Art. 2050) Responsabilità per l'esercizio di attività pericolose:
Chiunque cagiona danno ad altri nello svolgimento di un'attività pericolosa, per sua natura o per la natura dei mezzi adoperati, e tenuto al risarcimento, se non prova di avere adottato tutte le misure idonee a evitare il danno.

Si legge che l'indirizzo giurisprudenziale è quello "oggi maggioritario", ossia di maggiore attuazione, nel senso che alcune sentenze potrebbero anche sancire il contrario di quanto normalmente operato in fase giudicante di analoghe questioni. Questo paradosso è solo apparente, perchè riguarda una specifica funzione del colleggio giudicante, ossia "la discrezionalità del giudice", che resta sacra.

Sempre dal link si legge: "La giurisprudenza ha riconosciuto la responsabilità dell’organizzatore sportivo, seppur con pronunce oscillanti, in riferimento all’attività di organizzazione di gare su strada (automobilistiche[2], motociclistiche[3] e ciclistiche[4]), all’attività degli aeroclub[5], alla gestione di una scuola di equitazione[6], ovvero di una pista di go-kart[7] o di autopiste di divertimento[8], ovvero ancora di una piscina aperta al pubblico[9], o di un pubblico stabilimento con gioco di bocce[10], all’esercizio di un tiro a segno[11],  ..." .

Qualcuno ha notizie del riferimento [11], ovvero la sentenza:
[11] Corte App. Firenze, 9 maggio 1967, n. 302  ?

Sarebbe bello approfindere l'evento e la pronuncia del colleggio giudicante per sapere a cosa si va incontro nella gestione di una attività a rischio.

Un caro saluto a tutti

Bello anche per la famiglia Tarlati e le vittime di Pordenone.

Offline Ricky

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Re:Agibilità e sicurezza nei poligoni
« Risposta #95 il: Novembre 29, 2012, 23:04:41 pm »
Non confondere l'attività sportiva con la volontarietà di recarsi al poligono per tirare a proprio beneficio e consumo. Qualcuno sa come è andata a finire con i relativi processi?

Offline diamante

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Re:Agibilità e sicurezza nei poligoni
« Risposta #96 il: Novembre 29, 2012, 23:37:14 pm »
Il confuso in questo caso è un ex dirigente federale Nazionale.
Il processo Tarlati è ancora in corso, mentre, Pordenone si è concluso con il patteggiamento del Presidente e resta in piedi la causa civile (risarcimento) contro il Ministero della Difesa, l'UITS e la Sezione.
Caro Ricky anche dal frequentatore (volontario) l'UITS prende i soldini.
Il volontario va a fare tiro a segno.
L'uits l'ha voluto differenziare l'attività di tiro in attività sportiva ed attività istituzionale.
Ma mi spieghi cosa c'entra?
Il povero tarlati o il morto di Pordenone più i 3 ustionati sempre tiro a segno facevano e ne risponderà la sezione e chi avendo il potere di vigilanza non ha vigilato.
La Federazione ha vigilato solo su Eboli perchè il Presidente della sezione l'aveva invitata a presentare i bilanci in assemblea, cosa  che non ha fatto per 4 anni consecutivi.
Sugli altri poligoni ha vigilato?
Ciao
« Ultima modifica: Novembre 29, 2012, 23:40:14 pm da diamante »

Offline gunny

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Re:Agibilità e sicurezza nei poligoni
« Risposta #97 il: Dicembre 01, 2012, 10:24:00 am »
Non confondere l'attività sportiva con la volontarietà di recarsi al poligono per tirare a proprio beneficio e consumo. Qualcuno sa come è andata a finire con i relativi processi?

eh no!
se la mettiamo su questo punto allora i volontari non dovrebbero essere tesserati UITS... invece lo sono
e siccome lo sono e la quota di tesseramento in gran parte va a UITS allora godono del medesimo status dei tiratori agonisti

i rischi che si possono correre in gara sono tali e quali pure in allenamento, quindi non nascondiamo dietro un dito, nel limite dell'umano  possibile le sezioni devono mettere in atto le misure di sicurezza passive minime e indispensabili per evitare tragedie

poi se un impianto va in fumo, amen, l'importante è che nessuno ci lasci la pelle

nel merito della questione responsabilità della federazione, dal momento in cui esistono effettivamente "sezioni UITS" una prova l'abbiamo nella foto del seguente link: http://www.uits.it/notizia.asp?cod=1754, un utente di una sezione come quella a meno di "millantato credito",  penso si senta parte di quell'organizzazione quindi in caso di necessità è giusto che individui i responsabili a qualunque livello.

per chi invece si sente ancora "sezione TSN" (affiliata a UITS per poter partecipare all'attività sportiva federale, affiliazione non indispensabile per l'attività istituzionale), non cambia nulla dal momento in cui essendo la sezione affiliata indipendentemente dal fatto che ospiti o meno gare ufficiali federali nazionali o locali, UITS per accettarne l'affiliazione dovrebbe verificare se gli impianti sono idonei o meno all'attività sportiva, quindi compartecipando alla responsabilità sull'agibilità degli stand

per fortuna gli incidenti mortali nelle sezioni TSN  sono pochi numericamente parlando, rispetto ad altri sport "rischiosi" ma più popolari, e comunque non si ha notizia di incidenti durante lo svolgimento di competizioni sportive di tiro... va da sé che la vita e l'incolumità dei tiratori volontari abbia lo stesso valore di quella degli agonisti, a prescindere da UITS, quindi fanno bene a mio avviso quelle sezioni che non mandano le quote CIMA (e altri contributi) a Roma per investire nella sicurezza dei propri impianti.
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a brusa suta l' Susa

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Re:Agibilità e sicurezza nei poligoni
« Risposta #98 il: Dicembre 01, 2012, 16:02:12 pm »
http://www.uits.it/notizia.asp?cod=1754

Di cosa si trattava?

Forse l'UITS avvisata da qualcuno che si aggira su concentrica ha provveduto a farla rimuovere.

Offline gunny

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Re:Agibilità e sicurezza nei poligoni
« Risposta #99 il: Dicembre 01, 2012, 19:24:52 pm »
no, no... c'è ancora

è la foto di gruppo dei tiratori di BR22 fatta davanti alla "Sezione UITS" di Cremona... (almeno così riporta il cartellone sopra l'ingresso)
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a brusa suta l' Susa