Autore Topic: Incendio poligono Pistoia  (Letto 21806 volte)

0 Utenti e 4 Visitatori stanno visualizzando questo topic.

Offline AN1972

  • Utente Certificato
  • Esordiente
  • *
  • Post: 29
Re: Incendio poligono Pistoia
« Risposta #40 il: Aprile 27, 2009, 11:02:37 am »
Leonardo , capisco quello che dici ed in parte lo condivido. No non ne sapevo niente dell'agibilità dei poligoni prima di quello che mi è successo, se poi la vuoi sapere tutta mio padre era un frequentatore più che occasionale del tsn , ci andava si e no una volta l'anno a tarare le ottiche dei fucili. Però ho scoperto che un sacco di gente lo sapeva. Si siamo italiani e ci piace nascondere la testa sotto la sabbia , ma forse sarebbe bene iniziare a cambiare. E questo lo si può fare ,talvolta , anche rinunciando per un pò a divertirsi in attesa che le cose siano sistemate. Pretendendo che vengano sistemate come devono essere.Se no che stiamo a discutere a fare , chiudete questo forum ,che è l'unico in cui si parla di queste cose , e tornate a mettere la testa sotto la sabbia se ci state bene. Scusa se ho un tono arrabbiato ma è questo il sentimento che provocano le parole di chi , come te è appassionato di qualcosa , si arrende o si limita a sperare che succeda a qualcun altro dando la colpa all'italianità della nostra indole. Ieri si celebrava una festa che esiste anche grazie a chi non ha messo la testa sotto la sabbia e sarebbe il caso di tornare a quella italianità se quella attuale provoca le stragi che succedono quotidianamente.Ne io ne te possiamo farci carico di tutto il malaffare che c'è in italia ma possiamo sistemare quello che ci stà intorno. Tu puoi pretendere che il poligono che frequenti sia messo a norma come io posso pretendere che sia messo a norma l'impianto dove pratico lo sport che piace a me o l'asilo di mio figlio.Se ci si rassegna a quello che sostieni tu  il problema si risolverebbe semplicemente facendo firmare una liberatoria a tutti i frequentatori dei poligoni dove si dice che l'ambiente non è a norma e chi ci entra lo fa a suo rischio e pericolo.
E comunque , ti ci metto una faccina  ;D, non hai risposto alla mia domanda...spari in un poligono agibile o no?
« Ultima modifica: Aprile 27, 2009, 11:08:43 am da AN1972 »

Leonardo66

  • Visitatore
Re: Incendio poligono Pistoia
« Risposta #41 il: Aprile 27, 2009, 11:52:31 am »
Scusami, preso da altro tipo di discorso, avevo dimenticato di risponderti.
Il nostro poligono è composto da uno stand a 50 mt a cielo aperto, 2 stands a 25 mt a cielo aperto ed uno stand indoor a 10 mt.
Attualmente, solo uno dei due stands a 25 mt non è conforme ai requisiti richiesti per l'agibilità, ma per il semplice fatto che necessita di lavori di ordinaria manutenzione, tanto è vero che sono in corso detti  lavori di ristrutturazione per renderlo nuovamente agibile.

Offline gunny

  • MegaBoss
  • Azzurro
  • *****
  • Post: 3024
    • Alpinisusa.IT
Re: Incendio poligono Pistoia
« Risposta #42 il: Aprile 27, 2009, 13:00:58 pm »
le normative tecniche di agilibità dei poligoni a fuoco e il relativo collaudo sono argomentazioni che richiedono competenza, questo non significa che ogni tiratore assiduo o occasionale che sia non debba essere messo a conoscenza se la struttura è agibile per il tipo di tiro che andrà a fare

sparare in un impianto a 50mt con armi in cal..22 è una cosa (clt, c3p, PL, br22) l'avancarica un'altra, fucili di calibri centerfire dal .222 in su fino al .308W è un'altra ancora, per ognuno di questi ambiti le problematiche sono decisamente differenti, in ogni caso conta molto  l'atteggiamento verso la sicurezza e la conoscenza delle norme da parte degli stessi tiratori

per le pistole stesso ragionamento, con particolare riguardo ai tunnel dove dovrebbe essere possibile sparare con munizioni blindate e calibri particolarmente potenti

i fattori di rischio sono molteplici, nel caso degli incendi in poligoni a cielo aperto spesso è la polvere incombusta accumulatasi nella parte immediatamente prospicente al tiratore e sulle pareti sovente di materiali non idonei o non autoestinguenti a fare i danni più grossi, provocando come diretta cnseguenza lo sprigionamento di gas altamente tossici e densi

nei tunnel oltre alla polvere incombusta ci sono anche i gas residui di sparo... l'incidente di Pordenone non è unico, in altri poligoni è successa la medesima cosa senza feriti o feriti gravi in alcune situazioni di mia diretta conoscenza tali impianti sono stati chiusi su decisione del consiglio direttivo della sezione per gli elevati costi necessari per il rifacimento delle strututtre al fine di garantirne una maggiore sicurezza (l'assoluta non la può garantire nessuno), rinunciando di fatto agli introiti derivanti da tale impianto.

in pratica, senza la dovuta manutenzione quanlunque impianto a norma e collaudato nel giro di breve (è sufficente qualche fine settimana in un poligono di medie dimensioni) perde di fatto la sua agibilità

poi bisogna chiedersi se i certificati servono solo per far bella presenza o se devono testimoniare l'efficenza reale...

ovviamente le specialità ad Aria Compressa, pur con le sue norme e regolamentazioni, non corre nemmeno lontanamente gli stessi rischi... salvo che sia adiacente ad un impianto a fuoco...

a sfavore di tutto ciò c'è inoltre che le attività e servizi ordinari all'interno dei TSN sono svolte da volontari, eccetto per grandi poligoni di grandi città, così come le attività di 'minuto mantenimento'; i presidenti stessi, che rispondono in solido, civilmente e penalmente, unitamente ai direttori di tiro, non godono nel 99% dei casi di alcun beneficio.
Visto che esiste un ente, addirittra pubblico, che dovrebbe sovrintendere e vigilare, lo faccia su queste questioni non su quelle di bilancio, perchè se un presidente non versato le quote CIMA o il 25%, per mettere a norma i propri impianti, credo gli se ne debba dare atto anzichè addottare azioni di commissariamento...

la manutenzione anche se la manodopera è grautita purtroppo è comuque onerosa per materiali di consumo e le attrezzature necessarie, a volte è necessario anche richiedere l'intervento di imprese dotate di mezzi adeguati... difficilmente gratis....

gli esempi portati su costruzioni ad uso civile, guardacaso portano nei tribunali i presunti responsabili, i quali qualche volta vengono pure condannati...

da tre anni ad oggi i morti sono stati 3, gli incidenti qualcuno in più, gli unici indagati sono i rispettivi presidenti di sezione.

La UITS che per bocca di tanti suoi rappresentanti sostiene (quando gli fa comodo) che i poligono sono i suoi... e che va tutto bene madama la merchesa... per ora è stata capace di scarica le proprie resonsabilità, ma se ciò fosse giusto allora per quale motivo dobbiamo continuare a foraggiarla?

E' vero siamo in Italia, paese dove le cose semplici e logiche sono bandite perchè si rischia di essere troppo chiari... l'importante è che qualcuno possa fare il 'furbetto' di turno...
« Ultima modifica: Aprile 27, 2009, 14:26:08 pm da gunny »
--------------------------
a brusa suta l' Susa

Offline mimmo

  • Azzurro
  • *****
  • Post: 2059
Re: Incendio poligono Pistoia
« Risposta #43 il: Agosto 21, 2009, 17:43:02 pm »
Da TiroPratico.com
               
LETTERA APERTA:
                Agnoletto Donato ex presidente TSN di Mirano a seguito della lettera di Tarlati


                Con la presente, mi unisco ad Andrea Tarlati su tutto quello che ha giustamente scritto ai presidenti di sezione e a Obrist compreso, denunciando alla UITS (presidente e consiglieri) un comportamento ignobile e assurdo tenuto da una federazione sportiva nei confronti di familiari che hanno perso un loro caro appassionato di armi in un ambiente sportivo come il nostro.Purtroppo, da questo si evince per l'ennesima volta che le sezioni e loro presidenti servono solo per inviare la percentuale di quote riconosciute da un regolamento fatto ad hoc. Purtroppo, nella mia precedente presidenza della sezione di Mirano per oltre 20 anni e di 6 anni come consigliere regionale UITS, ne ho viste di tutti i colori che prima o poi deciderò di comunicare a tutti i presidenti, così da ricavarne altri 2,5 anni di sospensione come "tesserato indesiderato". Tralasciando quanto appena detto caro Andrea Tarlati, Ti comunico che la cosa che mi è capitata di vedere  e ricordarmi per sempre, e che mi ha fatto venire il "volta stomaco", sono stati i funerali dell'amico Paolo Terrin, presidente per molti anni della vicina sezione del Lido di Venezia. Appassionato di tiro oltre che della "sua" sezione per la quale aveva dedicato tanto di quel tempo da non crederci e sottraendo lo stesso alla sua famiglia, ha svolto un lavoro eccezzionale per prodigarsi nei lavori necessari per la manutenzione della sezione, rinunciando addirittura anche alle ferie per numerosi anni. Insomma, uno che per chi lo conosceva aveva dato anima e corpo per la sezione. Ebbene, purtroppo un giorno mancò, e ai suoi funerali incredibilmente mi trovai io, la mia segretaria di sezione e Uberto Screpanti con qualche decina di soci della sezione veneziana. Dell'UITS, N E S S U N O. La cosa, mi fece subito pensare che alla ns. beneamata federazione non importa un bel fico secco ne delle sezioni e ne tantomeno dei loro dirigenti, se non al  momento del voto. Purtroppo, questo è quello che ci meritiamo vista la maggioranza dei presidenti di sezione attuali....
                Un caloroso saluto da sportivo del tsn.

                        Agnoletto Donato

Offline mimmo

  • Azzurro
  • *****
  • Post: 2059
Re: Incendio poligono Pistoia
« Risposta #44 il: Agosto 30, 2009, 09:00:49 am »
DAL Blog http://midivertodamorire.blogspot.com/

sabato 29 agosto 2009
una RIFLESSIONE
Quando una persona cara ed importante ti viene portata via senza nessuna spiegazione è difficile dare la colpa al destino e rassegnarsi come se non fosse successo niente. Si è storditi dagli eventi e ci si trova catapultati in un mondo che la maggioranza legge solo sui giornali.
Poi la burocrazia , l'apparato della giustizia italiana che certo non è dei migliori gli avvocati ed i periti , un turbinio di scelte e decisioni per le quali non sempre si è preparati.
C'è da trovare un colpevole per giustificare quello che è successo. E' quello che ti serve per andare avanti.
Non si può credere che sia solo il caso a farti tanto male.
Nei mesi successivi all'incidente ho indagato , per quello che mi è stato possibile , per trovare da solo le risposte che volevo. E' difficile per un profano ( mi rendo conto che lo è anche per chi si definisce esperto) valutare correttamente la massa di informazioni che si ricevono , si pensa di poter analizzare i fatti razionalmente ma non è facile.
Poi gli atti giudiziari , le paure e le domande in carta bollata solo per sapere una data sembra tutto fatto in modo che si alzino delle barriere fra le persone che fino al giorno prima erano o dei perfetti sconosciuti o degli amici da sempre. Tutti contro tutti ognuno alla ricerca della propria verità basta che sia quella che si vuol sentire e che ci fa comodo.
Io ho solo una verità , Riccardo non c'è più.
Mio padre odiava queste cose. Per lui una stretta di mano era un contratto , un amicizia un vincolo di sangue e non voglio deluderlo.
Inizialmente il blog era nato per raccogliere le notizie inerenti all'incidente , per informare gli interessati su quali sono i rischi nel frequentare impianti non in regola e pericolosi ma forse col tempo e con il crescere della rabbia per l'assenza di risposte , il sentirsi abbandonati da tutti , le "voci " e l'assenza di dialogo l'hanno trasformato in una cosa che non volevo.
Tra pochi mesi ci sarà l'udienza preliminare dell'incidente. Vorrei affrontare pacificamente quel giorno cosi come avevo detto nei primi giorni successivi all'incidente. Vorrei che fosse l'occasione per trovare le risposte che mi mancano e vorrei poter guardare serenamente chi , se ci sarà , si assumerà la responsabilità di quello che è successo.
Pubblicato da Andrea T. a 14.21 0 commenti

Online VENDETTA

  • Staff Redazione
  • Azzurro
  • *
  • Post: 2041
Re:Incendio poligono Pistoia
« Risposta #45 il: Gennaio 26, 2013, 09:12:46 am »
http://ricerca.gelocal.it/iltirreno/archivio/iltirreno/2013/01/25/ZP_19_03.html

Rogo al poligono, nuove accuse
25 gennaio 2013 —   pagina 19   sezione: Pistoia
PISTOIA Continuerà con un capo d’imputazione modificato il processo in corso per la morte di Riccardo Tarlati nel rogo al poligono di tiro di viale Matteotti, il 24 luglio 2008. In particolare il pm Giuseppe Grieco, dopo l’udienza di ieri, ha dettagliato alcune accuse nei confronti di Daniele Cecchi, presidente del Tiro a segno, e di Carlo Rocchi, direttore di tiro. Il primo avrebbe acconsentito all’operatività dell’impianto malgrado la linea di tiro non fosse conforme alle direttive tecniche che ne avrebbero garantito l’omologazione, senza la quale vige il divieto di sparare. Carlo Rocchi si sarebbe invece reso responsabile dell’inosservanza delle regole di cautela contenute anche nel regolamento del poligono pistoiese. Ricordiamo che per la morte di Riccardo Tarlati, fotografo professionista molto noto in città, sono imputati Cecchi (difeso dall’avvocato Andrea Niccolai), Rocchi (assistito dall’avvocato Giuseppe Castelli) e il custode della struttura Paolo Banci, difeso dall’avvocato Cecilia Turco. Avvocati di parte civile per il figlio e la moglie della vittima sono Luca Innocenti e Laura Innocenti. La decisione di modificare il capo di imputazione è arrivata sulla scorta delle testimonianze succedutesi nelle ultime udienze del processo. Ieri, in particolare, sono saliti sul banco dei testimoni Marco Maccioni, il socio dal cui fucile scaturì la scintilla che appiccò l’incendio, e Leopoldo Pompili, un tecnico dell’Esercito che si occupa delle verifiche tecniche su impianti di tiro. Al termine dell’udienza il giudice Luca Gaspari ha disposto la sospensione del processo (prevista espressamente dal codice in questi casi) e fissato la prossima udienza il 16 maggio. È probabile che in quell’udienza vengano ascoltati le persone offese, gli imputati e i primi testi della difesa.


Online VENDETTA

  • Staff Redazione
  • Azzurro
  • *
  • Post: 2041

Offline diamante

  • Utente Certificato
  • Azzurro
  • *
  • Post: 2691
Re:Incendio poligono Pistoia
« Risposta #47 il: Maggio 19, 2013, 08:38:50 am »
http://iltirreno.gelocal.it/pistoia/cronaca/2013/05/17/news/rogo-al-poligono-imputati-in-silenzio-1.7082251

Rogo al poligono, imputati in silenzio

All’udienza per la morte di Riccardo Tarlati il presidente del Tiro a segno e il custode scelgono di non rispondere
   
PISTOIA. All’udienza per il tragico rogo al tiro a segno del 24 luglio 2008, ieri, i protagonisti avrebbero dovuto essere gli imputati: il presidente del circolo Daniele Cecchi, il direttore Carlo Rocchi e il custode Paolo Banci. Tutti accusati di omicidio colposo per l’atroce morte di Riccardo Tarlati, fotografo sessantenne con la passione delle armi. Invece Banci e Cecchi (difesi rispettivamente dagli avvocati Turco e Niccolai) hanno preferito non rispondere in aula alle domande del pm Giuseppe Grieco, degli avvocati e del giudice Luca Gaspari. Assente l’unico dei tre che era pronto a rispondere, Carlo Rocchi (difensore Giuseppe Castelli).

È toccato quindi alle parti civili sfilare sul banco dei testimoni e rivivere una tragedia che ha lacerato per sempre le loro vite. È il caso di Andrea Tarlati, 41 anni, che faceva il tecnico alla General Electric, in provincia di Livorno quando suo padre morì. «Quel giorno mi chiamarono al telefono, venni di corsa. Al tiro a segno c’erano tanti amici del babbo, ma nessuno aveva il coraggio di dirmi cos’era successo».

Riccardo Tarlati, quel terribile 24 luglio 2008, stava sparando con il fucile insieme ad altri due soci, quando la scintilla emessa da una delle armi (quella di Marco Maccioni, che però risulterà in perfette condizioni) appiccò il rogo che in pochi secondi trasformò in un inferno gli stand delle linee di tiro. Gli altri riuscirono a sfuggire alle fiamme: non così Tarlati, che fu trovato dai soccorritori all’interno dello stand, ucciso probabilmente dalle esalazioni di fumo prima che dall’intenso calore. Dopo lo choc subito, Andrea Tarlati cambiò lavoro. «Non potevo più lavorare da solo, come facevo prima». Subentrò al padre nella gestione dello studio fotografico: anche per lui una grande passione, e poi non se la sentì di cederlo ad estranei. La sorella Alessandra ha raccontato dei suoi problemi nervosi successivi alla tragedia, così anche la moglie che deve spesso far uso di ansiolitici.

Dopo le commoventi testimonianze dei familiari della vittima, è iniziato l’esame dei testi delle difese. Tra questi, un carabiniere, Claudio Mascii, socio dal 2006 del tiro a segno. Lui, come anche altri testi ieri, ha ribadito che nell’impianto di via dei Macelli ha sempre trovato postazioni e linee di tiro lavate e pulite (secondo l’accusa, a scatenare l’incendio potrebbero essere state polveri incombuste).

Lunga la deposizione dell’ex presidente del circolo (dal 2004 al 2006), Andrea Panerai. Anche lui ha ribadito l’attenzione con cui l’addetto alle pulizie, Paolo Banci, svolgeva giornalmente il suo lavoro, armato di aspirapolvere e idropulitrice. Panerai ha spiegato che il Tiro a segno pistoiese è frequentato anche da vigili urbani e poliziotti, che vi venivano in veste ufficiale, non come privati. La sua ricostruzione del giorno della tragedia ha messo in risalto soprattutto i problemi incontrati dai vigili del fuoco. I primi a giungere – ha detto – non avevano acqua, l’autocisterna inizialmente entrò dalla porta sbagliata. Poi, quando finalmente fu in condizione di operare, la manichetta «esplose» per la pressione. Incalzato dalle domande dell’avvocato di parte civile Luca Innocenti, Panerai ha anche ammesso che il progetto per la linea di tiro poi andata a fuoco non era stato steso da un professionista; che lo stand di tiro fu aperto pur non possedendo l’agibilità; che non vi era un formale passaggio di consegne tra presidente uscente ed entrante. Tanto da dover ammettere di non aver mai letto una missiva del 2000 dell’Unione italiana tiro a segno che era giunta al poligono pistoiese. Prossima udienza il 1º luglio. Il processo dovrebbe concludersi a novembre.
Fabio Calamati
17 maggio 2013

Come mai l'UITS (vigilante) non è intervenuta commissariando la sezione?
Ciao

Offline diamante

  • Utente Certificato
  • Azzurro
  • *
  • Post: 2691
Re:Incendio poligono Pistoia
« Risposta #48 il: Gennaio 25, 2014, 17:16:08 pm »
L'accusa ha chiesto 1 anno e sei mesi per il Presidente della sezione ed il Direttore di tiro.
Ciao

Offline pratesi

  • Utente Certificato
  • Maestro
  • *
  • Post: 346
Re:Incendio poligono Pistoia
« Risposta #49 il: Gennaio 27, 2014, 19:04:56 pm »
Mi sa che molti presidenti, a seguito della probabile condanna del presidente, non si candidino più alle prossime elezioni. Dimostrando ancora una volta di che pasta sono fatti. Invece di protestare tutti uniti ci sarà un fuggi fuggi come topi che abbandonano la nave quando stà per affindare. Bah !
Pratesi