Oggetto: informativa
su Decreto Liberalizzazioni (24 gennaio 2012) e su Decreto semplificazioni (9 febbraio 2012)
Egregi Presidenti,
La 10^
Commissione permanente del Senato (industria, commercio, turismo) sta discutendo sulla conversione in legge del cd “Decreto Liberalizzazioni”
(Decreto legge n.1 del 24 gennaio 2012). In tale sede si è attuato un durissimo attacco all’attività certificatoria e di addestramento alle armi del sistema Sezioni TSN/UITS con la presentazione da parte di alcuni senatori di ben tre emendamenti, tutti richiedenti l’estensione di dette attività anche ai “campi di tiro privati o poligoni privati”.
La UITS con immediati interventi sia presso i Ministeri interessati (Interno e Difesa) che nei confronti di parlamentari a cui sta a cuore la legittimità e la sicurezza sull’uso delle armi, è riuscita a bloccare questa scriteriata deregulation che avrebbe sostanzialmente lasciato una materia delicata quale quella del maneggio armi in mano a chiunque e non, come è oggi, coordinata da un ente pubblico.Un altro
parlamentare, sempre sul medesimo Decreto legge, ha proposto un emendamento con il quale si voleva sostanzialmente introdurre la concessione a titolo oneroso delle aree ed impianti del demanio in uso alle nostre Sezioni. Anche questo emendamento è stato positivamente fermato.
Con riferimento al cd “Decreto Semplificazioni” (Decreto Legge
5 del 9 febbraio 2012) la UITS ha firmato insieme ad altre associazioni, una lettera al Ministro Cancellieri per riformulare la modifica dell’art.13 del TULPS al fine di evitare che la durata delle licenze venisse interpretata in misura ridotta rispetto a quella che è oggi la loro durata. Un primo risultato lo abbiamo immediatamente ottenuto con la circolare -Ministero dell’Interno 557PAS12982.AP3-, diramata in data 22 febbraio u.s., che chiarisce che i porti uso caccia e tiro a volo manterranno la validità di sei anni.
Sempre in quest’
ultimo decreto, all’art.46, si è inoltre proposta la possibilità da parte degli enti controllati dal Ministero della Difesa di potersi trasformare in soggetti privati. Quest’ultimo provvedimento riguarderà probabilmente solo l’Unuci che da tempo aveva manifestato questa volontà, la UITS ribadirà quanto fortemente voluto in sede assembleare nel febbraio 2008.
Ancora una volta la UITS e le sezioni TSN hanno sancito il proprio insostituibile ruolo nello svolgimento del delicato ed importante servizio istituzionale che la legge affida loro, mostrando nei fatti, l’esigenza che esso venga svolto necessariamente da un Ente Pubblico in virtù di una maggiore affidabilità anche in termini di sicurezza delle strutture e delle procedure.
La strada
intrapresa all’atto del Riordino, suffragata anche dall’autorevole parere del Consiglio di Stato che, proprio sulle attività istituzionali e quindi anche sulla certificazione, ha sancito l’indispensabilità e l’
obbligatorietà della natura pubblica della nostra organizzazione, si è mostrata vincente su tutti i ruoli e, come stiamo affermando da anni, è quella che ha tutelato e tutelerà, negli anni a venire, il Tiro a Segno.
Bisogna dar forza al nostro movimento difendendolo sempre e facendo quadrato intorno ad esso, senza offrire a chicchessia, per mere beghe interne o personali, alcun appiglio che possa ritornarci contro.
Ne va dell’interesse collettivo e della sopravvivenza del Tiro a Segno.
Viva il tiro a segno.
Il Presidente
http://www.senato.it/leg/16/BGT/Schede/Ddliter/aula/37853_aula.htm ALLEGATO A
DISEGNO DI LEGGE 3110
EMENDAMENTO 1.900 (TESTO CORRETTO), SU CUI IL GOVERNO HA POSTO LA QUESTIONE DI FIDUCIA, INTERAMENTE SOSTITUTIVO DELL' A[...]
CORREZIONI APPORTATE IN LETTURA DAL GOVERNO PER CORREGGERE MERI ERRORI MATERIALI E DI FORMA ALL'EMENDAMENTO 1.900
TESTO DEL DISEGNO DI LEGGE N. 3110
ARTICOLO 1 DEL DISEGNO DI LEGGE DI CONVERSIONE
ARTICOLI DEL DECRETO-LEGGE
TITOLO I
TITOLO II
TITOLO III
ORDINI DEL GIORNO ED EMENDAMENTI NON PRESI IN CONSIDERAZIONE A SEGUITO DELLA POSIZIONE DELLA QUESTIONE DI FIDUCIA SULL'[...]97.0.7
CAGNIN, MARAVENTANO, GARAVAGLIA MASSIMO, VACCARI
Precluso
Dopo l'articolo 97, inserire il seguente:
«Art. 97-bis.
(Liberalizzazione della pratica del tiro a segno)
1. Al sesto comma dell'articolo 8 della legge 18 aprile 1975, n. 110, dopo le parole: «tiro a segno nazionale» sono inserite le seguenti: «ovvero da un campo di tiro o poligono autorizzato ai sensi dell'articolo 57 del testo unico delle leggi di pubblica sicurezza approvato con regio decreto 18 giugno 1931, n. 773».
2. All'articolo 1 della legge 28 maggio 1981, n. 286, sono apposte le seguenti modificazioni:
a) al primo comma, dopo le parole: «tiro a segno nazionale» sono inserite le seguenti: «ovvero ad un campo di tiro o poligono privato autorizzato ai sensi dell'articolo 57 del testo unico delle leggi di pubblica sicurezza approvato con regio decreto 18 giugno 1931, n. 773»;
b) al secondo comma, dopo le parole: «tiro a segno nazionale» sono inserite le seguenti: «ovvero ad un campo di tiro o poligono privato autorizzato ai sensi dell'articolo 57 del testo unico delle leggi di pubblica sicurezza approvato con regio decreto 18 giugno 1931, n. 773».
Il Presidente non la conta giusta, l'emendamento è approdato in assemblea come sopra dimostrato e
ci siamo salvati grazie alla questione di fiducia posta dal governo.