Autore Topic: Nuova ed ennesima interrogazione parlamentare su UITS!!!  (Letto 38783 volte)

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Offline gunny

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Re:Nuova ed ennesima interrogazione parlamentare su UITS!!!
« Risposta #80 il: Febbraio 09, 2012, 17:25:03 pm »
Utopia per utopia......Sai come si potrebbe raggiungere tutto questo Daniele?...Lasciando all'uits l'unica cosa che le compete: organizzare le sezioni nelle competizioni sportive, fare da tramite per la propaganda sportiva e per cercare vantaggi per le sezioni che rappresenta e che la votano.
Solo se liberi la uits dalle competenze che esula da questo , ma che si è arrogata il diritto di farlo, riuscirai a liberare le sezioni.

Non siesco a capire, scusatemi, da cosa devono essere liberate le sezioni.
Forse è meglio che il TSN sia la banda del corpo sciolto, dove chi riesce a mettere mano su una sezione fa quello che gli pare.
Io nei miei 55 anni di tiro a segno ne ho viste di tutti i colori, compreso appropriazioni indebite di denari, nelle cosiddette sezioni libere.
Ora vorrei sape di come potrebbe essere organizzato il TSN, con uno schema ben preciso e non nebuloso.
Un saluto.
Alex

caro Alex,
come dice Chelestin, non è l'anarchia che si cerca, bensì un organo di rappresentanza adeguato per le necessità istituzionali, le sezioni sulla carta sono sempre e comunque autonome amministrativamente (salvo poche eccezioni dove UITS ha ritenuto di operare dei commissariamenti), quindi le ruberie da questo punto di vista saranno sempre posibbili, ma in questo caso si deve ricorrere a una denuncia alla procura della Repubblica, mica a UITS!
Rubare è un reato penale...

Per il resto siamo governati da un sistema sportivo con pesi elettorali sportivi... questo è l'assurdo che fino ad ora ha probabilmente dato vita al clientelismo che conosciamo, attenzione io non sono per partito preso contro le così dette "lobbyes" purchè queste siano chiare e regolamentate.

Nella mia sezione solo il 10% dei tesserati volontari è "tiratore" agli altri di UITS e del suo tesseramento non frega un fico secco, tanto meno agli obbligati, tutto ciò fa si che ci siano sezioni dove molti iscritti volontari non siano tesserati, oppure che in talune sezioni accada (per regolarità) il contrario. Ma non venitemi a raccontare che alla UITS nessuno sà nulla al riguardo... ma dai!?

Nel recente passato ho pure assistito a situazioni ancor più grottesche: volontari iscritti presso talune sezioni come tiratori (con tanto di ricevuta della sezione dove si evince la riscossione della tessera federale) che poi non risultano nemmeno tesserati sulla intranet... sarà stato un caso o una coincidenza ma costoro partecipavano a gare non ISSF (ma ufficiali, con tanto di finale) come fantasmi... perchè alle gare non ISSF generalmente (sistematicamente) non si controlla in intranet lo stato del tesseramento dei partecipanti.
Così come ci sono sezioni che si rifiutano di tesserare come Tiratori i volontari che ne fanno richiesta se non chiedendo il doppio del dovuto.

Nonostante la mia sezione cerchi di rispettare le regole vigenti, ha meno peso elettorale di qualcun'altra decisamente più piccola, sia come impianti che come numero di soci, oppure ha lo stesso peso di chi si ritrova nella situazione sopra descritta, a me questo non stà bene, per nulla e deve finire.

Perchè possa finire questo stato di cose, UITS deve pensare solo alla parte sportiva, mentre per tutto il resto occorre un organismo diverso con una base rappresentativa adeguata, è da 5 anni che se ne parla Alex su questo forum, non nascondiamoci dietro i fili d'erba le sezioni TSN non sono associazioni sportive lo vogliamo capire o no!!!
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a brusa suta l' Susa

Offline Ricky

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Re:Nuova ed ennesima interrogazione parlamentare su UITS!!!
« Risposta #81 il: Febbraio 09, 2012, 17:47:17 pm »
Ciao Gunny, e ciao a tutti,
il sistema è (o appare) debole perché è (sembra) lasciato al libero arbitrio di un uomo, ma ha fondatezze STATUTARIE, la disposizione attuariale è un Decreto Legislativo, e lo Statuto che ogni tanto mi rimetto a leggere per avere delle particolarità di aspetto, è fatto benissimo, include tutto lo scibile vissuto, ed è davvero di riferimento per il futuro del Tiro a segno.

Non so se qualcuno di voi sia mai andato su Wikypedia a leggere qualcosa circa la definizione dell’Unione, cosa che magari si mette a fare un deputato chiamato a dover dire la sua sull’argomento, ma che non conosce la materia: Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
La Unione Italiana Tiro a Segno, nota anche con l'acronimo UITS, è l'organo di governo, organizzazione e controllo del tiro a segno in Italia; é affiliata al CONI e all'ISSF (International Shooting Sport Federation) assieme alla Federazione Italiana Tiro A Volo (FITAV).
Caso unico fra le federazioni sportive, l'UITS è anche ente pubblico che dipende direttamente dal Ministero della Difesa e si occupa del coordinamento delle attività connesse alla certificazione del maneggio armi (per porto d'armi, licenza prefettizia delle guardie giurate, addestramento polizie locali). Gestisce inoltre le aree demaniali e i poligoni di tiro delle 300 sezioni locali del TSN (Tiro a Segno Nazionale).

E stiamo ancora a dirci cosa siamo e cosa dovremmo essere?
Qualcuno lo ha mai letto il seguente?
DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 12 novembre 2009, n. 209
Regolamento di organizzazione dell'Unione italiana tiro a segno (UITS), a norma dell'articolo 26, comma 1, del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133. (10G0011)
(GU n. 19 del 25-1-2010) Assume la figura dell’UITS a Ente Pubblico:
Art. 1

Natura e finalita' dell'ente
1. L'Unione italiana tiro a segno, di seguito denominata «UITS», di cui al regio decreto-legge 16 dicembre 1935, n. 2430, convertito con modificazioni dalla legge 4 giugno 1936, n. 1143, e successive modificazioni, e' riordinata quale ente di diritto pubblico, avente finalita' di istruzione ed esercizio al tiro con arma da fuoco individuale o con arma o strumento ad aria compressa e di rilascio della relativa certificazione per gli usi di legge, nonche' di diffusione e pratica sportiva del tiro a segno.

Dovremmo invece indicare COME DOBBIAMO mettere in opera quello che emerite figure di Stato ci hanno detto di essere e di fare. A volte mi sembra di leggere dei messaggi da sognatori, di irrealisti, di sovversivi, o davvero crediamo di fare parte di un secondo Stato? Siamo tutte persone che si degnano di mettere l’aquila del logo istituzionale sulla giacchetta? Ne conosco molti che non condividendo UITS e sue finalità sono migrate verso altre realtà sportive e agonistiche, chi invece vuole lavorare e collaborare in ambito UITS e TSN sa che queste sono le disposizioni a cui deve attenersi, gli uomini con cui collaborare, il mondo surreale da vivere..

Ora è vero che un uomo può sbagliare, che il sistema si regge sulla politica invece che sulla libera rivendicazione di voto, ma sarebbe bello poter uscire dal seggio e dire: “io ho votato Chelestin”, o rendere di fatto il voto pubblico. Invece, già di fatto, è sistematico (leggasi DI SISTEMA) che lo Statuto preveda il voto segreto all’art. 13 comma 7. Si ammette la politica, …  e di politica muore e vive tutto il Sistema, politica alla fine (o all’inizio, boh) lasciata nelle mani di chi ha potere di voto. Lo Statuto non piace? L’Assemblea può apportare modifiche se vuole, e così via …
Aspettiamo l’esito delle interrogazioni se mai ci sarà, a proposito, qualcuno ha mai risposto all’on. Massimo Ostillio come evidenziato nel post di Diamante del Febbraio 05, 2012, 22:26:50?

Tornando al tema, Gunny, può sembrare che io abbia accomunato due diversi aspetti da te citati, ma in verità il SISTEMA presenta tante correlazioni che alla fine pur parlando di 2 diversi aspetti, si parla sempre dello stesso soggetto.
Ho conosciuto il dott. Aliquò e posso dire a tutti che è una persona degnissima e appassionata di armi, che ha vissuto un periodo storico alla Commissione Armi di non facile epilogo, che l’Italia ha dovuto seguire nel complesso normativo delle armi anche delle disposizioni europee, e che lui rappresentava il Paese nelle adunanze di Bruxelles che trattavano l’argomento. Vi ricordate quando si parlò anche su questo Forum del tiro dei minori? La normativa e le circolari discendenti furono elaborate da lui, e proprio in quel mentre in Europa era all’attenzione il problema del rapporto armi-minori, non solo per fini educazionali ma per emergenza delittuosa ricorrente. Per inciso:
img.poliziadistato.it/docs/tiro_sportivo_accad_minorenni.pdf

Il Sistema deve guadagnare in comunicazione? …
Come ricorda Gunny non sarà un nuovo statuto a modificare la rotta, vogliamo lasciare all’art. 46 la riconversione dell’ente? Ma siamo sicuri che l’UITS rientra tra quelli soggetti a modifiche statutarie? Io credo che l’UITS non è di fronte a un bivio come evidenziato da Franceschetto, forse è vero che
Citazione
Il risultato è stato che l’ente pubblico si è salvato e fortificato, mentre, le sezioni si sono indebolite e, loro malgrado, sono state coinvolte in una privatizzazione che ne ha limitato fortemente l'autonomia, … 

Ma questo perché con i vertici politici nazionali si è parlato solo in termini di UNIONE, e non di Sezione, non si poteva fare altrimenti ... ma non è vero che:
Citazione
i poveri Presidenti che “da padroni sono stati trasformati in Garzoni o mezzadri”

hanno conservato la loro autonomia funzionale e amministrativa.

Rammentiamo che Fanini si dissociò solo perché gli fu esplicitamente chiesto se affiancava Obrist o meno, e lui di risposta gli disse che avrebbe concorso per il titolo di Presidente,  dimettendosi da Vice Presidente Vicario per coerenza d’immagine e non perché si era accorto che la politica Nazionale, come si è dimostrato con il riordino ed il successivo statuto, mirava a sottrarre autonomia alle sezioni. Nel disposto legislativo si è solo dovuto (non se si è “anche” voluto) ricordare che il Sistema si compone “anche” delle Sezioni, … .

All’articolo 46 si può leggere:
(Disposizioni in materia di enti pubblici non economici vigilati dal Ministero della difesa e di Consiglio nazionale dei consumatori e degli utenti)
Siamo vigilati dal Ministero Difesa, ma per "Consiglio nazionale dei consumatori e degli utenti" non so davvero cosa si intenda. Quale è il RAZIONALE del provvedimento? Staremo a vedere! Se UITS facesse un po’ di comunicazione la cosa non guasterebbe, ma ne abbiamo appena accennato …
Per quanto ne so, e per come è scritto nello Statuto all’art. 70 (entrate dell’UITS), comma d), l’UITS non è retta da contributi diretti dello Stato.

tornando a bomba, l’operato dell’UITS è lasciato alla responsabilità personale del Presidente, responsabilità indennizzata  con apposita contribuzione del Ministero Difesa su proposta del Consiglio, come ricordato all’articolo 41 dello Statuto.
Piace o Non Piace? Il giudizio non è lasciato alla platea degli sportivi che anche rappresenta, è lasciato ai 300 Presidenti Sezionali. Bastano promesse elettorali?
Secondo me bisogna scegliere gli uomini per le loro capacità manageriali e gestionali, per come si sanno rapportare con le istituzioni, per la conoscenza (intrinseca) dei regolamenti e delle disposizioni attuative, per quello che sono. E in molti casi GLI UOMINI SONO QUELLO CHE HANNO FATTO: chi ha prodotto di più? L’ordinaria gestione dei Presidenti (di sezione) e degli appassionati è sotto gli occhi di tutti. A proposito dei commissariamenti, e come ricordato da Gunny, dagli ispettori fu verificato che per molti soci che avevano versato le quote di iscrizione, queste non erano state registrate ed effettuate quindi le aliquote dei versamenti in federazione. Azione truffaldina ... ai danni di chi?

Per ricordarla in termini navali (ITALIA paese di santi, poeti, navigatori), ora che anche Concordia ci ha messo del suo, ricordando gli ordini alle Macchine:
-   Qualcuno è su Pari ferma (la totalità);
-   Qualcuno è su Pari avanti adagio (pochi);
-   Qualcuno è su Dritta avanti e Sinistra indietro adagio (gira su se stesso con leggero abbrivio in avanti, fa movimento ma non si muove in sostanza)
-   Qualcuno è su Indietro Tutta (cambiamo statuto e regolamenti con un colpo di spugna)
-   Qualcuno è su Avanti tutta (ma attenzione agli scogli)
-   Qualcuno naviga a vista (come già da altri ricordato)
-   Pochissimi (o nessuno) pianifica navigazione e studia rotte e percorsi rendendoli noti a priori. Chi siamo e dove vogliamo andare?

Non sarà questo sito a condizionare l’operato degli uomini, ripeto, ma tutti possono dare suggerimenti, è questo l’ausilio e il computo dei Forum; il mio punto di vista: abbiamo la forza dello Statuto, modificabile oltretutto dall’Assemblea Nazionale, siamo e riusciamo a essere dei referenti per certe attività, dobbiamo semplicemente ordinarci e andare avanti per il cammino precorso e individuato chiaramente dalle disposizioni che ci governano. Occorre maggiorare e migliorare la vita sezionale, anche con rendiconti centrali (BILANCIO SOCIALE), inviare ad ogni Tesserato uno Statuto dei propri diritti, con chiara visione di come può dire la sua sulla logica di SISTEMA. Fare e dare informazione.

Un caro saluto a tutti

Offline Franz

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Re:Nuova ed ennesima interrogazione parlamentare su UITS!!!
« Risposta #82 il: Febbraio 09, 2012, 18:14:36 pm »
Wikipedia è un'enciclopedia online, certamente utile ma non è il Vangelo, infatti riporta erroneamente che " l'UITS Gestisce inoltre le aree demaniali e i poligoni di tiro delle 300 sezioni locali del TSN (Tiro a Segno Nazionale)".
Definizione corretta: L'AREA DEMANIALE E IL POLIGONO DI TIRO E' GESTITO DALLA SEZIONE TSN ALLA QUALE E' STATO CONCESSO DAL DEMANIO, L'INGERENZA DELL'UITS SULLE CERTIFICAZIONI E'UN ARBITRIO AI DANNI DEL TSN, IL RESPONSABILE DI TUTTO E' SEMPRE E SOLO IL PRESIDENTE DEL TSN, "PROVARE PER CREDERE"!  :( :( :(


Offline Ricky

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Re:Nuova ed ennesima interrogazione parlamentare su UITS!!!
« Risposta #83 il: Febbraio 09, 2012, 18:55:05 pm »
Ciao Franz, e ciao a tuti,
perciò dico che bisogna lavorare anche in COMUNICAZIONE, noi frequentatori del mondo TSN lo sappiamo, e so come dici a tutti che è tutto sulle spalle dei Presidenti, qualsiasi evento accada in sezione chi chiamano in cima alla lista è il Presidente, il vostro ruolo non è marginale nè tantomeno solo elettivo. Le aree demaniali sono lasciate in comodato d'uso alle vostre persone, e non gestite dalla UITS, ma questo è quanto chi non ben sa vede dall'esterno. Wikypedia è lungi da essere riferimento di qualsivoglia riscontro di referenza, ma tanto è, tutti lo leggono, ne ho avuto la riprova in seminari scientifici a volte, con ricercatori CNR. Consultarlo è quanto di primo acchitto si fa nell'era della comunicazione e dell'informazione informatica. Buon lavoro a tutti.

Offline diamante

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Re:Nuova ed ennesima interrogazione parlamentare su UITS!!!
« Risposta #84 il: Febbraio 09, 2012, 20:09:49 pm »
Ciao Gunny, e ciao a tutti,
il sistema è (o appare) debole perché è (sembra) lasciato al libero arbitrio di un uomo, ma ha fondatezze STATUTARIE, la disposizione attuariale è un Decreto Legislativo, e lo Statuto che ogni tanto mi rimetto a leggere per avere delle particolarità di aspetto, è fatto benissimo, include tutto lo scibile vissuto, ed è davvero di riferimento per il futuro del Tiro a segno.

Il sistema non ha fondatezza ma debolezze statutarie e la disposizione "attuariale" è un decreto Interministeriale che non ha niente a che vedere con un D.Lgs. (acronimo di decreto Legislativo).
Lo statuto può includere di tutto ma il problema è come lo si applica.

   
Non so se qualcuno di voi sia mai andato su Wikypedia a leggere qualcosa circa la definizione dell’Unione, cosa che magari si mette a fare un deputato chiamato a dover dire la sua sull’argomento, ma che non conosce la materia: Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
La Unione Italiana Tiro a Segno, nota anche con l'acronimo UITS, è l'organo di governo, organizzazione e controllo del tiro a segno in Italia; é affiliata al CONI e all'ISSF (International Shooting Sport Federation) assieme alla Federazione Italiana Tiro A Volo (FITAV).
Caso unico fra le federazioni sportive, l'UITS è anche ente pubblico che dipende direttamente dal Ministero della Difesa e si occupa del coordinamento delle attività connesse alla certificazione del maneggio armi (per porto d'armi, licenza prefettizia delle guardie giurate, addestramento polizie locali). Gestisce inoltre le aree demaniali e i poligoni di tiro delle 300 sezioni locali del TSN (Tiro a Segno Nazionale).

Wikipedia è l'enciclopedia libera che tutti possono "movimentare" e sono sicuro che tutte le corbellerie che ci trovate sopra, per quel che riguarda l'unione, le ha scritte ................non fatemelo dire perchè vi ritengo talmente eruditi da capirlo da soli.


E stiamo ancora a dirci cosa siamo e cosa dovremmo essere?
Qualcuno lo ha mai letto il seguente?
DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 12 novembre 2009, n. 209
Regolamento di organizzazione dell'Unione italiana tiro a segno (UITS), a norma dell'articolo 26, comma 1, del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133. (10G0011)
(GU n. 19 del 25-1-2010) Assume la figura dell’UITS a Ente Pubblico:
Art. 1

Natura e finalita' dell'ente
1. L'Unione italiana tiro a segno, di seguito denominata «UITS», di cui al regio decreto-legge 16 dicembre 1935, n. 2430, convertito con modificazioni dalla legge 4 giugno 1936, n. 1143, e successive modificazioni, e' riordinata quale ente di diritto pubblico, avente finalita' di istruzione ed esercizio al tiro con arma da fuoco individuale o con arma o strumento ad aria compressa e di rilascio della relativa certificazione per gli usi di legge, nonche' di diffusione e pratica sportiva del tiro a segno.

Questo DPR, il caro Richy fa finta di dimenticarlo, è il frutto della "Rapina del secolo" esso si basa su un parere del consiglio di Stato il cui Presidente di sezione ora Presidente del Consiglio di Stato è stato Presidente della Corte federale della FIGC (coni).

Dovremmo invece indicare COME DOBBIAMO mettere in opera quello che emerite figure di Stato ci hanno detto di essere e di fare. A volte mi sembra di leggere dei messaggi da sognatori, di irrealisti, di sovversivi, o davvero crediamo di fare parte di un secondo Stato? Siamo tutte persone che si degnano di mettere l’aquila del logo istituzionale sulla giacchetta? Ne conosco molti che non condividendo UITS e sue finalità sono migrate verso altre realtà sportive e agonistiche, chi invece vuole lavorare e collaborare in ambito UITS e TSN sa che queste sono le disposizioni a cui deve attenersi, gli uomini con cui collaborare, il mondo surreale da vivere..

Caro Richy io non credo che il desiderio di persone normali di voler vivere in un ambito che abbia i connotati di "Normalità" debba essere considerato "sovversivo".
L'unione oggi è un mondo che gira al contrario.



Ora è vero che un uomo può sbagliare, che il sistema si regge sulla politica invece che sulla libera rivendicazione di voto, ma sarebbe bello poter uscire dal seggio e dire: “io ho votato Chelestin”, o rendere di fatto il voto pubblico. Invece, già di fatto, è sistematico (leggasi DI SISTEMA) che lo Statuto preveda il voto segreto all’art. 13 comma 7. Si ammette la politica, …  e di politica muore e vive tutto il Sistema, politica alla fine (o all’inizio, boh) lasciata nelle mani di chi ha potere di voto. Lo Statuto non piace? L’Assemblea può apportare modifiche se vuole, e così via …
Aspettiamo l’esito delle interrogazioni se mai ci sarà, a proposito, qualcuno ha mai risposto all’on. Massimo Ostillio come evidenziato nel post di Diamante del Febbraio 05, 2012, 22:26:50?

Sarebbe bello votare "chelestin" perchè è una persona perbene e non perchè è un plurisanzionato o ha fatto promesse di crediti sportivi, contributi etc. (scusami chelestin se ho preso il tuo nick ad esempio).
Per quanto riguarda le interrogazioni caro Ricky il fatto che nessuno risponda non vuol dire che non colpiscono nel segno ad oggi per quelle che ha posto il senatore Lannutti,  i Signori a cui ha fatto riferimento non hanno minimamente smentito e sono proprio questi che ci governano.


Tornando al tema, Gunny, può sembrare che io abbia accomunato due diversi aspetti da te citati, ma in verità il SISTEMA presenta tante correlazioni che alla fine pur parlando di 2 diversi aspetti, si parla sempre dello stesso soggetto.
Ho conosciuto il dott. Aliquò e posso dire a tutti che è una persona degnissima e appassionata di armi, che ha vissuto un periodo storico alla Commissione Armi di non facile epilogo, che l’Italia ha dovuto seguire nel complesso normativo delle armi anche delle disposizioni europee, e che lui rappresentava il Paese nelle adunanze di Bruxelles che trattavano l’argomento. Vi ricordate quando si parlò anche su questo Forum del tiro dei minori? La normativa e le circolari discendenti furono elaborate da lui, e proprio in quel mentre in Europa era all’attenzione il problema del rapporto armi-minori, non solo per fini educazionali ma per emergenza delittuosa ricorrente. Per inciso:
img.poliziadistato.it/docs/tiro_sportivo_accad_minorenni.pdf

Il Sistema deve guadagnare in comunicazione? …

Togliamo la parola "guadagnare" se no qualcuno in federazione subito proporrà una delibera di spesa per un atto dovuto che è la comunicazione alias trasparenza.
 
Come ricorda Gunny non sarà un nuovo statuto a modificare la rotta, vogliamo lasciare all’art. 46 la riconversione dell’ente? Ma siamo sicuri che l’UITS rientra tra quelli soggetti a modifiche statutarie? Io credo che l’UITS non è di fronte a un bivio come evidenziato da Franceschetto, forse è vero che
Citazione
Il risultato è stato che l’ente pubblico si è salvato e fortificato, mentre, le sezioni si sono indebolite e, loro malgrado, sono state coinvolte in una privatizzazione che ne ha limitato fortemente l'autonomia, … 

Ma questo perché con i vertici politici nazionali si è parlato solo in termini di UNIONE, e non di Sezione, non si poteva fare altrimenti ... ma non è vero che:
Citazione
i poveri Presidenti che “da padroni sono stati trasformati in Garzoni o mezzadri”

hanno conservato la loro autonomia funzionale e amministrativa.

Caro Ricky dici questo perchè ci credi davvero?


Rammentiamo che Fanini si dissociò solo perché gli fu esplicitamente chiesto se affiancava Obrist o meno, e lui di risposta gli disse che avrebbe concorso per il titolo di Presidente,  dimettendosi da Vice Presidente Vicario per coerenza d’immagine e non perché si era accorto che la politica Nazionale, come si è dimostrato con il riordino ed il successivo statuto, mirava a sottrarre autonomia alle sezioni. Nel disposto legislativo si è solo dovuto (non se si è “anche” voluto) ricordare che il Sistema si compone “anche” delle Sezioni, … .

Dici cose sballate perchè la soppressione dell'UITS non riguardava le sezioni così come il riordino non doveva comprenderle.

All’articolo 46 si può leggere:
(Disposizioni in materia di enti pubblici non economici vigilati dal Ministero della difesa e di Consiglio nazionale dei consumatori e degli utenti)
Siamo vigilati dal Ministero Difesa, ma per "Consiglio nazionale dei consumatori e degli utenti" non so davvero cosa si intenda. Quale è il RAZIONALE del provvedimento? Staremo a vedere! Se UITS facesse un po’ di comunicazione la cosa non guasterebbe, ma ne abbiamo appena accennato …
Per quanto ne so, e per come è scritto nello Statuto all’art. 70 (entrate dell’UITS), comma d), l’UITS non è retta da contributi diretti dello Stato.


Ancora fai finta di non sapere che le quote derivano da una legge dello stato come il fatto che i soldi dello stato passano per il Coni che trasferisce all'UITS.


tornando a bomba, l’operato dell’UITS è lasciato alla responsabilità personale del Presidente, responsabilità indennizzata  con apposita contribuzione del Ministero Difesa su proposta del Consiglio, come ricordato all’articolo 41 dello Statuto.

Si ma il decreto del Ministero Economia e Finanze che lo concede come prevede lo statuto dov'è?


Piace o Non Piace? Il giudizio non è lasciato alla platea degli sportivi che anche rappresenta, è lasciato ai 300 Presidenti Sezionali. Bastano promesse elettorali?

Per reggere gli equilibri dopo tutta la carne a cuocere le promesse non basteranno.

 
Secondo me bisogna scegliere gli uomini per le loro capacità manageriali e gestionali, per come si sanno rapportare con le istituzioni, per la conoscenza (intrinseca) dei regolamenti e delle disposizioni attuative, per quello che sono.

Oggi abbiamo persone molto "progettuali" e scarsamente "istituzionali".

E in molti casi GLI UOMINI SONO QUELLO CHE HANNO FATTO: chi ha prodotto di più? L’ordinaria gestione dei Presidenti (di sezione) e degli appassionati è sotto gli occhi di tutti. A proposito dei commissariamenti, e come ricordato da Gunny, dagli ispettori fu verificato che per molti soci che avevano versato le quote di iscrizione, queste non erano state registrate ed effettuate quindi le aliquote dei versamenti in federazione. Azione truffaldina ... ai danni di chi?

Basta vedere "Reggio" protettorato di Caputo come un poligono siciliano che Unio denunciò apertamente per capire che lo statuto si applica per i nemici e s'interpreta per gli amici di candela.

Per ricordarla in termini navali (ITALIA paese di santi, poeti, navigatori), ora che anche Concordia ci ha messo del suo, ricordando gli ordini alle Macchine:
-   Qualcuno è su Pari ferma (la totalità);
-   Qualcuno è su Pari avanti adagio (pochi);
-   Qualcuno è su Dritta avanti e Sinistra indietro adagio (gira su se stesso con leggero abbrivio in avanti, fa movimento ma non si muove in sostanza)
-   Qualcuno è su Indietro Tutta (cambiamo statuto e regolamenti con un colpo di spugna)
-   Qualcuno è su Avanti tutta (ma attenzione agli scogli)
-   Qualcuno naviga a vista (come già da altri ricordato)
-   Pochissimi (o nessuno) pianifica navigazione e studia rotte e percorsi rendendoli noti a priori. Chi siamo e dove vogliamo andare?

Caro Ricky inverti la rotta che fai ancora in tempo ......c'è burrasca in arrivo.


Non sarà questo sito a condizionare l’operato degli uomini, ripeto, ma tutti possono dare suggerimenti, è questo l’ausilio e il computo dei Forum; il mio punto di vista: abbiamo la forza dello Statuto, modificabile oltretutto dall’Assemblea Nazionale, siamo e riusciamo a essere dei referenti per certe attività, dobbiamo semplicemente ordinarci e andare avanti per il cammino precorso e individuato chiaramente dalle disposizioni che ci governano. Occorre maggiorare e migliorare la vita sezionale, anche con rendiconti centrali (BILANCIO SOCIALE), inviare ad ogni Tesserato uno Statuto dei propri diritti, con chiara visione di come può dire la sua sulla logica di SISTEMA. Fare e dare informazione.

Un caro saluto a tutti

Ma la mi faccia il piacere e speriamo che il "bilancio sociale" non lo lascino in rosso.
« Ultima modifica: Febbraio 09, 2012, 20:17:14 pm da diamante »

Offline chelestin

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Re:Nuova ed ennesima interrogazione parlamentare su UITS!!!
« Risposta #85 il: Febbraio 09, 2012, 21:32:15 pm »
No...mica ci siamo Ricky...per niente! tiri fuori un sacco di parole, decreti, leggi, uomini...
Parli di noi tiratori....ma dove? Mi avevi fatto buon sperare ma credo invano.
Lo vuoi capire o no che sono i risultati che contano?
Che è ciò che ricade sulle sezioni ciò che conta?
Che l'uits è piena di concetti contraddittori? rispetto alle sezioni
No, proprio non lo capisci.
Finchè non ha capito che l'istituzionale smuoveva un sacco di soldini è stata brava, poi ha capito che poteva guadarci sopra e allora...ciaooo!
Cosi come sta facendo per l'avancarica.
Probabilmente fra un po cesserà di interessarsi di sport, ma si guarderà bene dal farlo perchè il CONI versa soldini, dello stato, a cui senno la uits non potrebbe arrivare.
Ma tu lo conosci davvero il mondo delle sezioni? o conosci solo le sezioni tipo Milano, Roma....sez dove il bilancio è a tre cifre in positivo?
Perchè prima di parlare non vieni in trincea,  cioè in una sezione che ...vdee far quadrare il bilancio con 76 obbligati e 36 volontari?
Dove il presidente si fa un mazzo tanto, come i dt e i volontari tutti
Perchè non provi a spiegare a loro che c'è chi prende più di centinaia di migliaia di euro....che non possono accendere la stufetta perchè non possono spendere soldini in bollette salate......che non hanno il telefono o l'adsl perchè costa......e che parte degli entroiti cmq deve essere mandati alla uits. Uits che assicura determinati stipendi...
poi che dire, vogliamo parlare del credito sportivo?
vogliamo parlare di chi è nelle grazie e di chi no?
di chi soffre per avere tutto in regola e nonostante tutto gli chiedono di più.  e di chi con nulla ottiene l'agibilità.
Di chi fa i lavori senza chiedere permessi, o si inventa stands di tiro senza sicurezze....ma è un amico, lasciamo fare.
Vogliamo parlare ......ma non ti accorgi che è tutta una presa in giro?
O per capirlo te lo deve dire una persona che fa tanti giri di parole per non dirti niente, di quelli bravi che raccontano raccontano e non dicono niente.
Ricky...svegliati, non c'è nulla che vada bene e non lo dice lannutti, lo dice il mondo del tiro!

Offline diamante

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Re:Nuova ed ennesima interrogazione parlamentare su UITS!!!
« Risposta #86 il: Febbraio 09, 2012, 23:07:01 pm »
Ricky...svegliati, non c'è nulla che vada bene e non lo dice lannutti, lo dice il mondo del tiro!

Certo caro Chelestin, il Sen Lannutti  che non conosce le sezioni ha detto soltanto che Obrist è un plurisanzionato della banca d'Italia, Iardella ha un giudizio pendente per usura aggravata, il segretario e la turisini guadagnano da sbafo (scusa se è poco) e Richy aspetta le risposte.
Ricky mio fattele dare, le risposte, da Obrist-Iardella-Leone-Turisini.
Visto che le smentite non arrivano dai diretti interessati, io non so come mai Ricky difende gli indifendibili.
L'amico Chelestin finalmente ha messo in luce, con estrema sintesi, i problemi delle sezioni.
Io chiedo all'amico Ricky:
"Voterai Obrist-Mariani-Santoro-Iardella-Caputo-Suss-Vespasiano-Masut-Loccioni-Giannini-Sportelli-Di Rocco-Billi-Finokkì" etc.etc.?
Non importa se in gruppo o singolarmente ma sono curioso di saperlo.
Devo capire se sei carne o pesce o se non sei zuppa sei pan bagnato.
 ;D ;D ;D ;D ;D ;D ;D ;D
Ciao
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Re:Nuova ed ennesima interrogazione parlamentare su UITS!!!
« Risposta #87 il: Febbraio 10, 2012, 03:40:09 am »
Perchè prima di parlare non vieni in trincea,  cioè in una sezione che ...vdee far quadrare il bilancio con 76 obbligati e 36 volontari?
Dove il presidente si fa un mazzo tanto, come i dt e i volontari tutti
Perchè non provi a spiegare a loro che c'è chi prende più di centinaia di migliaia di euro....che non possono accendere la stufetta perchè non possono spendere soldini in bollette salate......che non hanno il telefono o l'adsl perchè costa......e che parte degli entroiti cmq deve essere mandati alla uits. Uits che assicura determinati stipendi...

E vabbe', visto che tocca sempre a me dire le cose scomode, anche questa volta non mi tiro indietro e le dico...

Una Sezione con 76 obbligati e 36 volontari andrebbe chiusa d' ufficio. Punto. Ma mica perche' e' la tua Sezione, Chelestin, sia chiaro. Pero' un posto cosi' e' una Sezione inutile, uno spreco di risorse economiche e umane. Un danno per tutta la comunita', anziche' una risorsa. E sono convinto che il servizio che una simile Sezione (e ce ne sono di ben piu' piccole e ridicole) puo' fornire ai propri soci, sia volontari ma soprattutto a quelli obbligati, sia al di sotto di ogni possibile standard, sia dal punto di vista della sicurezza che della formazione, per come oggi si intende la formazione professionale dei portatori sani di armi per la difesa personale o per la caccia. Una Sezione di questo tipo serve solo ed esclusivamente a poter permettere a qualcuno di vantarsi di essere il presidente di una Sezione del Tiro a Segno Nazionale, di farsi bello con le istituzioni del paese, di vantare titolo per ottenere un porto d' armi per difesa personale, che altrimenti molto probabilmente non potrebbe avere, serve per permettere ai figli o ai nipoti del presidente e ai figli dei consiglieri di fare tiro a segno con le armi acquistate con i soldi della Sezione anziche' con i propri, serve a dotare il presidente di supertelefonino di ultima generazione, di PC portatile con linea ultraveloce dedicata, serve a farsi qualche viaggetto nella capitale con la scusa di conferire col grande capo in persona, e altre simili nefandezze. E a volte basta veramente molto meno...

E' come costruire un policlinico in un paese di cento anime, una cattedrale in mezzo al deserto, e lamentarsi pure che poi bisogna fare le manutenzioni e pagare le bollette. E le manutenzioni dovrei pagarle io, ovviamente...

Ma il vero responsabile di tutto questo fu chi a suo tempo stabili' che potesse esserci una sezione del Tiro a Segno in ogni comune, a prescindere dal numero di abitanti di quel comune, ma purtroppo erano altri tempi. Se un comune non ha una "massa critica", un numero di abitanti sufficiente a poter permettere l' esistenza di una Sezione come si deve, sarebbe giusto e ragionevole che non la avesse. Mica c'e' un aeroporto  in ogni paesello, o un ufficio della motorizzazione civile, o un ospedale, o una stazione dei vigili del fuoco, etc... etc... E invece bastano pochi imbecilli (o furbi) che si mettono d'accordo, per poter chiedere l' apertura di una Sezione (ovviamente una cosa e' chiedere, un altra e' ottenere, ma con gli agganci giusti, sappiamo come va a finire).

L' orrore peggiore e' che tutte le Sezioni, indistintamente, dalla piu' grande alla piu' disgraziata, hanno la titolarita' per emettere certificati di idoneita' al maneggio delle armi. La cosa piu' semplice e piu' ragionevole sarebbe quella di dividere le Sezioni in Sezioni certificatorie e Sezioni solo sportive. Vuoi solo fare solo sport? bene, ti basta un capannone o una stanza di pochi metri quadrati, un campo con un minimo di norme di sicurezza (e non la DTP2 al gran completo) e sei a dama. Vuoi certificare? Devi dotarti di strutture idonee. E invece tutti vogliono mettere le mani sui certificati, pensando o sperando di mettere le mani dentro alla cassa e eventualmente scappare col bottino alla prima occasione utile. Di Sezioni con potere certificatorio ne basterebbe una per provincia, o al limite una in ogni centro sopra i 50000 abitanti. Verrebbero su delle belle Sezioni, che non starebbero a piangere miseria ad ogni occasione, e chi si vuole occupare solo di sport non avrebbe da pagare i costi di gestione di strutture sovradimensionate. Certo l' ego di molti presidenti avrebbe a soffrirne non poco, ma non si puo' avere tutto, dalla vita.

E ora stiamo a vedere in quanti faranno la faccia indignata... Vediamo chi sara' la prima gallina ad annunciare di aver fatto l' ovetto...

Saluti.
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Re:Nuova ed ennesima interrogazione parlamentare su UITS!!!
« Risposta #88 il: Febbraio 10, 2012, 03:45:20 am »
Beh, quanto meno ho garantito la sopravvivenza di questo topic almeno per altri 200 messaggi... Fortuna che poi sono io a voler morta Concentrica... Speriamo che mimmo torni presto, almeno contribuisce in proprio... anche perche' non ce la faccio piu' a vedere il povero Diamante impegnato a far da passacarte.

Saluti.
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Offline diamante

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Re:Nuova ed ennesima interrogazione parlamentare su UITS!!!
« Risposta #89 il: Febbraio 10, 2012, 07:41:28 am »
Cari amici questo topic è nato per discutere sull'interrogazione che mi pregio di riportare nuovamente con evidenziati gli elementi di gravità e criticità segnalate dall'interrogante.
Pappa e Ciccia non riusciranno a sviare l'attenzione degli iscritti, con tutte le baggianate che hanno scritto, dagli  elementi di tale gravità riportate nell'interrogazione e che meritano di essere discusse.
Cari Braind e Ricky state facendo "giro-giro-tondo", v'invito a rispondere:
1)"Votereste ancora questi soggetti (obrist-iardella)"?
2)"Leone e Turisini è giusto che guadagnino tanto"?

Ciao

Legislatura 16 Atto di Sindacato Ispettivo n° 4-06699
Atto n. 4-06699

Pubblicato il 26 gennaio 2012
Seduta n. 665

LANNUTTI – Ai Ministri della difesa e dell’economia e delle finanze. -

Premesso che:

le liberalizzazioni non possono prescindere dalla soppressione degli enti inutili che detengono il monopolio in specifici settori ed il cui mantenimento grava sulla collettività o sul bilancio dello Stato;

la mancata soppressione degli enti inutili, che in Italia sono circa 34.000, come riportato da “Milano Finanza” del 2 agosto 2011 è stato aggravato dai riordini decretati dal Governo Berlusconi che li hanno rafforzati. Le liberalizzazioni potrebbero essere l’occasione per liberare finalmente la collettività da ulteriori sperperi di danaro pubblico;

per comprendere la portata del fenomeno e per rappresentare uno spaccato quanto meno discutibile dei comportamenti dei suoi amministratori basta citare l’esempio dell’Unione italiana tiro a segno (UITS) che, purtroppo, tra i 34.000 enti inutili ancora in vita, non è pensabile possa essere un caso a sé stante;

l’UITS riordinata ente di diritto pubblico e federazione sportiva del CONI è vigilata dal Ministero della difesa e dal CONI ed è regolata da uno statuto approvato a novembre 2011 con decreto interministeriale del Ministro dell’economia e delle finanze e della difesa;

l’ente inutile, salvato per volere del Ministro della difesa e dal Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei ministri del Governo Berlusconi, perché federazione sportiva del CONI, ha oramai il controllo assoluto delle certificazioni d’idoneità all’uso ed al maneggio delle armi e le liberalizzazioni non sfiorano minimamente questo tipo di monopolio;

all’ente sono state attribuite le funzioni che appartenevano al Tiro a segno nazionale (TSN), ente preposto con le sue sezioni territoriali all’abilitazione tecnica degli iscritti d’obbligo (richiedenti porto d’armi, guardie giurate ed appartenenti alle polizie locali e municipali);

le sezioni del TSN, che hanno portato avanti per decenni la loro attività su base volontaria con dirigenti e personale non retribuito, con costi accettabili dall’utenza, a far data dal regolamento di riordino dell’UITS in cui sono state stranamente inserite, devono seguire i diktat dell’UITS che impone esose gabelle che per alcune categorie, come quelle dei “cacciatori”, hanno fatto addirittura raddoppiare i costi d’iscrizione annuale grazie al fatto che è divenuta obbligatoria la tessera federale;

la ricerca di soldi a giudizio dell’interrogante forsennata è insita nel fatto che il CONI, altro carrozzone pubblico, ha avuto negli ultimi anni un taglio dei finanziamenti statali e di riflesso anche le sue federazioni sportive tra cui l’UITS;

la federazione sportiva UITS ha fatto ricadere sull’utenza i tagli disposti dal CONI, in seguito alla diminuzione del contributo pubblico, mentre lo spirito delle norme riguardanti il contenimento delle spese è che tutti devono stringere la cinghia e dare il buon esempio rinunziando semmai agli aumenti di stipendio o alla marea di consulenze che il CONI in particolare e le sue federazioni non avrebbero comunicato, come si può rilevare nel sito del Dipartimento per la pubblica amministrazione e la semplificazione alla sezione “Operazione trasparenza” (enti ex art. 70 del decreto legislativo n. 165 del 2001): quindi, ad oggi, il CONI risulta tra le amministrazioni inadempienti;

l’UITS è rappresentata da un presidente nazionale plurisanzionato dalla Banca d’Italia (Bollettini di vigilanza n. 11/2005 a firma del ministro Giulio Tremonti – n. 10/2008 a firma del governatore Mario Draghi – n.7/2009 a firma di Fabrizio Saccomanni), poiché per molti anni è stato vice presidente di una delle banche dell’Alto Adige coinvolte nel fallimento milionario di un’impresa di costruzioni, il cui crac di 90 milioni di euro ha fatto piangere innumerevoli famiglie alle quali è stata tolta la casa in cui avevano investito i propri risparmi o ai soci azionisti della banca per le perdite subite dall’istituto di credito;

per alcuni amministratori delle banche coinvolte ci sono stati rinvii a giudizio per presunte irregolarità di rilevanza penale, per altri solo le sanzioni comminate dal settore Vigilanza della Banca d’Italia per carenze nell’istruttoria, erogazione, gestione e controllo delle pratiche di fido e posizione ad andamento anomalo e previsione di perdite non segnalate all’organo di vigilanza;

il presidente dell’UITS, nel corso dell’ultimo mandato e con l’intervenuto riordino, adducendo maggiori responsabilità di carica, si è pressoché raddoppiato lo stipendio (105.000 euro annui oltre ai rimborsi spese) in un periodo in cui tutti gli Italiani sono stati chiamati a fare sacrifici;

il presidente dell’UITS, malgrado i provvedimenti sanzionatori della Banca d’Italia emanati nei suoi confronti, ancora continua a presentarsi come banchiere grazie all’accordo con l’allora presidente Cardinaletti ora commissario dell’Istituto del credito sportivo; le sezioni del tiro a segno potranno beneficiare dei mutui concordati con garanzia fidejussoria UITS la cui progettazione dovrà essere, per regolamento, approvata dall’ente pubblico;

oltre a ciò il presidente dell’ente inutile, con il suo studio privato d’ingegneria, ha eseguito la progettazione di 5 linee di tiro interrate della sezione di tiro a segno di Appiano San Michele (Bolzano) che sono costate ai contribuenti circa un milione di euro (contributi pubblici della Provincia autonoma di Bolzano). La stranezza sta nel fatto che il progettista e direttore dei lavori è colui che ha approvato le progettazioni da parte dell’ente e ha concesso ulteriori contributi alla predetta sezione in palese conflitto d’interesse e non si esclude che per il futuro si occuperà delle progettazioni di altre sezioni del TSN alle quali darà agevolmente accesso al credito sportivo con garanzia fidejussoria e contributi dell’ente;

tale situazione desta preoccupazione perché anche sezioni morose nei confronti dell’ente hanno ottenuto contributi nel passato e risulta pure che la sezione TSN di Cisterna di Latina non sta onorando il mutuo con il Credito sportivo, nonché che l’UITS è fortemente esposta dovendosi fare carico del debito in quanto garante;

dal quadro molto preoccupante che emerge, il timore è che il presidente federale, amministratore dell’ente inutile riordinato, non abbia fatto ammenda delle sanzioni ricevute come ex vice presidente di banca per le gravissime irregolarità che gli sono state contestate come carenza nell’istruttoria, erogazione, gestione e controllo delle pratiche di fido, eccetera “, ed esponga finanziariamente l’ente pubblico ad ulteriori operazioni in perdita sulle quali potrebbe nutrire, verosimilmente, un interesse progettuale ed è noto a tutti a quanto ammontano le spese tecniche nelle progettazioni di opere pubbliche;

il segretario generale dell’ente che ricopre tale incarico dal 2004 non è un dirigente pubblico così come previsto dallo statuto in vigore fino a novembre 2011, ed è un dipendente del CONI che, distaccandosi da quello che a giudizio dell’interrogante può essere definito il carrozzone madre, ha triplicato il suo stipendio passando da 36.000 a 105.000 euro, e costa all’ente complessivamente 147.000 euro annui;


un membro del Collegio di revisione, invece, che per svariati anni è stato Presidente del Collegio è coinvolto in un procedimento penale per usura aggravata e non si è mai accorto, unitamente agli altri, che l’ente per ben 4 anni, dal 2005 al 2008, non ha convocato l’assemblea nazionale per l’approvazione dei consuntivi; invece, ha ripescato dei contributi che l’ente avrebbe stabilito e non versati negli anni ’90 a favore della sezione del TSN di Pescara che notoriamente aveva un riferimento nel collegio di revisione che ha cessato l’incarico nel 2010 con l’approvazione del riordino;


l’ente pubblico, malgrado i suoi conti in rosso come riportato da “Il Sole-24 ore” del 20 settembre 2010, nell’ultimo quadriennio, oltre agli aumenti di stipendio, si è dotato di 2 direttori sportivi e di innumerevoli collaboratori lautamente retribuiti forse per mantenere gli equilibri politici interni;

il direttore sportivo, dipendente pubblico del gruppo sportivo del Corpo forestale dello Stato è responsabile del settore Tiro a Segno del Corpo, quindi percettore di stipendio pubblico; inoltre, riceve dall’ente inutile e federazione sportiva un compenso annuale di 45.000 euro più 15.000 in rimborsi spese e non è dato sapere se sia in aspettativa, se l’amministrazione di appartenenza ne abbia autorizzato l’incarico, quale sia la forma contrattuale utilizzata e se sia stato comunicato o meno l’incarico riguardo all’operazione trasparenza al preposto Dipartimento della funzione pubblica e semplificazione;


la mancanza di trasparenza dell’ente è sintetizzata nella lettera di un consigliere federale il quale ricorda al presidente dell’ente inutile che, a seguito di delibera assunta dal consiglio direttivo, è necessario pubblicare le deliberazioni ma, ad oggi, le delibere non risultano pubblicate sul sito istituzionale;

con vera destrezza l’UITS, senza nessuna copertura statutaria, esigendo da oltre due anni le quote CIMA sui certificati ed attestati rilasciati dalle sezioni del TSN agli obbligati per legge (richiedenti licenze di porto d’arma e guardie particolari giurate), è riuscito con un tocco di finanza creativa a pareggiare il bilancio consuntivo che è sicuramente in rosso: infatti, per l’anno 2010 l’UITS ha registrato come entrate le quote CIMA che deve ridistribuire alle sezioni e, di fatto, ha nascosto un disavanzo di centinaia di migliaia di euro;

le messe in mora pervenute negli ultimi mesi alle sezioni del TSN da parte dell’UITS per il versamento delle dubbie quote CIMA su certificati ed attestati, come avvenuto per gli anni scorsi, sono state sicuramente appostate nei residui attivi del 2011;

le quote versate anticipatamente, invece, sono state registrate nei capitoli delle entrate e tenute in giacenza come fondo indisponibile sul conto tesoreria fino alla concessione sotto forma di contributi nei modi e tempi voluti che consentiranno all’ente, con un gioco di prestigio, di non far risultare il bilancio consuntivo 2011 o quelli futuri in perdita di qualche milione di euro,

si chiede di sapere:

se il Governo sia a conoscenza della preoccupante situazione in cui versa l’UITS a causa del protrarsi della mala gestione;

se, in occasione dell’avvenuta comunicazione delle nomine degli amministratori e dei dirigenti dell’UITS, abbia svolto le opportune verifiche anche in merito ai titoli posseduti ed alla irreprensibile condotta;


se a giudizio del Governo il presidente federale in carica, amministratore sanzionato in più occasioni dalla Banca d’Italia e progettista – direttore dei lavori di sezioni del TSN, in regime di conflitto d’interesse, possa continuare a gestire un ente pubblico;

se risulti quali siano i motivi per cui un ente dai bilanci in rosso e dai dubbi comportamenti dei suoi amministratori non sia ancora commissariato;

se risulti, considerato che sono state inviate numerose segnalazioni agli enti di vigilanza, se siano state attivate le opportune verifiche ed adottati i necessari provvedimenti;

se risulti che l’UITS sia legittimata a chiedere alle sezioni del TSN, enti dotati di personalità giuridica di diritto pubblico, le quote CIMA dal 2008 al 2011, ovvero che l’ente inutile, essendosi arricchito senza giusta causa, le debba restituire alle sezioni del TSN, i cui Presidenti, per non incorrere in sanzioni disciplinari, hanno incautamente aderito alla messa in mora;

se in tema di liberalizzazioni il Governo intenda affrontare la questione dell’eliminazione dei monopoli, in particolare di quello delle certificazioni-attestazioni dell’UITS e della soppressione degli enti inutili, esigenza a parere dell’interrogante non più procrastinabile.
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« Ultima modifica: Febbraio 10, 2012, 07:50:59 am da diamante »