in parte condivido quanto espresso da Gianvi e anche quanto espresso da Moebius
in realtà non saremmo lontani da un obiettivo che possa ritenersi praticabile:
esiste il CIS che a fine anno ripartisce un montepremi di 55.000,00 euro alle prime 40 sezioni in graduatoria... proviamo a iniziare da qui ragionando su alcuni aspetti teoricamente innovativi.
circa 70.000 sono i tessetati UITS di cui 9000 agonisti (tiratori), il che da luogo a circa 1.200.000,00 euro di incasso netto e pulito per UITS (di cui 225.000 circa solo dagli agonisti)
triplichiamo il montepremi CIS, lasciando inlaterata la ditribuzione alle posizioni di vertice aumentando il premio minimo e ampliando lo stesso alle prime 60 sezioni, già così forse si potrebbe offrire qualche stimolo nella direzione proposta da Gianvi.
altro aspetto sono le discipline non olimpiche e non ISSF, per bocca del vicepresidente Tito Suss sarebbero 1600 i tiratori che praticano tali attività (tesserati tiratori) i quali però non portano alcun contributo in punti CIS alla sezione.
Attenzione, parliamo di discipline UFFICIALI riconosciute dalla federazione che laureano Campioni Italiani: Avancarica, BR22, ExOrdinanza 100mt, ExOrdinanza 300mt e 22LR a 100mt; inoltre per quanto riguarda Avancarica e BR22 abbiamo tiratori ai vertici europei e mondiali.
è dal 2007 che alcuni presidenti di TSN chiedono ai CD UITS di prendere in considerazione la cosa, non si chiede una parificazione alle discipline olimpiche, bensì l'accesso alle finali e i piazzamenti a podio.
in alcune sezioni, come la mia ad esempio, i tiratori che partecipano a campionati ufficiali di discipline non ISSF ormai superano quelli delle discipline olimpiche, e qui mi aggancio a quanto espresso da Moebius, vogliamo continuare a chiamarli "barattolari"?!?
sarebbe un darsi le mazzate "alla Tafazzi", continuare a fare orecchie da mercante, la promozione deve riguardare le attività sportive di un TSN a 360°, altrimenti se continuiamo a rincorrere la chimera dei campioni in erba di C10 e P10 rischiamo di perdere un sacco di opportunità.
l'obiettivo dovrebbe essere per primo quello portare gente nuova al poligono interessandoli a tutte le attività sportive in quella sede praticabili, senza preclusioni, e in secondo luogo se tra quelli si intravede una potenziale "tiratore", magari di disciplina olimpica, tanto meglio, purchè ci siano appunto istruttori sezionali adeguatamente preparati per valutare le nuove leve.
sui giovani e giovanissimi P10 e C10 sono le discipline di "contatto" con il mondo del tiro, però da genitore, mi ritrovo a valutare criticamente poco invitante l'ambiente per un ragazzino.
Mi spiego meglio: fin tanto che all'entrata in un poligono a 10mt (oggi si dice palestra per essere politically correct) lo si fà come se si entrasse in un luogo di culto durante una funzione religiosa, venendo quasi sempre squadrati come "disturbatori", credo che difficilmente possa un ambiente simile offrirsi come allettante.
con tutto il rispetto dovuto, ma chi da ragazzino andava volentieri a messa o a catechismo?
Il tiro a segno deve essere, soprattutto per i giovani, divertente. Come fare a rendere divertenti C10 e P10 avviando gradualmente alla carriera agonistica un giovane non sono certo io a poterlo dire, ma a livello federale e regionale dovrebbero esserci persone certamente titolate a farlo. O forse già si fà e non ne sono a conoscenza, nel caso chiedo scusa per l'ignoranza.