Autore Topic: TALENT SCOUT  (Letto 5126 volte)

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Offline diamante

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Re:TALENT SCOUT
« Risposta #20 il: Novembre 26, 2010, 22:12:02 pm »
Cari  amici di Concentrica, ma lo sport del tiro a segno ha bisogno di un talent-scout?
Sono arci convinto che il miglior "talent-scout" è il punteggio che l'atleta ottiene in gara.
Ciao

Offline mimmo

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Re:TALENT SCOUT
« Risposta #21 il: Novembre 26, 2010, 22:19:06 pm »
Si che ne abbiamo bisogno se no quelli dei gruppi sportivi che non fanno risultati come li sistemiamo?
Ciao

Offline gianvi

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Re:TALENT SCOUT
« Risposta #22 il: Novembre 27, 2010, 09:18:32 am »
perché in vece di un talent scout non mandare in giro per sezioni a vedere cosa si fà per creare i" talent ".
magari mettendo un pò di pepe sulla coda di quegli amministratori di certificati che nulla hanno a che vedere con il tiro a segno.
come sarebbe bello vedere quante persone resterebbero nelle sezioni e nell'uits se si togliessero i soldi degli obbligati, altri sport sono in grado di essere senza il consistente aiuto che ha il tiro.
A differenza di sport dove i soldi li mettono gli imprenditori e quindi hanno il diritto e l' interesse affinché ci siano risultati, nel tiro i soldi piovono per virtù dello "spirito santo" e l'importante è,per alcuni,accaparrarseli.

Offline sparalesto

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Re:TALENT SCOUT
« Risposta #23 il: Novembre 28, 2010, 19:42:14 pm »
Vorrei esprimere il mio modesto parere di tecnico, attivo da anni e sempre orientato alla crescita,….ma di infimo livello.
Ritengo che la soluzione a tanti dei problemi del nostro sport, debba passare inevitabilmente attraverso la formazione di tecnici di qualita'.
Anche io concordo con coloro che vedono nella figura del Talent Scout istituzionale, malgrado la potenziale utilita’,  la mancata soluzione a tutti i mali.
Chi, meglio del tecnico sezionale, di qualunque livello, ma con una buona esperienza formativa e capacita' tecniche, puo' “notare” l'elemento degno di essere “verificato”, magari anche in sinergia e collaborazione con tecnici di maggior esperienza? (…sinergia….collaborazione….forse l’ho detta grossa!…)
Non dimentichiamoci che il nostro e’ uno sport che non ha eta’ e “un talento” si puo’ avvicinare ad un poligono in qualunque momento della vita.
E specialmente nella casistica del nostro sport, “minore” per numeri e visibilita’, sono numerosi e famosi i personaggi che hanno varcato la soglia di un poligono in eta’ matura (uno per tutti ….Fait?…).
In questi casi, certamente fallisce l’opera dei Comitati Regionali con le loro ATR giovanili.
Ecco che in ogni caso, torna indispensabile la figura del tecnico sezionale, ben preparato e operoso in sezione.
Ci sono in giro decine di tecnici di ogni livello che accedono ai corsi solo "per se stessi", anche con la complicita' delle sezioni che non filtrano opportunamente le domande ma che addirittura propongono, facendo leva su vecchi strumenti di "gratificazione" (e’ cosi’!….non voglio fare polemica…)
Molti di loro non saranno mai “funzionali” al causa del TSN e per gli altri, quelli motivati e volenterosi di crescere, spesso nessuno si occupera’ piu' di loro (almeno nel percorso formativo dei primi due livelli).
Almeno di quei pochi (in percentuale molto piccola) che produrranno "impegno" e "lavoro" e che spesso dovranno “provvedere da soli”,  creandosi un loro proprio percorso, fatto di arrampicate solitarie, a mani nude e senza corda!.
Gli stessi Comitati Regionali, in generale, spesso latitano in propositivita' di “azioni mirate”, di “input” utili a “stimolare” la crescita di quei tecnici interessati a migliorare la propria preparazione, anche attraverso il confronto di idee (e non di indottrinamento) con “figure” di valore.
La stessa attribuzione dei livelli, sempre a mio modesto avviso, dovrebbe seguire un percorso di “merito”, con la frequentazione periodica di corsi o “giornate di studio”, validi per l’attribuzione di crediti formativi (magari anche con esamino finale), attraverso i quali, raggiunto un “quorum” si avrebbe il passaggio di livello. E non attraverso la proposizione, spesso politica, di persone che in un doppio WE raggiungono, altrettanto spesso, l’ambito traguardo “personale”. 
Non lamentiamoci poi se chi entra in un poligono (e non voglio parlare della qualita’ degli impianti) trova “il deserto” o quanto meno non trova le risposte giuste, utili a farli rimanere, aiutandoli a raggiungere gratificazioni legate a stimolanti risultati di crescita.
Qualcuno di loro, di quelli che non vedremo piu’…..magari “ha un talento” che non avremo mai la possibilita’ di individuare e far emergere!
Alessandro Del Buono

Offline gianvi

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Re:TALENT SCOUT
« Risposta #24 il: Novembre 29, 2010, 16:03:49 pm »
tutto vero, ma c'è un però!!

però è difficile scoprire bravi tiratori se si lasciano le sezioni in mano a chi del tiro non gliene può fregar di meno,se i presidenti propongono per i corsi pagati dalle sezioni persone poco propense a dedicarsi agli altri e peggio ancora se lo fanno dopo aver creato il vuoto allontanando chi i corsi se li è pagati di tasca e si è dedicato a titolo gratuito per sette giorni su sette al poligono.

purtroppo non sono le figure di allenatori piuttosto che di talent scout o direttori di tiro che deficitano nelle sezioni ma una direttiva unica dove si obbliga le sezioni stesse a perseguire il fine di far crescere lo sport  attraverso il mezzo degli obbligati e non dedicarsi alla pratica oscena di badare solo alle entrate per pagare stipendi spesso inutili