Autore Topic: lettera del presidente federale del 03/09/2010- D.l. direttiva armi comunitaria  (Letto 15564 volte)

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Offline mimmo

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Re:lettera del presidente federale del 03/09/2010- D.l. direttiva armi comunitaria
« Risposta #40 il: Settembre 10, 2010, 23:45:20 pm »
E' un grande ;D ;D ;D ;D ;D ;D ;D ;D ;D ;D

http://img696.imageshack.us/i/intranetobrist1009102.pdf/

Continua così, vai avanti, insisti, sei un mito.

Ciao
« Ultima modifica: Settembre 10, 2010, 23:50:19 pm da mimmo »

Offline gianvi

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Re:lettera del presidente federale del 03/09/2010- D.l. direttiva armi comunitaria
« Risposta #41 il: Settembre 12, 2010, 09:02:02 am »
premesso che non mi sembra così scandaloso lavorare ad agosto e sopratutto se lo si deve fare perche si è mal lavorato prima,mi piacerebbe capire quali sono gli interessi comuni a cui si fà riferimento,sono forse gli interessi degli iscritti alle sezioni tsn?degli appassionati di armi?degli sportivi?
mi sorge il dubbio che vogliano spiegare al presidente Paolo quali siano gli intesessi di un presidente di sezione e quelli di un consiglio uits ;D ;D ;D ;D ;D ;D ;D
Citazione
E' un grande ;D ;D ;D ;D ;D ;D ;D ;D ;D ;D

http://img696.imageshack.us/i/intranetobrist1009102.pdf/

Continua così, vai avanti, insisti, sei un mito.

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Offline mimmo

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Re:lettera del presidente federale del 03/09/2010- D.l. direttiva armi comunitaria
« Risposta #42 il: Settembre 12, 2010, 09:29:30 am »
Mahhhh!
Il Presidente federale si preoccupa di giustificarsi del fatto che Paolo gli abbia detto senza mezzi termini che si sono mossi in ritardo.
Poi dei contenuti del comunicato non si è per niente preoccupato.
Ciao

Offline gianvi

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Re:lettera del presidente federale del 03/09/2010- D.l. direttiva armi comunitaria
« Risposta #43 il: Settembre 12, 2010, 10:27:40 am »
oramai sembra una difesa alla "FORTE APACHE" :'(

non facendo partecipi gli iscritti(e purtroppo non si poteva fare altrimenti vista la configurazione dell'istituto tsn ed uits)sul piatto della bilancia il nostro caro Presidente ha potuto mettere ben poca cosa,anzi gli altri hanno potuto far leva sul fatto che a differenza di uits riescono a promuovere lo sport anche senza la certezza delle entrate date dagli obbligati.
le sezioni sono cosa nostra,inteso come meno gente partecipa alla vita sezionale più ci si puo fare i propi comodi e tutto ciò porta a non avere gruppi di persone che si sentono parte dell'associazione ma semplici fruitori che non ritengono di essere parte in causa quando c'è da prendere posizione.
Caro Presidente,tu che vanti per uits l'associazione di migliaia di tesserati,quando ti sei rapportato con loro?ma ti rendi conto che pure con tutta la buona volontà non hai un sistema per interagire con la base?
se pur utile sotto alcuni aspetti avere i filtri delle sezioni con i loro presidenti ed i comitati regionali perchè non rendersi conto che un rapporto diretto,se pur di difficile attuazione,farebbe diventare uits una vera forza a livello nazionale?
altre associazioni,se pur ridotte nei numeri,dimostrando di essere un gruppo riescono a spuntarla in molte diatribe.
forse noi non siamo un'associazione!!! ;D

Offline Daniele Puccioni

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Re:lettera del presidente federale del 03/09/2010- D.l. direttiva armi comunitaria
« Risposta #44 il: Settembre 12, 2010, 11:48:00 am »
Solo con scopo quasi "provocatorio" o se si vuole per essere in qualche modo più utile, avevo offerto questo spazio e la mia collaborazione per fare da collegamento con la base, ma niente da fare.
Ai tempi delle ultime elezioni, con l'altra cordata non eletta si era già stabilito una sorta di accordo in tal senso.
Per vostra opportuna conoscenza.

Offline mimmo

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Re:lettera del presidente federale del 03/09/2010- D.l. direttiva armi comunitaria
« Risposta #45 il: Settembre 13, 2010, 12:52:00 pm »
Ma qualcuno dell'altra cordata è stato eletto o sono tutti fuori?
Anche un consigliere di minoranza può, se ne ha voglia, mettere all'ordine del giorno l'argomento.
Se gli dicono "No", gli saremmo grati se lo facesse sapere anche all'esterno!
Ciao 

Offline mimmo

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Re:lettera del presidente federale del 03/09/2010- D.l. direttiva armi comunitaria
« Risposta #46 il: Settembre 15, 2010, 19:01:36 pm »
Oggi si è riunita la commissione affari costituzionali e interni della camera.
Domani sapremo qualcosa!!
Speriamo bene :'(
Ciao

Offline ugone321

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Re:lettera del presidente federale del 03/09/2010- D.l. direttiva armi comunitaria
« Risposta #47 il: Settembre 15, 2010, 23:08:37 pm »
ATTI DEL GOVERNO
Mercoledì 15 settembre 2010. - Presidenza del presidente Donato BRUNO. - Interviene il sottosegretario di Stato per l'interno Alfredo Mantovano.

La seduta comincia alle 14.25.


Schema di decreto legislativo recante attuazione della direttiva 2008/51/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 21 maggio 2008, che modifica la direttiva 91/477/CEE del Consiglio, relativa al controllo dell'acquisizione e della detenzione di armi.
Atto n. 236.
(Seguito dell'esame e rinvio).

La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato, da ultimo, nella seduta del 4 agosto 2010.

Donato BRUNO, presidente, avverte che la V Commissione Bilancio ha espresso il parere di competenza sull'atto in oggetto.

Pierguido VANALLI (LNP), relatore, richiama la relazione illustrativa già svolta sul provvedimento in esame, riservandosi di svolgere ulteriori valutazioni alla luce delle audizioni informali che la Commissione ha previsto di programmare la prossima settimana. In considerazione di ciò, rappresenta al sottosegretario Mantovano l'opportunità di poter disporre di una ulteriore settimana di tempo, dopo lo svolgimento delle suddette audizioni, per l'espressione del parere di competenza della Commissione.

Il sottosegretario Alfredo Mantovano esprime la disponibilità del Governo ad attendere fino alla fine del mese di settembre l'espressione del parere della Commissione, con l'auspicio di poter svolgere un lavoro quanto più possibile condiviso.

Luciano ROSSI (PdL) ringrazia il rappresentante del Governo per la disponibilità manifestata, sottolineando come ci si trovi di fronte ad un tema delicato che necessita di tutti i dovuti approfondimenti da parte della Commissione. Ritiene che, a tal fine, le audizioni programmate per la prossima settimana potranno dare un contributo importante.

Donato BRUNO, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

La seduta termina alle 14.35.


Offline mimmo

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Re:lettera del presidente federale del 03/09/2010- D.l. direttiva armi comunitaria
« Risposta #48 il: Settembre 16, 2010, 11:30:15 am »
Le commissioni coinvolte sono 3 di seguito c'è la V Bilancio :-X
Ha valutato favorevolmente con osservazione.


Schema di decreto legislativo recante attuazione delle direttive
2008/51/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 21 maggio 2008,
che modifica la direttiva 91/477/CEE del Consiglio, relativa al
controllo dell'acquisizione e della detenzione di armi.
Atto n. 236.

(Rilievi alla I Commissione).
(Esame, ai sensi dell'articolo 96-ter,
comma 2, del Regolamento, e conclusione - Valutazione favorevole con
osservazione).

La Commissione inizia l'esame dello schema di decreto
legislativo.

Giancarlo GIORGETTI, presidente, in sostituzione del
relatore, illustra lo schema di decreto legislativo in esame, adottato
a norma degli articoli 1, comma 3, e 36, della legge comunitaria 2008,
che reca attuazione della direttiva 2008/51/CE, relativa al controllo
dell'acquisizione e della detenzione di armi.
Per quanto attiene ai
profili relativi alla copertura finanziaria del provvedimento, segnala
che sia l'originaria norma di delega - prevista all'articolo 36, commi
2 e 3 della legge comunitaria -, sia lo schema di decreto delegato sono
assistiti da una generale clausola di non onerosità. Pur rilevando che
la relazione tecnica allegata al provvedimento in esame ribadisce
l'assenza di oneri per la finanza pubblica, ritiene, comunque,
opportuno acquisire

Pag. 33

conferma da parte del Governo circa
l'idoneità della predetta clausola a garantire l'effettiva neutralità
finanziaria delle norme. Osserva come tale richiesta appaia altresì
opportuna alla luce di quanto disposto all'articolo 17, comma 7, della
legge 31 dicembre 2009, n. 196, che prevede, tra l'altro, che per le
disposizioni corredate di clausole di neutralità finanziaria, la
relazione tecnica riporti i dati e gli elementi idonei a suffragare
l'ipotesi di invarianza degli effetti sui saldi di finanza pubblica,
anche attraverso l'indicazione dell'entità delle risorse già esistenti
e delle somme già stanziate in bilancio, utilizzabili per le finalità
indicate dalle disposizioni medesime. In particolare, a suo avviso
andrebbe confermato che le amministrazioni pubbliche interessate, alla
luce dei compiti previsti dal testo, siano in grado di assicurarne
l'espletamento nell'ambito delle risorse finanziarie disponibili a
legislazione vigente e che l'utilizzo, per l'identificazione e la
tracciabilità di armi e munizioni, del sistema informatico «G.E.A.»,
già individuato presso il Ministero dell'interno per la tracciabilità
degli esplosivi e degli articoli pirotecnici, non necessiti di
eventuali misure di implementazione, suscettibili di comportare oneri
aggiuntivi a carico dell'amministrazione interessata. Ritiene inoltre
che vada acquisita una conferma da parte del Governo circa la
possibilità che gli ulteriori adempimenti previsti - tra cui lo scambio
protetto dei dati informatizzati tra il Servizio sanitario nazionale e
le forze dell'ordine previsto dall'articolo 6, comma 2, dello schema -
siano espletati con le risorse attualmente disponibili, senza quindi
oneri aggiuntivi per la finanza pubblica.

Il sottosegretario Luigi
CASERO rappresenta di non avere osservazioni da formulare sul testo del
provvedimento. In riferimento, invece, ai rilievi formulati dal
presidente, in sostituzione del relatore, precisa quanto segue. In
merito alla richiesta concernente la rassicurazione che il sistema
informatico G.E.A., evidenzia preliminarmente che le imprese
utilizzatrici di tale sistema, già previsto dall'articolo 3 del decreto
legislativo 25 gennaio 2010, n. 8, assumono a proprio carico le spese
di funzionamento. Relativamente alla conferma che le Amministrazioni
interessate espleteranno le attività derivanti dal decreto e gli
ulteriori adempimenti previsti con le risorse finanziarie disponibili,
rileva che nelle relazioni allegate al testo è stata data contezza
dell'assenza di onerosità del provvedimento. Con riferimento alla
tracciabilità di armi e munizioni, di cui agli articoli 5, comma 1,
lettere g) e m), e 6, comma 3, dello schema, relativamente
all'utilizzazione del sistema informatico previsto, rappresenta, oltre
a quanto già contenuto nella relazione tecnica allo schema di decreto,
che è già in uso un programma applicativo, il sistema di cooperazione
fra i cittadini e l'Amministrazione della pubblica sicurezza, per la
trattazione di tutti i procedimenti amministrativi inerenti le armi e
gli esplosivi, la cui manutenzione è assicurata mediante l'utilizzo di
fondi ordinari finalizzati al complessivo processo di informatizzazione
del Dipartimento della pubblica sicurezza. Conferma, pertanto, che il
sistema informatico «G.E.A.»del Ministero dell'interno non necessita di
alcuna misura di implementazione di carattere finanziario per
l'identificazione e al tracciabilità di armi e munizioni, di cui agli
articoli 5, comma 1, lettere g) e m), e 6, comma 3, dello schema di
decreto legislativo. Sottolinea che, per quanto riguarda i riflessi
finanziari, il ricorso al predetto sistema informatico rappresenta
un'ulteriore estensione applicativa, analoga a quella già prevista
dall'articolo 13 del decreto legislativo 4 aprile 2010, n. 58, in
materia di identificazione univoca e tracciabilità degli articoli
pirotecnici, con riferimento al sistema di tracciabilità degli
esplosivi, di cui al richiamato articolo 3 del decreto legislativo n. 8
del 2010. Con riferimento allo scambio protetto dei dati tra il
Servizio sanitario nazionale e le forze dell'ordine, di cui
all'articolo 6, comma 2, dello schema, precisa che, per gli aspetti di
funzionalità del sistema di competenza di questo Ministero, tale
scambio sarà realizzato attraverso il ri

Pag. 34

corso agli ordinari
stanziamenti di bilancio, finalizzati all'attuazione
dell'informatizzazione degli uffici della pubblica amministrazione e
che non hanno destinazione specifica.

Massimo POLLEDRI (LNP) osserva
che la disposizione di cui all'articolo 13-bis della legge n. 110 del
1975, introdotta dall'articolo 5, comma 1, lettera h), in materia di
immissione sul mercato delle armi provenienti da scorte governative,
dovrebbe essere integrata con la previsione di due ulteriori categorie
di armi da immettere in commercio. In particolare, ritiene che
andrebbero incluse le armi storiche sequestrate, che potrebbero essere
di interesse per collezionisti disposti a pagare anche cifre rilevanti
per acquistarle e le armi storiche per le quali la medesima legge del
1975 consentiva la trasmissione solo ai figli dei proprietari. Propone
quindi di inserire un'apposita osservazione sul punto.

Giancarlo
GIORGETTI, presidente, formula, in sostituzione del relatore la
seguente proposta:

«La V Commissione Bilancio, tesoro e
programmazione,
esaminato, per quanto di competenza, ai sensi
dell'articolo 96-ter, comma 2, del Regolamento, lo schema di decreto
legislativo recante attuazione delle direttive 2008/51/CE del
Parlamento europeo e del Consiglio, del 21 maggio 2008, che modifica la
direttiva 91/477/CEE del Consiglio, relativa al controllo
dell'acquisizione e della detenzione di armi (atto n. 236);
preso atto
dei chiarimenti forniti dal Governo, secondo il quale:
il sistema
informatico G.E.A. istituito, presso il Ministero dell'interno, per la
rintracciabilità degli esplosivi e degli articoli pirotecnici non
necessita di alcuna misura di implementazione ai fini dell'attuazione
delle disposizioni degli articoli 5, comma 1, lettere g) e m) e 6,
comma 3, dello schema di decreto legislativo;
allo scambio protetto dei
dati informatizzati tra il Servizio sanitario nazionale e le Forze
dell'ordine di cui all'articolo 6, comma 2 del suddetto schema, potrà
provvedersi con gli ordinari stanziamenti di bilancio e, quindi, senza
oneri aggiuntivi per la finanza pubblica.

VALUTA FAVOREVOLMENTE

lo
schema di decreto legislativo, con la seguente osservazione:
valuti la
Commissione di merito l'opportunità di prevedere che le armi storiche e
quelle oggetto di sequestro possano essere cedute ai soggetti muniti di
apposita licenza che ne facciano richiesta in deroga alle disposizioni
in materia».

La Commissione approva la proposta formulata dal
presidente in sostituzione del relatore.

La seduta termina alle 15.05.

Offline mimmo

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Re:lettera del presidente federale del 03/09/2010- D.l. direttiva armi comunitaria
« Risposta #49 il: Settembre 16, 2010, 11:38:42 am »
PUBBLICATO SUL SITO FISAT

Mi spiace ma proprio non resisto. Mi riferisco ad un paio di comunicazioni ufficiali che UITS sta diramando in questi giorni ai tiratori e ai Presidenti delle Sezioni (meglio tardi che mai) in cui:


   1.      -si “smentisce” FISAT che la rimprovera di essere stata inerte (infatti non lo abbiamo detto, abbiamo detto che ha lavorato....anche troppo, specie il suo “Consigliere Speciale”, l’operosissimo Dr. Aliquò già del Ministero dell’Interno)

   2.      -esprime preoccupazione che l’obbligo di licenza del Questore si estenda anche ai poligoni UITS (.... in toscana dicono che il male voluto non é mai troppo)

   3.      -ed ora arriva la parte agghiacciante: la lettera dice chiaramente che siccome la Legge non si occupava di poligoni UITS non hanno avuto nulla da eccepire (neanche sulla ricarica di cui loro sono gli unici autorizzati a fare i corsi, forse pensano che non sappiamo leggere) salvo poi vedere il vero testo del Decreto presentato
alle Camere (che se non fosse stato per FISAT e per la Lega sarebbe rimasto UN SEGRETO) ed hanno visto che la catastrofe auspicata sui soli poligoni privati sarebbe caduta in capo anche a quelli UITS e che si
“sarebbe aperto un nuovo fronte di poligoni abilitati all’addestramento non si sa con quali regole sia di agibilità che di addestramento” (al che evidentemente, al rientro dalle meritate ferie, sono andati “nei pazzi”).

   4.      -chiede a tutti di segnalare al Presidente o al Segretario Generale - quello che nell’articolo dell’Espresso “Italia Armata” non esitava a massacrare i poligoni privati dicendo che sono frequentati da delinquenti e controllati da nessuno (lo trovate qui) - di segnalare eventuali referenti politici locali cui far arrivare la voce del Tiro a Segno (nella speranza che non dica scemenze).


UITS
sta facendo progressi (anche con un pizzico di attivismo politico).

MA
NON CI BASTA. Non ci basta perché UITS ci deve spiegare perché - se come sembra, sapeva del Decreto - non ha divulgato nulla sino al 3 Settembre, neanche ai presidenti di Sezione cui ora chiede riferimenti
di politici cui far sentire “la voce del Tiro a Segno”.

Io una vaga idea ce l’ho ed il motivo é lo stesso per cui non lo ha fatto nessuna associazione tranne FISAT.

Sono comunque soddisfatto dai progressi fatti.

Che però non bastano. Pur apprezzando lo sforzo di UITS che coi propri iscritti potrebbe avere il potere di scegliersi i politici di riferimento invece di genuflettersi regolarmente davanti ad essi, i suoi dirigenti continuano a non capire che se non cesseranno questa politica di miope egemonia finiranno per essere i primi a cadere sotto i colpi degli antiarmi. Perché gli antiarmi le armi le odiano tutte, anche quelle degli olimpici e cercare di deviare le loro mire sulle associazioni degli altri non farà che renderli più forti. Gli avversari vanno combattuti e non adulati sperando che non ci aggrediscano magari facendoli consiglieri dell’UITS, perché il potere non é mai bonario verso nessuno, tantomeno con gli si asservisce.

Sia chiaro che nessuno ce l’ha con UITS perché io ho imparato a sparare in una Sezione UITS e so la fatica che le Sezioni fanno per chiudere il mese in pari quando ci riescono, ma una UITS così non serve a nessuno neanche a se stessa.


Posso solo sperare che un giorno i suoi dirigenti capiscano l’importanza della nostra battaglia e si uniscano a noi una volta tanto senza speranze di privilegio o di monopolio.


Concludo con una massima quanto mai adatta al momento attuale:
“Coloro che scambiano la propria libertà in cambio di sicurezza non meritano la prima e finiranno per
perdere anche la seconda”. Thomas Jefferson


Mar. Ca. CC. Simone Ciucchi - Pres. FISAT  (che non pubblica le lettere per ora ma non esiterà a farlo se sfidato
pubblicamente)


CLAMOROSO: L’UITS prova a smentire FISAT (MA NEL FARLO CI DA’ RAGIONE)
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Chi lancerà la sfida?