Un caro saluto a tutti,
a leggerla tra le righe sembra: “perché fare ingrassare il cavallo?” non è neanche il mio !!
Lo smacco che si vuole dare è di carattere economico, farsi sentire come una mancanza nel portafoglio, siamo noi i finanziatori di un sistema tanto assurdo?
In verità sì, siamo noi e le nostre passioni, non altro. Poi c’è chi vive le armi per gli aspetti lavorativi, comunque sempre delle armi hanno bisogno. L’argomento riveste allora carattere di estrema ratio (razio).
Franceschetto ha posto l’aspetto anche sul tema dell’associazionismo. L’uomo da sempre è un animale sociale, si raggruppa e condivide passioni e necessità. L’argomento delle frequentazioni dei “club” di tiro riveste primaria importanza nel settore armiero, sia industriale che manifatturiero.
I leader del campo sono per forza di cose molto vicini ai vertici dirigenziali ministeriali della materia, purtroppo si ha a che fare con le armi, dietro le quali si nascondono, da sempre e da parte di tutti, tipologie di pensiero PRO e/o CONTRO, come ricorda il buon Daniele.
Non c’è EXA che non preveda una conferenza all’argomento, con l’intervento delle persone già citate, ma poi all’atto pratico sembra che gli appassionati ricevano solo vessazioni. La realtà vede molte funzioni e persone impegnate nel mondo del SISTEMA TIRO. Sembra che la parola ARMA si voglia a volte nasconderla. La macchina del mondo è purtroppo il vil DENARO, tutto si muove intorno ad esso. Ma in sostanza, il comparto armiero è davvero anche LAVORO e REDDITUALITA’, perciò non scomparirà mai. Tutto quello che è dietro l’ARMA davvero non potrà mai scomparire. Per dirla alla Monti, abbiamo una idea delle cifre correlate?
Al primo posto c’è senz’altro la produzione di armi e le imprese del settore.
Ci sono le imprese produttrici di armi, con il loro numero di addetti coinvolti nella produzione in funzione del numero di armi prodotte;c’è quindi un fatturato delle imprese produttrici di armi, comprensivo delle esportazioni di armi, che si traduce in attivo di PIL. E’ chiaro che ci sono anche le importazioni di armi, sarebbe bello conoscere i saldi della bilancia commerciale e la vastità del mercato interno. Questo dà un’idea dei numeri e delle cifre in gioco, che secondo me sono a molti ZERI.
C’è poi la produzione di munizioni, di certo capitanata dalle munizioni per fucili ad anima liscia e loro parti, con un altrettanto folto numero di imprese, addetti, produzione, fatturato. Anche in questo caso il commercio dà esito a dei flussi import-export per le categorie considerate, con un commercio di munizioni per le varie categorie (a livello di carabina 22LR non c’è una sola munizione italiana che i praticanti definiscano BUONA). Poi c’è ovviamente tutto il mercato della ricarica, per le varie categorie, e ovviamente ci sono molte importazioni. Sarebbe bello conoscerei saldi della bilancia commerciale e il valore del mercato interno.
Affianco al settore industriale armiero c’è poi la componentistica per armi e un settore terziario che comprende la produzione di componentistica specializzata con un vasto numero di imprese produttrici di componenti e con un certo numero di addetti coinvolti. Ci sono fornitori di riferimento per l’Ottica, ad esempio, con i Cannocchiali, per i congegni di puntamento, e tante altre amenità amate dai tiratori per abbellire i propri gioielli (le proprie armi sono considerate così)e renderle più precise (in realtà la precisione si acquista con l’esercizio e l’addestramento).
Ovviamente anche tutto questo comparto ha bisogno di necessari settori ausiliari che sono, a monte della produzione, la produzione dei macchinari impiegati nella produzione stessa, e, a valle, i servizi di supporto per garantire i servizi pre e post-vendita a supporto del settore (armerie e simili). Anche questo ha un impatto economico e occupazionale oltre ad una redditualità.
Questo è vero, nessuno può smentirlo, ALLA BASE DI TUTTO CI SONO ALLE ATTIVITÀ DI TIRO SPORTIVO E VENATORIO, con i vari settori collegati:
Caccia e cacciatori (e Cinofilia), Tiro a volo, tiro di campagna, tiro a palla, Tiro a segno; Tiro dinamico sportivo, Tiro difensivo e operativo, Tiro d'azione, Tiro ad avancarica, Tiro western, Five at 200 e Long Range, Field Target, Soft Air, ognuno con un suo indotto operazionale finanziario (iscrizioni a gare, trasferte, spese di fuori sede).
C’è poi una occupazione legata ai settori collegati alle esigenze sia dei cacciatori che dei tiratori: Abbigliamento e calzature, accessori per armi, caccia e tiro, accessori per cani e selvaggina, attrezzature e materiali per campi e poligoni.
Alla fine ci sono i gestori dei servizi:
Associazioni e Federazioni, Campi TAV e poligoni TSN, poligoni privati e altri campi, Aree venatorie, ognuno con i suoi Canali di comunicazione, e altri servizi (ad esempio quello dei regolamenti e dei giudici di gara, la formazione degli allenatori, gli aspetti medici, l’attività sportiva di vertice – LA NAZIONALE, e tutte quelle cose lette e rilette nei vari post all’argomento Presidenza UITS, ... ).
Sarebbe interessante conoscere il reale impatto economico e occupazionale del SISTEMA TIRO in Italia, comprensivo di quello della filiera, oltre all'effetto indotto e l'impatto economico e occupazionale totale.
Vogliamo fermare la macchina? E’ impossibile, anche se l’idea di coinvolgere la base nel processo decisionale è meritoria e lodevole.
Per quanto attiene la regolamentazione il primo lavoro lo devono fare le aziende (e si sono costituite varie associazioni, al pari della NRA), poi si deve agire con i meccanismi di rappresentanza che si hanno a disposizione, le federazioni, ... l’ASTENSIONE dal tiro da parte dell’utenza produrrebbe solo un minimo impatto sulle spese correnti, che per i tempi di magra che stiamo vivendo potrebbe tradursi anche in una encomiabile risorsa da spendere in altro modo.
E’ chiaro che ci siamo, e tutti lo sanno, abbiamo un potere di voto (politico), ai governanti l’onere di fare norme giuste sentendo la base, alle federazioni il compito di difendere l’interesse dei propri iscritti e tutelati e che devono dare notizia delle proprie azioni, se no davvero si pensa che siamo solo vacche da mungere. Questa funzione la aggiungerei tra i compiti statutari. Di intelligenze e capacità individuali ce ne sono davvero molte da poter impiegare all'argomento.