Autore Topic: TIROPRATICO.COM - SCIOPERO DELLE ARMI  (Letto 1258 volte)

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Online VENDETTA

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TIROPRATICO.COM - SCIOPERO DELLE ARMI
« il: Luglio 09, 2012, 19:35:34 pm »
http://www.tiropratico.com/doc/SCIOPERO%20DELLE%20ARMI.html

Anche le Olimpiadi dovrebbero rientrare nello sciopero.
« Ultima modifica: Luglio 09, 2012, 19:38:39 pm da VENDETTA »

Offline Alex

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Re:TIROPRATICO.COM - SCIOPERO DELLE ARMI
« Risposta #1 il: Luglio 10, 2012, 07:31:31 am »
Nella realtà lo sciopero sarebbe come il rumore di una noce in un sacco.
E' inutile negarlo, nel sentire comune generale c'è avversione verso le armi, poi se queste vengono ostentate e usate come oggetto intimidatorio, ancor più ci sarà questa avversione.
Qualcuno strorcerà il naso, ma proprio il tiro pratico accentua questa visione. Agli occhi della gente comune rappresenta l'aggressifità e l'uso dell'arma come oggetto per colpire e uccidere.
Anche nela liberalissima Svizzera, agli occhi degli appassionati paradiso delle armi non è più così, per esempio; chi deve effettuare le sedute di tiro obbligatorie da un'anno a questa parte lo deve fare sotto la supervisione dell'ufficiale monitore di riferimento, che deve controllare il numero delle munizioni sparate. Non è più consentito detenere in casa l'arma di ordinanza assieme alle cartucce.
Le cose cambiano, poi magari ci si mette anche il legislatore a fare confusione, ma c'è di peggio, non lamentiamoci.
 

Offline gunny

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Re:TIROPRATICO.COM - SCIOPERO DELLE ARMI
« Risposta #2 il: Luglio 10, 2012, 09:04:33 am »
Nella realtà lo sciopero sarebbe come il rumore di una noce in un sacco.
E' inutile negarlo, nel sentire comune generale c'è avversione verso le armi, poi se queste vengono ostentate e usate come oggetto intimidatorio, ancor più ci sarà questa avversione.
Qualcuno strorcerà il naso, ma proprio il tiro pratico accentua questa visione. Agli occhi della gente comune rappresenta l'aggressifità e l'uso dell'arma come oggetto per colpire e uccidere.
Anche nela liberalissima Svizzera, agli occhi degli appassionati paradiso delle armi non è più così, per esempio; chi deve effettuare le sedute di tiro obbligatorie da un'anno a questa parte lo deve fare sotto la supervisione dell'ufficiale monitore di riferimento, che deve controllare il numero delle munizioni sparate. Non è più consentito detenere in casa l'arma di ordinanza assieme alle cartucce.
Le cose cambiano, poi magari ci si mette anche il legislatore a fare confusione, ma c'è di peggio, non lamentiamoci.

e bravo Alex!!!
ma ti vengono spontanee così oppure le pensi anche prima di scriverle certe cose?!?

non c'è da stupirsi se poi le cose nel nostro ambiente (UITS/TSN) vanno in un certo modo, continuiamo pure a a far spallucce e a non lamentarci perché potrebbe anche essere peggio... continuiamo così e vedrete che arriveremo a sparare solo con simulatori, armi giocattolo e "attrezzi sportivi ad aria compressa" (così come piace definirli alla nostra federazione)

W IL PECORISMO!!!
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Offline Daniele Puccioni

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Re:TIROPRATICO.COM - SCIOPERO DELLE ARMI
« Risposta #3 il: Luglio 10, 2012, 09:55:48 am »
Cmq gunny, al di là di come uno la può pensare in quello che ha detto alex c'è del vero... almeno per quanto riguarda la posizione per  l'opinione pubblica... purtroppo uno sciopero delle armi non ha lo stesso impatto di uno sciopero dei trasporti, fino ad oggi è sempre mancata una informazione corretta, ed i media non fanno altro che scrivere articoli populistici e di facili consensi senza andare a fondo al problema... e oggi siamo di fronte al solito problema, un'ignoranza abissale e sinceramente sto cominciando a preoccuparmi...

Offline gunny

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Re:TIROPRATICO.COM - SCIOPERO DELLE ARMI
« Risposta #4 il: Luglio 10, 2012, 14:01:09 pm »
no, non sono d'accordo

se certi stereotipi che si pensa rappresentino il mondo armiero-sportivo e/o il frequentatore tipo di una sezione del TSN o di un campo di tiro dinamico, non vengono sfatati è anche colpa nostra che buoni, buoni ce ne stiamo nel nostro cantuccio sperando che non si accorgano di noi nella speranza che ci lascino divertire...

dare la colpa all''"opinione pubblica" è un pretesto, un filo d'erba... abbiamo un ministro degli Interni originario della provincia di Brescia, che al di là delle personali convinzioni penso sappia perfettamente quali possano essere i riflessi pratici di quel decreto sull'economia reale, quindi non ci sarebbe che da uspicare che certi "funzionari" vengano mandati a dirigere il traffico ferroviario come già capitato a qualcun'altro nel recente passato...

qual'è il pericolo reale riguardo la sicurezza pubblica tanto da far elucubrare a emeriti "funzionari" proposte assurde e vessatorie non per i delinquenti, bensì per gli onesti cittadini?!?

parte della colpa sarebbe da attribuire al tiro dinamico e/o difensivo?!?  ma chi sono in larga parte i frequentatori di campi e competizioni di tiro dinamico e difensivo?!? con tanto di titoli sportivi europei?!?.... allora, Daniele, Alex la vogliamo dare la risposta?!?... forse poliziotti, carabinieri, militari in servizio e riserva, gpg?!? come è potuta nascere e evolversi FITDS? se si è lasciato/consentito che divenisse disciplina sportiva associata direttamente al CONI forse così negativo e pericoloso non lo è questo sport?

Così accade che noi tiratori da tiro a segno, invece di attribuire le responsabilità a chi dovrebbe difendere i nostri interessi (UITS) le cerchiamo nel tiro dinamico, nel tiro a lunga distanza, magari anche nel tiro a volo... dappertutto appunto tranne che in casa nostra, già dimenticavo che è impossibile pensare di essere in qualche modo responsabili visto che i nostri dirigenti federali continuano a sbandierare di avere ottimi rapporti con i ministeri vigilanti...

E' ora di uscire dal "buco", dal cono d'ombra nel quale ci si è infilati (o ci hanno infilati) negli ultimi 30/40 anni, per ribadire con fermezza la nostra onestà e integrità di cittadini che con le armi di addestrano per fini sportivi e non nel pieno rispetto delle regole e delle leggi.
Con fermezza e decisione bisogna far capire all'"opinione pubblica" che il fatto di disporre di armi non significa essere automaticamente un pericolo per la società.

I funzionari bigotti e bacchettoni non fanno l'interesse di nessuno, nemmeno il loro, ma sono talmente ottusi, arroganti e supponenti da non capirlo, però lo stipendio glielo paghiamo noi!!! Non si rendono minimamente conto dell'inutile carico burocratico che l'applicazione del decreto avrà sugli uffici delle questure... per non parlare dei riflessi economici negativi a carico di tutto il comparto... per ottenere quale beneficio in termini di sicurezza???

Che lo sciopero possa o meno essere una goccia nel mare può anche essere vero, sminuirne i contenuti e le motivazioni è a mio modo di vedere fare il gioco dei funzionari di cui sopra.

Noi da che parte vogliamo stare? Vogliamo continuare a tacere e a non lamentarci perché c'è di peggio?!?
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Offline Daniele Puccioni

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Re:TIROPRATICO.COM - SCIOPERO DELLE ARMI
« Risposta #5 il: Luglio 10, 2012, 17:25:31 pm »
dare la colpa agli altri per crearsi un alibi, è una cosa... prendere atto della realtà dei fatti è un altra...
sappiamo bene cosa ne pensa l'opinione pubblica sulle armi e sul tiro a segno... è sempre stato così...
quelli che si lamentano sono i soliti che si lamentano anche del mancato intervento delle forze pubbliche, dei controlli nei rioni cittadini, e che magari vorrebbero anche la guardia cittadina per cavarli dai guai quando ci sono problemi...
cercare di nascondere la testa nella sabbia non aiuta, aiuta invece sapere quello che è la reale situazione ed è inevitabile scontrarsi con l'opinione pubblica e con quello che pensano...
basta che ci sia un articolo contro le armi, per un futile motivo qualsiasi e subito si leva il coro...
e questo perchè....? perchè non si è mai fatto una informazione decente... e spesso si è preferito il silenzio ad una campagna ad alta voce...
quindi adesso vedremo quanto saranno attendibili questi appoggi politici più volte ostentati

Offline stefanofranceschetto

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Re:TIROPRATICO.COM - SCIOPERO DELLE ARMI
« Risposta #6 il: Luglio 10, 2012, 17:39:31 pm »
Sono d’accordissimo con te Alex, hai schematizzato una panoramica dell’ambiente del tiro a segno in maniera molto corretta.
Ci siamo sempre fatti male da soli  perché abbiamo permesso di sconvolgere i “valori “  sportivi del Tiro a Segno.
Da una parte penso che sia giustissimo creare nuove discipline sportive  ma non si può mettere in soffitta il “Tiro Accademico” . Il “Tiro Accademico” è una realtà sportiva imprescindibile del Tiro a Segno; è il nostro ombrello contro i temporali che spesso e volentieri si scatenano sopra la testa di noi “feroci guerrafondai “ .
Lo sciopero di “Tiropratico.com “ è naturalmente una provocazione . Un sasso nello stagno che vuole aprire un  confronto  sociale senza aver nessuna forma di titubanza e senza sentirsi colpevolizzati perché alla domenica amiamo fare due tiri in compagnia dei nostri amici.

Offline Ricky

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Re:TIROPRATICO.COM - SCIOPERO DELLE ARMI
« Risposta #7 il: Luglio 11, 2012, 15:19:42 pm »
Un caro saluto a tutti,
a leggerla tra le righe sembra: “perché fare ingrassare il cavallo?” non è neanche il mio !!
Lo smacco che si vuole dare è di carattere economico, farsi sentire come una mancanza nel portafoglio, siamo noi i finanziatori di un sistema tanto assurdo?
In verità sì, siamo noi e le nostre passioni, non altro. Poi c’è chi vive le armi per gli aspetti lavorativi, comunque sempre delle armi hanno bisogno. L’argomento riveste allora carattere di estrema ratio (razio).
Franceschetto ha posto l’aspetto anche sul tema dell’associazionismo. L’uomo da sempre è un animale sociale, si raggruppa e condivide passioni e necessità. L’argomento delle frequentazioni dei “club” di tiro riveste primaria importanza nel settore armiero, sia industriale che manifatturiero.
I leader del campo sono per forza di cose molto vicini ai vertici dirigenziali ministeriali della materia, purtroppo si ha a che fare con le armi, dietro le quali si nascondono, da sempre e da parte di tutti, tipologie di pensiero PRO e/o CONTRO, come ricorda il buon Daniele.
Non c’è EXA che non preveda una conferenza all’argomento, con l’intervento delle persone già citate, ma poi all’atto pratico sembra che gli appassionati ricevano solo vessazioni. La realtà vede molte funzioni e persone impegnate nel mondo del SISTEMA TIRO. Sembra che la parola ARMA si voglia a volte nasconderla. La macchina del mondo è purtroppo il vil DENARO, tutto si muove intorno ad esso. Ma in sostanza, il comparto armiero è davvero anche LAVORO e REDDITUALITA’, perciò non scomparirà mai. Tutto quello che è dietro l’ARMA davvero non potrà mai scomparire. Per dirla alla Monti, abbiamo una idea delle cifre correlate?
Al primo posto c’è senz’altro la produzione di armi e le imprese del settore.
Ci sono le imprese produttrici di armi, con il loro numero di addetti coinvolti nella produzione in funzione del numero di armi prodotte;c’è quindi un fatturato delle imprese produttrici di armi, comprensivo delle esportazioni di armi, che si traduce in attivo di PIL. E’ chiaro che ci sono anche le importazioni di armi, sarebbe bello conoscere i saldi della bilancia commerciale e la vastità del mercato interno. Questo dà un’idea dei numeri e delle cifre in gioco, che secondo me sono a molti ZERI.
C’è poi la produzione di munizioni, di certo capitanata dalle munizioni per fucili ad anima liscia e loro parti, con un altrettanto folto numero di imprese, addetti, produzione, fatturato. Anche in questo caso il commercio dà esito a dei flussi import-export per le categorie considerate, con un commercio di munizioni per le varie categorie (a livello di carabina 22LR non c’è una sola munizione italiana che i praticanti definiscano BUONA). Poi c’è ovviamente tutto il mercato della ricarica, per le varie categorie, e ovviamente ci sono molte importazioni. Sarebbe bello conoscerei saldi della bilancia commerciale e il valore del mercato interno.
Affianco al settore industriale armiero c’è poi la componentistica per armi e un settore terziario che comprende la produzione di componentistica specializzata con un vasto numero di imprese produttrici di componenti e con un certo numero di addetti coinvolti. Ci sono fornitori di riferimento per l’Ottica, ad esempio, con i Cannocchiali, per i congegni di puntamento, e tante altre amenità amate dai tiratori per abbellire i propri gioielli (le proprie armi sono considerate così)e renderle più precise (in realtà la precisione si acquista con l’esercizio e l’addestramento).
Ovviamente anche tutto questo comparto ha bisogno di necessari settori ausiliari che sono, a monte della produzione, la produzione dei macchinari impiegati nella produzione stessa, e, a valle, i servizi di supporto per garantire i servizi pre e post-vendita a supporto del settore (armerie e simili). Anche questo ha un impatto economico e occupazionale oltre ad una redditualità.

Questo è vero, nessuno può smentirlo, ALLA BASE DI TUTTO CI SONO ALLE ATTIVITÀ DI TIRO SPORTIVO E VENATORIO,  con i vari settori collegati:
Caccia e cacciatori (e Cinofilia), Tiro a volo, tiro di campagna, tiro a palla, Tiro a segno; Tiro dinamico sportivo, Tiro difensivo e operativo, Tiro d'azione, Tiro ad avancarica, Tiro western, Five at 200 e Long Range, Field Target, Soft Air, ognuno con un suo indotto operazionale finanziario (iscrizioni a gare, trasferte, spese di fuori sede).
C’è poi una occupazione legata ai settori collegati alle esigenze sia dei cacciatori che dei tiratori: Abbigliamento e calzature, accessori per armi, caccia e tiro, accessori per cani e selvaggina, attrezzature e materiali per campi e poligoni.
Alla fine ci sono i gestori dei servizi:
Associazioni e Federazioni, Campi TAV e poligoni TSN, poligoni privati e altri campi, Aree venatorie, ognuno con i suoi Canali di comunicazione, e altri servizi (ad esempio quello dei regolamenti e dei giudici di gara, la formazione degli allenatori, gli aspetti medici, l’attività sportiva di vertice – LA NAZIONALE, e tutte quelle cose lette e rilette nei vari post all’argomento Presidenza UITS, ... ).

Sarebbe interessante conoscere il reale impatto economico e occupazionale del SISTEMA TIRO in Italia, comprensivo di quello della filiera, oltre all'effetto indotto e l'impatto economico e occupazionale totale.
Vogliamo fermare la macchina? E’ impossibile, anche se l’idea di coinvolgere la base nel processo decisionale è meritoria e lodevole.
Per quanto attiene la regolamentazione il primo lavoro lo devono fare le aziende (e si sono costituite varie associazioni, al pari della NRA), poi si deve agire con i meccanismi di rappresentanza che si hanno a disposizione, le federazioni, ... l’ASTENSIONE dal tiro da parte dell’utenza produrrebbe solo un minimo impatto sulle spese correnti, che per i tempi di magra che stiamo vivendo potrebbe tradursi anche in una encomiabile risorsa da spendere in altro modo.
E’ chiaro che ci siamo, e tutti lo sanno, abbiamo un potere di voto (politico), ai governanti l’onere di fare norme giuste sentendo la base, alle federazioni il compito di difendere l’interesse dei propri iscritti e tutelati e che devono dare notizia delle proprie azioni, se no davvero si pensa che siamo solo vacche da mungere. Questa funzione la aggiungerei tra i compiti statutari. Di intelligenze e capacità individuali ce ne sono davvero molte da poter impiegare all'argomento.

Offline Daniele Puccioni

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Re:TIROPRATICO.COM - SCIOPERO DELLE ARMI
« Risposta #8 il: Luglio 11, 2012, 16:29:50 pm »
E' vero che le armi non scompariranno mai... se non scompare il tabacco che notoriamente provoca il cancro, per il vile guadagno per lo stato e subordinatamente per i posti di lavoro, non scompariranno neanche le armi...
ma non è tutto così semplice secondo me...
i politici lavorano e pensano in funzione dei voti, quindi se la maggioranza dell'opinione pubblica mal informata pensa che le armi siano pericolose e vadano in qualche modo controllate e limitate, quale modo migliore per dare l'illusione di aver fatto qualcosa da parte dei politici, che limitare o "regolamentare" una insignificante minoranza che non ha voce in capitolo in materia?
pensateci un attimo...
io non sarei così sicuro e tranquillo
eppure l'inghilterra insegna