Secondo il sig. Ricky sono le sezioni dovranno pagare ancora dazio!!!
forse la parola "tramite" non è nel vostro linguaggio o ne ignorate il significato, alla fine pagheranno coloro che richiederanno certificazione, con una aliquota dedicata, che le sezioni riverseranno a UITS. O forse devo credere che chi incassa ritiene siano solo
suoi i proventi? Ogni azione posta in campo ha un costo, che alla fine si sa si riversa sempre e solo sull'utenza, sono sempre i cittadini a pagare qualsiasi tipo di servizio che la macchina STATO riesce a organizzare, se ne sono loro gli usufruttuari, e per le Certificazioni al momento la macchina è quella che tutti conosciamo per come è organizzata. Ma non sono io a dover prendere decisioni, il mio era solo un pensiero, esposto in forma pubblica, di persona che conosce un pò la meccanica dei costi e delle correlazioni utenza/servizi.
Non si può parlare di socializzazione d'impresa, i costi non si possono riversare su tutti se è solo una parte dell'utenza a richiedere un particolare tipo di servizio. La contribuzione di UITS al servizio di Certificazione, in termini operativi, si può riuscire anche a quantificare, come ogni cosa, per chi conosce la genesi della determinazione dei costi di impresa, di servizi, di forniture. Esistono metodologie specifiche, qualcuna anche edita dal Segretariato Generale della Difesa, ente che qualcuno ha già qui nominato altre volte.
Poi ognuno resta della sua idea, questo non mi sorprende, avete idea di quanto costa contribuire stipendi, acconti di liquidazione TFR, contributi pensionistici, alle 10 persone interessate? la prima cosa che nasce come idea è: ma questi 10 servono tutti? Ognuna di queste persone ha specifiche competenze? E' parte attiva dell'operato degli uffici? Sono solo idee che mi vengono in mente, niente di particoleraggiato, ma saranno i problemi che si dovranno affrontare, gestire la pianta organica del personale di un'azienda è tra le cose più difficili da fare, specie se trattasi di un'azienda di padre STATO, dove i termini
efficienza e
rendimento sono degli algoritmi a volte irrangiungibili.
Una scommessa: si riuscirà nel corso di questo mandato a definire la questione del personale? Qualcuno ha stabilito dei termini, ma la risoluzione deve essere senz'altro organizzata a 4 e più mani, nel senso che dovranno di sicuro intervenire più figure istituzionali e funzionali. Mettersi addosso la giacchetta di Ente Pubblico è un'azione che ha anch'essa dei costi, decisionali, funzionali, organizzativi, operativi. Si è scelta come soluzione in quel di Bologna qualche anno fa, e così sia. Si è persa l'autonomia decisionale che si aveva prima, quando UITS operava di soppiatto, in silenzio, quando i fondi disponibili erano di un altro ordine di grandezza, il problema personale era impensabile.
Ora, anche gestire questo tipo di problematica deve rivestire l'Assemblea Nazionale (può essere richiesta la collaborazione operativa di tutte le sezioni), oppure può restare un problema di soluzione delegata al vertice?
O si ha bisogno di delega specifica? Secondo me la cosa da fare è creare un Gruppo di Lavoro, ricercando anche persone che abbiano specifica competenza, con partecipazione delle organizzazioni sindacali per le necessarie condivisioni d'azione (non ha senso fare cose che si possono presentare subito a ricorso), e attendere una soluzione condivisa del problema. Se no tra quattro anni ne saremo ancora a parlare (in Italia è un classico che i problemi si cercano di risolvere con l'autoestinzione del problema stesso).
Ho visto tante persone dire, giustamente, la loro, qualche idea di fattiva risoluzione? Oltre a ridurre i compensi e le spese come proposto da |V| - è poca cosa in confronto al budget d'impresa necesario -, secondo me si è nel range di 500.000 euro annui per le 10 persone interessate, se ne restano 10 in organico, ma un conto particolareggiato si può fare richiedendo loro copia della busta paga. Poi bisogna sistemare anche il personale con i contratti a termine.
Un caro saluto a tutti