Un caro saluto a tutti, ho visto con piacere che il Forum si è destato e molti sono stati sia gli utenti online che gli interventi.
A prescindere dalle scaramucce tra Gunny e Brain, che non c’è bisogno di fare perché non ha senso pensare che qualcuno possa cambiare idea con un semplice scambio di battute e opinioni online, e che non è vincitore chi la dice o le canta per ultimo, mi ha fatto piacere leggere l’obiettività di Chelestin nel suo post del Febbraio 06, 2012, 13:36:04, nel quale ricorda il percorso tortuoso del tanto bistrattato Statuto. Fino ad ora il Sistema (capitanato a livello istituzionale di 1° livello dall’UITS) ha una grande forza, quella di ESSERCI.
Si può pure applicare un concetto rivoluzionario e modificare tutto, ma ci vuole, appunto, una RIVOLUZIONE. Ne ho già parlato in alcuni post, da anni, si vuole la rivoluzione? Stravolgere regole e uomini? Si potrà anche ottenere, ma occorre partire dal capo, dal bandolo della matassa, (Da Wikipedia, l'enciclopedia libera. Una matassa è costituita dall'assemblamento ordinato di un ammasso di filo, disposto a spirale, in forma circolare. Può avere peso e dimensione differente determinate dalle caratteristiche del filo,
dall'uso e dalla tradizione).
Il potere di scelta il SISTEMA lo ha avuto in mano quando scientemente (qualcuno dice con Maggioranza Bulgara) la famosa Assemblea già ricordata e preseduta da Fanini ha scelto la strada da percorrere. “Cosa fatta capo (nel senso di inizio) ha” dice un vecchio adagio. Vogliamo ancora rimestare?
La verità è forse che un gruppo di Presidenti, già da allora, voleva disconoscere di essere sottoposta alla azione di vigilanza della UITS, e avere completa e totale autonomia di azione e di predicato (parola), come da sempre posto in atto all’atto pratico.
Siamo frutto di leggi che imponevano il versamento del 25% della quota di iscrizione alla UITS, c’è di fatto un riconoscimento di titolarità dell’Ente, che si voglia o non si voglia ammettere, con vertici scelti dai contribuenti stessi con un metodo di elezione diretta. I VERTICI politici e istituzionali possono stravolgere il sistema? Nessuno se ne accollerà mai le responsabilità, in termini diretti, credo.
Allora come diceva il buon Chele, accogliamoci il SISTEMA, e cerchiamo di governarlo con diligenza.
A proposito delle mancate Assemblee di approvazione dei bilanci, la mancanza del Presidente è stata Veniale o Mortale? Ho letto, scritto da qualcuno, che lui deve pagare: quale è il prezzo? Chi sbaglia paga, è vero, e ci deve essere responsabilità di azione, ma la mancata convocazione ha portato solo un risparmio di cassa, tanto è che sono stati poi approvati (con applauso? Questo non lo so). Ma lo Statuto dice anche cosa occorre fare ISTITUZIONALMENTE in caso di omissione delle norme? Commissariamento?
Nello Statuto sono indicate sia le azioni, che le sanzioni, per le omissioni. Responsabilità morale? Ne abbiamo già parlato in altri post.
La domanda da fare è semplice, ma non può essere di sondaggio: Questa DIRIGENZA piace o non piace?
Come dice Gunny,
Se il sistema è fatto di uomini, e questi sbagliano, sarebbe quanto meno dovuta l'assunzione di responsabilità e quanto si tratta di ente pubblico sarebbe dovuta soprattutto la trasparenza.
Se gli uomini sbagliano vanno sostituiti, anzi gli stessi nel dubbio dovrebbero dimettersi o autosospendersi fino a chiarimento, purtroppo essendo il sistema politico, quindi tutt'altro che sportivo o di pubblico servizio, ciò non avviene.
…
Questo sarebbe il primo macro obiettivo da raggiungere, il secondo sarebbe quello di istituire un soggetto che rappresenti i meri interessi istituzionali delle sezioni con i Ministeri vigilanti per i vari aspetti di competenza, le infrastrutture con il MinDifesa e l'ordine pubblico con il MinInterni.
Se si va a vedere nel vecchio Statuto, ricordo a memoria, c’erano già queste figure di referenza, le ho avute sedute affianco alle convocazioni di Consiglio qualche volta anzi, erano Consiglieri con diritto di voto (per il Min. Interni il dott. Aliquò). Ad ogni modo è quanto già posto in campo, bisogna condividere invece come gli argomenti vengono posti in discussione, e magari suggerire anche le soluzioni. Anche se il discorso è molto più ampio, ed è da porsi come:
ma alla fine chi COMANDA?Analizzando invece quanto esposto da Franceschetto, qualsiasi sia la Dirigenza ci sarà sempre l’oppositore, magari per partito preso. Io vedo una sola cosa tra queste righe, il problema è solo di carattere istituzionale, riferito alla Gestione delle Sezioni, mi sembra che i praticanti sportivi riescano sempre a fare TIRO, piuttosto io mi sarei preoccupato per altre Disposizioni del Decreto Semplificazioni, quelle che all’articolo 13 (modifiche al T.U.L.P.S.) dovrebbe SERIAMENTE preoccuparci in quanto stabilisce che il Porto d'Armi ha validità annuale, e non quelle dell’art. 46.
Ho provato a chiamare un mio amico funzionario del locale Commissariato di P.S., ma non ne sa ancora nulla. Questo riguarda veramente gli sportivi e chi pratica Tiro a segno.
Tornando all’argomento, come dice Diamante nel post Febbraio 07, 2012, 02:01:59, ma al Sen. Lannutti (e al governo) davvero interessa (o deve interessare) quanto guadagni Valentina TURISINI? O si vuole mettere in discredito un’azione di Dirigenza?
Un caro saluto a tutti, ci aggiorniamo per il resto, ... ho visto spunti interessanti!