quando sento e leggo di gente che si comporta come te e tanti altri,caro Angelo,si rinfocola in me la speranza che prima o poi nel tiro ci sarà qualcosa di diverso, ma permettimi di vedere ciò che si vive oggi ed oggi per far fare alle sezioni quello che tu hai fatto per passione credo ci sia una sola strada:l'obbligo da parte della federazione; con eventuale minaccia di togliere, a chi non produce sport, la possibilità di incassare dall'istituzionale.
l'indipendenza delle sezioni,a mio modesto parere,si risolve in un bailamme di comportamenti con le immaginabili conseguenze su chi si rivolge in una sezione convinto di avere a che fare con gente preparata che dà indicazioni corrette,nulla di più errato:presidenti arruffoni si vedranno circondati da imbecilli così pieni di sè da non capire che una informazione scorretta potrebbe causare danni veramente incorregibili a chi la usa
non me ne volere Angelo,se spesso parlo di presidenti di sezione in modo non affabile,ma dalle mie parti in oltre 15 anni di attività ho visto veramente pochi presidenti interessati al tiro,vuoi come sport o anche come istituzionale,secondo me i loro interessi sono ben altri ergo puoi ben capire come sia improponibile il pensiero che questa gente si doti di un consiglio federale rivolto agli appassionati,cane non morde cane a meno che non gli si voglia fregare l'osso più polposo

p.s. consiglieri? e cosa sono?
capaci solo di avallare con firma tutto quello che decidono i padroni della sezione,
mai che abbiano fatto una proposta che sia una
