Atto Camera
Interrogazione a risposta immediata in Commissione 5-03567
presentata da
FRANCESCO BARBATO
martedì 12 ottobre 2010, seduta n.381
BARBATO. -
Al Ministro dell'economia e delle finanze.
- Per sapere - premesso che:
l'Area del poligono di tiro a segno di Castellammare di Stabia, appartenente inizialmente al patrimonio indisponibile dello Stato, fu data in consegna dal Ministero delle finanze al Ministero della difesa con verbale del 24 marzo 1956, e iscritto nella scheda patrimoniale n. 478;
successivamente, a seguito della circolare n. 131 del 24 luglio 1957 (prot. n. 24054), con la quale il Ministero delle finanze disponeva che i poligoni di tiro passassero al demanio dello Stato, il predetto poligono di Castellammare fu inserito, con verbale del 5 febbraio 1958, tra i beni del demanio dello Stato e consegnato al Ministero della difesa - ramo esercito;
sulla predetta area, sita in via Grotte di San Biagio n. 17, sussistono diversi immobili, tra i quali c'è, originariamente accatastato al catasto fabbricati alla partita 1579, particella n. 94, quello in uso sine titulo al signor Vittorio Cascone, figlio del custode del poligono stesso, nei confronti del quale l'Agenzia del demanio ha avanzato richiesta di rilascio dell'alloggio;
tuttavia, nella medesima area demaniale sussistono anche altri alloggi: in particolare, 6 alloggi occupati da privati, accatastati originariamente alla medesima partita 1579, particella 107, nonché l'orfanotrofio di Napoli, il cui immobile è accatastato alle particelle 106-108, per il quale viene corrisposto un canone enfiteutico;
a differenza di quanto avvenuto al signor Cascone, nei confronti dei predetti privati occupanti gli altri alloggi esistenti sul suolo demaniale del poligono non sono state al momento avanzate richieste di rilascio;
parimenti incomprensibile risulta la circostanza riportata secondo cui, nei documenti catastali relativi agli immobili accatastati alla particella n. 94 ed alla particella n. 107, nonché negli atti dell'Agenzia del demanio relativi all'alloggio occupato dal signor Cascone, non si fa più riferimento alla partita n. 1579, che prima accomunava tali immobili, quasi a voler determinare una differenziazione che all'interrogante appare fittizia nella situazione giuridica degli stessi;
la vicenda appena illustrata appare sintomatica della condizione di confusione che sembra in molti casi caratterizzare la condizione del demanio pubblico: a tale proposito appare evidente come le esigenze di legalità che devono orientare gli uffici competenti nella gestione dei beni demaniali debbano valere nei confronti di tutti, e non possano divenire fonti di inaccettabili discriminazioni -:
se i fatti riportati in premessa corrispondano al vero e quali siano le motivazioni del differente comportamento tenuto dall'Agenzia del demanio con riferimento a situazioni che sembrano del tutto analoghe. (5-03567)
5-03567 Barbato: Immobili sussistenti sull'area demaniale del Poligono di tiro a segno di Castellammare di Stabia
TESTO DELLA RISPOSTA
Con il documento in esame, l'Onorevole interrogante ha chiesto chiarimenti in merito alla richiesta di rilascio dell'immobile detenuto «sine titulo» dal signor Vittorio Cascone da parte del competente Ufficio dell'Agenzia del demanio nella provincia di Napoli. In particolare, l'interrogante, premettendo che il suddetto immobile risulta ubicato nell'area del Poligono di tiro a segno di Castellammare di Stabia, in provincia di Napoli, attualmente appartenente al Demanio dello Stato, ritiene si sia verificata una «inaccettabile discriminazione» sussistendo, nella medesima area demaniale, diversi altri immobili parimenti occupati «sine titulo» da privati nei cui confronti, tuttavia, non risultano esservi state richieste di rilascio dei rispettivi alloggi da parte degli Uffici demaniali territorialmente competenti.
Al riguardo, l'Agenzia del demanio ha rappresentato quanto segue.
L'intero complesso, appartenente al demanio pubblico dello Stato - Ramo Esercito, risulta in consegna al Ministero della Difesa, che ne ha concesso l'uso gratuito alla Sezione di Tiro a segno, sulla base delle disposizioni del regio decreto-legge 16 dicembre 1935, n. 2430, oggi abrogato e sostituito dall'articolo 250 del D.Lgs. 15 marzo 2010, n. 66 (Codice dell'ordinamento militare). In base a tale disposizione la vigilanza è affidata al Ministero della Difesa.
In ragione di ciò e delle competenze spettanti al cennato Dicastero, nessuna iniziativa è stata intrapresa nei confronti del Sig. Cascone da parte dell'Agenzia del Demanio.
Il Ministero della Difesa, tuttavia, ha riferito di non disporre di elementi istruttori al riguardo in quanto nelle particelle catastali indicate nel documento di sindacato ispettivo formulato dall'interrogante non sussistono alloggi in diretta gestione da parte del Ministero della Difesa.
L'Agenzia del Territorio, nel rappresentare che la problematica sollevata dall'Onorevole interrogante attiene ad aspetti che esulano dalla propria competenza, ha provveduto, altresì, ad eseguire una consultazione della banca dati catastale, da cui è emerso che, al numero di partita sopra richiamato, sono intestate proprio le unità immobiliari urbane identificate al foglio 6, particelle 94 e 107. Pertanto, non trova conferma nelle risultanze catastali quanto riportato nel documento di sindacato ispettivo in esame in merito alla mancata riferibilità degli immobili ivi menzionati alla partita n. 1579.