Autore Topic: RIORDINO UITS - INIZIANO I PROBLEMI  (Letto 12672 volte)

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Offline Alex

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Re:RIORDINO UITS - INIZIANO I PROBLEMI
« Risposta #40 il: Marzo 16, 2010, 11:45:56 am »
Si perchè in 50 anni e più di tiro a segno ne ho viste e sentite di tutte, i poligoni sono stati alienati a centinaia, in Toscana si parte da Firenze, dove la Sezione è ospite del Comune già da decine di anni, a Viareggio il poligono fù alienato nel 1939, a Volterra nel 1965, a Borgo a Mozzano nel 1968, a Peccioli è sotto la dicarica, quello della Farnesina con 150 linee a 300 metri nel 1938. Basta o proseguo.
Ripeto il riordino non centra nulla.
Se invece vogliamo parlare di altri problemi va bene, ma vediamoli e affrontiamoli.

Offline mimmo

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Re:RIORDINO UITS - INIZIANO I PROBLEMI
« Risposta #41 il: Aprile 20, 2010, 14:08:58 pm »
Dopo il riordino eccoci allo statuto.
In data 3 maggio ci sarà la riunione della commissione intersezionale per la presentazione ufficiale dello statuto.
Non si comprende se sarà presentato il "Martinelli" o il "Ruffolo", la federazione li pagherà tutti e due.
Saranno presenti Ruffolo-Martinelli e Lubrano.

Ciao

Offline mimmo

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Re:RIORDINO UITS - INIZIANO I PROBLEMI
« Risposta #42 il: Agosto 30, 2010, 18:16:46 pm »
Da il sole 24 ore
La roulette degli enti vigilati
Questo articolo è stato pubblicato il 26 luglio 2010 alle ore 08:01.
C'è la ricerca, rappresentata dal Cnr o dall'agenzia spaziale italiana; c'è la salute (Istituto superiore di sanità, lega italiana per la lotta ai tumori), gli enti di controllo del volo (Enav ed Enac), i porti, i parchi nazionali e una serie di realtà minori, come l'istituto italiano per l'Africa e l'Oriente o l'istituto nazionale di beneficienza Vittorio Emanuele II. Tutti enti vigilati dei ministeri, a cui la manovra taglia del 50% le risorse da girare alle amministrazioni che controllano: entro la fine di questa settimana, ogni ministero dovrà fissare in un decreto la distribuzione dei soldi che rimangono.
A stabilirlo è il decreto con la manovra correttiva, in una norma che il maxiemendamento governativo non ha ritoccato. Con il taglio del 50% nei finanziamenti garantiti ogni anno dalle rispettive amministrazioni vigilanti, la manovra che sarà approvata in settimana alla camera riserva il trattamento più duro nel panorama del rigore a tutto campo messo in atto. Alla lotteria non manca la suspence, perché la coperta è corta: taglio lineare (50% a tutti) o distribuzione più sofisticata, i sacrifici difficilmente faranno eccezioni.
L'intervento è da primato non solo nella misura dei tagli, ma anche nei tempi. Perché a differenza di regioni, enti locali e ministeri queste realtà non dovranno aspettare il 2011 per vedersi dimezzare i budget; la sforbiciata è immediata, e calcolata in base ai fondi assegnati l'anno scorso. La manovra è blindata, e margini di correzione a Montecitorio non ce ne sono, perché i tempi di conversione non lo consentono (la scadenza è a fine settimana), e vista l'entità delle misure in gioco basterebbe il minimo spiraglio a far ripartire la giostra infinita delle richieste di modifica.
A conti fatti, insomma, sono state più fortunate le istituzioni culturali su cui si era accesa a fine maggio la polemica interna al governo; nei loro confronti la versione originaria della manovra era stata ancor più dura, perché ne decideva direttamente la soppressione, ma il dibattito si era infiammato subito e l'elenco degli addii aveva abbandonato in fretta il provvedimento.
Il dimezza-budget, invece, è nascosto in un comma anonimo, il 24 dell'articolo 7, dove si spiega che «gli stanziamenti sui competenti capitoli degli stati di previsione delle amministrazioni vigilanti » sono ridotti del 50 per cento. Da subito.
La prosa è grigia, ma gli effetti dirompenti: arrivando dopo la metà dell'anno, il dimezzamento delle risorse statali azzera di fatto i bilanci di molti di questi enti, per i quali l'assegno ministeriale rappresenta in genere il pilastro dell'entrata.
Come accennato, nel calderone degli enti vigilati c'è di tutto. Il lavoro più intenso con le forbici tocca al ministro dell'Università Mariastella Gelmini, che oltre a Cnr e Agenzia spaziale deve tagliare l'assegno a un lungo elenco di istituti nazionali (come quelli di fisica, vulcanologia, alta matematica e astrofisica) e all'Invalsi, l'istituto che si occupa della valutazione dell'apprendimento nelle scuole. Il suo collega alla Salute, Ferruccio Fazio, deve occuparsi anche degli istituti di ricovero e cura a carattere scientifico (Irccs), dell'agenzia italiana del farmaco e degli istituti zooprofilattici sperimentali, mentre il titolare delle Infrastrutture Altero Matteoli è chiamato a stringere su Enav, Enac e porti. Più semplice la prova per il ministro dell'Interno Roberto Maroni (a lui toccano l'istituto intitolato a Vittorio Emanuele II e quello delle opere laiche palatine pugliesi), e per il ministro della Difesa Ignazio La Russa (tra i "suoi" enti c'è anche l'Unione italiana tiro a segno). Il nodo è costituito dai pesi massimi presenti nell'elenco; nelle settimane scorse una serie di ritocchi erano stati discussi al ministero dell'Economia, ma nessuno di loro ha trovato spazio nel maxi-emendamento finale su cui il governo ha posto la fiducia. Il tema, però, è destinato a riproporsi presto, come mostra per esempio l'attivismo del ministro dell'ambiente Stefania Prestigiacomo, a cui la norma chiede di tagliare i fondi ai parchi nazionali. Tra le opzioni c'è anche quella di attenuare in via interpretativa la portata del comma, che però non contempla nel testo eccezioni di alcun tipo. In alternativa, ma i tempi sono quasi impossibili, potrebbe intervenire un decreto correttivo da scrivere appena chiusa la manovra.
 
Gli organismi sotto controllo
Ministero della Difesa
- Agenzia industrie difesa
- Unione nazionale ufficiali in congedo
- Opera nazionale dei figli degli aviatori
- Lega navale italiana
- Unione italiana tiro a segno
- Associazione italiana della Croce rossa per le componenti ausiliare della difesa
- Istituto idrografico della marina
Ministero Sviluppo Economico
- ICE
- INVITALIA

Ministero della Cultura
- Accademia nazionale dei Lincei
- Scuola arch. di Atene
- Fondazione Guglielmo Marconi
- Unione accademica nazionale,
- Fondazione IlVittoriale
Ministero degli Interni
- Istituto nazionale di beneficenza Vittorio Emanuele II
- Istituto opere laiche palatine pugliesi (ente di studio nel campo sociale)
- Fondo di assistenza per il personale della polizia di Stato
Presidenza del Consiglio
- Scuola superiore della pubblica amministrazione
- Centro nazionale informatica pubblica amministrazione (Cnipa)
- Agenzia nazionale sicurezza volo (Ansv)
Miur
- Agenzia nazionale per lo sviluppo dell'autonomia scolastica
- Invalsi
- Agenzia spaziale italiana - Asi
- Cnr
- Istituto nazionale di ricerca metrologica
- Istituto nazionale di alta matematica
- Istituto nazionale di astrofisica
- Istituto nazionale di fisica nucleare
- Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia
- Istituto nazionale di oceanografia e di geofisica sperimentale
- Istituto italiano di studi germanici
- Consorzio per l'area di ricerca scientifica e tecnologica di Trieste.
- Museo storico della fisica e Centro di studi e ricerche «Enrico Fermi»
- Stazione zoologica Anton Dohrn
Ministero dell'Ambiente
- Isrpa
- Parchi nazionali

Ministero degli Esteri
- Istituto agronomico per l'oltremare
- Istituto Italiano per l'Africa e l'Oriente
Ministero della Salute
- Consiglio superiore di sanità
- Istituto superiore di sanità,
- Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali
- Istituti di ricovero e cura a carattere scientifico (Irccs)
- Istituti sooprofilattici sperimentali (Izs)
- Agenzia italiana del farmaco (Aifa)
- Croce rossa italiana (Cri)

Ministero delle infrastrutture
- Autorità portuali
- Aero club d'Italia
- Ente nazionale per l'aviazione civile (Enac)
- Ente nazionale per le strade (Anas Spa), quale società pubblica per la gestione e la manutenzione del sistema viario nazionale
- Centro internazionale radio medico (Cirm)
- Centro per gli studi di tecnica navale (Cetena Spa)
- Ente naz. per l'assistenza al volo (Enav)
- Fond. marittima ammiraglio Michelagnoli
- Ferrovie dello Stato Spa
- Lega navale italiana (Lni)
- Registro italiano navale (Rina)
- Registro italiano dighe (Rid)

Offline mimmo

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Re:RIORDINO UITS - INIZIANO I PROBLEMI
« Risposta #43 il: Ottobre 17, 2010, 08:24:14 am »
« Ultima modifica: Ottobre 17, 2010, 08:34:05 am da mimmo »

Offline diamante

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Re:RIORDINO UITS - INIZIANO I PROBLEMI
« Risposta #44 il: Ottobre 18, 2010, 10:35:27 am »
Ancora una volta Mimmo ha visto lontano più di quanto riescono ad intuire i dirigenti federali.
Comunque i Presidenti di sezione se hanno voglia di riscontrare la lettera, non dovrebbero rispondere all'Unione ma all'ente proprietario cioè il Ministero della difesa che ha concesso il bene, infatti, nel verbale di Consegna dei compendio, ci sono 2 soggetti che hanno firmato,ossia l'Amministrazione Militare e la sezione TSN, se l' Unione non è nominata non capisco cosa c'entra ed il perchè di questa lettera.
Il non rispondere significa far passare il bene alle province o ai comuni e, almeno per le piccole sezioni credo che sia la cosa più conveniente.
In Alto adige,infatti,  quasi tutte le sezioni sono state trasferite alle province ed ai comun e ricevono tanti contributi che, purtroppo, l'amministrazione Militare non concede.
Quindi cari Presidenti delle piccole sezioni valutare con calma, non rispondere vi potrebbe portare solo benefici.
Ciao

Offline gunny

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Re:RIORDINO UITS - INIZIANO I PROBLEMI
« Risposta #45 il: Ottobre 18, 2010, 20:28:32 pm »
sinceramente non capisco cosa ci sia da censire???
i TSN sanno cosa stanno utilizzando da decenni se non secoli in alcuni casi, e come sostiene Diamante ci sono carte e contratti firmati

credo che allo stesso modo il demanio della Difesa sappia le medesime cose e quali siano i suoi "poderi"

quindi se la UITS si mette in mezzo, potrebbe forse significare che gatta ci cova?!?
dobbiamo per l'ennesima volta votarci alla dietrologia?
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a brusa suta l' Susa

Offline mimmo

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Re:RIORDINO UITS - INIZIANO I PROBLEMI
« Risposta #46 il: Novembre 16, 2010, 16:16:34 pm »
Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in Commissione 5-03567

presentata da

FRANCESCO BARBATO
martedì 12 ottobre 2010, seduta n.381


BARBATO. -

Al Ministro dell'economia e delle finanze.

- Per sapere - premesso che:

l'Area del poligono di tiro a segno di Castellammare di Stabia, appartenente inizialmente al patrimonio indisponibile dello Stato, fu data in consegna dal Ministero delle finanze al Ministero della difesa con verbale del 24 marzo 1956, e iscritto nella scheda patrimoniale n. 478;

successivamente, a seguito della circolare n. 131 del 24 luglio 1957 (prot. n. 24054), con la quale il Ministero delle finanze disponeva che i poligoni di tiro passassero al demanio dello Stato, il predetto poligono di Castellammare fu inserito, con verbale del 5 febbraio 1958, tra i beni del demanio dello Stato e consegnato al Ministero della difesa - ramo esercito;

sulla predetta area, sita in via Grotte di San Biagio n. 17, sussistono diversi immobili, tra i quali c'è, originariamente accatastato al catasto fabbricati alla partita 1579, particella n. 94, quello in uso sine titulo al signor Vittorio Cascone, figlio del custode del poligono stesso, nei confronti del quale l'Agenzia del demanio ha avanzato richiesta di rilascio dell'alloggio;

tuttavia, nella medesima area demaniale sussistono anche altri alloggi: in particolare, 6 alloggi occupati da privati, accatastati originariamente alla medesima partita 1579, particella 107, nonché l'orfanotrofio di Napoli, il cui immobile è accatastato alle particelle 106-108, per il quale viene corrisposto un canone enfiteutico;

a differenza di quanto avvenuto al signor Cascone, nei confronti dei predetti privati occupanti gli altri alloggi esistenti sul suolo demaniale del poligono non sono state al momento avanzate richieste di rilascio;

parimenti incomprensibile risulta la circostanza riportata secondo cui, nei documenti catastali relativi agli immobili accatastati alla particella n. 94 ed alla particella n. 107, nonché negli atti dell'Agenzia del demanio relativi all'alloggio occupato dal signor Cascone, non si fa più riferimento alla partita n. 1579, che prima accomunava tali immobili, quasi a voler determinare una differenziazione che all'interrogante appare fittizia nella situazione giuridica degli stessi;

la vicenda appena illustrata appare sintomatica della condizione di confusione che sembra in molti casi caratterizzare la condizione del demanio pubblico: a tale proposito appare evidente come le esigenze di legalità che devono orientare gli uffici competenti nella gestione dei beni demaniali debbano valere nei confronti di tutti, e non possano divenire fonti di inaccettabili discriminazioni -:

se i fatti riportati in premessa corrispondano al vero e quali siano le motivazioni del differente comportamento tenuto dall'Agenzia del demanio con riferimento a situazioni che sembrano del tutto analoghe. (5-03567)

 

 

 

 

5-03567 Barbato: Immobili sussistenti sull'area demaniale del Poligono di tiro a segno di Castellammare di Stabia

TESTO DELLA RISPOSTA

Con il documento in esame, l'Onorevole interrogante ha chiesto chiarimenti in merito alla richiesta di rilascio dell'immobile detenuto «sine titulo» dal signor Vittorio Cascone da parte del competente Ufficio dell'Agenzia del demanio nella provincia di Napoli. In particolare, l'interrogante, premettendo che il suddetto immobile risulta ubicato nell'area del Poligono di tiro a segno di Castellammare di Stabia, in provincia di Napoli, attualmente appartenente al Demanio dello Stato, ritiene si sia verificata una «inaccettabile discriminazione» sussistendo, nella medesima area demaniale, diversi altri immobili parimenti occupati «sine titulo» da privati nei cui confronti, tuttavia, non risultano esservi state richieste di rilascio dei rispettivi alloggi da parte degli Uffici demaniali territorialmente competenti.
Al riguardo, l'Agenzia del demanio ha rappresentato quanto segue.
L'intero complesso, appartenente al demanio pubblico dello Stato - Ramo Esercito, risulta in consegna al Ministero della Difesa, che ne ha concesso l'uso gratuito alla Sezione di Tiro a segno, sulla base delle disposizioni del regio decreto-legge 16 dicembre 1935, n. 2430, oggi abrogato e sostituito dall'articolo 250 del D.Lgs. 15 marzo 2010, n. 66 (Codice dell'ordinamento militare). In base a tale disposizione la vigilanza è affidata al Ministero della Difesa.
In ragione di ciò e delle competenze spettanti al cennato Dicastero, nessuna iniziativa è stata intrapresa nei confronti del Sig. Cascone da parte dell'Agenzia del Demanio.
Il Ministero della Difesa, tuttavia, ha riferito di non disporre di elementi istruttori al riguardo in quanto nelle particelle catastali indicate nel documento di sindacato ispettivo formulato dall'interrogante non sussistono alloggi in diretta gestione da parte del Ministero della Difesa.
L'Agenzia del Territorio, nel rappresentare che la problematica sollevata dall'Onorevole interrogante attiene ad aspetti che esulano dalla propria competenza, ha provveduto, altresì, ad eseguire una consultazione della banca dati catastale, da cui è emerso che, al numero di partita sopra richiamato, sono intestate proprio le unità immobiliari urbane identificate al foglio 6, particelle 94 e 107. Pertanto, non trova conferma nelle risultanze catastali quanto riportato nel documento di sindacato ispettivo in esame in merito alla mancata riferibilità degli immobili ivi menzionati alla partita n. 1579.


Offline mimmo

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Re:RIORDINO UITS - INIZIANO I PROBLEMI
« Risposta #47 il: Novembre 25, 2010, 17:18:51 pm »
Il Presidente federale, pare che durante un incontro con Presidenti di sezione, avrebbe anticipato che tra non molto entrerà in vigore la certificazione elettronica con blocco per le sezioni morose.

Ciao

Offline diamante

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Re:RIORDINO UITS - INIZIANO I PROBLEMI
« Risposta #48 il: Novembre 25, 2010, 18:45:07 pm »
Il Presidente federale, pare che durante un incontro con Presidenti di sezione, avrebbe anticipato che tra non molto entrerà in vigore la certificazione elettronica con blocco per le sezioni morose.
Ciao
Urca!!!! Picciotto elettronico ;D ;D ;D ;D ;D ;D ;D ;D ;D ;D ;D
Ciao

Offline diamante

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Re:RIORDINO UITS - INIZIANO I PROBLEMI
« Risposta #49 il: Novembre 25, 2010, 18:56:05 pm »
Il Presidente federale, pare che durante un incontro con Presidenti di sezione, avrebbe anticipato che tra non molto entrerà in vigore la certificazione elettronica con blocco per le sezioni morose.
Ciao
Urca!!!! Picciotto elettronico ;D ;D ;D ;D ;D ;D ;D ;D ;D ;D ;D
Ciao

Ovviamente tutti i Presidenti di Sezione lo sanno.

Non mi meraviglierebbe se la federazione mettesse  il cartellino marca tempo per i Presidenti .

E non voglio minimamente immaginare cosa altro potrebbe inventare.

Presidenti: svegliatevi!

Ciao