Autore Topic: Agibilità e sicurezza nei poligoni  (Letto 36072 volte)

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Offline mimmo

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Re:Agibilità e sicurezza nei poligoni
« Risposta #50 il: Aprile 24, 2010, 23:51:01 pm »
Approvato il piano acustico ma il poligono di tiro fa ricorso
— FOMBIO —
MERCOLEDÌ SERA, il Consiglio comunale ha approvato il piano di zonizzazione acustica sul cui capo però già pende un ricorso al Tar del Poligono di Tiro di Reteg...

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2010-04-09
— FOMBIO —
MERCOLEDÌ SERA, il Consiglio comunale ha approvato il piano di zonizzazione acustica sul cui capo però già pende un ricorso al Tar del Poligono di Tiro di Retegno che contesterebbe il fatto che la barriera antirumore prevista non avvolgerebbe completamente il lato del poligono verso la lottizzazione residenziale esistente. Il sindaco Davide Passerini ha ribadito di essere venuto incontro alle esigenze dell’impianto di Retegno, inserendo la struttura, di proprietà del Ministero della Difesa, nella classe acustica VI (aree industriali). «Era quello che volevano fin dal 2003 quando l’allora amministrazione, invece, inserì il Poligono in classe V e la zona residenziale adiacente in classe IV» — ha spiegato. Nel 2003, però, nonostante le osservazioni al piano, presentate dall’Asl e dal Poligono, il Consiglio comunale tirò dritto, respinse le osservazioni ed adottò il piano. Da qui scattarono i ricorsi al Tar e nel giugno 2007 il tribunale diede ragione al Poligono, ribadendo che il piano di zonizzazione era nullo. «Andiamo avanti per la nostra strada — dice Passerini —. Il Poligono ha un atteggiamento palesemente ostruzionistico e poco collaborativo. Vogliono spendere i soldi ricorrendo al Tar piuttosto che investire nella mitigazione ambientale».

Offline gianvi

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Re:Agibilità e sicurezza nei poligoni
« Risposta #51 il: Aprile 26, 2010, 17:36:39 pm »
Angelo,sei sicuro che tutti i presidenti svolgono le loro mansioni per puro spirito di volontariato?
io non capisco come si riesca a ridurre una sezione un vuoto contenitore,realizzando strutture su strutture ma di fatto impedendone l'uso ai soci sportivi privilegiando gli obbligati e quattro sparalattine.
quando gettiamo la croce sull'uits non lo trovo giusto perchè come è vero che le sezioni sono gestite dalle persone che i soci meritano nello stesso modo l'unione è gestita da persone che i presidenti scelgono. ;D ;D ;D
si dice che a pensare male si ci prende quasi sempre ed io penso che molti presidenti(perlomeno il mio)sono distanti anni luce dallo svolgere questa attività per puro volontariato.
a questo punto ci sarebbe da chiedersi:ma cosa spinge questa gente a gestire una sezione,spendendo decine e decine di migliaia di euro(perchè da noi il bilancio parla di cifre a cinque zeri)se poi alle gare non riescono a portare nemmeno dieci tiratori,la cui età media supera abbondantemente i quaranta anni?
se da questi ne togliamo 4 o 5 veramente sportivi vediamo che per non fare veramente una figuraccia rispetto agli anni precedenti hanno attualizzato l'operazione di cinematografica memoria:lo spostamento delle mandrie da un pascolo all'altro,solo che i quattro scalcinati,costretti per devozione al presidente ,hanno rimediato una figuraccia non solo in termini di risultati ma sopratutto perchè il giudice di gara ha dovuto spiegare loro le regole fondamentali direttamente nelle postazioni di tiro.
VERGOGNA.
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Offline angelo

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Re:Agibilità e sicurezza nei poligoni
« Risposta #52 il: Aprile 26, 2010, 23:18:58 pm »
Hai perfettamente ragione gianvi su tutto quello che dici. Purtroppo, visto l'interesse verso la sezione con i suoi relativi dirigenti da parte dei soci frequentatori casuali, cioè nullo, e grazie a questo la nomina di presidenti di sezione che vengono eletti spesse volte senza ne arte e parte, non ci resta che, giustamente come dici te, starsene li a guardare lo sfacelo del NOSTRO bene e amato sport. Peccato, peccato per più di qualcuno come noi che ha dedicato, credendoci in tutto e per tutto, molto tempo e altro ........, e non certo per scopi economici personali. Sport ne ho frequentati molti nella mia vita, come penso anche te, ma una schifezza come quella che negli ultimi anni la nostra federazione ha saputo dimostrare con i suoi uomini, è veramente preoccupante. Mai visto una federazione che impone delle regole con la responsabilità civile e penale del presidente di sezione; una federazione che riesce a sciogliere un c.d. sezionale eletto dall'assemblea dei soci di una società sportiva che ha piena autonomia gestionale e amministrativa; una federazione(ente pubblico) che non riunisce i presidenti di sezione per quattro anni per l'approvazione dei propri bilanci ma che però ti impone di approvare il bilancio sezionale altrimenti ti scioglie il c.d.??; Il presidente della federazione già smascherato a percepire ingenti stipendi, oltre che ad altre agevolazioni, e nel contempo riesce "casualmente" ottenere incarichi professionali per la progettazione di strutture riguardanti il settore sportivo della propria federazione per altri compensi ingentissimi; segretario generale che proveniente dal calcio non ne capisce nulla del nostro sport ma riesce "solamente" a farsi riconoscere un compenso annuo che supera i 170.000 €uro; riconoscimento di contributi a sezioni amiche mentre altre stanno chiudendo i battenti e sperpero di denaro in parcelle a professionisti vari e spese varie (tra cui la società editrice del giornalino della mutua e la società di informatica), senza mai dire a nessuno in che modo vengono deliberate queste spese e via via di seguito ce ne sarebbero da elencare altre NUMEROSISSIME e allucinati spese eseguite, però tutto tace. Nessuno si muove. Ne consiglieri federali ovviamente compiacenti, presidenti di sezioni eletti dai propri soci per gestire e fare gli interessi della propria sezione e altro. Beh, è veramente vergognoso e incredibile. Nemmeno i risultati olimpici sono riusciti a far aprire gli occhi a presidenti di sezione e soci. Ora, mi sembra che le cose stiano cambiando data la lettera, altrettanto vergognosa e allucinante inviata da Obrist riguardante l'agibilità degli stand di tiro alle sezioni(come se non sapesse la situazione reale della maggior parte di queste) e alcuni interventi da parte della P.S. in alcune sezioni a seguito di purtroppo alcune disgrazie avvenute all'interno di queste. A proposito, nessuno sà di come stanno andando le cose a Pordenone e in quelle altre sezioni dove si sono verificate le disgrazie ????. Il presidente sezionale e federale perchè non ci mettono al corrente su che cosa ha fatto l'autorità giudiziaria in merito al posto che scrivere le solite fesserie sul giornaletto della muta, con prima pagina la solita faccia sorridente del mega ???.   

Offline TSNCRBB

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Re: Agibilità e sicurezza nei poligoni
« Risposta #53 il: Aprile 30, 2010, 14:04:56 pm »
Comunque qualsiasi direttiva tecnica in merito ai poligoni la emana il Genio Militare, quindi non resta che adeguarsi. Non e' competenza della UITS neppure verificare che vengano rispettate le direttive, ma solo di chi dirige l' impianto.

Saluti.
Sto leggendo questi interventi e mi è venuta spontanea una domanda: visto che molti impianti ( TSN) non sono secondo la DT-P2 emanata dal Genio Militare, con quale responsabilità la UITS organizza Campionati Ex-Ordinanza a 100 e 300 metri in poligoni che a mio parere( li ho frequentati tutti) non rispecchiano le direttive della DT-P2??
Dovesse accadere un incidente di chi sarà la responsabilità??
Saluti

Offline mimmo

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Re:Agibilità e sicurezza nei poligoni
« Risposta #54 il: Aprile 30, 2010, 14:40:45 pm »
Del Presidente di sezione..............dice l'uits!!! :o

Offline SF57

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Re:Agibilità e sicurezza nei poligoni
« Risposta #55 il: Aprile 30, 2010, 15:43:52 pm »
In realtà la competenza del Genio Militare sul rilascio delle agibilità per Poligoni situati su terreno NON demaniale è dubbia.
Vi è un buco legislativo in quanto l'articolo 11 del Regio Decreto Legge 16 dicembre 1935, n. 2430 (ancora vigente) dice:

I campi di tiro sono impiantati a spese dello stato e compresi tra gli immobili demaniali militari.
Sono egualmente a carico dello stato gli affitti dei terreni sui quali si impiantano campi di tiro.
Per le sezioni istituite o da istituirsi in capoluoghi di provincia o in comuni che erano capoluoghi di mandamento al 1 aprile 1934-xii, data di entrata in vigore del nuovo testo unico della legge comunale e provinciale 3 marzo 1934-xii, n. 383, si provvede mediante il concorso dello stato, della provincia e del comune, nelle proporzioni di tre quinti a carico dello stato e di un quinto a carico di ciascuna delle altre due amministrazioni, per le dotazioni di armamento, per l'ammobigliamento e per l'arredamento delle sedi dei campi e per l'acquisto delle bandiere e degli emblemi.
Per le sezioni da istituirsi negli altri comuni, si provvede alle accennate spese a totale carico dello stato, nei limiti delle disponibilità di bilancio.
L'esecuzione tecnica dei lavori relativi all'impianto, sistemazione e manutenzione dei campi di tiro è affidata al ministero della guerra (direzione generale del genio militare).
I campi di tiro vengono dati in uso alle sezioni di tiro a segno a titolo gratuito.

Se dovessimo applicare alla lettera la legislazione non potrebbero esserci Poligoni su terreni NON demaniali.

La realtà attuale è però molto diversa, la legge non è mai stata aggiornata e a questo punto chiaramente vi è una mancanza per quanto riguarda le competenze sul rilascio delle agibilità. Questa mancanza è stata utilizzata dai campi di tiro privati che non si sono mai posti il problema e, vedere anche i pareri del Giudice Mori e del Ministero dell'Interno, non hanno assolutamente necessità di adeguarsi alle varie DT-P.

E' chiaro che la responsabilità del mantenimento in condizioni d'uso sicuro della struttura è sempre a carico del Presidente, che ha l'obbligo di adottare tutte le precauzioni necessarie.



Offline angelo

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Re:Agibilità e sicurezza nei poligoni
« Risposta #56 il: Aprile 30, 2010, 20:00:13 pm »
Forse stiamo dimenticando una cosa e cioè il fatto che molte sezioni, anzi moltissime, effettuano dei corsi di idoneità al maneggio armi, prove di aggiornamento e altro appartenenti alla Polizia Locale, g.p.g. e tutte le altre persone che necessitano di quanto appena detto, su stand di tiro NON AGIBILI nemmeno alla prima categoria. Il certificato rilasciato è un certificato in quattro copie della UITS con tanto di numerazione progressiva della stessa e a firma del presidente di sezione che con il proprio direttore di tiro certifica l'idoneità al maneggio armi. A questo punto, secondo voi, è responsabile solo il presidente di sezione ????????. Inoltre, la UITS ha per statuto il controllo amministrativo e non di tutta la sezione. E allora, perchè lascia effettuare le prove di tiro e le esercitazioni dei soci in stand di tiro che sà benissimi che non sono agibili ???.
Angelo

Offline diamante

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Re:Agibilità e sicurezza nei poligoni
« Risposta #57 il: Aprile 30, 2010, 20:44:04 pm »
Cari amici di concentrica il problema di " Agibilità e sicurezza nei poligoni" è facilmente risolvibile.
Basta che la Federazione imponga, ai Presidenti di TSN, di inviare in copia conforme all'originale, i certificati di agibilità di tutti gli stands del poligono, prima dell'inizio dell'attività sportiva federale.
La mancata trasmissione dei o del certificato comporta l'esclusione dal Campionato,  o altri  dinieghi che la federazione potrebbe adottare.

 L'Agibilità e sicurezza nei poligoni, da parte della Federazione non è risolvibbile con una lettera, che vi invito a rileggere:
http://img404.imageshack.us/img404/8688/presidente20obrist20842.pdf

Ciao

Offline angelo

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Re:Agibilità e sicurezza nei poligoni
« Risposta #58 il: Aprile 30, 2010, 23:02:30 pm »
Appunto, è la lettera demenziale ma obbligatoria che la UITS ha inviato a tutti i presidenti di sezione >:(. E' la lettera che comunica a tutti i presidenti di metterti in regola altrimenti di sospendere l'attività :o. A questo punto, domanderei alla UITS, e chi non ha la disponibilità economica per mettersi in regola, che fà??? ::). Ovviamente, sono "cacchi" amari per il presidente di sezione in quanto la stessa UITS, ora, te lo ha comunicato ufficialmente >:(. Mentre prima lo sapeva ma faceva "finta di niente", ora te lo ha comunicato ufficialmente per pararsi il "sedere" ovviamente a sè stessa, ma contemporaneamente lo ha "scoperto" ancor più ai presidenti di sezione che, con la loro opera di volontariato e con l'invio delle quote del 25% di tutti i propri soci iscritti, sostengono la stessa, ok ?????? >:(. NON VI SEMBRA ASSURDO TUTTO QUESTO ???. Questo è il vergognoso scaricabarile dell'attuale C.D. federale, che dopo lo sperpero assurdo di soldi in varie forme già abbondantemente citate, ora ti mette anche alle strette con opere costose da effettuare con la massima sollecitudine che, come ripeto, moltissime sezioni non potranno effettuare per le scarse risorse economiche :-\. Data la loro "indiscussa" abilità e forza nei "meandri" ministeriali, come hanno già detto diverse volte nei proclami elettorali, che provi la UITS a chiedere al Ministero della Difesa di provvedere alla messa a norma delle loro strutture oppure chiedere dei contributi per le stesse finalità. MI VIEN DA RIDERE ;D !!!!!!!!! PER NON PIANGERE  :-[!!!!!!!!. Presidenti di sezione, SVEGLIATEVIIIIIIIIIIIIIII, siamo già nel 2010 :o. Se avete ancora intenzione di dormire, statevene a casa vostra e non create danno a una società sportiva che rappresentate pro-tempore. Avete avuto la fiducia dei vostri soci, dimostrate a questi di meritarvela, altrimenti tra non molto della vs. sezione resterà ben poco :). Con amicizia. ;)
Angelo

Offline gianvi

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Re:Agibilità e sicurezza nei poligoni
« Risposta #59 il: Maggio 01, 2010, 06:55:46 am »
E' vero che l'uits poco fà per le sezioni,ma la domanda che sorge spontanea è:
cosa c....io fanno le sezioni per poter andare avanti?
Sono sempre più del parere che dove è lo spirito sportivo a prevalere si riescono a gestire anche le situazioni più gravose ma d'altra parte quando c'è solo un tirare le lenzuola a chi riesce meglio a coprirsi è inutile dare colpe alla federazione.
se pensiamo le sezioni come luoghi frequentati da persone che considerano le stesse come qualcosa che gli appartiene possiamo essere certi che mai mancherà manodopera volontaria non pagata in grado di sobbarcarsi gli incarichi più disparati e di contro dove l'interesse è esclusivamente orientato verso il profitto il fallimento delle sezioni,sopratutto le piccole sezioni,è solo questione di tempo.
Il tempo che passa tra le regole attuali e il riconoscimento che l'idoneità al tiro uso caccia si debba svolgere nei luoghi più idonei:i campi di tiro a volo,così come le esercitazioni da difesa trovano il loro luogo naturale nei campi di tiro dinamico/operativo.
E' inutile recriminare su chi abbia le responsabilità maggiori,se la federazione è colpevole o i presidenti(scusate non capisco perchè si parla solo di presidenti e non di consigli di sezione,non vorrei pensare che tutti i consigli sono asserviti a presidenti padri padroni) quello che manca a mio avviso è l'obbiettivo,sembra che sia le sezioni(i presidenti)che l'uits vedano il cartocino come obbiettivo e non i punteggi che vi sono segnati sopra ;D ;D ;D
rendere idonee le piccole realtà non è molto impegnativo se non si vogliono fare spropositi ma di contro se si ha la presunzione di voler a tutti i costi attirare gli obbligati delle altre sezioni bisogna fare investimenti gravosi.
una piccola palestra ad a.c. la si realizza con spese minime lo stesso dicasi per stand a 25 mt per il cal.22 mentre per fare certificati bastano tre postazioni dai 15 ai 25mt e il tutto può essere gestito in maniera ottimale con spese veramente minime tenendo ben presente le ridotte necessità di manutenzione.
altra cosa è la volontà di alcuni a voler far crescere le sezioni in modo spropositato nelle strutture e nel personale regolarmente assunto e stipendiato a questo punto è normale che non si riescano a contenere i costi:soldi spesi per strutture inutilizzate e che serviranno solo a far dire al presidente guardate cosa ho fatto.
Volontari razza in estinzione che una volta erano forza lavoro gratuita sostituiti da personale pagato e comunque non motivato verso il tiro sportivo(ad un tiratore neofita lo hanno fatto tirare su sagoma già completamente sforacchiata ;D ;D)
forse l'agibilità e la sicurezza delle sezioni passa per una riforma(scusatemi il termine oggi inflazionato ;) )radicale del mondo del tiro,la differenzazione delle sezioni sportive con impianti che essendo utilizzati con piccoli calibri sono di fatto più gestibili sotto tutti gli aspetti e luoghi dedicati al rilascio di idoneità e abilitazioni al maneggio delle armi gestite direttamente dallo stato con dipendenti stipendiati e controllati,le spese non più fatte in modo arbitrario da  padroni per un mandato che spesso affossano i bilanci spendendo e spandendo senza regole.
il reversare,in funzione del'attività sportiva svolta,parte dei fondi incassati con l'istituzionale metterebbe sicuramente nelle condizioni di non avere tra i piedi persone i cui interessi sono ben lungi dal volontariato.
chiedo scusa se sono andato fuori argomento,ma è mia convinzione che la sicurezza nei poligoni è legata a filo doppio alle motivazioni che portano le persone a voler gestire le sezioni e se facessimo i conti di quanti milioni di euri fanno girare gli obbligati ed i richiedenti l'idoneità ci renderemmo conto di che sproposito di danari sono piovuti sulle sezioni;
 Altri tempi e altri problemi quando i vigili e le gpg facevano una sola seduta e il servizio di leva lasciava pochissimo spazio ai certificati rilasciati dalle sezioni,
dove finiscono tutti questi soldi che le sezioni incassano in più?
perchè non li spendono in sicurezza?
siamo in ITALIA,quando si vede la torta difficilmente ci si chiede di chi è,il primo che arriva mangia >:( >:( >:(
con amarezza Gianvi :(