Autore Topic: Che cosa è una sezione del Tiro a Segno (Nazionale)?  (Letto 3776 volte)

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Offline Ricky

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Re:Che cosa è una sezione del Tiro a Segno (Nazionale)?
« Risposta #10 il: Novembre 02, 2012, 16:07:01 pm »
Non devi chiedere scusa di nulla Primula, la partecizione al forum è quanto di più auspicabile possa accadere in un forum pubblico, e mi fa piacere che il mio scritto ti abbia invalso la voglia di partecipare. Quanto scritto è stato appositamente scritto per ricordare, in forma discorsiva, quanto disposto in campo anche in ordine temporale con leggi e dispositivi di legge.
Come hai notato mi sono, ad un certo punto, fermato nell'esposizione, non si può dire tutto in una volta, nelle prossime puntate quello che l'uomo si è preoccupato poi ancora di fare. Le sezioni nascono come organi mandamentali di un compito, ossia hanno un mandato, un compito, che è quello già scritto e che continuano, ovviamente, ad esercitare. Nulla ne ha cambiato la ragion d'essere sotto questo profilo, alle sezioni è devoluto il compito di far addestrare i cittadini italiani all'uso e all'impiego delle armi. E' questa la loro primaria funzione. Allo stesso tempo, dato che unitamente all'impiego delle armi è stato da sempre associato, di pari passo, un aspetto di impiego anche sportivo, alle sezioni è stato devoluto anche il compito di curare l'aspetto sportivo del loro impiego, è stato dato anche il compito di agevolare chi si distinguesse per la valenza dei risultati e dell'addestramento raggiunto. Si è creata, in successione, la UTI.

Dal sito del CONI si rileva, ad esempio, che Il Tiro a Segno Nazionale (TSN) venne istituito dalla legge 2 luglio 1882, n. 883, con la finalità di "curare l'istruzione nell'impiego delle armi e di coltivare l'esercizio del tiro". Nel 1894, su iniziativa di Arturo Magagnini e per curare gli aspetti sportivi del tiro, venne costituita a Roma una Commissione Centrale del Tiro a Segno Nazionale (presidente Carlo Fisogni) che, il 26 maggio dello stesso anno, dette vita all'Unione dei Tiratori Italiani (UTI) alla cui presidenza venne eletto il sen. Luigi Roux. L'11 novembre 1910 l'organismo assunse il nome di Unione Italiana di Tiro a Segno (UITS) ed entrò a far parte del CONI nel 1919.

Le prime gare, anche internazionali,  si effettuavano tutte con armi di uso o derivazione militare, e poter perseguire anche il compito di formare i tiratori sportivi faceva tutt'uno con il fine, che oggi definiamo, istituzionale.
Sul topic del trofeo del 150enario dell'Italia svoltosi a Torino ho anche postato testo del DECRETO che istituiva, all'art. 1, i TIRO A SEGNO. All'art. 6 si parlava di Societa pel tiro nazionale.
La legge 2 luglio 1882, n. 883, che si componeva di 20 articoli, aveva lo scopo «di preparare la gioventù al servizio militare, di promuovere e conservare la pratica nelle armi in tutti coloro che fanno parte dell'esercito permanente e delle milizie (art. 1)», garantendo parimenti che in ogni capoluogo di provincia o di mandamento potesse essere «istituita una società di tiro a segno nazionale» in presenza di almeno 100 tiratori (art. 4). La stessa fu parzialmente integrata e modificata con Regio Decreto dell'8 luglio 1883, n. 1522, il quale precisava che le armi dovessero essere i fucili d'ordinanza dell'esercito e che il tiro dovesse essere eseguito secondo le istruzioni in uso all'esercito (art. 14). Fine 2^ puntata.

Offline DiecipuntoNove

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Re:Che cosa è una sezione del Tiro a Segno (Nazionale)?
« Risposta #11 il: Novembre 03, 2012, 18:36:57 pm »
Non devi chiedere scusa di nulla Primula, la partecizione al forum è quanto di più auspicabile possa accadere in un forum pubblico, e mi fa piacere che il mio scritto ti abbia invalso la voglia di partecipare. Quanto scritto è stato appositamente scritto per ricordare, in forma discorsiva, quanto disposto in campo anche in ordine temporale con leggi e dispositivi di legge.
Come hai notato mi sono, ad un certo punto, fermato nell'esposizione, non si può dire tutto in una volta, nelle prossime puntate quello che l'uomo si è preoccupato poi ancora di fare. Le sezioni nascono come organi mandamentali di un compito, ossia hanno un mandato, un compito, che è quello già scritto e che continuano, ovviamente, ad esercitare. Nulla ne ha cambiato la ragion d'essere sotto questo profilo, alle sezioni è devoluto il compito di far addestrare i cittadini italiani all'uso e all'impiego delle armi. E' questa la loro primaria funzione. Allo stesso tempo, dato che unitamente all'impiego delle armi è stato da sempre associato, di pari passo, un aspetto di impiego anche sportivo, alle sezioni è stato devoluto anche il compito di curare l'aspetto sportivo del loro impiego, è stato dato anche il compito di agevolare chi si distinguesse per la valenza dei risultati e dell'addestramento raggiunto. Si è creata, in successione, la UTI.

Dal sito del CONI si rileva, ad esempio, che Il Tiro a Segno Nazionale (TSN) venne istituito dalla legge 2 luglio 1882, n. 883, con la finalità di "curare l'istruzione nell'impiego delle armi e di coltivare l'esercizio del tiro". Nel 1894, su iniziativa di Arturo Magagnini e per curare gli aspetti sportivi del tiro, venne costituita a Roma una Commissione Centrale del Tiro a Segno Nazionale (presidente Carlo Fisogni) che, il 26 maggio dello stesso anno, dette vita all'Unione dei Tiratori Italiani (UTI) alla cui presidenza venne eletto il sen. Luigi Roux. L'11 novembre 1910 l'organismo assunse il nome di Unione Italiana di Tiro a Segno (UITS) ed entrò a far parte del CONI nel 1919.

Le prime gare, anche internazionali,  si effettuavano tutte con armi di uso o derivazione militare, e poter perseguire anche il compito di formare i tiratori sportivi faceva tutt'uno con il fine, che oggi definiamo, istituzionale.
Sul topic del trofeo del 150enario dell'Italia svoltosi a Torino ho anche postato testo del DECRETO che istituiva, all'art. 1, i TIRO A SEGNO. All'art. 6 si parlava di Societa pel tiro nazionale.
La legge 2 luglio 1882, n. 883, che si componeva di 20 articoli, aveva lo scopo «di preparare la gioventù al servizio militare, di promuovere e conservare la pratica nelle armi in tutti coloro che fanno parte dell'esercito permanente e delle milizie (art. 1)», garantendo parimenti che in ogni capoluogo di provincia o di mandamento potesse essere «istituita una società di tiro a segno nazionale» in presenza di almeno 100 tiratori (art. 4). La stessa fu parzialmente integrata e modificata con Regio Decreto dell'8 luglio 1883, n. 1522, il quale precisava che le armi dovessero essere i fucili d'ordinanza dell'esercito e che il tiro dovesse essere eseguito secondo le istruzioni in uso all'esercito (art. 14). Fine 2^ puntata.

Non dimentichiamo che l' UTI (UNIONE TIRATORI ITALIANI) fu una iniziativa privata. Il suo regolamento conteneva 26 articoli; riporto i primi 2

art.1-E' ISTITUITA FRA I TIRATORI E LE VARIE SOCIETA' DI TIRO A SEGNO D' ITALIA UNA ASSOCIAZIONE COL NOME DI UNIONE TIRATORI ITALIANI

art.2- L' ASSOCIAZIONE HA PER SCOPO DI PROMUOVERE E DI AIUTARE LO SVILUPPO DEL TIRO A SEGNO NAZIONALE, D' INCORAGGIARE ED AGEVOLARE L' OPERA DELLE SOCIETA' FACENDOVI CONCORRERE L' INIZIATIVA PRIVATA ED ADOPERANDO TUTTI QUEI MEZZI CHE LE NECESSITA DEL MOMENTO POSSONO SUGGERIRE.

Un bel momento per il tiro! Anche lo stemma era ben disegnato......
CARLO AMATO
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Offline Ricky

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Re:Che cosa è una sezione del Tiro a Segno (Nazionale)?
« Risposta #12 il: Novembre 03, 2012, 23:36:44 pm »
Grazie per il contributo Carlo,
volevo quasi accennarlo, quando ho iniziato a descrivere, discorsalmente, le peculiarità delle sezioni in termini di associazione. Carlo AMATO è l'autore di un libro sul tiro a segno che ripercorre passo passo il percorso del tiro a segno in italia, particolareggiato poi per gli eventi della sezione di Napoli, quello che i nostri avi hanno fatto e posto in campo, un libro che ha ricevuto riconoscimenti di ogni specie con la collocazione in biblioteche nazionali. Lo stemma a cui accenna Carlo è riportato anche sulla sigla in chiusura del video di presentazione del suo libro, consultabile al link http://www.youtube.com/watch?v=LPjc7JGLEE4.

Sempre in termini discorsivi, mi fa piacere accennare che sono stato iscritto 3 anni alla sezione di Napoli, e ne ricordo molte particolarità, al tempo: il segretario (Ennio DI FALCO), il Presidente (Pietro DI MEGLIO), lo staff Istruttore, capitanati da Silvino COLUCCI, l'armiere Pasquale DI STASIO, e tante altre figure organizzate e ognuna con un compito (i fratelli ZITO, Maria Rosa SICILIA, Giovanni COTUGNO e consorte, ... Ruggero CROCE, il guardiano Tonino), e i vari tiratori che mi hanno formato come atleta, ognuno con un suggerimento sempre attuale nel ricordo (ad esempio contare i secondi contando milleuno, milledue, milletre, senza l'attesa tra uno, due, tre, sempre variabile ... e non essere sorpresi dall'apertura di una sagoma!!).

Questo anche per accennare a parlare degli aspetti di vita sezionale, ogni sezione è caratterizzata dai suoi soci e dai suoi rappresentanti, parlare di vita di sezione equivale a individuare particolari aspetti della vita e della passione per le armi, che a volte assume anche l'aspetto di scontro, ma che deve restare un luogo di comunanza di intenti. Invece a volte vedo (e sento) di diatribe e scontri personali che vanno davvero oltre lo sport, purtroppo fa parte della vita anche questo.

Sempre a proposito di vita sezionale e di regolamenti è anche il caso di accennare a come certe sezioni siano all'avanguardia nell'attenzione alle nuove leggi e disposizioni sempre mutevoli e, che a volte, sono precursori di norme che vengono poi tabulate in aspetti di circolari a cura UITS. Questo la dice lunga sul rapporto Sezioni-UITS, e sulla gerarchia dei rapporti appunto. Le Sezioni sono sul campo, i dirigenti UITS dietro una scrivania. Le Sezioni non possono permettersi ritardi, il ritardo è invece intrinseco in una Organizzazione con ruoli determinati e che deve, a volte, aspettare il vaglio Consiliare. Come disciplinare questi aspetti? E' questa uno dei punti della diatriba Sezioni-UITS, da sempre in conflitto. Spero di riuscire ad approfondire questi aspetti anche con l'aiuto degli utenti del forum. Fine 3^ puntata.

Offline Ricky

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Re:Che cosa è una sezione del Tiro a Segno (Nazionale)?
« Risposta #13 il: Novembre 06, 2012, 13:51:00 pm »
Un caro saluto a tutti,
parlando di disciplina su cosa è una Sezione del Tiro a Segno ci siamo imbattuti nei dispositivi legali che ne sanciscono la formazione e la disciplina. Mi piacerebbe riassumerli in un unico post, per non rendere complessa la ricerca magari da parte di un nuovo utente o su chi si vuole informare. Tra parentesi quadra ho inserito dei miei commenti.L'attività del tiro ha oscillato a lungo tra diritto pubblico e diritto privato e ancora vi oscilla. Forse sarà una particolarità che seguirà per sempre il complesso mondo dell'uso delle armi da parte della pubblica utenza.

 Il regio decreto 1 giugno 1861 n. 4689 prevedeva che a istituire i tiri a segno comunali, facenti parte della società e il tiro nazionale, fossero enti locali ed associazioni private. Nel 1892, con la legge 2 luglio 1882 n. 883 e con il regolamento di esecuzione regio decreto 15 aprile 1883 n. 1342 viene creato il tiro a segno nazionale con le caratteristiche pubblicistiche, in quanto legato all'istruzione militare, soggetto al controllo dei ministeri dell'interno e della difesa. Leggi successive fino al 1895 crearono notevole confusione trasferendo i controlli da un ministero all'altro, talvolta privilegiando l'aspetto militare, altre volte quello civile.

Solo in epoca fascista (legge 17 aprile 1930 n. 479) si ha il naturale sviluppo del tiro a segno nazionale come istituzione di regime e le associazioni locali vengono trasformate in sezioni presiedute da ufficiali della milizia volontaria per la sicurezza nazionale (M.V.S.N.), come già qui sul forum accennato in altri post.
Oltre ai vari gruppi del partito (reparto balilla, gruppo ufficiali in congedo, gruppo dei dopolavoristi), viene però inserita anche l'unione italiana il tiro a segno (UITS), organismo privato sorto nel 1894 con il nome di unione dei tiratori italiani e che, unitamente ad altre associazioni, dava conto dell'attività agonistica (addestramento, regole tecniche, partecipazione a competizioni, ecc).

Nel 1934 il tiro a segno nazionale veniva posto sotto il controllo della presidenza del Consiglio dei Ministri [addirittura], tramite un ispettorato generale per la preparazione paramilitare e, per la gestione amministrativa, tramite il comando generale della milizia volontaria per la sicurezza. [si è focalizzata l'attenzione sulla gestione amministrativa]

Caduto il regime fascista, il decreto legislativo 8 luglio 1944 n° 286 poneva il tiro a segno nazionale alle dipendenze del ministero della guerra, scioglieva vari i organismi dell'unione tiro a segno e del tiro a segno nazionale, attribuendo la gestione a un commissario straordinario. Il decreto ministeriale 30 marzo 1947 ha affidato l'amministrazione dell'unione italiana tiro segno e delle sezioni ad un consiglio provvisorio, e tale rimasto fino a oggi come consiglio direttivo dell'unione italiana tiro a segno formalizzato da specifiche elezioni!

Queste vicende, mai chiarite sul piano legislativo, hanno creato una complessità indistricabile di situazioni, e davvero non si comprende che cosa aspettino gli enti interessati a fare chiarezza [la chiarezza è quella che cerchiamo di dare noi con le nostre discussioni], e fu anche la prima cosa che ho detto quando, anni fa, ho partecipato alla prima riunione di Consiglio in seno all'Unione.

Parole a cui non è stato mai dato seguito, tranne quando si è trattato di riformulare il nuovo Statuto, e dare una nuova veste alla UITS, o meglio al Sistema, quando si è rischiato di essere eliminati dal decreto taglia enti di qualche anno fa, Statuto che però non ha cambiato la natura dei rapporti centro-periferia inteso come rapporti UITS- Sezioni. UITS e Sezioni stanno insieme compatibilmente.
La comunicazione è la cosa più basilare in una organizzazione complessa, e non basta avere solo un programma gestionale per la disciplina delle comunicazioni (che intanto è buono che ci sia), ma bisogna avere coscienza che esso deve diventare anche uno strumento operazionale di base. Per questo, ad esempio,  le iscrizioni avvengono attraverso di esso. Fine 4^ puntata.

Offline DiecipuntoNove

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Re:Che cosa è una sezione del Tiro a Segno (Nazionale)?
« Risposta #14 il: Novembre 06, 2012, 17:26:28 pm »
Un caro saluto a tutti,
parlando di disciplina su cosa è una Sezione del Tiro a Segno ci siamo imbattuti nei dispositivi legali che ne sanciscono la formazione e la disciplina. Mi piacerebbe riassumerli in un unico post, per non rendere complessa la ricerca magari da parte di un nuovo utente o su chi si vuole informare. Tra parentesi quadra ho inserito dei miei commenti.L'attività del tiro ha oscillato a lungo tra diritto pubblico e diritto privato e ancora vi oscilla. Forse sarà una particolarità che seguirà per sempre il complesso mondo dell'uso delle armi da parte della pubblica utenza.

 Il regio decreto 1 giugno 1861 n. 4689 prevedeva che a istituire i tiri a segno comunali, facenti parte della società e il tiro nazionale, fossero enti locali ed associazioni private. Nel 1892, con la legge 2 luglio 1882 n. 883 e con il regolamento di esecuzione regio decreto 15 aprile 1883 n. 1342 viene creato il tiro a segno nazionale con le caratteristiche pubblicistiche, in quanto legato all'istruzione militare, soggetto al controllo dei ministeri dell'interno e della difesa. Leggi successive fino al 1895 crearono notevole confusione trasferendo i controlli da un ministero all'altro, talvolta privilegiando l'aspetto militare, altre volte quello civile.

Solo in epoca fascista (legge 17 aprile 1930 n. 479) si ha il naturale sviluppo del tiro a segno nazionale come istituzione di regime e le associazioni locali vengono trasformate in sezioni presiedute da ufficiali della milizia volontaria per la sicurezza nazionale (M.V.S.N.), come già qui sul forum accennato in altri post.
Oltre ai vari gruppi del partito (reparto balilla, gruppo ufficiali in congedo, gruppo dei dopolavoristi), viene però inserita anche l'unione italiana il tiro a segno (UITS), organismo privato sorto nel 1894 con il nome di unione dei tiratori italiani e che, unitamente ad altre associazioni, dava conto dell'attività agonistica (addestramento, regole tecniche, partecipazione a competizioni, ecc).

Nel 1934 il tiro a segno nazionale veniva posto sotto il controllo della presidenza del Consiglio dei Ministri [addirittura], tramite un ispettorato generale per la preparazione paramilitare e, per la gestione amministrativa, tramite il comando generale della milizia volontaria per la sicurezza. [si è focalizzata l'attenzione sulla gestione amministrativa]

Caduto il regime fascista, il decreto legislativo 8 luglio 1944 n° 286 poneva il tiro a segno nazionale alle dipendenze del ministero della guerra, scioglieva vari i organismi dell'unione tiro a segno e del tiro a segno nazionale, attribuendo la gestione a un commissario straordinario. Il decreto ministeriale 30 marzo 1947 ha affidato l'amministrazione dell'unione italiana tiro segno e delle sezioni ad un consiglio provvisorio, e tale rimasto fino a oggi come consiglio direttivo dell'unione italiana tiro a segno formalizzato da specifiche elezioni!

Queste vicende, mai chiarite sul piano legislativo, hanno creato una complessità indistricabile di situazioni, e davvero non si comprende che cosa aspettino gli enti interessati a fare chiarezza [la chiarezza è quella che cerchiamo di dare noi con le nostre discussioni], e fu anche la prima cosa che ho detto quando, anni fa, ho partecipato alla prima riunione di Consiglio in seno all'Unione.

Parole a cui non è stato mai dato seguito, tranne quando si è trattato di riformulare il nuovo Statuto, e dare una nuova veste alla UITS, o meglio al Sistema, quando si è rischiato di essere eliminati dal decreto taglia enti di qualche anno fa, Statuto che però non ha cambiato la natura dei rapporti centro-periferia inteso come rapporti UITS- Sezioni. UITS e Sezioni stanno insieme compatibilmente.
La comunicazione è la cosa più basilare in una organizzazione complessa, e non basta avere solo un programma gestionale per la disciplina delle comunicazioni (che intanto è buono che ci sia), ma bisogna avere coscienza che esso deve diventare anche uno strumento operazionale di base. Per questo, ad esempio,  le iscrizioni avvengono attraverso di esso. Fine 4^ puntata.

ALTRO CONTRIBUTO INTERESSANTE

Nel 1920 si parlava di “nazione armata”,  superando, inconsideratamente, tutte le premesse di trasformazione del tiro a segno da organismo militare a quello civile per l’ esercizio di uno sport a carattere popolare.
Un nuovo orientamento veniva dato all’ istruzione militare con esercitazioni che esulavano dal tiro o lo avevano in programma come esercizio complementare.
Per denunciare la confusione che regnava nelle società di tiro basta ricordare che in alcune gare organizzate all’ epoca si vedevano in programma: una “gara ciclistica di resistenza – gara di salto in alto al “saltimetro” militare – gara di ginnastica – corsa veloce – gara podistica – football -  e nelle ore antimeridiane lezioni regolamentari di tiro”
Questo nuovo orientamento aveva origine dalla unificazione della Divisione Tiro a Segno con l’ Educazione Fisica e con la creazione della Commissione  Centrale del Tiro a Segno Nazionale e per l’ Educazione Fisica.

CARLO AMATO
TSN NAPOLI

Offline diamante

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Re:Che cosa è una sezione del Tiro a Segno (Nazionale)?
« Risposta #15 il: Novembre 06, 2012, 18:11:04 pm »
Egr. Sig. Richy, è estremamente prolisso al contrario di quando in consiglio stava con due piedi in una scarpa.

Lei ci vuol addormentare e far sognare come quando lei sonnecchiava e sognava sulla poltrona in viale tiziano.

Solo una volta ha proposto che un sogno (il suo) diventasse realtà, quando in occasione del 150° anno dell'unità d'Italia lanciò l'idea di organizzare

una gara intitolata al Santo Padre.

Non si comprese se a Giovanni Paolo II o a Papa Ratz nè cosa avesse a che fare con Garibaldi e l'unità d'Italia.

Anche il CT si scompisciò dalle risate quando il VPV propose di servirsi di "Famiglia Cristiana" per dar risalto all'iniziativa.


« Ultima modifica: Novembre 06, 2012, 18:13:47 pm da diamante »