Che assordante silenzio degli amici Billy e Richy.
Ciao
ciao Diam, e ciao a tutti,
il silenzio a volte è dovuto anche al non potersi dedicare, fisicamente, a seguire gli eventi e le partecipazioni al Forum, al quali è bello dare un proprio contributo di pensiero (se ce ne è), altrimenti sembra davvero solo protagonismo.
In questo caso ho letto con interesse il post di apertura, non so chi sia stato il Presidente che in un impeto GIURISPRUDENZIALE ha voluto significare che i frutti del proprio operato, a sua ragione, possano essere posti in discussione.
E' il bello del diritto e della giurisprudenza, che però, per alcuni argomenti, è ben consolidata, e alcune ragioni e discussioni trovano addirittura origine nell'antesignano DIRITTO ROMANO, per dirimere argomenti e questioni poste dagli uomini sulle regole del convivere e per convirere nel rispetto delle altrui attribuzioni e competenze.
Non voglio entrare nel merito delle competenze assunte dal ricorrente, è argomento di codice civile sulle attribuzioni DELLA PROPRIETA' (artt. 810-951 del codice civile), ognuno ha la proprietà di fare quello che vuole, e non voglio neanche entrare nel merito della interpretazioni delle leggi (qualcuno sarà già pronto a scrivere che per gli amici si interpretano e per i nemici si applicano, ... è storia vecchia ...).
Mi piacerebbe porre invece una domanda, ma i Presidenti che non inoltrano le cosiddette quote CIMA, versate da chi si reca in poligono per il maneggio armi, non le ritirano affatto dagli utenti? O le ritirano come contributo dell'utenza e non le riversano (in quota parte) alla UITS? Perchè, secondo me, nel primo caso potrebbero al limite, rientrare nel diritto di autotutela di ogni singolo responsabile, nel caso in cui non condivida la legittimità delle quote e non le riscuote, nel secondo caso si potrebbe anche figurare una approprazione indebita (e questa volta si ricorre al codice penale - art. 646).
Mi dispiace dover o voler sindacare il diritto degli uomini a comportarsi in modo legittimo o meno, legittimo è ciò che la legge (e in discesa norme, regolamenti, ecc., ...) prevede, qui siamo nel campo di applicazione di norme a circuito chiuso, ossia riservate solo a chi ha la gestione di quella cosa che si chiamano POLIGONI, e che esercitano la capacità di azione di far addestrare al tiro un certo numero di uomini (e donne) come compito statutario. Come tutte le cose fatte dagli uomini ci sono chi le rispetta volentieri, chi le rispetta a obtorto collo [Obtorto collo (letteralmente con il collo storto) è una locuzione latina in uso nel linguaggio comune per indicare l'accettazione, contro la propria volontà, ...] e chi fa cosa beneplacito vuole.
Vogliamo ricorrere alla definizione ... dei frutti ... per legittimare il proprio comportamento? Libertà di farlo, ... sarebbe bello sapere come va a finire!
Poi, al solito, quando qualcosa è data in mano agli uomini è chiaro che c'è la potenzialità umana dell'errore, e del libero arbitrio! ... troppe cose che poco hanno a che fare con il tiro sportivo, le CIMA sono argomento che riguardano le istituzioni, io mi reco al poligono per fare attività sportiva, fino a quando non ero in squadra ho sempre pagato, ovunque (sono stato iscritto a più poligoni) la quota piazzola come parte del contributo spese di gestione del poligono, come tutti e come accade da sempre, in ogni luogo, ora mi viene difficile comprendere questo diniego all'argomento CIMA, che mi sembra più una presa di posizione CONTRO la Dirigenza del Sistema che un reale soddisfacimento di ideali.
Mancavo da un pò, spero di non avervi ammorbato il POST.
Un caro saluto a tutti