Mi dispiace vedere come Daniele rimarchi il fatto che l'Assemblea dei Soci costituenti la Sezione del Tiro a Segno il più delle volte sia ignorata, e sia ignorata anche dai singoli Soci, che per un motivo o per l'altro non vi partecipano (la Sezione non le fa perchè magari molte sono andate deserte), e quindi si autorizzi, implicitamente, la Dirigenza a fare quello che vuole, ignorando la più elementare delle norme di costituzione previste nel proprio Statuto.
Chi si deve fare garante che la vita sezionale rispetti le norme statutarie? Chi vigila sul comportamento delle sezioni, e quindi l'UITS, che dovrebbe esperire i dovuti controlli. Ma per esperire i controlli ci vuole un Corpo Vigilante, un nucleo di ispettori che per forza di cose credo si debba formare, con programmazione delle proprie attività, da resocontare al Consiglio Direttivo. O si possono dlegare questi compiti ai Comitati Regionali. E una volta che si sono riscontrate delle mancanze, bisognere adottare dei dispotivi di CENSURA delle omissioni, che non possono essere inventate di volta in volta. E prevedere anche i casi di reiterazione delle omesse azioni.
Oggi il meccanismo disciplinare è lasciato forse al libero arbitrio di chi è preposto a prendere queste decisioni, occorrerà senz'altro redigere un Regolamento interno che stabilisca cosa fare nella svariata casistica umana, che è la più disparata. Di molte esperienze si è già avuta casistica, potrebbe fare memoria, ritengo ora più che mai necessario l'istituzione dell'Ufficio legale, una volta retto dalla Dott.sa Capitelli, poi transitata in altra amministrazione dello Stato.
I Soci si devono vedere riconosciuti i propri diritti, questo è fondamentale nelle istituzioni che si assurgono il ruolo di Organizzazione Referente e di Vigilanza di organismi costituenti, altrimenti altro che perdita di credibilità, si è dei Dilettanti allo Sbaraglio.
Un caro saluto a tutti