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Lo scorso anno alcuni atleti internazionali hanno ricevuto in dono (senza la normale sequenza dei livelli) il 2° o 3° livello di tecnici federali, è giusto secondo voi?

non è giusto avrebbero dovuto seguire la trafila normale
18 (85.7%)
è giusto la loro esperienza come atleti giustifica il regalo
3 (14.3%)

Totale votanti: 18

Autore Topic: Aquisizione del livello tecnico 2° e 3°  (Letto 8816 volte)

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Online biagio

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Re: Aquisizione del livello tecnico 2° e 3°
« Risposta #30 il: Gennaio 22, 2008, 20:42:35 pm »
finalmente qualcuno che parla la mia lingua! :-\
anche io sono convinto che la chiave di tutto sia la mancanza di una regolamentazione (hai letto il mio primo post su questo argomento?)
qualche proposta?
biagio

Offline DiecipuntoNove

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Re: Aquisizione del livello tecnico 2° e 3°
« Risposta #31 il: Gennaio 23, 2008, 08:10:27 am »
Chttp://apisco la rabbia circolante ma vorrei capire perché ambire a qualifiche superiori nel campo tecnico del tiro in Italia. Se qualcuno mi spiega sarei felice di capire.
CARLO AMATO
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Online biagio

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Re: Aquisizione del livello tecnico 2° e 3°
« Risposta #32 il: Gennaio 23, 2008, 12:07:18 pm »
10.9 non vedo rabbia circolante  nè vedo ambizioni per qualifiche superiori.
ti  prego di rileggere il mio post del 6 gennaio nel quale inquadravo quelli che sono ,dal mio punto di vista, i problemi dei quadri tecnici federali.
in sostanza, la mia filosofia di base è che non c'è coerenza tra le centinaia di tecnici qualificati dall'UITS e le poche decine di coloro che poi fanno realmente gli allenatori: ne deriva una attività dequalificata e svalutata per cui ci si propone l'obiettivo di darle un pò più di dignità al pari di quanto avviene negli altri sport.
non mi riferisco alla possibilità di guadagni ma ad una regolamentazione che inquadri i tecnici federali, la loro formazione e la loro attività.
se in questo forum riuscissimo ad definire i contornio di questa regolamentazione sarebbe un bene e potremmo avanzare una proposta della base all'Unione.

Offline DiecipuntoNove

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Re: Aquisizione del livello tecnico 2° e 3°
« Risposta #33 il: Gennaio 23, 2008, 12:21:31 pm »
Caro Biagio la risposta è semplice. Esempio:
Quanti architetti laureati in Italia? Una marea! Ma non tutti fanno l'"architetto"I bravi lo fanno, i meno bravi insegnano, gli scarsi fanno i rappresentanti di mattonelle. Tra noi è la stessa cosa. I bravi hanno soddisfazioni, i meno bravi insegnano tecnica, gli scarsi.....non sò. Diamo spazio a tutti, questa è democrazia, poi si vede sul campo che succede!
                                      Carlo
CARLO AMATO
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Offline demien06

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Re: Aquisizione del livello tecnico 2° e 3°
« Risposta #34 il: Gennaio 23, 2008, 14:51:27 pm »
Caro Biagio la risposta è semplice. Esempio:
Quanti architetti laureati in Italia? Una marea! Ma non tutti fanno l'"architetto"I bravi lo fanno, i meno bravi insegnano, gli scarsi fanno i rappresentanti di mattonelle. Tra noi è la stessa cosa. I bravi hanno soddisfazioni, i meno bravi insegnano tecnica, gli scarsi.....non sò. Diamo spazio a tutti, questa è democrazia, poi si vede sul campo che succede!
                                      Carlo


Ovviamente non consideri degli aspetti importantissimi, come ad esempio:

- Essere allenatori non è una libera professione, ma necessita l'autorizzazione della sezione per esercitare.

- Allenatori non qualificati possono creare danni gravissimi al corpo degli atleti, soprattutto ai giovanissimi.

- Nelle sezioni dove non vige regolamento, sono più le amicizie o i rapporti interpersonali ad incidere sulla scelta degli allenatori, che la preparazione e l'esperienza degli stessi.

Tutto ciò è comportato sempre dallo stesso motivo: alle sezioni (e a questo punto penso anche all'unione) la qualità importa ben poco!

La mia proposta è che tutti gli allenatori fossero riconosciuti come tali e sia permesso solo loro di esercitare. Fatto ciò non imporre vincoli di sorta (come ad esempio, questo allena i seniores uomini, questo i master donne, questo gli juniores uomini e così via), ma mettere una bella lista nella bacheca di ogni sezione degli allenatori disponibili e saranno gli atleti o i genitori dei giovani atleti a scegliere il proprio allenatore in base al curriculum. Cosa succede per quegl'allenatori che non sono scelti, facile!, si associano ad allenatori con più curriculum ed esperienza ed imparano, imparano, imparano!!!
Damiano G. Barone
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Online biagio

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Re: Aquisizione del livello tecnico 2° e 3°
« Risposta #35 il: Gennaio 23, 2008, 15:42:19 pm »
il mio pensiero è sempre in sintonia con damien06 e quello che dice è assolutamente vero. troppa discrezionalità, qualche favoritismo e molte ripicche.

l'idea di mettere in bacheca l'elenco dei tecnici sezionali disponibili è ottima; così come presentata rimane però sempre una iniziativa della sezione con i limiti appena ora elencati da damien06.

è però un'idea che può entrare nella proposta di regolamentazione

biagio

Online biagio

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Re: Aquisizione del livello tecnico 2° e 3°
« Risposta #36 il: Gennaio 24, 2008, 20:48:35 pm »
per dirla nel dialetto meridionale, si stanno "quagliando" , grazie al contributo più o meno caloroso (o accalorato?) dei vari partecipanti, alcune delle linee guida per sviluppare un requisito di regolamento per il settore dei tecnici federali.
mentre aspettiamo che la "quagliatura" proceda e che arrivi qualche altro contributo, a qualcuno interessa sapere come sono distribuiti gli 859 tecnici riportati nel sito dell'Unione?  ;)(vedi mio post del 19 gennaio)
saluti biagio

Offline Daniele Puccioni

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Re: Aquisizione del livello tecnico 2° e 3°
« Risposta #37 il: Gennaio 25, 2008, 09:04:48 am »
Questa proposta l'ho già fatta, anche puntando in "alto"  :D
Ma non so se vi piacerà.
E' concreta, realizzabile se c'è interesse e volontà.
Attualmente noi non abbiamo un "albo" dei tecnici, ma solo un elenco pieno di fantasmi.
L'idea di fondo sarebbe quella di creare un vero Albo dei Tecnici, equiparandolo come metodo agli albi professionali o agli altri sport.
Tutti gl appartenenti a questo albo dovrebbero essere corredati di tesserino, con qualifica, foto e bollini di rinnovo, rilasciato dalla federazione (o altro metodo), ma che sia disponibile e verificabile il rinnovo.
Per essere inseriti nell'albo necessita naturalmente il corso effettuato dall'UITS, strutturato in maniera diversa da quello di oggi, con l'inserimento di materie anche riguardanti attività fisica, psicologia e pedagogia.
Creare una diversa distinzione per mantenere il rinnovo tra 1 livello e gli altri, in quanto il primo viene sostanzialmente utilizzanto nella sezione.
Non è sufficiente dimostrare che si fa attività in quanto:
1) non dimostra di essere preparati se non si è fatto nessuno corso di aggiornamento.
2) esistono ottimi allenatori che non vengono utilizzati (per una ragione o per l'altra) anche contro la volonta di questi ultimi
3) la Sezione può fornire (anche per un fatto di prestigio o per riconoscenza) nominativi all'UITS che non fanno attività da anni.

Per ottenere il rinnovo si dovrebbe istituire un sistema di "crediti" come fanno gli altri albi dei Professionisti.
Il numero di crediti per il rinnovo potrebbe essere annuale o biennale.
Il numero di crediti per ogni seminario di aggiornamento potrebbe essere differenziato in base alla materia e alla complessità del corso stesso.
I corsidi aggiormamento dovrebbero essere decidi dall'UITS comprendendo:
1) corsi programmati dall'UITS stessa
2) cosri del CONI
3) altri com materie di psicologia dello sport, attività fisica ed altro.

Oltre a istituire un calendario annuale possono essere inseriti anche altri man mano che si presentano. Molti corsi hanno già un punteggio di "crediti".
Per poter smaltire tutto il lavoro dei corsi di aggiornamento l'UITS dovrebbe istruire un gruppo di tecnici di 2° e 3° livello che si prenderà la briga di effettuare gli aggrionamenti nelle varie Regioni italiane.

Chi ottemperà al raggiungimento dei crediti otterrà il rinnovo del tesserino. Chi non lo ottiene potrebbe essere messo in una lista di sospensione per un anno per metterni in regola l'anno successino oltre il quale viene inserito nell'albo storico.

Penserei anche ci creare una distinzione per il primo livello, magari mettendo solo un minimo di un corso di aggiornamento l'anno.

In linea di massima questo sarbbe la mia idea...
Che ne pensate?  ;)

Offline DiecipuntoNove

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Re: Aquisizione del livello tecnico 2° e 3°
« Risposta #38 il: Gennaio 25, 2008, 10:25:05 am »
O.K. A PARTE TUTTO QUESTO ITER BUROCRATICO, UNA VOLTA CHE CI SIA L' ALBO, LE NOMINE CHI LE FA'? L' ENTE (LEGGI SEZIONE PREPOSTO) E DOPO? SPIEGAMI COME CI PUO' ESSERE ASSENZA DI FAVORITISMI. IL GIUSTO SAREBBE CHE DOPO LA NOMINA ED IL FALLIMENTO DELL' OBIETTIVO DEL TECNICO SALTI LA SUA "PANCHINA". UTOPIA PURA!
CARLO AMATO
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Offline Daniele Puccioni

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Re: Aquisizione del livello tecnico 2° e 3°
« Risposta #39 il: Gennaio 25, 2008, 10:33:25 am »
O.K. A PARTE TUTTO QUESTO ITER BUROCRATICO, UNA VOLTA CHE CI SIA L' ALBO, LE NOMINE CHI LE FA'? L' ENTE (LEGGI SEZIONE PREPOSTO) E DOPO? SPIEGAMI COME CI PUO' ESSERE ASSENZA DI FAVORITISMI. IL GIUSTO SAREBBE CHE DOPO LA NOMINA ED IL FALLIMENTO DELL' OBIETTIVO DEL TECNICO SALTI LA SUA "PANCHINA". UTOPIA PURA!

Il meccanismo è semplice.
Proprio perchè si basa su dati precisi (crediti e corsi fatti) la nomina viene di conseguenza. Questo escluderebbe i favoritismi.
L'accesso ai corsi non è su invito ma su richiesta del partecipante.
La partenza sarebbe dall'attuale albo. Le nomine dell'anno successivo (o biennale) le fanno il numero di crediti acquisito. Si tratta di create un meccanismo per meriti, senza interferenze dovute a decisioni personali.
E poi tutto può essere utopia e tutto può essere fatto.
Può essere utopia (e forse lo è) anche un governo che pensi al popolo...  ;D ;D ;D