PATRIMONIO DELLO STATO IN VENDITA

[gunny]

la cosa è abbastanza seria

ricordo d'aver letto poco più di un mese fà su un quotidiano locale la notizia riferita al federalismo fiscale/demaniale, dove appunto si citava anche l'area dell'attuale tiro a segno cittadino, la quale dovrebbe transitare in mani comunali.

fin qui nulla da eccepire, dalla Difesa al Comune, forse il passagio non sarebbe neanche male, per tanti aspetti.

il problema è come ha chiuso il pezzo il giornalista: "...attualmente l'area adibita a impianto sportivo vale circa 60.000,00 euro, però nel caso ne venisse cambiata la destinazione d'uso, data la sua collocazione, varrebbe almeno 10 volte tanto..."

capito mi hai?!?

la UITS di fronte a uno scenario del genere, se mai si avverasse, penso che conterà come il 2 di coppe quando si gioca a bastoni...

cerchiamo di essere ottimisti augurandoci che le cose possano andare a favore delle sezioni, il destino sul cambio dei padroni di casa è un dato di fatto, solo questione di tempo, auspichiamo che i nuovi padroni siano 'menti illuminate' ma sopratutto che non siano degli anti-armi...

[mimmo]

Grazie Mimmo per il pensiero, ma cosa ti preoccupa?
Saluti!

Forse ai più sfugge ma a me preoccupa il fatto che in tutta Italia sono centinaia i campi di tiro e del TSN in stato d'abbandono che lo stato vuol vendere.
La federazione tra i cui scopi c'è anche quello di favorire la nascita di nuove sezioni o le condizioni per riaprire quelle chiuse, impassibile, assiste alla cartolarizzazione senza intervenire con lo scopo di salvaguardare i cespiti in attività o di non far dismettere quelle  che avrebbero in ipotesi i presupposti per riaprire.
Ma l'ente pubblico che rappresenta le sezioni dov'è?
Ciao 

[mimmo]

Grazie Mimmo per il pensiero, ma cosa ti preoccupa?
Saluti!

Forse ai più sfugge ma a me preoccupa il fatto che in tutta Italia sono centinaia i campi di tiro e del TSN in stato d'abbandono che lo stato vuol vendere.
La federazione tra i cui scopi c'è anche quello di favorire la nascita di nuove sezioni o le condizioni per riaprire quelle chiuse, impassibile, assiste alla cartolarizzazione senza intervenire con lo scopo di salvaguardare i cespiti in attività o di non far dismettere quelle  che avrebbero in ipotesi i presupposti per riaprire.
Altra considerazione è che nel millennio scorso il TSN senza internet-fax-postacelere etc. è cresciuto in modo esponenziale, oggi, con intranet-sito web e accrocchi vari non c'è la capacità di salvaguardare la storia ed il patrimonio vocato a Campi di tiro.
Ma l'ente pubblico che rappresenta le sezioni dov'è?Ciao

[giorgio]

Mimmo, per una volta ti dò ragione!
Se ci fosse (stata) una coscienza sportiva a tutti i livelli, soprattutto quelli alti, forse molte sezioni sarebbero più che attive e quindi molto probabilmente "intoccabili".
Però la politica miope del proprio orticello, unita a dirigenti non propriamente "lungimiranti" ma molto sensibili al lato economico (proprio o sezionale non importa), ha fatto sì che si arrivasse a questa situazione. E pensandoci bene forse il disegno viene da lontano...
Perchè una volta il voto degli sportivi valeva 4 volte quello di un semplice iscritto?
Perchè c'era la volontà di controbilanciare adeguatamente la componente sportiva su quella meramente ludico-occasionale.
Passo dopo passo, in un contesto globale dalle varie sfaccettature, siamo arrivati a privilegiare l'economia sulla sportività.
Che i conti debbano tornare è indubbio; però c'è modo e modo ed il modo di Trilussa a me non piace!

[mimmo]

Ed io, invece, vorrei avere sempre torto!
Purtroppo non è possibile ma ciò non dipende da me ma dal'omertà, dall'icompetenza, dabbedaggine etc. etc. di tanti ma davvero di tanti che vengono qui a fare i "guardoni" ma non parlano.
Concentrica non deve'essere solo fonte d'informazione ma anche di discussione e di contraltare alla federazione che, ad oggi, non è nè informazione e men che meno discussione.
Ciao