Sezione: sport federazioni
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10 aprile 2010
Euro 2016, aiuto arriva l' Uefa!
Gianni Letta, Rocco Crimi, Giancarlo Abete, Franco Carraro e Lello Pagnozzi. Tutti insieme, Governo, Federcalcio, Cio e Coni, giovedì dell' altra settimana a Palazzo Chigi. Oggetto, la candidatura italiana agli Europei 2016. Opinione condivisa al termine della riunione, se c' è una sola chance di battere la Francia, che mette più soldi, ha un dossier più pesante e ha Platini presidente dell' Uefa, bisogna accelerare con la legge sugli stadi. Della quale Palazzo di Vetro dava conto, con troppo ottimismo, il 13 marzo: dopo la riscrittura della legge sembrava imminente, in quei giorni, la calendarizzazione presso la commissione cultura della Camera, che avrebbe dovuto licenziarla in un battibaleno per la successiva definitiva consacrazione al Senato. Martedì sarà passato un mese esatto da quella sventurata profezia: Governo (Letta e Crimi ma solo perché Berlusconi è impegnato a Washington), Coni (stavolta Petrucci), Cio e Federcalcio si rivedranno, con l' aggiunta dei sindaci delle città interessate e soprattutto dell' Uefa che viene per due giorni a farci l' esamino. Di quella calendarizzazione, ancora ieri, nemmeno l' ombra. Ma forse non c' è di che preoccuparsi, perché martedì, sorpresa!, dovrebbe essere proprio quella la ciliegina sulla torta da presentare all' Uefa. Qualcuno però si affretti ad avvertire Giovanni Lolli, il deputato del Pd che cura attivamente i rapporti con l' opposizione per una approvazione bipartisan e indolore della legge. E che ieri sera era ancora all' oscuro di tutto. «Sport al verde», l' inchiesta Gazzetta sulle difficoltà economiche in cui versa lo sport italiano, continua a far discutere. C' è chi non si dà pace sull' indigenza in cui versano i presidenti federali, c' è chi invece fa le pulci al Coni, c' è chi, e ne ha ben donde, ci tiene a precisare di mettere mano al proprio portafoglio. Agli atti abbiamo due lettere (non anonime) che sostengono che il presidente del Tiro a Segno Obrist e il presidente degli Sport Equestri Paulgross (che peraltro aveva detto di percepire un appannaggio) non se la passerebbero per niente male, mentre il capo dei revisori dei conti degli Sport Invernali Enrico Negretti conferma di essere andato a Vancouver ma, declinando l' invito cui hanno invece aderito i consiglieri federali, a proprie spese. Un lettore documentatissimo (Roberto Filisetti) contesta invece il fatto che la Corte dei Conti avrebbe promosso «con plauso», come avevamo scritto, i bilanci Coni. E porta a sostegno due brevi passaggi della relazione 2007 che contengono un qualche rilievo. La relazione, che è di 20 pagine (una lettura appassionante!), contiene tuttavia una evidente serie di giudizi positivi sul Coni. Mancherà il plauso, ma è una promozione rotonda e tocca farsene una ragione.
Palombo Ruggiero