In tutti gli sport, ed in particolare oggi, siamo arrivati quasi al limite delle capacità umane.
Questo vale anche per la nostra disciplina, ci sono i migliori e i non.
Purtroppo per raggiungere certi risultati, ed in particolare quelli di valore internazionale, bisogna essere nati campioni e non basta, bisogna essere quasi dei professionisti, se non proprio.
Ora in Italia in questi ultimi anni siamo arrivati a dei risultati che sono lusinghieri, nonostante la minorità del nostro sport, sia per praticanti che per popolarità.
Facendo un confronto con la Germania, dove per fare un'esempio agli ultimi campionati nazionali il 120° di C10 ha fatto un 580, noi dobbiano rallegrarci per i risultati dei nostri rappresentanti in nazionale che riescono ad essere ben presenti con alti livelli di rendimento.
Riguardo ai criteri scelti per la selezione non vedo altra soluzione che quella di verificare il rendimento e i punteggi e chi è più in alto o garantisce affidabilità entra in nazionale.
Io pratico il tiro a segno da 50 anni, e ne o viste di tutte, nel senso che tiratori facevano buoni punteggi in casa ma come mettevano il naso fuori deludevano e tiratori che invece hanno sempre dato il meglio in casa e fuori e con una certa affidabilità.
Oggi per arrivare all'apice dei punteggi internazionali purtroppo o si pratica la disciplina in maniera direi professionistica oppure non è possibile fare più di tanto.