Schema di decreto del Presidente della Repubblica recante: "Regolamento di riordino dell'Unione italiana tiro a segno", per l'anno 2009 (n. 98)
(Parere ai sensi dell'articolo 2, commi 634 e 635, della legge 24 dicembre 2007, n. 244 e dell'articolo 26, comma 1, del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133. Seguito dell'esame e rinvio)
Riprende l'esame, sospeso nella seduta dell'8 luglio scorso.
Non essendovi iscritti a parlare in discussione generale, il PRESIDENTE dà la parola al relatore, senatore MALAN, il quale illustra uno schema di parere favorevole condizionato e con osservazioni, il cui testo è pubblicato in allegato al presente resoconto.
Interviene il deputato LOVELLI, il quale concorda con lo schema di parere proposto dal relatore e fa presente che la questione dell'ammodernamento degli impianti di tiro a segno è particolarmente delicata, dal momento che i terreni sono di proprietà del demanio dello Stato o di altro ente pubblico e che le sezioni non possono effettuare interventi senza l'autorizzazione di tali soggetti.
Il seguito dell'esame è quindi rinviato.
SCHEMA DI PARERE PROPOSTO DAL RELATORE
SULL'ATTO DEL GOVERNO N. 98
«La Commissione,
esaminato lo schema di decreto del Presidente della Repubblica recante "Regolamento di riordino dell'Unione italiana tiro a segno";
considerato l'articolo 2, comma 634, della legge 24 dicembre 2007, n. 244, come modificato dall'articolo 26 del decreto-legge 24 dicembre 2008, n. 112, convertito in legge, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133;
valutato che lo schema di decreto in esame prevede una riduzione dei componenti degli organi statutari e una razionalizzazione strutturale dell'ente;
ritenuto che tali misure appaiono conformi all'obiettivo di riduzione della spesa di funzionamento delle amministrazioni pubbliche e di miglioramento dell'efficienza e della qualità dei servizi, indicato dal citato articolo 2, comma 634, della legge n. 244 del 2007;
preso atto del parere favorevole espresso dalla sezione consultiva del Consiglio di Stato nell'adunanza del 7 maggio 2009;
viste la relazione tecnica, la relazione sull'analisi tecnico-normativa (ATN) e l'analisi di impatto della regolamentazione (AIR), a corredo dello schema di decreto;
esprime, per quanto di competenza, parere favorevole
a condizione che venga soppresso il riferimento ai "comuni con oltre centomila abitanti", previsto dall'articolo 3, comma 3, per poter costituire una o più delegazioni per ciascuna sezione di tiro a segno nazionale
e con le seguenti osservazioni:
appare anomalo che il presidente nazionale sia nominato dal Ministro della difesa, come prevede invece l'articolo 2, comma 3;
ai fini di chiarezza normativa, all'articolo 3, comma 1, primo periodo, il riferimento alle "disposizioni legislative e regolamentari" andrebbe sostituito con la menzione specifica delle disposizioni stesse e l'espressione: "nonché su direttive impartite dagli organi centrali e da queste coordinate, anche ai fini delle attività agonistiche o amatoriali" andrebbe sostituita con la seguente "nonché, anche sulla base di direttive degli organi centrali, attività agonistiche o amatoriali in regime di affiliazione";
all'articolo 3, comma 2, secondo periodo, andrebbe verificata l'efficacia dell'affidamento di compiti di coordinamento, vigilanza e controllo sulle sezioni di tiro a segno nazionale (TSN) a ben tre enti: Unione italiana tiro a segno (UITS), Ministero della difesa e Ministero dell'interno;
andrebbe valutata una formulazione dell'articolo 3, comma 4, che chiarisca la possibilità per le sezioni TSN di provvedere, anche direttamente, all'ammodernamento degli impianti di tiro da loro utilizzati;
andrebbe esaminata l'eventualità di fare riferimento, all'articolo 4, comma 1, anziché alle "norme generali regolatrici", ai "principi" contenuti nelle suddette norme;
la quota prevista dall'articolo 5, comma 1, lettera a), andrebbe stabilita come limite massimo e non come quota fissa e immutabile; per contro, la determinazione della percentuale, fissata dall'articolo 4, comma 2, lettera f), potrebbe essere lasciata alla valutazione degli organi competenti;
andrebbe valutata l'opportunità di raccordare le due previsioni contenute nell'articolo 5, rispettivamente al comma 1, lettera d) e al comma 2, eventualmente unificandole in una riformulazione della lettera d) del seguente tenore: "d) eventuali contributi pubblici, con esclusione dei finanziamenti a carico del bilancio dello Stato"».
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Cari amici miei solo Concentrica può darvi on - line ed in diretta le notizie in merito al Riordino.
L'uits ha smesso d'informarvi con toni entusiastici sul salvataggio dell'ente ed ha abbassato un po la cresta poichè la Commissione per la semplificazione della Legislazione, giustamente, c'ha messo il suo.
Mentre il riordino Unuci e Lega Navale hanno incassato il parere favorevole della Commissione con sole 3 osservazioni, l'Uits ha incassato un "dritto" nel grugno.
La discussione è stata rinviata ed il relatore ha proposto un parere favorevole a "CONDIZIONE" e con tutte le osservazioni che vedete pubblicate.
Tra le cose importanti figura il fatto che l'affiliazione ha solo finalità sportive....punto, mentre l'uits ne voleva fare l'istituto cardine per l'attività istituzionale e sportiva della sezione.
"Se un presidente diventava antipatico alla federazioni con il rifiuto dell'affiliazione la sezione si bloccava"!
Questo avevano escogitato ma ..............la ciambellina non è riuscita col Buco.
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Adesso aspetto l'intervento di un autorevole osservatore a post "0" che viene solo a "spiare" senza commentare, che per onorare l'esercito d'occupazione d'oltralpe, utilizza il nome della pistola degli Sturmtruppen di Bonvi.
Non siamo cattivi, non mordiamo non ti preoccupare!
Aspettiamo un tuo commento, l'intranet è un luogo senza confronto mentre concentrica, invece, è zona franca dove siamo tutti alla pari.
Ciao