Autore Topic: Consiglio Federale 28.06.2012  (Letto 5633 volte)

0 Utenti e 4 Visitatori stanno visualizzando questo topic.

Offline gianvi

  • Azzurro
  • *****
  • Post: 524
Re:Consiglio Federale 28.06.2012
« Risposta #10 il: Luglio 10, 2013, 14:04:18 pm »
non c'è cosa più semplice da fare,già in altro topic esponevo un'idea così semplice che forse non viene considerata proprio perché non è un arzigogolo:
accantonare una quota delle entrate date dai certificati e formare un montepremi da ripartire ai tiratori in base ai punteggi realizzati nelle gare (certamente non nei trofei della luganega o della sopressata);

Offline attiliofanini

  • Utente Certificato
  • Maestro
  • *
  • Post: 333
Re:Consiglio Federale 28.06.2012
« Risposta #11 il: Luglio 10, 2013, 19:12:51 pm »
 :-[
Non dimenticate mai che c'è un aspetto istituzionale ed un aspetto sportivo , dove , anche se pare semplice , diventa difficile far convivere le due necessità con un sistema semplicistico come è appena stato descritto . L'istituzionale , o quote CIMA , legittime o meno , non possono per regolamenti amministrativi coprire montepremi di quel tipo , almeno allo stato attuale delle regole. Mi dispiace , l'idea potrebbe apparire anche lodevole ma purtroppo di non possibile applicazione ora.

Offline gianvi

  • Azzurro
  • *****
  • Post: 524
Re:Consiglio Federale 28.06.2012
« Risposta #12 il: Luglio 10, 2013, 20:08:57 pm »
le regole si possono cambiare e non solo in peggio,bisogna capire se c'è intenzione di promuovere lo sport o se si utilizza lo stesso per pararsi il sedere per fare i propri comodi come spesso vediamo nelle sezioni tsn(non tutte per fortuna),non importa come,ma sarebbe bello e forse stimolante se chi si avvicina al tiro sa di avere dei diritti uguali in tutta Italia,diritti dettati dalla meritocrazia e non rimborsi consistenti per i lecchini,pistole in comodato d'uso gratuito ad personam(praticamente personali)e finché chi ne è agevolato fa risultato ben venga ma non sempre è così.
se si vuole tutto è possibile altrimenti resteremo un piccolo gruppo di illusi che per venire a conoscenza anche di una medaglia vinta da Amore bisogna fare una ricerca su internet.

Online VENDETTA

  • Staff Redazione
  • Azzurro
  • *
  • Post: 2041
Re:Consiglio Federale 28.06.2012
« Risposta #13 il: Luglio 10, 2013, 23:31:14 pm »
le regole si possono cambiare e non solo in peggio,bisogna capire se c'è intenzione di promuovere lo sport o se si utilizza lo stesso per pararsi il sedere per fare i propri comodi come spesso vediamo nelle sezioni tsn(non tutte per fortuna),non importa come,ma sarebbe bello e forse stimolante se chi si avvicina al tiro sa di avere dei diritti uguali in tutta Italia,diritti dettati dalla meritocrazia e non rimborsi consistenti per i lecchini,pistole in comodato d'uso gratuito ad personam(praticamente personali)e finché chi ne è agevolato fa risultato ben venga ma non sempre è così.
se si vuole tutto è possibile altrimenti resteremo un piccolo gruppo di illusi che per venire a conoscenza anche di una medaglia vinta da Amore bisogna fare una ricerca su internet.
:-[
Non dimenticate mai che c'è un aspetto istituzionale ed un aspetto sportivo , dove , anche se pare semplice , diventa difficile far convivere le due necessità con un sistema semplicistico come è appena stato descritto . L'istituzionale , o quote CIMA , legittime o meno , non possono per regolamenti amministrativi coprire montepremi di quel tipo , almeno allo stato attuale delle regole. Mi dispiace , l'idea potrebbe apparire anche lodevole ma purtroppo di non possibile applicazione ora.



Cari amici si parla sempre di soldi a carico delle entrate delle sezioni già esigue, se trattasi di realtà sane, appena sufficienti

per coprire le spese di manutenzione delle strutture.

Ma che fine fanno e come sono impiegati i danari che elargisce lo stato italiano tramite il CONI?

Si parla di milioni di euro che, in buona sostanza, alimentano gli appannaggi di chi ha gia lo stipendio come la Turisini, Di

Donna, Ricci etc. già pagati, in sintesi, per fare sport.

http://www.uits.it/documenti/INCARICHI_CONFERITI_TRIM2_2013.pdf

Poi ci sono spese per trasferte e rimborsi per Presidente e Dirigenti che su un bilancio di qualche anno fa ammontavano ad

oltre 1.200.000,00 €.
 
La parte sportiva dovrebbe reggersi solo con quei soldi, stringessero un po la cinghia anche i dirigenti federali visto che c'è

crisi per tutti.
« Ultima modifica: Luglio 10, 2013, 23:35:21 pm da VENDETTA »

Offline gianvi

  • Azzurro
  • *****
  • Post: 524
Re:Consiglio Federale 28.06.2012
« Risposta #14 il: Luglio 11, 2013, 08:30:46 am »
nessuno parla di gravare ancora sulle finanze delle sezioni(altro argomento se le stesse abbiano somme esigue da gestire o in alcuni casi sono ben allineate alla federazione nello spreco ;D ;D)basterebbe destinare parte delle quote cima incassate da uits e parte dei soldi dati dal coni attualmente utilizzati per stipendi da megamanager.

non mi dispiace pagare anche l'aria che respiro quando entro in un poligono,lo faccio volentieri perché vado a divertirmi,ma invogliare i giovani è cosa diversa come è diverso poter pensare ad acquistare un arma come investimento sui risultati e rimborsi ottenibili e non tirare con delle ciofeche che per fare punti bisogna far miracoli.
nel calcio ed in altri sports i giovani sono invogliati da premi consistenti.

Offline gunny

  • MegaBoss
  • Azzurro
  • *****
  • Post: 3024
    • Alpinisusa.IT
Re:Consiglio Federale 28.06.2012
« Risposta #15 il: Luglio 11, 2013, 11:33:47 am »
Gianvi,
non so più come spiegartelo, ormai lo scritto diverse volte ma mi ripeto: le sezioni TSN non nascono come società sportive e non lo sono nemmeno per vocazione. La legge (codice di ordinamento militare) le prevede come luoghi di addestramento di chi è obbligato per legge a portare un arma, come luoghi dove chi ne fa richiesta può ottenere il certificato di maneggio armi (CIMA), poi alla fine sono anche sodalizi dove privati cittadini possono esercitarsi al tiro e praticare attività sportiva.

Se non ti entra in testa questo semplice concetto continuerai a fare polemiche inutili e sterili basando i tuoi ragionamenti su presupposti non corretti, dando per scontato che siccome nella tua esperienza hai constatato che qualcuno ha agito con finalità e interesse personale, così sia per l'universo mondo delle sezioni, la componente sportiva è un di più che negli anni ha preso le sembianze del vestito della domenica per le sezioni, la trasformazione (recente) in ASD è una mera questione volta a ottenere una convenienza fiscale, i compensi ai collaboratori, creata con una legge dello stato voluta dal CONI.

Riprendo il concetto espresso da Attilio Fanini: in una sezione gestita correttamente, che rispetta tutte le regole e le leggi (agibilità e sicurezza), che effettua tutte le manutenzioni ordinarie e straordinarie necessarie (a beni di proprietà del demanio militare), che addestra e forma periodicamente i collaboratori (direttori di tiro, istruttori e volontari), che retribuisce a norma di legge eventuali dipendenti fissi, ed infine che versa a UITS tutto quanto dovuto (o meno), non avanza poi gran ché per fare promozione e incentivare la pratica del tiro sportivo, non c'è grasso che cola... per dirla con un eufemismo.

E' proprio la duplice anima, istituzione e sportiva, a creare confusione e impedire una gestione della parte sportiva come un qualunque altro sport riconosciuto dal CONI e praticato alle Olimpiadi.
Sono da sempre un sostenitore della separazione delle due anime, in modo che le ASD pensino e facciano solo sport svincolate dalle sezioni ma in regime di affiliazione UITS, mentre le sezioni pensino e facciano quello per cui sono chiamate a fare, mettendo anche a disposizione con forme di convenzione gli impianti per le attività delle ASD (come avviene per qualunque altro sport).

La parte sportiva per crescere e dotarsi della dovuta autonomia, non può continuare a essere una specie di "parassita" come l'edera sui muri (mi si conceda il paragone solo a titolo esemplificativo). L'attuale impostazione più che alle sezioni fa comodo a UITS che tenendo il piede in due scarpe alla fine fa ciò che le pare girando il berretto alla bisogna.
--------------------------
a brusa suta l' Susa

Offline armageddon

  • Maestro
  • ****
  • Post: 447
Re:Consiglio Federale 28.06.2012
« Risposta #16 il: Luglio 11, 2013, 13:02:18 pm »
Gianvi,
non so più come spiegartelo, ormai lo scritto diverse volte ma mi ripeto: le sezioni TSN non nascono come società sportive e non lo sono nemmeno per vocazione. La legge (codice di ordinamento militare) le prevede come luoghi di addestramento di chi è obbligato per legge a portare un arma, come luoghi dove chi ne fa richiesta può ottenere il certificato di maneggio armi (CIMA), poi alla fine sono anche sodalizi dove privati cittadini possono esercitarsi al tiro e praticare attività sportiva.

Se non ti entra in testa questo semplice concetto continuerai a fare polemiche inutili e sterili basando i tuoi ragionamenti su presupposti non corretti, dando per scontato che siccome nella tua esperienza hai constatato che qualcuno ha agito con finalità e interesse personale, così sia per l'universo mondo delle sezioni, la componente sportiva è un di più che negli anni ha preso le sembianze del vestito della domenica per le sezioni, la trasformazione (recente) in ASD è una mera questione volta a ottenere una convenienza fiscale, i compensi ai collaboratori, creata con una legge dello stato voluta dal CONI.

Riprendo il concetto espresso da Attilio Fanini: in una sezione gestita correttamente, che rispetta tutte le regole e le leggi (agibilità e sicurezza), che effettua tutte le manutenzioni ordinarie e straordinarie necessarie (a beni di proprietà del demanio militare), che addestra e forma periodicamente i collaboratori (direttori di tiro, istruttori e volontari), che retribuisce a norma di legge eventuali dipendenti fissi, ed infine che versa a UITS tutto quanto dovuto (o meno), non avanza poi gran ché per fare promozione e incentivare la pratica del tiro sportivo, non c'è grasso che cola... per dirla con un eufemismo.

E' proprio la duplice anima, istituzione e sportiva, a creare confusione e impedire una gestione della parte sportiva come un qualunque altro sport riconosciuto dal CONI e praticato alle Olimpiadi.
Sono da sempre un sostenitore della separazione delle due anime, in modo che le ASD pensino e facciano solo sport svincolate dalle sezioni ma in regime di affiliazione UITS, mentre le sezioni pensino e facciano quello per cui sono chiamate a fare, mettendo anche a disposizione con forme di convenzione gli impianti per le attività delle ASD (come avviene per qualunque altro sport).

La parte sportiva per crescere e dotarsi della dovuta autonomia, non può continuare a essere una specie di "parassita" come l'edera sui muri (mi si conceda il paragone solo a titolo esemplificativo). L'attuale impostazione più che alle sezioni fa comodo a UITS che tenendo il piede in due scarpe alla fine fa ciò che le pare girando il berretto alla bisogna.

applausi ;),aggiungo che nella sezione che frequento i 4 tiratori agonisti si sdebitano con il lavoro volontario quando occorre,per il resto concordo.

Offline gunny

  • MegaBoss
  • Azzurro
  • *****
  • Post: 3024
    • Alpinisusa.IT
Re:Consiglio Federale 28.06.2012
« Risposta #17 il: Luglio 11, 2013, 13:35:52 pm »
perdonate gli errori grammaticali  :-[  :-[ :-[ e le imprecisioni  :-[ ... mi correggo da solo

Gianvi,
non so più come spiegartelo, ormai l'ho scritto diverse volte ma mi ripeto: le sezioni TSN non nascono come società sportive e non lo sono nemmeno per vocazione. La legge (codice di ordinamento militare) le prevede come luoghi di addestramento di chi è obbligato per lavoro a portare un arma, come luoghi dove chi ne fa richiesta può ottenere il certificato di maneggio armi (CIMA), poi alla fine sono anche sodalizi dove privati cittadini, previa iscrizione, possono esercitarsi al tiro e praticare attività sportiva (tesserandosi come agonisti UITS).

...
« Ultima modifica: Luglio 11, 2013, 13:45:18 pm da gunny »
--------------------------
a brusa suta l' Susa

Offline gunny

  • MegaBoss
  • Azzurro
  • *****
  • Post: 3024
    • Alpinisusa.IT
Re:Consiglio Federale 28.06.2012
« Risposta #18 il: Luglio 11, 2013, 14:40:15 pm »
Sportivo e Istituzionale non sono due facce di una medaglia bensì facce distinte di due medaglie accoppiate con la forza che in comune hanno solo la necessità di poligoni di tiro per praticare ed esercitare le varie attività, per il resto sono due mondi tanto lontani quanto diversi la cui coabitazione è al momento una necessità (vita o morte) solo dello sportivo.

Lo sanno anche i sassi... l'istituzionale campa senza lo sportivo, mentre lo sportivo da solo, con il sistema attuale, no! Quindi a noi sportivi (perché pure io mi ritengo tale) mancano le gambe per camminare da soli... questo stato di cose e il fattore sport di nicchia hanno poi creato l'altra parte del danno (e lo scrivo a malincuore, proprio perché sono anche sportivo), ovvero che allo sportivo (persona) si debba concedere tutto e si debba necessariamente investire alla cieca nei giovani, pur di far credere che questo è uno sport per giovani (under 18 intendo), quando pure questa è una mezza bufala. A mio personale avviso una promozione fatta così tanto per illudere le masse o cercare di far credere che il tiro sportivo sia divertente tutto rosa e fiori, mi pare uno spreco di risorse, cosa oltretutto disdicevole con i tempi che corrono.

E' al contempo una grande forzatura che i componenti del consiglio direttivo UTIS, così come quello di una sezione TSN, siano chiamati a decidere contemporaneamente per due ambiti così lontani e distinti tra loro, rischiando di non avere le necessarie competenze e/o adeguate visioni che inevitabilmente portano a scelte conflittuali che generano malcontento ad entrambe le anime, creando piccoli e grandi "pasticci", compresi quelli dei numeri che "mescolati" o "amalgamati" bene quanto si voglia non permettono poi di capire ne per UITS, ne per le Sezioni TSN, il valore e il "peso" dell'attività sportiva, visto che proprio dietro quella ci si para quando si vuole dare l'immagine migliore del "sistema".
--------------------------
a brusa suta l' Susa

Offline gianvi

  • Azzurro
  • *****
  • Post: 524
Re:Consiglio Federale 28.06.2012
« Risposta #19 il: Luglio 11, 2013, 16:11:08 pm »
Caro Gunny,
sai che da sempre auspico la divisione tra sportivo ed istituzionale ed il mio rammarico è di essermi  lasciato raggirare dalle cose dette e non dette,lasciate intendere o travisate ed ho lavorato facendo anche da traino per altre forze/lavoro gratuite per costruire una sezione con l'illusione propinata da chi nel tsn già sguazzava e amministrava da anni che lo sportivo aveva pari dignità dell'istituzionale ed anzi,visto che ci si manteneva grazie al volontariato,si svolgeva il lavoro a gratis per alimentare l'attività sportiva.
le idee mi si sono chiarite solo di recente allorquando,arrivati i primi stipendiati mi sono reso conto di come vanno le cose nei tsn e l'ambiguità viene ulteriormente agevolata dai vari statuti che permettendo l'elezione del consiglio a tutti gli iscritti(alcuni dicono:tranne gli obbligati ;D ;D)lasciano intendere che le sezioni siano asd.
allora abbiate il coraggio di rinunciare alla "veste della domenica"
siate impresa e tirate fuori i denti per avere ciò che vi spetta ma d'altra parte come tutte le imprese che si rispettano non chiedete sconti dichiarandovi onlus/asd e che si paghino le tasse come fanno tutte le imprese grandi o piccole che siano gestite da persone a modo.
non è una risposta personale è più uno sfogo per come vanno le cose,nulla a che dire se chi lavora guadagna visto anche il carico di responsabilità ma a questo punto non capisco la funzione dei soci volontari nello scegliere gli/l'amministratore,per me  palestra o piscina,poligono o pista da sci non cambia niente quando so che per utilizzare le strutture devo pagare ma non mi va di farmi prendere per i fondelli da chi vuole utilizzare solo delle risorse gratuite nel momento del bisogno per poi farsi i suoi comodi.
scusate lo sfogo.

p.s.
nelle piscine,nei campi da calcio,da basket o pallavolo nelle piste da cross a dei kart nelle piste d'atletica e da pattinaggio non ci sono obbligati che portano denaro continuamente.