Un caro saluto a tutti,
Gunny è ovviamente da scusare in pieno, ... la P.A. è veramente la più bella specialità da vedere in termini spettacolari tra le specialità del TaS. Colpire in successione e in brevi tempi (sempre più ridotti) le 5 sagome poste a 25 mt e che risultano aperte per solo per pochi secondi dà evidenza di preparazione, concentrazione, precisione, cura dell'arma, dei gesti, da effettuare con dinamicità! Davvero non si ha il tempo per pensare se non lo si è pensato e poi ripensato e provato e riprovato in allenamenti e oltre.
L'attuale meccanismo di finale, illustrato anche l'anno scorso nel corso dei campionati italiani, dà evidenza poi di come sia possibile ogni risultato una volta qualificatisi tra i primi 8, quanto già fatto viene annullato, e la finale è una sorta di eliminazione tipo shut-off, con l'esecuzione della serie però, non sul tiro, e si contano solo gli INNER-TEN (le mouches). Comunque ragguardevole il 13° posto di Mazzetti con 580, pensando che con 584 si accedeva in finale. Gli auguri a Riccardo di ogni bene. Spilotro, giovanissimo, si sta avvicinando bene alla preparazione ottimale, che è anche maturità e meccanismi acquisiti da serie e serie di tiri e tiri, si spara a memoria ... sul solo gesto atletico che il tiratore compie, l'alzata e i movimenti di traslazione, con le pause sui vari bersagli, e il colpo deve partire pur se non allineati all'eccellenza, ... e come dice il buon Sevieri su un bellissimo post qui letto, aproposito della finale olimpica di Seul (l'unico 300/300 della manifestazione), sull'ultima sagoma è ammessa anche la "cacciavitata" quando non allineato a schema.
Auguri a tutti i nostri atleti di questa esaltante specialità ...