Autore Topic: VENTI DI GUERRA - INTERVISTA AD ATTILIO FANINI  (Letto 8145 volte)

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Offline chelestin

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Re:VENTI DI GUERRA - INTERVISTA AD ATTILIO FANINI
« Risposta #30 il: Febbraio 25, 2012, 00:40:27 am »
La sezione è guidata da un presidente e dal consiglio, spesso non scelto dal presidente nelle sezioni piccole, ma scelto a tavolino nelle grandi.
I problemi che il presidente e il consiglio che incontrano non sono i problemi delle persone ma i problemi delle sezioni. Nelle piccole sezioni  c'è il problema di come gestire i soldi non certo il problema di "quanto mi prendo di stipendio quest'anno?".
Quando si parla del 25% da dare alla uits e dice che è un problema, certo non è nostro perchè gli diamo soldi della sezione, non personali. Spesso dare il 25% alla uits crea un problema al presidente figurativamente, perchè di fatto il problema è della sez. che si ritrova a dover usare meno soldi di quelli che potrebbe avere a disposizione.
 Nelle piccole sez. avere un nuovo socio spesso è frutto di un lavoro svolto: una buona accoglienza, una parola positiva ascoltata, un atmosfera gentile e serena...frutto del lavoro di squadra della sezione, e non dell'uits.
Ma per tornare a bomba....non ci sono problemi "del presidente", ossia ci possono anche essere di relazione tra persone, ma i problemi veri sono tra la sezione e la uits.

Offline gianvi

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Re:VENTI DI GUERRA - INTERVISTA AD ATTILIO FANINI
« Risposta #31 il: Febbraio 25, 2012, 06:15:33 am »
sicuramente ai ragione se parli di sezioni con numero di soci e di obbligati esiguo,piccole realtà che sopravvivono grazie alla tenacia ed alla passione di volontari ma altra cosa è la sezione con oltre 1000 obbligati dove la mole di danaro fa si che ci siano interessi contrastanti ed è facile trovare presidenti proni ad dettame di Roma solo per non avere qualcuno che gli faccia le pulci.
chi si candiderà alla guida di uits avrà una brutta gatta da pelare:ricompattare i rapporti sezioni/federazione e proporre un modus operandi per favorire la crescita delle attività non obbligate nelle sezioni.
appassionati di tiro ne sono tanti ed allora chiediamoci perché non restano nelle sezioni,non mi pare che iscriversi e tirare nei campi privati costi meno,anzi,e se la gente diserta le sezioni che hanno una distribuzione logistica non indifferente e le potenzialità,in molti casi, di accoglienza ben superiori di qualunque struttura privata un motivo ci dovrà pur essere.

Offline chelestin

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Re:VENTI DI GUERRA - INTERVISTA AD ATTILIO FANINI
« Risposta #32 il: Febbraio 25, 2012, 09:11:24 am »
Gianvi, si sto parlando di sez piccole, o cmq con un numero di obbligati che non raggiunge i 500, e magari un 100 di soci volontari.
Soffermarsi a riflettere su quanto affermi sarebbe la chiave per aprire la porta, ma a chi interessa?
 Gli obbligati portano soldini  ma il giochino è che sono obbligati, nel bene e nel male sono obbligati a frequentare un poligono. Spesso non conoscono neanche il presidente, esplicano il loro dovere e se ne vanno. Non gli interessa se il presidente è socievole, in gamba o meno. Per cui  che importa se i soci volontari hanno esigenze diverse? Che importa ascoltare il polso de tiratori amatoriali? per gli agonisti magari c'è più attenzione perchè portano prestigio e soldini, ma sopratutto i voti plurimi. Per gli altri se vengono vengono altrimenti ciaooooo. Di certo non passa per il cervello di frequentare gli stands, farsi vedere, chiaccherare con loro, creare un rapporto, dargli la possibilità di interagire tra loro stessi con spazi comuni, adibiti a chiacchere e non solo...e va bhe il discorso è lungo....ma tu sai se ti soffermi cosa ci manca!

Online VENDETTA

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Re:VENTI DI GUERRA - INTERVISTA AD ATTILIO FANINI
« Risposta #33 il: Febbraio 25, 2012, 09:14:04 am »
L'intervista ha ammutolito gli osservatori Romani Ricky e Bilmar.
In verità Bilmar era muto da un bel po ma speravo ad un ritorno di voce, secondo me, con l'intervista di Fanini il processo è irreversibile.
Eppure Bilmar quando appoggiava Fanini sembrava Capitan Coraggio oggi dà l'impressione di essere Capitan Facassa.
Ciao

Forse aspettano il ritorno del Presidente per avere indicazioni e dire la loro degli altri.

Quando il gatto non c'è i topini ballano.

Divertitevi "Ragazzacci" di concentrica ma quando tornerà il "Katze" farete i conti.
« Ultima modifica: Febbraio 25, 2012, 09:21:26 am da VENDETTA »

Offline diamante

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Re:VENTI DI GUERRA - INTERVISTA AD ATTILIO FANINI
« Risposta #34 il: Febbraio 25, 2012, 23:53:39 pm »
L'intervista ha ammutolito gli osservatori Romani Ricky e Bilmar.
In verità Bilmar era muto da un bel po ma speravo ad un ritorno di voce, secondo me, con l'intervista di Fanini il processo è irreversibile.
Eppure Bilmar quando appoggiava Fanini sembrava Capitan Coraggio oggi dà l'impressione di essere Capitan Facassa.
Ciao

Forse aspettano il ritorno del Presidente per avere indicazioni e dire la loro degli altri.

Quando il gatto non c'è i topini ballano.

Divertitevi "Ragazzacci" di concentrica ma quando tornerà il "Katze" farete i conti.


Ma no i nostri beniamini supporter, amici del giaguaro, prima che abbiano facoltà di parlare sono in attesa del "la", ovvero, l'uscita nella pagina a pagamento della federazione su "Armi e Tiro" con la risposta Presidenziale al Senatore Lannutti.
Ne vedremo delle belle e prepariamoci alla tempesta politica che ne deriverà.
Ciao
« Ultima modifica: Febbraio 26, 2012, 00:00:36 am da diamante »

Offline pratesi

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Re:VENTI DI GUERRA - INTERVISTA AD ATTILIO FANINI
« Risposta #35 il: Febbraio 26, 2012, 16:56:05 pm »
Richiesta di precisazione :
chelestin fa una nota su  " voti plurimi " per i tesserati uits nei consigli sezionali. Mi pare che non ci sia più questa norma e che sia stata annullata in passato. O sbaglio ?
Pratesi

Offline chelestin

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Re:VENTI DI GUERRA - INTERVISTA AD ATTILIO FANINI
« Risposta #36 il: Febbraio 26, 2012, 17:08:33 pm »
Ciao Pratesi, forse mi sono spiegato male....Con voti plurimi intendo quelli che derivano dagli agonisti in base alla loro attività agonistica appunto, che danno più potere alla sezione quando questa va a votare per il Consiglio centrale.

Offline giorgio

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Re:VENTI DI GUERRA - INTERVISTA AD ATTILIO FANINI
« Risposta #37 il: Febbraio 26, 2012, 19:16:36 pm »
Ciao Pratesi, forse mi sono spiegato male....Con voti plurimi intendo quelli che derivano dagli agonisti in base alla loro attività agonistica appunto, che danno più potere alla sezione quando questa va a votare per il Consiglio centrale.

Anch'io avevo lo stesso dubbio di Pratesi e la tua risposta però non lo  ha fugato completamente: ogni presidente ha un tot di voti in base al numero di agonisti della sua sezione? Cioè una piccola sezione, se ha tanti agonisti, potrebbe avere un peso "concreto" (ad esempio 7 voti) maggiore di una sezione molto più grande ma con meno agonisti tesserati (magari solo 5 voti)?
O il "potere" di cui parli è solo un peso "politico"?
Grazie!

Offline Ricky

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Re:VENTI DI GUERRA - INTERVISTA AD ATTILIO FANINI
« Risposta #38 il: Febbraio 26, 2012, 19:37:14 pm »
Un caro saluto a tutti,
di cose se ne leggono tante, a volte portano pensieri e riflessioni, a volte non suscitano alcun particolare interesse, le cose lette sono un dato di fatto e nulla più, … qualcuno mi invita a dire la mia?

Mi va di iniziare con dei commenti. Leggo con stupore che i miei interventi sembrano suggeriti dal Presidente, e che ora essendo egli in vacanza, e non avendo IO ricevuto indicazioni, non possa dire la “mia” che poi sarebbe implicitamente la “sua”. Nulla di più fantasioso. E ai lettori del sito, che non so quanti siano, vorrei azzardare anche una ipotesi circa il mancato intervento di Bilmar, anch’egli a volte invocato. E anche qui mi ripeto, il buon Marco oltre a essere un tiratore sportivo, oltre a rivestire la carica di Presidente della sua sezione, ora siede anche nella stanza dei bottoni, OGNI sua partecipazione sarebbe senz’altro vista come una presa di posizione POLITICA, creando scompenso e previsione di argomentazione in un eventuale dibattito consigliare su argomenti magari dibattuti anche su questo Forum, quindi non c’è miglior arma che il silenzio, come a volte operato anche a più alti livelli.

La fantasia non ha limiti, ma vivaddio, la realtà è un’altra! Non so da cosa discendano queste elucubrazioni mentali, si vede che molti debbono per forza trovare una ragione a quello che leggono, e quando ragione non c’è se la inventano.

A parte questo inciso, l’intervista di Fanini non so se sia stata richiesta dallo stesso Presidente di Vergato o se sia una idea di Franceschetto per parlare delle argomentazioni che da tempo pervadono il Forum. Ho avuto modo di conoscere Fanini per alcuni aspetti di competenza nel corso del mandato consigliare che ci ha visti seduti allo stesso tavolo e sono stato a parlare con lui degli stessi argomenti, ognuno di noi con i suoi punti di vista e con il proprio retaggio di conoscenze. Le conoscenze sono proprie, rappresentano un valore, e del nostro mondo più si sa e più si vale come in ogni Sistema, in ogni struttura che si assume a Organizzazione, quando si è chiamati a dire la propria sapendo che la decisione potrà apportarvi beneficio o meno.

È richiesto il cambiamento? Ai Presidenti di Sezione è lasciato l’ARBITRIO di scegliersi il referente tra quelli che vorranno scendere in campo. E i Presidenti di Sezione sono persone intelligenti, capaci, qualcuno è autorevole, qualcun altro è autoritario, ma questa è altra argomentazione anch’essa venuta fuori nel dibattito. Tutti vivono sul campo le difficoltà delle sezioni che dirigono, con i più svariati risvolti.

Fanini al punto 1 afferma che furono i Presidenti a scegliere l’Out Out di Ente Pubblico per la Federazione che li rappresenta, come possono le sezioni ora porsi sullo stesso livello? È gerarchicamente impossibile qualunque sia la struttura organizzativa che si immagini, a meno di riformarla ex novo, ma tutto è possibile, nulla è scritto sulla pietra come i Comandamenti.
Al tempo si è mancato di PREVISIONE? Questa è una delle qualità dei Leader, come ho già evidenziato in altri post, oggi il punto torna in discussione, saremo mai  ascoltati? O lo Stato sta decidendo in autonomia visto il pateracchio [dal Wikizionario (dispregiativo) accordo ambiguo o malriuscito, raggiunto in modo non trasparente o non ben chiarito tra chi vi prende parte] che qualcuno è riuscito a creare? So per certo che il Ministero è ogni tanto chiamato ad esprimersi su vari accadimenti con le famose INTERROGAZIONI, non solo dal Sen. Lannutti. sono molti anche gli interventi e i lamenti dei singoli associati, sotto ogni veste. Cosa volete che i Vertici Nazionali possano pensare? Che cosa siamo capaci come Sistema di combinare? Queste potrebbero essere le conseguenze, anche se è argomento di altro post.
 
Tornando al discorso, Fanini al punto 2 afferma che ne conosce le esigenze, ma che ancora non ha deciso se candidarsi o meno. Essere rappresentativi di problematiche non equivale a dire di poterle inevocabilmente risolverle, il resto si vedrà.

Venti di guerra? Per così poco? Mi hanno detto che al tempo delle scorse elezioni egli creò anche un sito riservato ai Presidenti, oggi basta poco per potersi rendere conto delle esigenze della base, per quanto mi riguarda è un argomento che non prendo in considerazione perché sono un tiratore, mi auguro che i meccanismi di rappresentanza siano di rilevanza e basta, e che siano efficienti, perchè se qualcuno di noi trova difficoltà di ogni tipo, abbia modo di poterle rappresentare ai vari vertici per poterVI trovare aiuto e collaborazione. Non mi sono mai messo nelle vesti di Presidente, davvero non saprei partecipare il loro punto di osservazione, e se si sentano garantiti e collaborati dall’UITS.

I presidenti hanno autorità, di questo ne sono ben consci, qualcuno ne abusa, qualcuno invece è davvero a cercare di far quadrare il cerchio per permettere agli appassionati iscritti di poter soddisfare le proprie esigenze. A costoro il GRAZIE incondizionato di tutti. I molti forse se ne fregano di UITS e di tutti gli ammennicoli di cui stiamo a parlare. Certificazioni? Potere di firma? Certificato elettronico? Costi correlati? Promozione dello Sport?
Ogni tanto, tra gli altri, riemerge il problema delle quote, come se fosse anche questo un elemento vitale, l’organizzazione UITS è di fatto sul campo, un po’ di attività le disciplinano e le curano, qualche spesa il Vertice pure ce l’avrà per organizzare tesseramento, Campionati, Giurie, Gare, pubblicare risultati, e formare quadri e attività tecniche! Di rimando nessuno dei Tesserati usufruisce di servizi? Già dal 1936 qualcuno aveva previsto la tal cosa, siamo ancora a discuterne? Forse bisognerà cambiare sistema ma nessuno mi sembra ne abbia proposto mai varianti.

Guerra? Obrist (non sappiamo), …, Fanini (forse), … Chelestin (forse), … chi scegliere?  Venti di guerra? Rappresentanza sentita?  O il Sistema è vittima di se stesso? O alla massa va bene le cose come vanno? Siamo tutti rappresentati sul Forum? O  trova corpo di maggioranza solo la “dissidenza”? Comunque sia, dal mio punto di vista, è un piacere argomentarmi con i vari punti di vista e esperienze degli utenti, sotto questo aspetto il forum rappresenta davvero una fonte inarrivabile e irraggiungibile di INFORMAZIONE.


Un caro saluto a tutti

Online VENDETTA

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Re:VENTI DI GUERRA - INTERVISTA AD ATTILIO FANINI
« Risposta #39 il: Febbraio 26, 2012, 20:21:55 pm »
10) Franceschetto :
La prima cosa che farà se dovesse diventare il nuovo presidente della UITS
Fanini :
Sono tante le cose che farei ma le prime in ordine d’importanza saranno:
- ringraziare sentitamente l’Assemblea Nazionale e garantire insieme ai consiglieri eletti che per fatti dentro o fuori dell’UITS che metteranno in discussione la nostra irreprensibilità e specchiata moralità di uomini o amministratori, anche per tutela dell’immagine, dell’onorabilità dell’UITS e del buon nome del TSN, non esiteremo un solo istante a rimettere il mandato;
- mettermi subito al lavoro per servire le Sezioni del TSN e risolvere i loro problemi che conosco benissimo per esperienza diretta;
- tagliare le spese superflue, gli stipendi d’oro e distribuire quante più risorse alle Sezioni TSN in maniera perequativa o secondo l’indirizzo che deciderà l’Assemblea nazionale dei Presidenti delle Sezioni TSN, massimo organo statutario da cui l’UITS dovrà dipendere.

Spero che Fanini scenda in campo.

Se si farà garante di quest'impegno avrà rispetto e collaborazione senza se e senza ma.

Il Tiro a segno ha bisogno di questo sforzo senza clamori o polemiche per crescere ed uscire dal "Medio evo".

Se il vertice immaturo non comprende che ha fatto il suo tempo e le "dimissioni" sono la strada

percorribile per evitare attacchi che danneggiano tutto il TSN, non ci resta che accompagnarlo nel percorso del

"Benservito".

Dalla dichiarazione di Fanini si comprende che la maturità ed il benessere dipendono da valori che lui e chi insieme

a lui si sentono in grado di offrire.



O lo Stato sta decidendo in autonomia visto il pateracchio [dal Wikizionario (dispregiativo) accordo ambiguo o malriuscito, raggiunto in modo non trasparente o non ben chiarito tra chi vi prende parte] che qualcuno è riuscito a creare? So per certo che il Ministero è ogni tanto chiamato ad esprimersi su vari accadimenti con le famose INTERROGAZIONI, non solo dal Sen. Lannutti. sono molti anche gli interventi e i lamenti dei singoli associati, sotto ogni veste. Cosa volete che i Vertici Nazionali possano pensare? Che cosa siamo capaci come Sistema di combinare? Queste potrebbero essere le conseguenze, anche se è argomento di altro post.
 


Cosa significa?????????????????

Detta così sembra che le vittime siano i dirigenti federali.

Ma si sono mai chiesti il perchè ogni volta che prendono una decisione c'è chi si lamenta?

Io farei dell'autocritica ma in quel caso essi pensano di essere degli "infallibili Padreterni" e chi si lamenta è un

criminale.

In democrazia non funziona così, se non garantisci trasparenza ed imparzialità è naturale che diventi bersaglio.

In ogni caso chi si lamenta non "Spara sulla Croce Rossa".

Solitamente ha subito un torto come "Vendetta".


http://www.youtube.com/watch?v=-MZ-h5aGhjg&feature=related
« Ultima modifica: Febbraio 26, 2012, 20:52:11 pm da VENDETTA »