Autore Topic: Nuova ed ennesima interrogazione parlamentare su UITS!!!  (Letto 38744 volte)

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Offline diamante

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Re:Nuova ed ennesima interrogazione parlamentare su UITS!!!
« Risposta #110 il: Febbraio 11, 2012, 15:06:32 pm »
scritta di getto, ... sei una corretta persona Diam, d'altronde sia io che tu e gli altri utenti prendiamo questo Forum come un modo di esprimere opinioni e pareri, non vogliamo essere gli avvocati di nessuno, credo, stiamo solo a commentare un particolare mondo fatto di storia, persone, fatti, episodi, e altro. Non voglio essere di risposta Diam, solo che conosco la sezione di Carosino e tutti i suoi personaggi, d'altronde è alla mia portata in termini di vicinanza come già anticipato. Posso dire a tutti che sono persone serie, che lavorano, istituzionalmente e sportivamente, ... poi è chiaro che di dietrologia se ne può fare tanta se si vuole. Se vi dico che a suo tempo ci furono pressioni del Sindaco per la sua costituzione ci credete? I vigili urbani di Taranto non sapevano dove potersi esercitare con poco impegno di spesa, organizzavano trasferte a Brindisi, ... in questi tempi invece sta emergendo un problema di sede per Carovigno, erede anche della sezione di Francavilla, questa sciolta per altri motivi (aveva anche una struttura di poligono di cui si possono osservare ancora le quinte, ma è  inclusa oramai nella città, con una statale di fronte alle linee di tiro),  ... nomi che a tanti non dicono nulla ma che sono realtà territoriali.
A tal proposito se che l'Unione aveva organizzato un censimento delle sezioni, chissà che esiti abbia mai avuto.
Viviamo una realtà complessa e variegata, non sto a ripetermi, ognuno degli appassionati e degli iscritti basta che si guardi intorno, ... zitti tutti? Anche questa è politica d'azione, lungi da me i commenti, non posso avere ragione. La ragione è della realtà, io se posso dire la mia la posso dire nel concreto su quello di cui ho diretta conoscenza, anche gli altri aspetti a cui ho accennato sono solo visti, noti, ma non conosciuti profondamente, come ad esempio chi la relativa realtà la vive sulle proprie spalle, e se ne raccoglie le responsabilità.
Quante volte ho inneggiato al GRAZIE ai Presidenti?
A loro è delegato il presente e il futuro del nostro SISTEMA, che spero possa permettere a chiunque abbia un'arma di potersi sempre esercitare, di divertirsi, in sicurezza, di fare gare e a far raggiungere risultati di rilievo a chi ha passione sportiva.

Un caro saluto a tutti


Non farmi ricordare la faccenda dello scioglimento di Francavilla e dei suoi anziani dirigenti, persone per bene, che furono messi sotto pressione per devolvere un bel po di quattrini al comitato ed all'uits, invece, imperterriti preferirono la sezione di Carovigno.
Si parla di decine di migliaia di euro di cui un Candelese si era messo a caccia.
Caro Ricky il tuo Presidente Nazionale dice che l'UITS non fa politica ed ora escono i sindaci che fanno pressioni e l'UITS cosa fa chiude Taranto per favorire Carosino ma dai lo comprendono anche i bambini che Caputo ha preso la fissa contro Taranto.
Caro amico mio non ho voglia d'aggiungere altro, anzi ad imperitura memoria dico solo:
"coloro che hanno commesso nefandezze saranno scomunicati dalla futura santa romana unione".

Cmq caro Ricky non portarci a sperdere torna in tema e rispondi:"è vero si o no quello che dice l'interrogazione"?

 ;D ;D ;D ;D ;D ;D ;D ;D ;D ;D


Offline stefanofranceschetto

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Re:Nuova ed ennesima interrogazione parlamentare su UITS!!!
« Risposta #111 il: Febbraio 11, 2012, 18:56:41 pm »
Ci sono Presidenti e Consigli Direttivi che hanno costruito (o ricostruito) fior di sezioni con notevole impegno e sacrificio personale, ed ora, sempre piu' spesso, capita che queste sezioni vengano scippate (o che si provi a scipparle) da chi ha messo gli occhi sulla cassa, da chi intravede la possibilita' di trasformare la Sezione in un Bancomat, da chi vorrebbe usarla per i propri interessi, per farne un campo di addestramento paramilitare o per i propri giochetti. Non fingere di cascare dal pero, hai troppa esperienza per ignorare o fingere di ignorare queste cose...

Questo è un altro discorso e che approvo pienamente. Forse sono un nostalgico, ma mi chiedo se lo sport, l'onestà, l'amicizia e tutti quei valori che dovrebbero far parte della natura umana sono " cose vecchie da portare in cantina". Non voglio ignorare nulla, ho scritto romanzi su Tiropratico.com sulle sezioni scippate per i motivi che hai elencato tu. Ma ci sono delle magnifiche realtà, come tu stesso hai ammesso.Delle bellissime mele che non devono essere confuse con quelle marce

Offline gunny

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Re:Nuova ed ennesima interrogazione parlamentare su UITS!!!
« Risposta #112 il: Febbraio 12, 2012, 16:27:15 pm »
Per diretta conoscenza, so di una sezione emiliana dove l'ex presidente, fino a un anno fa utilizzava il bancomat sezionale per pagarsi le gomme dell'auto e le bollette delle utenze di casa sua...

Si è giustificato dicendo che per il ruolo e le responsabilità che ricopriva, quanto indebitamente sottratto alle casse sezionali era il minimo a titolo di rimborso spese!!!

Il problema è che il signor presidente in questione durante il suo mandato si sia appropriato di diverse migliaia di euro l'anno. Il sig. Iardella, inviato dalla federazione per ispezionare tale sezione, nella sua relazione ha candidamente ammesso che non fu possibile valutare la consistenza amministrativa per l'assenza di una contabilità e del registro dei soci... Ma non è seguito un commisariamento... Viene spontaneo chiedersi il perchè, ovviamente la sezione era per diverse migliaia di euro indietro con i versamenti a uits... Nessuna traccia di bilanci, degni di tal nome... Ma nessun commissariamento

Sarebbe bello ma credo toppo ottimistico pensare che si tratti di un caso unico.

Quanto ha esposto Lannutti deve necessariamente trovare valide giustificazioni da parte di chi è sotto accusa: Uits e la sua dirigenza!

Chiamare in causa le sezioni o far credere che sia in discussione la loro esistenza e il loro futuro per un azzeramento e/o forte ridimensionamento di Uits, è manovre molto scorretta e interessata.
Probabilmente sono chiamati a corte quei presidenti, e quelle sezioni, che hanno consentito al sistema di poter sopravvivere.

Chissià in quanti risponderanni  all'appello
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a brusa suta l' Susa

Offline chelestin

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Re:Nuova ed ennesima interrogazione parlamentare su UITS!!!
« Risposta #113 il: Febbraio 12, 2012, 18:07:49 pm »
Chiamare in causa le sezioni oo far credere che sia in discussione la loro esistenza e il loro futuro per un azzeramento e/o forte ridimensionamentdi Uits, è manovre molto scorretta e interessata.
Probabilmente sono chiamati a corte quei presidenti, e quelle sezioni, che hanno consentito al sistema di poter sopravvivere.

Quoto, si tratta dell'operato solo di uits, quello messo in discussione.

Offline chelestin

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Re:Nuova ed ennesima interrogazione parlamentare su UITS!!!
« Risposta #114 il: Febbraio 12, 2012, 18:09:24 pm »
ATTO SENATO
INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/02700
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 15
Seduta di annuncio: 219 del 25/09/2007
Firmatari
Primo firmatario: MASSA AUGUSTO
Gruppo: L'ULIVO
Data firma: 25/09/2007
Destinatari
Ministero destinatario:
MINISTERO DELLA DIFESA
MINISTERO DELL'INTERNO
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO - POLITICHE GIOVANILI E ATTIVITA' SPORTIVE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA DIFESA delegato in data 25/09/2007
Stato iter: IN CORSO

Atto Senato

Interrogazione a risposta scritta 4-02700
presentata da
AUGUSTO MASSA
martedì 25 settembre 2007 nella seduta n.219

MASSA - Ai Ministri della difesa, dell'interno e per le politiche giovanili e le attività sportive - Premesso che:

l'Unione italiana di tiro a segno (UITS) è ente pubblico nazionale posto sotto la vigilanza del Ministero della difesa, ai sensi del regio decreto-legge 16 dicembre 1935, n. 2430, convertito dalla legge 4 giugno 1936, n. 1143, e successive modificazioni;

l'UITS è altresì Federazione sportiva nazionale di tiro a segno, ai sensi del decreto legislativo 23 luglio 1999, n. 242, riconosciuta ai fini sportivi dal Comitato olimpico nazionale italiano (CONI) ed è dotata di autonomia tecnica, organizzativa e di gestione, sotto la vigilanza del CONI medesimo;

le attività di tiro a segno sono svolte presso le Sezioni di tiro a segno nazionale e sono soggette alla vigilanza degli organi del Ministero dell'interno, a norma della legge 18 aprile 1975, n. 110, e successive modificazioni;

l'articolo 1 della legge 28 maggio 1981, n. 286, dispone, al primo comma, che coloro che prestano servizio armato presso gli enti pubblici o privati sono obbligati ad iscriversi ad una sezione di tiro a segno nazionale e devono superare ogni anno un corso di lezioni regolamentari di tiro a segno; nonché, al secondo comma, che l'iscrizione e la frequenza ad una sezione di tiro a segno nazionale sono obbligatorie anche ai fini della richiesta del permesso di porto d'armi per la caccia o per uso personale, per coloro che non abbiano prestato o non prestino servizio presso le Forze armate dello Stato;

le Sezioni di tiro a segno nazionale sono dotate di personalità giuridica di diritto pubblico, ex articolo 8 del regio decreto 21 novembre 1932, n. 2051, così come ribadito da consolidato orientamento giurisprudenziale della massima autorità giudicante (Corte di cassazione, Sezioni unite, sentenza n. 6319 del 22 giugno 1990 e n. 4287 del 20 aprile 1991), nonché dalla circolare del Ministero dell'interno n. 559 del 30 agosto 2000;

le Sezioni di tiro a segno nazionale possono svolgere, oltre alle attività istituzionali di addestramento e certificazione imposte dalla citata normativa, anche, ex articolo 9, comma 5, dello Statuto UITS, attività sportiva di tiro a segno, sia agonistica che amatoriale, previa affiliazione all'UITS;

pertanto, l'affiliazione all'UITS non ha carattere necessario, in quanto è richiesta dalla normativa statutaria soltanto ai fini dello svolgimento dell'attività sportiva;

ai sensi dell'articolo 6, comma 2, dello Statuto UITS, ciascuna Sezione, al fine di disciplinare la propria struttura organizzativa, adotta «uno Statuto compilato secondo i criteri informatori stabiliti dal Consiglio direttivo dell'UITS»;

l'UITS, con circolare n. 9808 del 22 dicembre 2005, adducendo la necessità di adeguare gli Statuti delle Sezioni alle disposizioni di cui all'articolo 90, commi 17 e 18, della legge 27 dicembre 2002, n. 289, nonché alla delibera n. 1273 del 15 luglio 2004 del Consiglio nazionale del CONI, ha fatto pervenire alle Sezioni medesime un nuovo Statuto «con invito ad indire quanto prima l'Assemblea» sezionale per procedere alla sua approvazione;

il menzionato Statuto, non limitandosi al citato adeguamento, prevede che le Sezioni assumano anche la denominazione di «Associazione dilettantistica» e che soltanto le Sezioni affiliate all'UITS, ex articolo 3, comma 3, nonché articolo 38, comma 2, possono svolgere le funzioni pubblicistiche di addestramento e certificazione;

le citate disposizioni contenute nello Statuto proposto dall'UITS subordinano all'avvenuta affiliazione e, quindi, ad un istituto di valenza esclusivamente sportiva e non necessaria, la possibilità per le Sezioni di svolgere i propri compiti istituzionali;

pertanto, questa normativa, a giudizio dell'interrogante, viola, in maniera arbitraria ed ingiustificata, la natura pubblicistica delle Sezioni di tiro a segno;

inoltre, l'applicazione delle richiamate disposizioni determinerebbe istituzioni paradossali e di incertezza, ove si pensi che le Sezioni, proprio in funzione dell'attività prevalentemente istituzionale svolta, sono direttamente assegnatarie a titolo gratuito, ex articolo 11 del regio decreto-legge 16 dicembre 1935, n. 2430, di beni demaniali, quali appunto i poligoni di tiro e le aree di sedime su cui insistono le Sezioni medesime, e sono dotate di potere certificatorio ex legge 286/1981, nonché destinatarie di una serie di norme derogatorie rispetto all'ordinaria

legislazione concernente l'acquisto e la gestione di armi e munizioni;

il Ministero della difesa, con nota n. 8/47579 del 16 novembre 2006 ha comunicato all'UITS che lo Statuto presentato alle Sezioni risulta contraddistinto da «evidenti profili di contrasto con la normativa in vigore» (regio decreto-legge 16 dicembre 1935, n. 2430, convertito dalla legge 4 giugno 1936, n. 1143, e regio decreto 21 novembre 1932, n. 2051) e che «in particolare si evidenzia che la costituzione e la natura delle Sezioni di tiro a segno nazionale sono già disciplinate dal citato regio decreto-legge n. 2430 del 1935 e dalle norme del regolamento di cui al regio decreto n. 2051 del 1932)»;

pertanto, il Ministero della difesa ha invitato l'UITS a «voler provvedere alla modifica dello Statuto tipo delle Sezioni di tiro a segno (...) al fine di armonizzarlo con le citate disposizioni normative»;

in replica alle citate osservazioni, l'UITS, con nota n. 12854 del 23 novembre 2006, ha pretestuosamente chiesto al Ministero della difesa di precisare «quale articolo, delle normative indicate, contrasti con i criteri per gli Statuti delle Sezioni», comunicando l'impossibilità di provvedere, nel frattempo, alle richieste modifiche;

a tutt'oggi, delle 300 Sezioni esistenti, più di 200 hanno adottato lo Statuto proposto dall'UITS,

si chiede di sapere:

quali siano le motivazioni per le quali le amministrazioni cui compete la vigilanza non sono ancora intervenute per impedire che un così elevato numero di Sezioni adottasse lo Statuto proposto dall'UITS, che, come evidenziato dal Ministero della difesa con la nota di cui in premessa, presenta «evidenti profili di contrasto con la normativa in vigore»;

se le Sezioni del tiro a segno nazionale che hanno adottato lo Statuto proposto dall'UITS e che, conseguentemente, hanno alterato la loro connotazione pubblicistica acquisendo natura privatistica, possano o meno continuare a rilasciare certificato di idoneità al maneggio delle armi, ai sensi della legge 286/1981;

se le Sezioni di cui al punto precedente possano ancora usufruire delle deroghe previste dall'articolo 31 della legge 110/1975 e dall'articolo 1 della legge 306/1992 in materia di acquisto e gestione di armi e munizioni;

quali iniziative, con particolare riferimento all'istituto del commissariamento, si intendano adottare per soddisfare l'esigenza, ormai improcrastinabile, di ricondurre la gestione dell'UITS nell'alveo della legalità, in conformità alle direttive e prescrizioni del Ministero cui compete la vigilanza.

(4-02700)

Classificazione TESEO:
CONCETTUALE:
ARMI, ATTESTATI E CERTIFICATI, FEDERAZIONI SPORTIVE, STATUTI, TIRO A SEGNO E A VOLO, VIGILANZA
SIGLA O DENOMINAZIONE:
DL 1999 0242, L 1936 1143, L 1975 0110, L 1981 0286, L 1992 0306

Offline chelestin

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Re:Nuova ed ennesima interrogazione parlamentare su UITS!!!
« Risposta #115 il: Febbraio 12, 2012, 18:50:10 pm »
 Cenni Storici

L'Unione Italiana Tiro a Segno trae origine dalla “Società per il Tiro a Segno Nazionale” costituita nel 1861 per coordinare l'addestramento all'uso delle armi da fuoco dei giovani delle nuove regioni annesse al Regno d'Italia. Con la legge 2 luglio 1882, n.883, fu costituito il Tiro a Segno Nazionale che nel 1894 diede origine alla Commissione Centrale del Tiro a Segno Nazionale, trasformatasi nello stesso anno in “Unione dei Tiratori Italiani”. L'11 novembre 1910 l'organismo assunse la denominazione di Unione Italiana di Tiro a Segno e nel 1919 entrò a far parte del CONI. Nel periodo 1930-1936 tre leggi modificarono l'organizzazione e le finalità del Tiro a Segno Nazionale. L'ultima di tali leggi, la legge 4 giugno 1936, n.1143, che convertì in legge il r.d.l. 16 dicembre 1935, n.2430, indicò fra i compiti del Tiro a Segno Nazionale l'addestramento al tiro degli obbligati all'istruzione premilitare e postmilitare, nonché di tutti coloro che prestano servizio armato presso enti pubblici o privati e di coloro che richiedono una licenza di porto d'armi; all'Unione Italiana Tiro a Segno vennero riservati compiti di natura sportiva: perfezionamento dei giovani con particolari attitudini al tiro, organizzazione e disciplina delle gare, partecipazione a competizioni internazionali.

Alle Società di tiro Comunali e Provinciali subentrarono le Sezioni del Tiro a Segno Nazionale e i campi di tiro, impiantati a spese dello Stato, furono compresi fra gli immobili demaniali militari e dati in uso alle Sezioni di TSN a titolo gratuito. Durante la guerra 1940-1945, il decreto legislativo luogotanenziale 8 luglio 1944, n.286, pose il tiro a segno alla diretta dipendenza del Ministero della guerra, sciolse gli organi di amministrazione dell'UITS e delle Sezioni di TSN e nominò un commissario straordinario. Alla gestione commissariale subentrò, con decreto del 30 marzo 1947, un Consiglio provvisorio nel quale erano rappresentati i Ministeri della Difesa e dell'Interno, il CONI, l'UITS e le Sezioni di TSN. Con decreto del Presidente della Repubblica 11 novembre 1974 furono ricostituiti gli organi ordinari di amministrazione dell'UITS (presidente e quattro consiglieri eletti; tre consiglieri di nomina ministeriale) e delle Sezioni di TSN (tre o cinque consiglieri eletti secondo il numero degli iscritti; un delegato dell'Unione e un delegato del Comune). Con decreto presidenziale del 12 novembre 1976 il numero dei consiglieri dell'UITS eletti fu portato a cinque.

Nello stesso periodo la legge 18 aprile 1975, n.110, sul controllo delle armi, impose ai presidenti delle Sezioni di TSN nuovi compiti nello svolgimento dell'attività istituzionale ormai limitata all'addestramento di coloro che prestano servizio armato presso enti pubblici o privati e di coloro che chiedono il permesso di porto d'armi, materia successivamente disciplinata con la legge 28 maggio 1981, n.286. Con decreto del Presidente della Repubblica 21 dicembre 1981, n.1133, è approvato lo Statuto dell'UITS, ente pubblico posto sotto la vigilanza del Ministero della Difesa e Federazione Nazionale Sportiva organo del CONI; in esso vengono fra l'altro distinti gli iscritti alle Sezioni TSN in due categorie: i soci d'obbligo che sono iscritti per disposizione di legge e i soci volontari che si iscrivono per praticare lo sport del tiro o per diletto. Attualmente l'UITS è disciplinata dallo Statuto approvato con decreto del Ministro della Difesa 14 aprile 1998, poi modificato per effetto del decreto legislativo 23 luglio 1999, n. 242, sul riordino del CONI
 
Si ferma presto, allo statuto del 1998...
Leggiamo attentamente, ci sono spunti interranti!

Offline Ricky

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Re:Nuova ed ennesima interrogazione parlamentare su UITS!!!
« Risposta #116 il: Febbraio 12, 2012, 23:00:16 pm »
ciao a tutti, e ciao Chele, ho notato come non si è potuto fare a meno di ricitare norme e regolamenti, e, al solito, sarebbe bello sapere se c'è stata risposta alla interrogazione che hai postato.
Ora che ci sia un problema di rispetto di regolamenti da parte di tutti è un problema noto da sempre e a tutti i livelli: ai miei tempi nella stanza dei bottoni per ogni scelta che si faceva, e credo che si faccia ancora oggi, si valutava attentamente  la legittimità di scelta, il potere di scelta. E per poterlo fare, in termini personali, è chiaro che occorrono tutta una serie di presupposti. Tra i meccanismi di voto si può ricorrere anche all'astensione, cosa che ho fatto anche io quando non erano prevedibili particolari sviluppi su tematiche molto specifiche o si aveva limite di legittimità di scelta in termini discrezionali,  mai sulle linee di azione. In consiglio ogni scelta era assunta a politica, questo è quello che mi ha stupito di più, pure le ovvietà erano politica. La politica comanda su tutto, pure sullo sportivo.
Ora i punti sono:
- la nuova congiuntura creatasi con l'inclusione della UITS nell'elenco degli enti inutili (dovuta a chi?) ha portato a riscrivere diverse norme;
- il Sistema è governabile con le norme che ci sono?
- o sono gli uomini GUIDA che le ignorano apertamente?
Queste sono le questioni chiave, ai miei tempi anche io avevo suggerito di rendere pubbliche le delibere. Le argomentazioni discusse in Consiglio davano anche l'idea di legittimità del modus operandi, ma effettivamente ci erano dei casi discussi che erano al limite della privacy, e quindi ho condiviso il modus agendi operato: chi vuole avere accesso alle delibere lo poteva fare e lo può ancora fare con i meccanismi previsti dalla legge 241/90.
Ora, qualcuno della classe politica avversa a quella di Obrist ha portato in pasto all'esterno il nostro scibile, in particolare al senatore Lannutti. Ne stiamo ancora a parlare, anche circa le legittimità di pensiero al riguardo di ognuno di noi.
In guerra e amore tutto è permesso. Purtroppo non siamo in amore, quindi è guerra. Qualcuno in alto (ministeri vigilanti) e qualcuno che ha possibilità di scelta elettorale potrà trarre le conclusioni e/o approfondire gli argomenti. Al solito, CUI PRODEST? Forse la corrente avversa ad Obrist, che ora si ritrova personalmente a pagare questo prezzo del potere. E sembra che lo voglia pagare. Non può esimersi.

Siamo un Sistema in evoluzione, la vita è in evoluzione perenne, per anni siamo stati dormienti, ora corriamo come i centometristi, e con tanti giudici di gara.

Vedremo come andrà a finire, un caro saluto a tutti

Offline diamante

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Re:Nuova ed ennesima interrogazione parlamentare su UITS!!!
« Risposta #117 il: Febbraio 12, 2012, 23:49:35 pm »
ciao a tutti, e ciao Chele, ho notato come non si è potuto fare a meno di ricitare norme e regolamenti, e, al solito, sarebbe bello sapere se c'è stata risposta alla interrogazione che hai postato.
Ora che ci sia un problema di rispetto di regolamenti da parte di tutti è un problema noto da sempre e a tutti i livelli: ai miei tempi nella stanza dei bottoni per ogni scelta che si faceva, e credo che si faccia ancora oggi, si valutava attentamente  la legittimità di scelta, il potere di scelta. E per poterlo fare, in termini personali, è chiaro che occorrono tutta una serie di presupposti. Tra i meccanismi di voto si può ricorrere anche all'astensione, cosa che ho fatto anche io quando non erano prevedibili particolari sviluppi su tematiche molto specifiche o si aveva limite di legittimità di scelta in termini discrezionali,  mai sulle linee di azione. In consiglio ogni scelta era assunta a politica, questo è quello che mi ha stupito di più, pure le ovvietà erano politica. La politica comanda su tutto, pure sullo sportivo.

Ed è per questo che siamo così inguaiati
:'( :'( :'( :'( :'( :'(

Ora i punti sono:
- la nuova congiuntura creatasi con l'inclusione della UITS nell'elenco degli enti inutili (dovuta a chi?) ha portato a riscrivere diverse norme;
- il Sistema è governabile con le norme che ci sono?
- o sono gli uomini GUIDA che le ignorano apertamente?

Secondo me devono essere riscritte le regole e cambiati gli uomini ;D ;D ;D

Queste sono le questioni chiave, ai miei tempi anche io avevo suggerito di rendere pubbliche le delibere. Le argomentazioni discusse in Consiglio davano anche l'idea di legittimità del modus operandi, ma effettivamente ci erano dei casi discussi che erano al limite della privacy, e quindi ho condiviso il modus agendi operato: chi vuole avere accesso alle delibere lo poteva fare e lo può ancora fare con i meccanismi previsti dalla legge 241/90.

Mi risulta che al Presidente di una sezione poi commissariata furono negati più volte i documenti e tante richieste pendono in federazione tra cui una che ha chiesto la delibera che liquida 40 giorni di ferie al Segretario generale per 14.000,00 circa ma da viale tiziano non esce ancora niente.
Per quel che riguarda la privacy le delibere sono fatte per singoli atti e non vedo il perchè per quelle che non riportano dati sensibili non debbano essere pubblicate.
In ogni caso le parti che riportano dati sensibili nelle delibere (Nome Cognome, indirizzo etc.) possono essere oscurate.


Ora, qualcuno della classe politica avversa a quella di Obrist ha portato in pasto all'esterno il nostro scibile, in particolare al senatore Lannutti. Ne stiamo ancora a parlare, anche circa le legittimità di pensiero al riguardo di ognuno di noi.


E secondo me ha fatto molto bene l'omertà ed il silenzio ammazzeranno il TSN


In guerra e amore tutto è permesso. Purtroppo non siamo in amore, quindi è guerra. Qualcuno in alto (ministeri vigilanti) e qualcuno che ha possibilità di scelta elettorale potrà trarre le conclusioni e/o approfondire gli argomenti.

Sicuramente gli argomenti meritano un approfondimento le accuse sono gravissime e smentite non se ne vedono.

 Al solito, CUI PRODEST? Forse la corrente avversa ad Obrist, che ora si ritrova personalmente a pagare questo prezzo del potere. E sembra che lo voglia pagare. Non può esimersi.

Siamo un Sistema in evoluzione, la vita è in evoluzione perenne, per anni siamo stati dormienti, ora corriamo come i centometristi, e con tanti giudici di gara.

Vedremo come andrà a finire, un caro saluto a tutti
.


Caro Richy mi dispiace che fai un ragionamento pro e contro, se lo facessi anch'io ne dedurrei che tu sei pro Obrist.
Vorrei ricondurti sulla strada maestra:
"E' vero o non è vero quello che Lannutti afferma a proposito del Presidente federale, del Revisore dei conti, del Segretario generale del direttore sportivo e dei bilanci in rosso con le partite di giro e gli avanzi di amministrazione delle quote "Cima" che li riportano in pareggio?

Solo dopo che i diretti interessati avranno chiarito agli associati ed ai dirigenti delle sezioni "con fatti" se è vero o non è vero quello che ha detto lannutti solo allora potremo porci il problema se essere a favore o contro.

Io mi sono preso la briga di verificare le fonti citate da Lannutti e credo fermamente che il senatore abbia proprio ragione poi se il Presidente mi fa vedere un'attestazione un certificato una scartoffia che si è trattato di uno sbaglio e quell'Obrist non è lui allora la questione cambia.

Quello che mi fa meraviglia è che non si sia aperta una crisi in consiglio e non voglio minimamente pensare che se quello che ha detto Lannutti corrisponde a verità ci siano persone, Ricky compreso, ancora disponibili a sostenere le figure citate e coinvolte in quelle faccende piuttosto gravi.

Ciao
« Ultima modifica: Febbraio 13, 2012, 00:15:56 am da diamante »

Offline gunny

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Re:Nuova ed ennesima interrogazione parlamentare su UITS!!!
« Risposta #118 il: Febbraio 13, 2012, 01:13:43 am »
caro Ricky,
purtroppo Diamante ha ragione.

Non stiamo lavando i panni sporchi in casa d'altri, se UITS si vanta essere ENTE PUBBLICO, che sia tale fino in fondo. Non è possibile che di fronte a un insieme così articolato di accuse non vi sia risposta... a meno di voler  considerare una risposta la lettera del presidente via intranet... ma mi pare pochino per smontare l'interrogazione.

L'interrogazione dell'On. Augusto Massa, del 2007, ha avuto l'effetto di far modificare d'urgenza lo statuto alle sezioni... perchè altrimenti c'era il serio rischio di vedere sequestrate armi e munizioni di quasi tutte le sezioni trasformate in ASD, perchè un ASD giuridicamente non è sezione TSN.

Qualche sezione oculata, fece uno statuto a mezza via, ovvero citava i testi di legge specifici (assenti nel modello tipo propinato da UITS), per tutelarsi nel dubbio, poi concretizzato in certezza.

La strategia di quella manovra, malriuscita, ovvero lo statuto sezioni come ASD, era abbastanza chiara, defraudare le sezioni della loro natura con la scusa di apparenti benefici fiscali, per accentrare in UITS le funzioni delle sezioni (certificazioni) trasformando le sezioni in dipendenze locali. Il bello è che per tale progetto si sono spesi parecchi soldini di consulenze... prima, durante e dopo, per rimediare al misfatto, fino ad arrivare a un riordino che ha coinvolto le sezioni che nulla centravano per cercare in zona cesarini tentare di nuovo il colpo del secolo.
Non credo che comunque, quando nella famosa assemblea che voleva UITS ente pubblico, i presidenti presenti avessero ben chiaro il disegno politico perpetrato a loro danno... in effetti c'è da chiedersi se ad oggi molti di loro l'abbiano capito, speriamo di si.

La questione del tiro dei minori, da te citata, caro Ricky, è stata l'ennesima dimostrazione di incompetenza che di fatto anzichè porci un passo avanti, sul piano sportivo, ce ne ha fatti fare 100 indietro, perchè se prima i minori di 18 anni sparavano senza problemi, come fanno del resto in FITAV, ora ci siamo assoggettati al Ministro degli Interni, al quale della cosa non era interessato, ma ovviamente interesandoli e sapendoli poco vicini alle nostre posizioni s'è fatto in modo di mettere regole dove prima non ce n'erano. Complimenti.
Questo a oggi comporta che nelle specialità a fuoco ufficiali UITS, non ricomprese tra quelle ISSF, pur in calibro 22 praticabili con armi catalogate sportive, i minori non vi possano partecipare. Ri-complimenti, alla faccia della promozione!

Il rischio soppressione ora è più vivo che mai, nell'attesa che i diretti interessati rispondano alle questioni poste da Lannutti, non posso che augurarmi che come dice Diamante, che si cambino le regole e le persone... alla svelta!

Si UITS federazione sportiva --- No UITS ente pubblico

Infine volendo condividere citazioni di personaggi molto più importanti di me: W il Tiro a Segno!
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a brusa suta l' Susa

Online VENDETTA

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Re:Nuova ed ennesima interrogazione parlamentare su UITS!!!
« Risposta #119 il: Febbraio 13, 2012, 08:39:33 am »
Ho dato uno sguardo all'argomento che ritengo molto interessante

"Cui prodest scelus, is fecit" che tradotto significa "colui al quale il crimine porta vantaggi, egli l'ha compiuto".

Non è corretto secondo me parlare di "Crimine"  riferito a colui che ha fatto l'interrogazione, di converso lo si

potrebbe sostenere anche nei confronti di chi si è raddoppiato o triplicato lo stipendio, di chi progetta in conflitto 

d'interesse, di chi non pubblica le delibere ed altro ancora.

Il bene da tutelare è l'ente pubblico che, secondo l'interrogante, è amministrato in modo irregolare.

A chi gioverà l'intervento parlamentare?

Al mondo del Tiro a segno.

Nel Tiro a segno Nazionale la probità è elemento essenziale e se alcuni amministratori non ne sono più i garanti è

meglio che si facciano da parte.

Il TSN deve reagire e salvare le "mele Buone".

Il Consiglio, per senso di responsabilità, sa come fare per decadere e creare le condizioni per un commissariamento

chiarificatore.

Il Commissario nominato dall'ente vigilante (Ministero della Difesa) relazionerà sulle questioni poste e rassicurerà i

dirigenti sezionali.

Se non corrispondessero al Vero le affermazioni di Lannutti come la "PLURISANZIONE", una di queste non

dimentichiamolo mai è stata firmata da Mario Draghi attuale Presidente della BCE - Banca Centrale Europea- gli

amministratori coinvolti ne uscirebbero rafforzati in caso contrario sono già incamminati sul viale del tramonto.

Il problema di fondo è che il mondo del TSN, se gli amministratori coinvolti faranno resistenza, ne uscirà spaccato

ed attaccabile al punto che sarà messa in discussione la sua stessa esistenza.

Se il problema sono loro (amministratori), per l'amor di zio e per il bene dell'ente, si facciano da parte.


 

 
« Ultima modifica: Febbraio 13, 2012, 09:07:35 am da VENDETTA »