Autore Topic: Nuova ed ennesima interrogazione parlamentare su UITS!!!  (Letto 38700 volte)

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Offline chelestin

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Re:Nuova ed ennesima interrogazione parlamentare su UITS!!!
« Risposta #90 il: Febbraio 10, 2012, 07:53:56 am »


E vabbe', visto che tocca sempre a me dire le cose scomode, anche questa volta non mi tiro indietro e le dico...

Una Sezione con 76 obbligati e 36 volontari andrebbe chiusa d' ufficio. Punto. Ma mica perche' e' la tua Sezione, Chelestin, sia chiaro. Pero' un posto cosi' e' una Sezione inutile, uno spreco di risorse economiche e umane. Un danno per tutta la comunita', anziche' una risorsa. E sono convinto che il servizio che una simile Sezione (e ce ne sono di ben piu' piccole e ridicole) puo' fornire ai propri soci, sia volontari ma soprattutto a quelli obbligati, sia al di sotto di ogni possibile standard, sia dal punto di vista della sicurezza che della formazione, per come oggi si intende la formazione professionale dei portatori sani di armi per la difesa personale o per la caccia. Una Sezione di questo tipo serve solo ed esclusivamente a poter permettere a qualcuno di vantarsi di essere il presidente di una Sezione del Tiro a Segno Nazionale, di farsi bello con le istituzioni del paese, di vantare titolo per ottenere un porto d' armi per difesa personale, che altrimenti molto probabilmente non potrebbe avere, serve per permettere ai figli o ai nipoti del presidente e ai figli dei consiglieri di fare tiro a segno con le armi acquistate con i soldi della Sezione anziche' con i propri, serve a dotare il presidente di supertelefonino di ultima generazione, di PC portatile con linea ultraveloce dedicata, serve a farsi qualche viaggetto nella capitale con la scusa di conferire col grande capo in persona, e altre simili nefandezze. E a volte basta veramente molto meno...

Ti volevo rispondere Brian, il tuo cumolo di idiozie sono dettate dal non sapere come e perchè di tale situazione,per tanto evito e passo oltre.
Certo se tutti i presidenti sono come te, sicuramente sono quantomeno "saccenti e boriosi" proprio come vuoi far apparire il presidente di una sezione come sopra descritta.

Offline gianvi

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Re:Nuova ed ennesima interrogazione parlamentare su UITS!!!
« Risposta #91 il: Febbraio 10, 2012, 09:11:17 am »
Ed ecco che è uscito allo scoperto quello che preannunciavo in alcuni post già anni addietro:poche sezioni quindi facilmente asservibili  ;D ;D ;D ;D ;D
e perché non ci permettono di aprire solo sezioni sportive?
le armi me le sono sempre comprate solo come solo mi sono pagato le spese d'allenamento e partecipazione alle gare anzi aiutando i giovani che non avevano possibilità personali e non parliamo del lavoro gratuito fatto per realizzare anche materialmente la sezione.
ma lo sa caro Brain che alla fine della giostra ciò che prospetta serve solo a realizzare aziende?  mi stà anche bene ma che paghino le tasse come io le pago per la mia attività e non si nascondano a volte dietro la faccia sportiva ed altre dietro l'istituzionale come camaleonti o peggio vigliacchi.
se non se ne è reso conto la situazione oggi è così promiscua da permettere di scivolare attraverso qualsiesi cavillo basta avere i santi giusti,un monumento a quei presidenti e consiglieri che si sobbarcano di responsabilità grandissime a fronte di un possibile risultato dei loro iscritti pur con pochi soldi e chi non capisce questo modo di fare probabilmente è arrivato nelle sezioni/unione con interessi ben lungi da quelli ludico sportivi >:( >:(
scusate l'off topic
« Ultima modifica: Febbraio 10, 2012, 09:36:06 am da gianvi »

Offline Daniele Puccioni

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Re:Nuova ed ennesima interrogazione parlamentare su UITS!!!
« Risposta #92 il: Febbraio 10, 2012, 10:47:34 am »
Quoto diamante, rimaniamo in tema.
Se volete possiamo aprire un altro topic riguardo alle sezioni, ma mi sembra che l'argomento sia già aperto da qualche parte.

Offline chelestin

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Re:Nuova ed ennesima interrogazione parlamentare su UITS!!!
« Risposta #93 il: Febbraio 10, 2012, 11:51:52 am »
Daniele, non è fuori tema. Non si tratta di parlare di sezioni, ma di un sistema che mette le sezioni in determinate condizioni. Forse abbondiamo di parole, di precisazioni, ma l'intento è quello di far capire che l'interrogazione di lannutti è da prendere in considerazione, non tanto per i contenuti ma perchè, se vogliamo ottenere qualcosa in maniera decisa, anche questo puo essere un aiuto, esterno ma sempre aiuto.
Non puoi dividere le due cose a mio avviso perchè solo il filo logico per arrivare a delle considerazioni importanti.

Offline Daniele Puccioni

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Re:Nuova ed ennesima interrogazione parlamentare su UITS!!!
« Risposta #94 il: Febbraio 10, 2012, 12:04:53 pm »
Mi sembra che quanto descritto qui sia diverso da discutere sul se e sul come una sezione dovrebbe rimanere aperta... non che l'argomento non sia importante o interessante, ma merita una attenzione a parte. Ora l'argomento di apertura e quello sottostante

Cari amici questo topic è nato per discutere sull'interrogazione che mi pregio di riportare nuovamente con evidenziati gli elementi di gravità e criticità segnalate dall'interrogante.
Pappa e Ciccia non riusciranno a sviare l'attenzione degli iscritti, con tutte le baggianate che hanno scritto, dagli  elementi di tale gravità riportate nell'interrogazione e che meritano di essere discusse.
Cari Braind e Ricky state facendo "giro-giro-tondo", v'invito a rispondere:
1)"Votereste ancora questi soggetti (obrist-iardella)"?
2)"Leone e Turisini è giusto che guadagnino tanto"?

Ciao

Legislatura 16 Atto di Sindacato Ispettivo n° 4-06699
Atto n. 4-06699

Pubblicato il 26 gennaio 2012
Seduta n. 665

LANNUTTI – Ai Ministri della difesa e dell’economia e delle finanze. -

Premesso che:

le liberalizzazioni non possono prescindere dalla soppressione degli enti inutili che detengono il monopolio in specifici settori ed il cui mantenimento grava sulla collettività o sul bilancio dello Stato;

la mancata soppressione degli enti inutili, che in Italia sono circa 34.000, come riportato da “Milano Finanza” del 2 agosto 2011 è stato aggravato dai riordini decretati dal Governo Berlusconi che li hanno rafforzati. Le liberalizzazioni potrebbero essere l’occasione per liberare finalmente la collettività da ulteriori sperperi di danaro pubblico;

per comprendere la portata del fenomeno e per rappresentare uno spaccato quanto meno discutibile dei comportamenti dei suoi amministratori basta citare l’esempio dell’Unione italiana tiro a segno (UITS) che, purtroppo, tra i 34.000 enti inutili ancora in vita, non è pensabile possa essere un caso a sé stante;

l’UITS riordinata ente di diritto pubblico e federazione sportiva del CONI è vigilata dal Ministero della difesa e dal CONI ed è regolata da uno statuto approvato a novembre 2011 con decreto interministeriale del Ministro dell’economia e delle finanze e della difesa;

l’ente inutile, salvato per volere del Ministro della difesa e dal Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei ministri del Governo Berlusconi, perché federazione sportiva del CONI, ha oramai il controllo assoluto delle certificazioni d’idoneità all’uso ed al maneggio delle armi e le liberalizzazioni non sfiorano minimamente questo tipo di monopolio;

all’ente sono state attribuite le funzioni che appartenevano al Tiro a segno nazionale (TSN), ente preposto con le sue sezioni territoriali all’abilitazione tecnica degli iscritti d’obbligo (richiedenti porto d’armi, guardie giurate ed appartenenti alle polizie locali e municipali);

le sezioni del TSN, che hanno portato avanti per decenni la loro attività su base volontaria con dirigenti e personale non retribuito, con costi accettabili dall’utenza, a far data dal regolamento di riordino dell’UITS in cui sono state stranamente inserite, devono seguire i diktat dell’UITS che impone esose gabelle che per alcune categorie, come quelle dei “cacciatori”, hanno fatto addirittura raddoppiare i costi d’iscrizione annuale grazie al fatto che è divenuta obbligatoria la tessera federale;

la ricerca di soldi a giudizio dell’interrogante forsennata è insita nel fatto che il CONI, altro carrozzone pubblico, ha avuto negli ultimi anni un taglio dei finanziamenti statali e di riflesso anche le sue federazioni sportive tra cui l’UITS;

la federazione sportiva UITS ha fatto ricadere sull’utenza i tagli disposti dal CONI, in seguito alla diminuzione del contributo pubblico, mentre lo spirito delle norme riguardanti il contenimento delle spese è che tutti devono stringere la cinghia e dare il buon esempio rinunziando semmai agli aumenti di stipendio o alla marea di consulenze che il CONI in particolare e le sue federazioni non avrebbero comunicato, come si può rilevare nel sito del Dipartimento per la pubblica amministrazione e la semplificazione alla sezione “Operazione trasparenza” (enti ex art. 70 del decreto legislativo n. 165 del 2001): quindi, ad oggi, il CONI risulta tra le amministrazioni inadempienti;

l’UITS è rappresentata da un presidente nazionale plurisanzionato dalla Banca d’Italia (Bollettini di vigilanza n. 11/2005 a firma del ministro Giulio Tremonti – n. 10/2008 a firma del governatore Mario Draghi – n.7/2009 a firma di Fabrizio Saccomanni), poiché per molti anni è stato vice presidente di una delle banche dell’Alto Adige coinvolte nel fallimento milionario di un’impresa di costruzioni, il cui crac di 90 milioni di euro ha fatto piangere innumerevoli famiglie alle quali è stata tolta la casa in cui avevano investito i propri risparmi o ai soci azionisti della banca per le perdite subite dall’istituto di credito;

per alcuni amministratori delle banche coinvolte ci sono stati rinvii a giudizio per presunte irregolarità di rilevanza penale, per altri solo le sanzioni comminate dal settore Vigilanza della Banca d’Italia per carenze nell’istruttoria, erogazione, gestione e controllo delle pratiche di fido e posizione ad andamento anomalo e previsione di perdite non segnalate all’organo di vigilanza;

il presidente dell’UITS, nel corso dell’ultimo mandato e con l’intervenuto riordino, adducendo maggiori responsabilità di carica, si è pressoché raddoppiato lo stipendio (105.000 euro annui oltre ai rimborsi spese) in un periodo in cui tutti gli Italiani sono stati chiamati a fare sacrifici;

il presidente dell’UITS, malgrado i provvedimenti sanzionatori della Banca d’Italia emanati nei suoi confronti, ancora continua a presentarsi come banchiere grazie all’accordo con l’allora presidente Cardinaletti ora commissario dell’Istituto del credito sportivo; le sezioni del tiro a segno potranno beneficiare dei mutui concordati con garanzia fidejussoria UITS la cui progettazione dovrà essere, per regolamento, approvata dall’ente pubblico;

oltre a ciò il presidente dell’ente inutile, con il suo studio privato d’ingegneria, ha eseguito la progettazione di 5 linee di tiro interrate della sezione di tiro a segno di Appiano San Michele (Bolzano) che sono costate ai contribuenti circa un milione di euro (contributi pubblici della Provincia autonoma di Bolzano). La stranezza sta nel fatto che il progettista e direttore dei lavori è colui che ha approvato le progettazioni da parte dell’ente e ha concesso ulteriori contributi alla predetta sezione in palese conflitto d’interesse e non si esclude che per il futuro si occuperà delle progettazioni di altre sezioni del TSN alle quali darà agevolmente accesso al credito sportivo con garanzia fidejussoria e contributi dell’ente;

tale situazione desta preoccupazione perché anche sezioni morose nei confronti dell’ente hanno ottenuto contributi nel passato e risulta pure che la sezione TSN di Cisterna di Latina non sta onorando il mutuo con il Credito sportivo, nonché che l’UITS è fortemente esposta dovendosi fare carico del debito in quanto garante;

dal quadro molto preoccupante che emerge, il timore è che il presidente federale, amministratore dell’ente inutile riordinato, non abbia fatto ammenda delle sanzioni ricevute come ex vice presidente di banca per le gravissime irregolarità che gli sono state contestate come carenza nell’istruttoria, erogazione, gestione e controllo delle pratiche di fido, eccetera “, ed esponga finanziariamente l’ente pubblico ad ulteriori operazioni in perdita sulle quali potrebbe nutrire, verosimilmente, un interesse progettuale ed è noto a tutti a quanto ammontano le spese tecniche nelle progettazioni di opere pubbliche;

il segretario generale dell’ente che ricopre tale incarico dal 2004 non è un dirigente pubblico così come previsto dallo statuto in vigore fino a novembre 2011, ed è un dipendente del CONI che, distaccandosi da quello che a giudizio dell’interrogante può essere definito il carrozzone madre, ha triplicato il suo stipendio passando da 36.000 a 105.000 euro, e costa all’ente complessivamente 147.000 euro annui;


un membro del Collegio di revisione, invece, che per svariati anni è stato Presidente del Collegio è coinvolto in un procedimento penale per usura aggravata e non si è mai accorto, unitamente agli altri, che l’ente per ben 4 anni, dal 2005 al 2008, non ha convocato l’assemblea nazionale per l’approvazione dei consuntivi; invece, ha ripescato dei contributi che l’ente avrebbe stabilito e non versati negli anni ’90 a favore della sezione del TSN di Pescara che notoriamente aveva un riferimento nel collegio di revisione che ha cessato l’incarico nel 2010 con l’approvazione del riordino;


l’ente pubblico, malgrado i suoi conti in rosso come riportato da “Il Sole-24 ore” del 20 settembre 2010, nell’ultimo quadriennio, oltre agli aumenti di stipendio, si è dotato di 2 direttori sportivi e di innumerevoli collaboratori lautamente retribuiti forse per mantenere gli equilibri politici interni;

il direttore sportivo, dipendente pubblico del gruppo sportivo del Corpo forestale dello Stato è responsabile del settore Tiro a Segno del Corpo, quindi percettore di stipendio pubblico; inoltre, riceve dall’ente inutile e federazione sportiva un compenso annuale di 45.000 euro più 15.000 in rimborsi spese e non è dato sapere se sia in aspettativa, se l’amministrazione di appartenenza ne abbia autorizzato l’incarico, quale sia la forma contrattuale utilizzata e se sia stato comunicato o meno l’incarico riguardo all’operazione trasparenza al preposto Dipartimento della funzione pubblica e semplificazione;


la mancanza di trasparenza dell’ente è sintetizzata nella lettera di un consigliere federale il quale ricorda al presidente dell’ente inutile che, a seguito di delibera assunta dal consiglio direttivo, è necessario pubblicare le deliberazioni ma, ad oggi, le delibere non risultano pubblicate sul sito istituzionale;

con vera destrezza l’UITS, senza nessuna copertura statutaria, esigendo da oltre due anni le quote CIMA sui certificati ed attestati rilasciati dalle sezioni del TSN agli obbligati per legge (richiedenti licenze di porto d’arma e guardie particolari giurate), è riuscito con un tocco di finanza creativa a pareggiare il bilancio consuntivo che è sicuramente in rosso: infatti, per l’anno 2010 l’UITS ha registrato come entrate le quote CIMA che deve ridistribuire alle sezioni e, di fatto, ha nascosto un disavanzo di centinaia di migliaia di euro;

le messe in mora pervenute negli ultimi mesi alle sezioni del TSN da parte dell’UITS per il versamento delle dubbie quote CIMA su certificati ed attestati, come avvenuto per gli anni scorsi, sono state sicuramente appostate nei residui attivi del 2011;

le quote versate anticipatamente, invece, sono state registrate nei capitoli delle entrate e tenute in giacenza come fondo indisponibile sul conto tesoreria fino alla concessione sotto forma di contributi nei modi e tempi voluti che consentiranno all’ente, con un gioco di prestigio, di non far risultare il bilancio consuntivo 2011 o quelli futuri in perdita di qualche milione di euro,

si chiede di sapere:

se il Governo sia a conoscenza della preoccupante situazione in cui versa l’UITS a causa del protrarsi della mala gestione;

se, in occasione dell’avvenuta comunicazione delle nomine degli amministratori e dei dirigenti dell’UITS, abbia svolto le opportune verifiche anche in merito ai titoli posseduti ed alla irreprensibile condotta;


se a giudizio del Governo il presidente federale in carica, amministratore sanzionato in più occasioni dalla Banca d’Italia e progettista – direttore dei lavori di sezioni del TSN, in regime di conflitto d’interesse, possa continuare a gestire un ente pubblico;

se risulti quali siano i motivi per cui un ente dai bilanci in rosso e dai dubbi comportamenti dei suoi amministratori non sia ancora commissariato;

se risulti, considerato che sono state inviate numerose segnalazioni agli enti di vigilanza, se siano state attivate le opportune verifiche ed adottati i necessari provvedimenti;

se risulti che l’UITS sia legittimata a chiedere alle sezioni del TSN, enti dotati di personalità giuridica di diritto pubblico, le quote CIMA dal 2008 al 2011, ovvero che l’ente inutile, essendosi arricchito senza giusta causa, le debba restituire alle sezioni del TSN, i cui Presidenti, per non incorrere in sanzioni disciplinari, hanno incautamente aderito alla messa in mora;

se in tema di liberalizzazioni il Governo intenda affrontare la questione dell’eliminazione dei monopoli, in particolare di quello delle certificazioni-attestazioni dell’UITS e della soppressione degli enti inutili, esigenza a parere dell’interrogante non più procrastinabile.
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 Ciao

Offline chelestin

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Re:Nuova ed ennesima interrogazione parlamentare su UITS!!!
« Risposta #95 il: Febbraio 10, 2012, 12:49:23 pm »
Se proprio vuoi divedere dividiamo, ma non c'è più discussione allora
Da parte mia rispondo un no secco ed è finito tutto.

Offline gunny

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Re:Nuova ed ennesima interrogazione parlamentare su UITS!!!
« Risposta #96 il: Febbraio 10, 2012, 13:28:19 pm »
e bravo Brain!  ;)
a volte capita che mi trovi d'accordo con qualcosa di ciò che dici

Infatti è assurdo che il sistema si basi sui voti plurimi e anche sul voto di tante piccole sezioni, molto facili da "pilotare", e guarda caso proviamo a contare tutte quelle corrispondenti a tali caratteristiche nell'Alto Adige e nel meridione, troppe! e portano voti... voti preziosi in questo sistema

La visione di Brain non è poi così lontana dalla realtà, io ne ho vista più d'una di micro-sezioni dove poi alla fine anche la parte sportiva risulta penalizzata, eccetto quei casi dove in regioni a statuto speciale piovono anche contributi pubblici che la mia non ha mai avuto in 150 anni...

L'ipotesi proposta, ovvero di concedere il potere certificatorio solo a chi risulta realmente in grado di poter erogare servizi adeguati non è sbagliata, ma chi deciderebbe chi si e chi no?

Sarebbe senza dubbio di più facile e immediata attuazione aprire UITS alle ASD costituite a norma di legge e direttive CONI ma non necessariamente sezioni TSN, purchè le sezioni TSN non abbiano alcun vincolo di sudditanza e/o controllo o ingerenza da parte di UITS per ciò che non è sportivo, visto che non serve ed è controproducente

Forse siamo in leggera dervia dal Topic iniziale ma non proprio fuori tema.

E' in discussione il futuro di UITS ente pubblico che ha voluto scippare alle sezioni la certificazione, senza disporre del minimo strumento e/o competenza per poterne rilasciare, illudendo tanti di assurgere a un ruolo di servizio pubblico per poter giustificare stipendi d'oro ingiustificabili e incarichi e indennità forse immeritate, il tutto perchè il sistema si è voluto allargare un po troppo per volere dei vertici, a danno delle sezioni con il supporto di tante sezioni che si sentono (erroneamente) "protette"... a me tutto ciò ricorda altri sistemi, non proprio legali...

Se UITS avesse uno strumento interno come Concentrica, quindi libero e incondizionato, probabilmente tutto ciò non sarebbe accaduto. Se n'è discusso spesso in questo forum della strategia perpetrata dalla propaganda federale che poi singoli dirigenti e consiglieri a tu per tu con presidenti di sezione, hanno di volta in volta aggiustato: "divide et impera"

Ci sono ben 4 sezioni nel raggio di 25km dalla mia residenza, non mi risulta che mai, almeno negli ultimi 7 anni, i 4 presidenti si siano mai seduti allo stesso tavolo per parlarsi e concertare le azioni sul territorio, sia per gli obbligati che per i volontati. Qualcuno potrebbe dire che il manifesto pensa già a queste cose, sapendo di dire una fesseria perchè il manifesto non viene affatto seguito dalle varie sezioni nel medesimo modo, sempre per la storia che c'è chi applica e chi invece può permettersi di interpretare.

Il vero problema però è che se non ci fosse la necessità di austerity e contenimento della spesa a tutti i livelli, a causa della crisi e degli sprechi perpetrati nelgi ultimi 40 anni dai nostri governi, molto probabilmente non sarebbe cambiato nulla, e tutto avrebbe filato per il verso voluto da Richy & c.

Qualcuno potrebbe dire che UITS non prende soldi dallo stato, eccetto per quanto previsto dal CONI... ma li prende dalle sezioni! E sono le sezioni che erogano il servizio pubblico e hanno la disponiblità e l'onere di manutenzione dei poligoni loro affidati, anzichè mantenere il carrozzone sarebbe più opportuno che pensassero alla propria efficenza (possibilmente obbligate per legge).

L'unico vuoto da colmare sarebbe la creazione di una associazione di sezioni TSN, come la confindustria per le imprese, i sindacati confederati per i lavoratori, gli ordini professionali per i professionisti, ovvero un organo di rappresentanza e autocontrollo (cosa diversa dalla vigilanza che rimane al MinIntenri) per relazionarsi con i ministeri e gli enti locali. E' evidente che i criteri della rappresentanza non possono essere gli stessi adottati fino ad ora da UITS.
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a brusa suta l' Susa

Offline BrainDamage

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Re:Nuova ed ennesima interrogazione parlamentare su UITS!!!
« Risposta #97 il: Febbraio 10, 2012, 15:11:14 pm »
Ti volevo rispondere Brian, il tuo cumolo di idiozie sono dettate dal non sapere come e perchè di tale situazione,per tanto evito e passo oltre.
Certo se tutti i presidenti sono come te, sicuramente sono quantomeno "saccenti e boriosi" proprio come vuoi far apparire il presidente di una sezione come sopra descritta.



Gentile chelestin, non sia troppo indignato, finirebbe per sembrare poco sincero. Come ho scritto, non mi riferisco in particolare a lei o alla sua piccola sezione, senz' altro esempi di specchiata conduzione e onesta amministrazione. Ma non faccia neppure finta di non sapere, e di non rendersi perfettamente conto che le cose di cui ho scritto non siano vere, e non costituiscano invece una triste realta' del nostro mondo.
E come scrive Gunny, il motivo principale per cui alcune sezioni esistono e' proprio quello di portare acqua al mulino (leggasi voti). E' ridicolo che sezioni con pochissimi iscritti possano avere (a volte) in assemblea lo stesso peso di sezioni che di iscritti ne hanno 5000. Ed e' ridicolo vedere come (a volte) contributi sproporzionati finiscano su Sezioni che invece di essere ampliate andrebbero chiuse per inattivita' patologica. I presidenti hanno tutti uguali compiti ed uguali responsabilita legali, ma penso che amministrare una sezione grande come Roma, Bologna, Milano o Napoli giusto per citarne alcune, comporti problemi e responsabilita' un pelino piu' gravose rispetto a quelli di una Sezione con una trentina di soci. Che problema possono avere? Quello di scegliere in quale pizzeria ritrovarsi il sabato sera? E' difficile scegliere tra una birra chiara e una scura?

Se la UITS fosse una societa' per azioni, e se ogni iscritto stesse a rappresentare un azione detenuta da una Sezione, una delega di voto in assemblea, una quota dei dividendi a fine anno, allora cosi' avrebbe un senso conferire una parte degli incassi a UITS, o anche tutti gli incassi, se poi questi venissero ripartiti a fine anno in base alle azioni (soci). E solo cosi' le Sezioni potrebbero far valere il proprio peso in fase assembleare. Ma se gli incassi vengono ripartiti a discrezione di chicchessia, allora i conti non torneranno mai.

Ecco, cari benpensanti... ora che Vi ho fornito ulteriori motivi per i quali simulare la Vostra indignazione, annunciateci presto di aver sfornato un altro ovetto. Adoro lo zabaione... ;D ;D

Saluti.
« Ultima modifica: Febbraio 10, 2012, 15:13:03 pm da BrainDamage »
Of all the things I've lost in life, I miss my mind the most.

Offline Franz

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Re:Nuova ed ennesima interrogazione parlamentare su UITS!!!
« Risposta #98 il: Febbraio 10, 2012, 15:35:08 pm »
Se la UITS fosse una societa' per azioni, e se ogni iscritto stesse a rappresentare un azione detenuta da una Sezione, una delega di voto in assemblea, una quota dei dividendi a fine anno, allora cosi' avrebbe un senso conferire una parte degli incassi a UITS, o anche tutti gli incassi, se poi questi venissero ripartiti a fine anno in base alle azioni (soci). E solo cosi' le Sezioni potrebbero far valere il proprio peso in fase assembleare. Ma se gli incassi vengono ripartiti a discrezione di chicchessia, allora i conti non torneranno mai.

Ecco, cari benpensanti... ora che Vi ho fornito ulteriori motivi per i quali simulare la Vostra indignazione, annunciateci presto di aver sfornato un altro ovetto. Adoro lo zabaione... ;D ;D

parto dal fondo, a me lo zabaione piace con il marsala (in abbondanza).
Per il periodo che ho riportato non posso che essere in sintonia con Brain,  magari non parlando di azionariato ma solo di tessere, una tessera = un voto, senza peraltro togliere il diritto d'esistere alle sezioni più piccole.
 
(p.s: è arrivata ai presidenti TSN una lettera di risposta di Obrist all'interrogazione di Lannutti)

Offline chelestin

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Re:Nuova ed ennesima interrogazione parlamentare su UITS!!!
« Risposta #99 il: Febbraio 10, 2012, 15:44:30 pm »
Mi spiace Brian, non ho neanche finito di leggere il suo post.

Sono  indignato di come si possa pensare di chiudere una sezione di TSN e mi da noia come si salti subito a tali affermazioni. Non scendo nemmeno a livelli di discussione, perchè penso, mio caro Brian, che il suo post non lo meriti.
Con questo chiudo l'argomento, che  era un esempio inventato!
Grazie cmq dell'attenzione!