guardate che non ci siamo poi così lontani
mi ripeto, credo che ci sarà da fare i conti con chi già è abituato ad autopromuoversi, ovvero a chi gestisce con spirito imprenditoriale un'attività sportiva... come è giusto che sia, perchè si stà in piedi e si và a vanti se le entrate coprono i costi, altrimenti si và in fallimento, il volontariato è sempre più una chimera quindi una struttura che offre servizi di qualità paga e rimborsa le spese a chi ci lavora per la buona riuscita dei progetti
le sezioni, eccetto alcune, sono a gestione pseudo "statalizzata" dove un minimo di entrate quasi sempre sono garantite
da lavoratore autonomo non vedo di buon occhio i sistemi "statalizzati" soprattutto quando non funzionano o sono dei buchi neri, ma debbo convenire con chi sostiene che certe realtà calate "brutalmente" in un sistema di libero mercato collasano velocemente a tutto danno degli utenti, e a vantaggio dei concorrenti
Ma ci sono già anche TSN orientati a una gestione moderna.
se avessi il TSN a 30km da casa probabilmente non lo frequenterei tutti i fine settimana e molto probabilmente non farei attività agonistica, buttare il bambino con l'acqua sporca, e perdere la capillarità offerta dalle sezioni TSN, parlo ovviamente per il centro-nord, sarebbe un errore irrimediabile, perchè aprire campi di tiro privati sarà sempre meno agevole
ok, il sistema è vecchio e "marcio", andrebbe sanato, epurato da virus e scarafaggi, valorizzata la promozione e l'attività sportiva cercando visibilità sui media locali e organizzando anche attività specifiche e "divertenti" perchè altrimenti i giovani, ma sopratutto i giovanissimi, col cavolo che li teniamo in sezione, non prendiamoci in giro, perchè P10 e la C10, per non parlare delle P10s e C10s, mica saranno discipline attrattive?
per la parte istituzionale, invece bisognerebbe che i corsi e frequenze degli obbligati fossero momenti veramente formativi e utili, non solo un mero obbligo durante il quale scaricare il caricatore per portarsi via un pezzo di carta firmato
per non parlare di tutte le attività verso i frequentatori come corsi avanzati di maneggio e tiro (non mecessariamente sportivo), perchè ai più non interessa fare sport ma imparare a usare la propria arma, per esserne magari padroni in caso di necessità
quest'ultimo aspetto non credo vada trascurato, ci sono persone che girano armate (legalmente con porto da difesa) che hanno visto il poligono (forse) per l'abilitazione al maneggio... c'è da fidarsi?
se oggi ci fosse Garibaldi credo ci sputerebbe a tutti in un occhio, perchè pur cambiati i tempi, continuiamo a non cogliere che il primo valore che dovrebbe tramettere la frequenza presso un TSN (o campo di tiro) è il maneggio consapevole e razionale delle armi che oltre a garantire maggiore sicurezza diventa quel trampolino per i giovani e meno giovani particolarmente dotati, verso l'attività agonistica.
alla fine di tutto, per raggiungere un qualunque risultato ci voglio idee condivise, lungimiranza e soldi, soprattutto se miriamo a creare centri di elevata competenza e formazione al tiro, un tutte le sue forme, i TSN potrebbero avere un vantaggio logisitico che se sfruttato li potrebbe mettere al pari del miglior campo/accademia di tiro privata o statale (scuole di tiro della polizia e delle forze armate).
Se l'alternativa si fà strada, non ha senso metterci quà a compiangerci al capezzale di un sistema morente, diamoci una mossa, rimbocchiamoci le maniche e diamo un calcio in culo a chi lo merita (compriamoci le scarpe adatte perchè ci sarà da farsi male ai piedi...)