La congiura del silenzio
Le reazioni alla nostra campagna si susseguono.
Armi e Tiro sul suo sito (
www.armietiro.it) pubblica la risposta del Presidente del CONARMI alle “accuse” di FISAT.
E’ interessante vedere che Armi e Tiro dopo averci bandito dalla carta stampata (FISAT non ce la trovate più sulla rivista) ora pubblica la difesa di Pedersoli senza aver mai pubblicato “l’accusa” di FISAT (come le chiamano loro).
Ora, si deve chiarire che FISAT NON ACCUSA nessuno ma si é limitata a riportare dei fatti ed eventi da cui si desumono delle ovvie conclusioni che nessuno riesce a smentire; perché ci siamo presi di “facinorosi” di “diffamatori”, di “esaltati” persino di “fallosi” ma nessuno ad oggi ha mai osato dire che siamo bugiardi o falsari (di atti che al massimo han detto che sono “parziali”)...
Sarà anche che i documenti siano parziali ma sono lì, rimane da chiarire perché e per come dal 23 e 24 Marzo NESSUNO DEI RAPPRESENTANTI DEL SETTORE HA DETTO NULLA.
Sembra di rivedere la storia del decreto Legge 204/2010; veniamo a sapere che sarà una legge capestro (anche la direttiva é pro armi) contattiamo tutti e tutti ci dicono di star fermi che é tutto sotto controllo; ci viene in mano la bozza vediamo che sarebbe stata un’ecatombe e riusciamo - dopo un’estate di passione - a farla modificare, almeno per quanto possibile.
Sarà ancora una volta un caso ma nella bozza c’erano il 9 para solo export e la liberalizzazione dei caricatori “non più parte d’arma”, TUTTO IL RESTO UN MASSACRO CON AVVISO AI PARENTI (un contentino alla sinistra), POLIGONI CON LICENZA DEL QUESTORE, LICENZA PER LA RICARICA (previo corso UITS) ecc. ecc.
Tornando al problema in causa; se io vado in rappresentanza del settore (non lo dico io lo dice la Legge 110/75 che vanno in rappresentanza “del settore” e non di sé stessi) e in una riunione salta fuori che da oggi non si catalogano più certi tipi di armi IL MINIMO CHE POSSO FARE APPENA ESCO, DOPO ESSERMI BATTUTO ALLA MORTE, E‘ AVVISARE “IL SETTORE” E DIRGLI “mi sono battuto alla morte ma proprio non ce l’ho fatta e da oggi certe armi non si catalogano più”. Altro che riservatezza, riservatezza su che cosa su ciò che vi arriva addosso ?
INVECE NESSUNO LO HA FATTO.
Se non voglio avvisare il settore, avviso almeno i miei associati tra cui ci sono tanti che vivono proprio importando le armi che da oggi saranno vietate.
Invece niente; che certe armi da oggi sono vietate lo apprendiamo a fine maggio quando arrivano le prime risposte a domande di catalogazione ferme da 24 mesi. In quattro mesi rischio di fallire se ho 30 modelli in corso di catalogazione e sono fermi all’estero in attesa della Commissione.
E non lo fa solo il CONARMI, lo fa anche ASSOARMIERI che non avvisa nessuno, lo fa anche ANPAM ed il CNCN.
Poi si lamentano su Armi e Tiro non pensando che da vent’anni c’e’ la legge sulla trasparenza della Pubblica Amministrazione e quando vai in rappresentanza di un settore e quindi ciò che dici e fai ha ricadute sulla vita di terzi non c’e’ privacy che tenga e la pubblica amministrazione deve cacciarlo. E quindi ciò che fai porta delle responsabilità, altro che diffamazione.
Quando a settembre impugneremo le circolari - é una promessa - come credete che si difenderà il funzionario dell’Area Armi ed Esplosivi se non con un “ma a me lo ha detto la Commissione che ha votato all’unanimità, ecco qui il verbale” ?
La Commissione é solo Consultiva ma le cose che dice (come quella della penna tagliacarte arma propria, mamma mia o è un’arma propria o è una penna tagliacarte) costituiscono il fondamento di ogni atto, proprio perché con votazioni all’unanimità “copre le spalle” (ossia la responsabilità civile) del pubblico ufficiale autoritario. Che dice certe cose perché gliele ha avvallate la Commissione.
Per quanto ci si arrampichi sugli specchi non c’e‘ un’altra spiegazione, altro che minacce di querela (negli USA la chiamano querela-bavaglio, la facciano se credono poi vediamo come va a finire).
Concludiamo con un ultimo commento alla risposta del Dr. Pedersoli; girare la frittata non serve a molto, noi le armi le proteggiamo davvero TUTTE cominciando proprio da quelle che non protegge nessuno.
Quelle che producete voi sembrano avere già molti angeli custodi, sai che strilli se avessero vietato le avancariche?
E’ ora invece di fare un po’ di trasparenza e se il prezzo da pagare sarà difendersi da una querela lo pagheremo sorridendo. Almeno nessuno potrà dire che non abbiamo fatto niente o, peggio, che abbiamo fatto dei patti con gli antiarmi.
Prime reazioni alla campagna di lettere:
risponde una grande Ditta che fabbrica pistole (e qualche fucilino), con risposte tutte uguali:
Egr. Sig.....
Le Aziende italiane produttrici di armi e munizioni sportive sono sempre pienamente interessate allo sviluppo dell’intero settore delle attività del tiro sportivo-venatorio, e non sono in alcun modo partecipi di accordi nascosti con il Ministero dell’Interno o disponibili in tal senso. L’ANPAM, Associazione di categoria che le rappresenta, è impegnata da sempre in un rapporto continuo con le autorità politiche e amministrative al fine di fornire elementi conoscitivi, dati e informazioni necessari a evitare norme e interpretazioni inutilmente restrittive, che non hanno alcuna ricaduta positiva sulla pubblica sicurezza. Ciò tuttavia nella massima trasparenza e con la consapevolezza della necessaria distinzione dei ruoli. La invitiamo pertanto a non tener conto di campagne denigratorie, e a non trarre affrettate conclusioni sulla base di informazioni parziali e strumentali."
Cordiali saluti.
Neanche una parola su come sia stato possibile che abbiano votato contro le armi simil militari (anche se non le producono) nel silenzio totale e senza che abbiano ritenuto di dare uno straccio di spiegazione.
Inoltre le nostre campagne saranno anche denigratorie parziali e strumentali ma Il verbale integrale sta qui (Verbale riunione commissione 23-24 maggio.pdf )
http://www.campagnafisat.it/www.campagnafisat.it/Archivio_notizie/Voci/2011/7/27_Prime_reazioni_alla_campagna_di_lettere_files/Verbale%20riunione%20commissione%2023-24%20maggio.pdf e nessuno ha osato dire che sia falso:
Qualcuno in pubblico ci ha anche dato di facinorosi (ma non di bugiardi perché i documenti sono qui e parlano chiaro), sempre ammesso che sappia cosa vuol dire.
Ma il meglio arriva adesso.... arriva una delle risposte di un’azienda iscritta al Consorzio Armieri Bresciani (non possiamo dirvi quale é perché la email non é arrivata a noi).
Roba da non credere che si commenta da sola e dimostra ancora una volta cosa succede quando si lascia un settore in mano agli interessi di pochi.
Da rammentare che chi gli aveva scritto, aveva solo chiesto di fare qualcosa verso il suo presidente per evitare queste cose:
SONO ASSOLUTAMENTE CONTENTO E MI CONGRATULO CON IL MIO PRESIDENTE DOTT. PEDERSOLI PER NON AVER DATO MODO DI CATALOGARE ARMI SIMIL MILITARI . IO ! RITENGO DISGUSTOSO ED ESPRIMO TUTTO IL MIO SDEGNO NELL'APPRENDERE CHE CI SONO PERSONE CHE SI DIVERTONO A GIOCARE CON ARMI MILITARI O SIMIL MILITARI . LO RITENGO ANCHE UN GRAVE DANNO D'IMMAGINE ED ECONIMICO IN QUANTO SPESSO LA GENTE CONFONDE LE MIE ARMI , QUELLE SPORTIVE , CON QUELLE SCHIFEZZE SPORCHE DI SANGUE CHE SONO LE ARMI MILITARI ! ARMI MILITARI , SIMIL MILITARI O EX ORDINANZA IN QUALCHE MODO RIEVOCANO E IN QUALCHE MODO CELEBRANO QUALCHE GUERRA PASSATA O PRESENTE , E LA GUERRA E' UNA COSA SERIA .SE LE PIACE , SE VI PIACE COSI TANTO MANEGGIARE ARMI DA GUERRA , PERCHE NON ANDATE UN PAIO DI MESI IN AFGANISTAN ? COSI PROVATE , VEDETE A COSA SERVONO LE VOSTRE TANTO AMATE ARMI , E MAGARI VI DIVERTITE ANCHE UN PO . POI AL RITORNO NE RIPARLIAMO . LE DO UN CONSIGLIO : ANDATE A GIOCARE A SCACCHI ...... NATURALMENTE PARLO SOLO ED SCLUSIVAMENTE A NOME MIO .
CORDIALMENTE
Meno male che parla solo per lui. C’e’ solo da sperare che quando ha risposto fosse ubriaco......
A parte le scemenze, tradisce il pensiero che sembra imperante in quella valle: SICCOME NON LO FABBRICO IO A ME CHE ME NE FREGA ?
SAPETE COME REGOLARVI QUANDO COMPERATE UN PRODOTTO. Noi un giorno andremo a giocare a scacchi ma sicuro ci va anche lui, perché le armi le vogliono vietare tutte, anche le aria compressa, anche le avancarica (anche quelle che fa lui).