Autore Topic: EUROPEI 2011 - PRELUDIO DI UN FLOP  (Letto 17695 volte)

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Offline mimmo

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Re:EUROPEI 2011 - PRELUDIO DI UN FLOP
« Risposta #70 il: Marzo 11, 2011, 13:56:08 pm »
A 5 giorni dalla fine degli europei di Brescia il Coni, massima autorità dello sport in Italia, non menziona la fantastica medaglia di Bronzo di Campriani e la visita del Monarca Spagnolo.
Come mai?
Ciao

Offline gaggio

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Re:EUROPEI 2011 - PRELUDIO DI UN FLOP
« Risposta #71 il: Marzo 11, 2011, 16:47:51 pm »
Sicuramente la la federazione manca di comunicazione e divulgazione, sicuramente l'unico sport che fa notizia in Italia è il calcio.
Lo sci dopo Tomba e la Compagnoni è morto, il nuoto si vede solo ai mondiali e in vasca lunga, la scherma solo ai mondiali se vince la Vezzali, il tiro mai anche se si vince qualcosa, per cui la colpa è anche del CONI.
Tra un po' di tempo mi farebbe molto piacere che Mimmo venisse allo scoperto con una sua cordata di amici competenti e mandasse tutti a quel paese dicendo chi è e cosa farebbe se venisse eletto e cosa non avrebbe fatto se fosse stato al timone.
Vorrei poi che fosse eletto presidente per acclamazione e mettesse in pratica tutto ciò che giustamente ha evidenziato come lacunoso in questa gestione.
Auguri Mimmo, chiunque tu sia.
Gaggio

Offline mimmo

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Re:EUROPEI 2011 - PRELUDIO DI UN FLOP
« Risposta #72 il: Marzo 13, 2011, 08:30:41 am »
Questa è la comunicazione autoreferenziale e narcisista, non so se per automotivarsi e convincersi o convincerci che il Grande Flop sia stato un grande successo e giustificare la smania spendacciona.
Peccato non aver ricevuto i complimenti del Coni o del Capo dello stato che sono soliti telefonare o inviare telegrammi d'apprezzamento per la conquista di TITOLI molto più importanti della LOCATION.
 :o :o :o :o :o :o :o :o :o :o :o :o :o :o :o :o :o :o :o :o :o :o

W il re....W il re...W il re
Ma che ce frega ma che c'importa

http://www.youtube.com/watch?v=KpHjpbRE1n4

 

Fine Campionati di Brescia Intranet 11.03.2011

Cari Presidenti,

i Campionati Europei di Brescia 2011 sono terminati e continuo a ricevere complimenti e congratulazioni per la funzionalità degli impianti e per l’ottima organizzazione dell’evento da parte di tutto il mondo del tiro a segno nazionale ed internazionale.

Anche da voi, Presidenti, ho ricevuto tantissimi apprezzamenti per il Campionato Europeo 2011 e pertanto colgo questa occasione per ringraziarvi di cuore.

Un ringraziamento particolare a tutte le Sezioni che sono arrivate a Brescia ad assistere alla competizione con i loro giovani ed atleti.

Cordiali saluti
Il Presidente
Obrist Ing. Ernfried

P.S. vi allego altre foto dell’incontro con il Re di Spagna Juan Carlos

- n. 2 foto: Re a tavola con il Presidente Obrist
- n. 1 foto: Re con il Presidio della Confederazione Europea di Tiro, il Presidente del Comitato Organizzatore, Dr. Tito Suss , ed altri ospiti


Offline diamante

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Re:EUROPEI 2011 - PRELUDIO DI UN FLOP
« Risposta #73 il: Marzo 13, 2011, 09:06:18 am »
 
Fine Campionati di Brescia Intranet 11.03.2011

Cari Presidenti,

i Campionati Europei di Brescia 2011 sono terminati e continuo a ricevere complimenti e congratulazioni per la funzionalità degli impianti e per l’ottima organizzazione dell’evento da parte di tutto il mondo del tiro a segno nazionale ed internazionale.


Si poteva fare qualcosa in più.
Ciao

Offline puzzola

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Re:EUROPEI 2011 - PRELUDIO DI UN FLOP
« Risposta #74 il: Marzo 13, 2011, 13:04:58 pm »
 
Fine Campionati di Brescia Intranet 11.03.2011

Cari Presidenti,

i Campionati Europei di Brescia 2011 sono terminati e continuo a ricevere complimenti e congratulazioni per la funzionalità degli impianti e per l’ottima organizzazione dell’evento da parte di tutto il mondo del tiro a segno nazionale ed internazionale.


Si poteva fare qualcosa in più.
Ciao

Come non darti ragione, Diamante!!!!
Non capiso proprio perchè ad esempio non abbiano organizzato gli Europei su Marte o perchè non abbiano usato i soldi del Monopoli per pagare i lavori...
Già già!!!

Offline mimmo

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Re:EUROPEI 2011 - PRELUDIO DI UN FLOP
« Risposta #75 il: Marzo 14, 2011, 14:45:14 pm »
Peccato non aver ricevuto i complimenti del Coni o del Capo dello stato che sono soliti telefonare o inviare telegrammi d'apprezzamento per la conquista di TITOLI molto più importanti della LOCATION.
 :o :o :o :o :o :o :o :o :o :o :o :o :o :o :o :o :o :o :o :o :o :o


Cosa v'avevo detto?

Tuffi:Coni, Napolitano ringrazia azzurre
Cagnotto e Dallape' avevano dedicato a Capo Stato oro vinto ieri
14 marzo, 13:14
 
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 Guarda la foto1 di 1 (ANSA) - ROMA, 14 MAR - Giorgio Napolitano ringrazia Tania Cagnotto e Francesca Dallape'. Il capo dello Stato ''si mettera' in contatto con le due campionesse'' dei tuffi che ieri hanno vinto l'oro europeo a Torino dedicando il titolo al Presidente della Repubblica in omaggio alle celebrazioni dei 150 anni dell'unita' d'Italia. E' stato il presidente del Coni, Gianni Petrucci, a dirlo nel corso della presentazione di Miss Italia sport.

Speriamo che la medaglia di Nic non l'abbiano dedicata al Re di Spagna!

Ciao
« Ultima modifica: Marzo 14, 2011, 14:47:01 pm da mimmo »

Offline ramato

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Re:EUROPEI 2011 - PRELUDIO DI UN FLOP
« Risposta #76 il: Marzo 15, 2011, 16:23:04 pm »
.... Mimmo che ci vuoi fa' .... tira di più un pelo di f...... che un carro di buoi !!!!!!
Forse se Niccolò era una donna ........

Offline VENDETTA

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Re:EUROPEI 2011 - PRELUDIO DI UN FLOP
« Risposta #77 il: Aprile 18, 2012, 04:35:47 am »
http://www.lettera43.it/stili-vita/armi-nobile-abuso_4367547023.htm
REALI E PROIETTILI
Armi, nobile abuso
Dai Borbone ai Savoia, se la passione diventa dramma.
di Guido Mariani
(© Getty Images) Il piccolo Froilan con il nonno, il re Juan Carlos di Spagna.

Hanno rinunciato a impugnare lo scettro, ma le armi sono tutt'altra cosa. Reali e nobili di tutto il mondo amano maneggiare fucili e pistole, anche se a volte l'abitudine sfocia in esiti disastrosi: evidentemente il lignaggio è anche una questione di calibro.
L'ultima notizia che ha fatto il giro del globo è l'incidente accaduto al giovane Felipe Juan Froilan, il tredicenne rampollo dell'Infanta Elena, la figlia più grande del Re Juan Carlos di Spagna.
L'INCIDENTE AL NIPOTINO DI JUAN CARLOS. Il giorno del lunedì di Pasqua il ragazzino era insieme al padre Jaime de Marichalar a Soria dove la famiglia ha una residenza e, praticando il tiro a segno con una carabina, si è sparato a un piede. «È solo un piccolo incidente» ha tranquillizzato l'opinione pubblica il portavoce della real casa. Ma l'esempio esibito è stato pessimo, visto che in Spagna ai minori di 14 anni è proibito utilizzare le armi da fuoco. E soprattutto ha fatto riaffiorare orribili ricordi.
RICORDO DI UNA TRAGEDIA. Nel 1956, proprio nei giorni a ridosso della Pasqua, Alfonso, il fratellino 14enne di Juan Carlos morì a causa di un incidente con un revolver. I due fratelli stavano pulendo la pistola, quando partì inavvertitamente un proiettile che colpì alla fronte il ragazzo uccidendolo sul colpo. Di quel triste episodio, inevitabilmente, esistono diverse versioni, alcune delle quali accusano Juan Carlos di aver sparato per gioco al fratello non sapendo che la pistola fosse carica.
Nel 1978 l'omicidio di Hamer per mano di Vittorio Emanuele di Savoia

(© Getty) Vittorio Emanuele di Savoia.

Ma la familiarità tra sangue blu e proiettili è cosa nota. La passione per le armi è costata cara pure a Vittorio Emanuele di Savoia. Negli Anni 70 il figlio del 'Re di maggio' Umberto II fu coinvolto in un'indagine del tribunale di Venezia per traffico internazionale di armi. Non pago dei problemi, il 18 agosto 1978 in circostanze mai chiarite Vittorio Emanuele uccise presso l'isola di Cavallo in Corsica un giovane turista tedesco di 19 anni, Dirk Jeerd Hamer.
La versione ufficiale parlava di una lite tra il nobile e il miliardario romano Nicky Pende avvenuta per l'utilizzo di un gommone. Il re puntò il fucile sul suo rivale che spostò la canna dell'arma. Partì però un colpo che uccise il giovane che dormiva in una barca vicina.
SOLO UNA CONDANNA PER DETENZIONE DI ARMI. Un processo assolse il nobile dall'accusa di omicidio condannandolo solo per detenzione di arma da fuoco. Tuttavia il mistero si è infittito nel 2006, quando Vittorio Emanuele, detenuto nel carcere di Potenza in seguito allo scandalo Vallettopoli in cui era stato coinvolto, venne sorpreso da un filmato girato di nascosto a vantarsi con i compagni di cella di aver ingannato gli inquirenti.
La folle strage di Dipendra, principe del Nepal, nel 2001

Dipendra, Dipendra, principe assassino della famiglia reale del Nepal.

Nei palazzi reali però si annovera anche, in tempi recenti, una strage provocata da un raptus di follia. Il 1 giugno 2001 a Kathmandu in Nepal, il re Birendra stava tenendo un ricevimento al quale era presente la famiglia reale al gran completo. Il principe ereditario Dipendra, palesemente ubriaco, fu allontanato su ordine del re. Un'ora dopo si ripresentò nel salone regale, vestito in abiti tattici e armato di due fucili mitragliatori della sua collezione privata, un H&K MP5 e un M16. Sparò prima al padre poi a due dei suoi zii.
NOVE REALI UCCISI. Caddero via via sotto i suoi colpi anche la madre, la regina Aishwarya, suo fratello e sua sorella. La crisi nervosa del rampollo reale causò un'ecatombe: nove membri della famiglia reale vennero assassinati, cinque feriti. Al termine del massacro Dipendra volse l'arma contro se stesso ma non riuscì a uccidersi sul colpo: venne nominato sovrano in coma nel letto d'ospedale ma spirò pochi giorni più tardi cedendo il trono allo zio Gyanendra. A quanto pare il principe assassino nutriva risentimento nei confronti dei genitori che si rifiutavano di accettare la futura sposa da lui scelta. Il Nepal non è più un regno dal 2008.
Filippo di Edimburgo uccise tigri e coccodrilli

Kate Middleton e il principe William durante una battuta di caccia.

Anche i reali britannici non rinunciano alle armi, seppure senza risvolti tragici, se non per l'ambiente. Sparare è il passatempo preferito nel reame di Windsor. Il consorte della Regina Elisabetta, il principe Filippo, Duca di Edimburgo, ha trascorso gran parte del suo tempo libero, di cui dispone in abbondanza, a caccia. Con esiti controversi e curiosi.
CRITICHE DELLE ASSOCIAZIONI AMBIENTALISTE. Le associazioni ambientaliste hanno provato a tenere un conto approssimativo dell'impatto sulla fauna della sua passione. Il fucile reale ha sterminato cervi, conigli, lepri, pernici, anitre selvagge, fagiani e ogni tipo di volatile che solca i celi di Albione. Ma la sua passione sono i cinghiali che il principe caccia in Germania, dove è frequente ospite delle tenute di amici nobili. Si narra che accompagnato dal principe Carlo abbia ucciso 50 cinghiali in un giorno solo. Incurante delle critiche degli ambientalisti la famiglia reale ha tenuto di frequente sessioni di caccia nei 20 mila ettari della tenuta di Norfolk, dove i reali e i loro ospiti si accaniscono in particolare sui fagiani. Se non altro il principe, oggi per ragioni anagrafiche, ha rinunciato da tempo alla caccia grossa.
«SPARARE? ISTRUTTIVO ANCHE PER I BAMBINI». Nel 1961 partecipò a una battuta di caccia alla tigre in India dove uccise non solo il felino, ma anche un coccodrillo e sei capre di montagna. Negli Anni 90 prese parte alla presentazione di un nuovo manuale per aspiranti cacciatori e sostenne che sparare fosse un'attività educativa e intelligente anche per i bambini. La passione è passata di padre in figlio e di figlio in nipote. Non è dunque un caso se Kate Middleton ha avuto il suo primo incontro documentato con il suo futuro suocero Carlo nell'ottobre 2007 nel corso di una battuta nella tenuta di Balmoral, dove la futura principessa è stata introdotta alla caccia al fagiano.
IL RE DI SVEZIA È PER RIAPRIRE LA CACCIA AL LUPO. Il fucile accompagna sempre anche il re di Svezia Carlo Gustavo che ama la bella vita, le donne e le bische, ma il suo passatempo più rilassante è uccidere le alci, passione che condivide con il figlio Carlo Filippo. Ha recentemente chiesto di riaprire la caccia al lupo, specie protetta e molto ridotta nelle foreste svedesi. Nemmeno la sensibilità ambientale, pare, si sposa con la passione per le armi.
Giovedì, 12 Aprile 2012


La scelta del Re di Spagna come testimonial degli europei di Brescia è stata un mega Flop!!!!!!!!!!!!!!

Partecipa alla discussione.
Testimonial
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai a: navigazione, cerca

Testimonial è un termine inglese ripreso in italiano e in numerose altre lingue nell'ambito della comunicazione e della pubblicità.

Con esso si definisce un procedimento che associa l'immagine e la testimonianza di una persona considerata rappresentativa (un esperto, una celebrità, un opinionista, un consumatore-tipo) ad una causa o ad un prodotto per rafforzarne la credibilità. In italiano, un termine corrispondente potrebbe essere «testimonianza rappresentativa», «referenzialità» o «patrocinio».

In inglese si suole distinguere tra testimonial e endorsement ("validazione", "avvaloramento"): "testimonial" si usa di solito in riferimento a messaggi attribuiti a gente comune, mentre "endorsement" viene di solito usato per i messaggi legati a celebrità. Come spesso avviene nel caso dei prestiti, questa distinzione non è stata recepita e oggigiorno in italiano testimonial viene impiegato di norma per alludere all'utilizzo di personaggi famosi nella pubblicità. E addirittura, il termine è passato dall'astratto (la tecnica pubblicitaria in questione) al concreto, per cui si suole dire che il tale attore o cantante famoso è il "testimonial" di questa o quella ditta.

Quando una donna è il testimonial associato alla valorizzazione di un'attività o un'iniziativa, si usano anche i termini "ambasciatrice" (soprattutto di enti benefici), o "madrina" (di un'iniziativa).
« Ultima modifica: Aprile 18, 2012, 05:04:31 am da VENDETTA »

Offline Alex

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Re:EUROPEI 2011 - PRELUDIO DI UN FLOP
« Risposta #78 il: Aprile 18, 2012, 10:57:45 am »
http://www.lettera43.it/stili-vita/armi-nobile-abuso_4367547023.htm
REALI E PROIETTILI
Armi, nobile abuso
Dai Borbone ai Savoia, se la passione diventa dramma.
di Guido Mariani
(© Getty Images) Il piccolo Froilan con il nonno, il re Juan Carlos di Spagna.

Hanno rinunciato a impugnare lo scettro, ma le armi sono tutt'altra cosa. Reali e nobili di tutto il mondo amano maneggiare fucili e pistole, anche se a volte l'abitudine sfocia in esiti disastrosi: evidentemente il lignaggio è anche una questione di calibro.
L'ultima notizia che ha fatto il giro del globo è l'incidente accaduto al giovane Felipe Juan Froilan, il tredicenne rampollo dell'Infanta Elena, la figlia più grande del Re Juan Carlos di Spagna.
L'INCIDENTE AL NIPOTINO DI JUAN CARLOS. Il giorno del lunedì di Pasqua il ragazzino era insieme al padre Jaime de Marichalar a Soria dove la famiglia ha una residenza e, praticando il tiro a segno con una carabina, si è sparato a un piede. «È solo un piccolo incidente» ha tranquillizzato l'opinione pubblica il portavoce della real casa. Ma l'esempio esibito è stato pessimo, visto che in Spagna ai minori di 14 anni è proibito utilizzare le armi da fuoco. E soprattutto ha fatto riaffiorare orribili ricordi.
RICORDO DI UNA TRAGEDIA. Nel 1956, proprio nei giorni a ridosso della Pasqua, Alfonso, il fratellino 14enne di Juan Carlos morì a causa di un incidente con un revolver. I due fratelli stavano pulendo la pistola, quando partì inavvertitamente un proiettile che colpì alla fronte il ragazzo uccidendolo sul colpo. Di quel triste episodio, inevitabilmente, esistono diverse versioni, alcune delle quali accusano Juan Carlos di aver sparato per gioco al fratello non sapendo che la pistola fosse carica.
Nel 1978 l'omicidio di Hamer per mano di Vittorio Emanuele di Savoia

(© Getty) Vittorio Emanuele di Savoia.

Ma la familiarità tra sangue blu e proiettili è cosa nota. La passione per le armi è costata cara pure a Vittorio Emanuele di Savoia. Negli Anni 70 il figlio del 'Re di maggio' Umberto II fu coinvolto in un'indagine del tribunale di Venezia per traffico internazionale di armi. Non pago dei problemi, il 18 agosto 1978 in circostanze mai chiarite Vittorio Emanuele uccise presso l'isola di Cavallo in Corsica un giovane turista tedesco di 19 anni, Dirk Jeerd Hamer.
La versione ufficiale parlava di una lite tra il nobile e il miliardario romano Nicky Pende avvenuta per l'utilizzo di un gommone. Il re puntò il fucile sul suo rivale che spostò la canna dell'arma. Partì però un colpo che uccise il giovane che dormiva in una barca vicina.
SOLO UNA CONDANNA PER DETENZIONE DI ARMI. Un processo assolse il nobile dall'accusa di omicidio condannandolo solo per detenzione di arma da fuoco. Tuttavia il mistero si è infittito nel 2006, quando Vittorio Emanuele, detenuto nel carcere di Potenza in seguito allo scandalo Vallettopoli in cui era stato coinvolto, venne sorpreso da un filmato girato di nascosto a vantarsi con i compagni di cella di aver ingannato gli inquirenti.
La folle strage di Dipendra, principe del Nepal, nel 2001

Dipendra, Dipendra, principe assassino della famiglia reale del Nepal.

Nei palazzi reali però si annovera anche, in tempi recenti, una strage provocata da un raptus di follia. Il 1 giugno 2001 a Kathmandu in Nepal, il re Birendra stava tenendo un ricevimento al quale era presente la famiglia reale al gran completo. Il principe ereditario Dipendra, palesemente ubriaco, fu allontanato su ordine del re. Un'ora dopo si ripresentò nel salone regale, vestito in abiti tattici e armato di due fucili mitragliatori della sua collezione privata, un H&K MP5 e un M16. Sparò prima al padre poi a due dei suoi zii.
NOVE REALI UCCISI. Caddero via via sotto i suoi colpi anche la madre, la regina Aishwarya, suo fratello e sua sorella. La crisi nervosa del rampollo reale causò un'ecatombe: nove membri della famiglia reale vennero assassinati, cinque feriti. Al termine del massacro Dipendra volse l'arma contro se stesso ma non riuscì a uccidersi sul colpo: venne nominato sovrano in coma nel letto d'ospedale ma spirò pochi giorni più tardi cedendo il trono allo zio Gyanendra. A quanto pare il principe assassino nutriva risentimento nei confronti dei genitori che si rifiutavano di accettare la futura sposa da lui scelta. Il Nepal non è più un regno dal 2008.
Filippo di Edimburgo uccise tigri e coccodrilli

Kate Middleton e il principe William durante una battuta di caccia.

Anche i reali britannici non rinunciano alle armi, seppure senza risvolti tragici, se non per l'ambiente. Sparare è il passatempo preferito nel reame di Windsor. Il consorte della Regina Elisabetta, il principe Filippo, Duca di Edimburgo, ha trascorso gran parte del suo tempo libero, di cui dispone in abbondanza, a caccia. Con esiti controversi e curiosi.
CRITICHE DELLE ASSOCIAZIONI AMBIENTALISTE. Le associazioni ambientaliste hanno provato a tenere un conto approssimativo dell'impatto sulla fauna della sua passione. Il fucile reale ha sterminato cervi, conigli, lepri, pernici, anitre selvagge, fagiani e ogni tipo di volatile che solca i celi di Albione. Ma la sua passione sono i cinghiali che il principe caccia in Germania, dove è frequente ospite delle tenute di amici nobili. Si narra che accompagnato dal principe Carlo abbia ucciso 50 cinghiali in un giorno solo. Incurante delle critiche degli ambientalisti la famiglia reale ha tenuto di frequente sessioni di caccia nei 20 mila ettari della tenuta di Norfolk, dove i reali e i loro ospiti si accaniscono in particolare sui fagiani. Se non altro il principe, oggi per ragioni anagrafiche, ha rinunciato da tempo alla caccia grossa.
«SPARARE? ISTRUTTIVO ANCHE PER I BAMBINI». Nel 1961 partecipò a una battuta di caccia alla tigre in India dove uccise non solo il felino, ma anche un coccodrillo e sei capre di montagna. Negli Anni 90 prese parte alla presentazione di un nuovo manuale per aspiranti cacciatori e sostenne che sparare fosse un'attività educativa e intelligente anche per i bambini. La passione è passata di padre in figlio e di figlio in nipote. Non è dunque un caso se Kate Middleton ha avuto il suo primo incontro documentato con il suo futuro suocero Carlo nell'ottobre 2007 nel corso di una battuta nella tenuta di Balmoral, dove la futura principessa è stata introdotta alla caccia al fagiano.
IL RE DI SVEZIA È PER RIAPRIRE LA CACCIA AL LUPO. Il fucile accompagna sempre anche il re di Svezia Carlo Gustavo che ama la bella vita, le donne e le bische, ma il suo passatempo più rilassante è uccidere le alci, passione che condivide con il figlio Carlo Filippo. Ha recentemente chiesto di riaprire la caccia al lupo, specie protetta e molto ridotta nelle foreste svedesi. Nemmeno la sensibilità ambientale, pare, si sposa con la passione per le armi.
Giovedì, 12 Aprile 2012


La scelta del Re di Spagna come testimonial degli europei di Brescia è stata un mega Flop!!!!!!!!!!!!!!

Partecipa alla discussione.
Testimonial
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Testimonial è un termine inglese ripreso in italiano e in numerose altre lingue nell'ambito della comunicazione e della pubblicità.

Con esso si definisce un procedimento che associa l'immagine e la testimonianza di una persona considerata rappresentativa (un esperto, una celebrità, un opinionista, un consumatore-tipo) ad una causa o ad un prodotto per rafforzarne la credibilità. In italiano, un termine corrispondente potrebbe essere «testimonianza rappresentativa», «referenzialità» o «patrocinio».

In inglese si suole distinguere tra testimonial e endorsement ("validazione", "avvaloramento"): "testimonial" si usa di solito in riferimento a messaggi attribuiti a gente comune, mentre "endorsement" viene di solito usato per i messaggi legati a celebrità. Come spesso avviene nel caso dei prestiti, questa distinzione non è stata recepita e oggigiorno in italiano testimonial viene impiegato di norma per alludere all'utilizzo di personaggi famosi nella pubblicità. E addirittura, il termine è passato dall'astratto (la tecnica pubblicitaria in questione) al concreto, per cui si suole dire che il tale attore o cantante famoso è il "testimonial" di questa o quella ditta.

Quando una donna è il testimonial associato alla valorizzazione di un'attività o un'iniziativa, si usano anche i termini "ambasciatrice" (soprattutto di enti benefici), o "madrina" (di un'iniziativa).

Si và bè, ma cosa centra con i Campionati Europei di Brescia.
Non vedo in questo una critica costruttiva.
Si può dire peste e corna dell'organizzazione dei campionati, ma
è stato un successo organizzativo. Secondo me chi dice il contrario
è in malafede.

Offline VENDETTA

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Re:EUROPEI 2011 - PRELUDIO DI UN FLOP
« Risposta #79 il: Aprile 18, 2012, 20:01:35 pm »
Egr. Sig. Alex,........... si va bè ma cosa c'entra la sua risposta?

Forse in malafede c'è chi si ostina a far finta di non vedere ed appoggia chi ha voluto l'operazione "Europei in fiera"

anzichè in una sezione del TSN ed ha creato un buco da 600.000,00 euro.

Però la fede, speriamo quella buona, è "De Santi" dicono a Roma e non bisogna fargli dispetto.