Autore Topic: Notizia dell'emilia romagna  (Letto 2658 volte)

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Offline mimmo

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Re:Notizia dell'emilia romagna
« Risposta #10 il: Febbraio 10, 2011, 12:46:30 pm »
Caro Daniele le priorità sono ben altre, oggi c'è Brescia e con quello che assorbirà economicamente ieri i contributi per l'acquisto dei bersagli elettronici alle sezioni amiche.
Fino a quando tra le priorità delle sezioni non ci sarà il repulisti di tutti coloro che ci governano (presidente-consiglieri-tecnici ed atleti), le priorità saranno sempre quelle sopra indicate.
Ciao

Offline Franz

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Re:Notizia dell'emilia romagna
« Risposta #11 il: Febbraio 10, 2011, 13:08:38 pm »
è una brutta storia, brutta da qualsiasi angolo la si guardi, innanzitutto per la morte di persone innocenti, brutta per la follia che ha armato la mano dell'omicida e brutta anche per tutti noi, dirigenti e appassionati di tiro e per le sezioni del TSN. Quello che è successo al TSN di Bologna poteva accadere, purtroppo, in una qualsiasi altra sezione, a prescindere dai contratti di lavoro o dal volontariato di chi presta il proprio tempo libero. Troppe sono le falle nel sistema, a partire dall'autocertificazione  e dal certificato medico necessari per iscriversi alla sezione. Inspiegabile è invece la leggerezza di chi ritira un'arma data a noleggio e non compie le minime operazioni prevsite prima di riporla negli armadi, il controllo della matricola, dello stato d'uso e lo scarrellamento per accertarsi dell'arma scarica. In questo caso nulla avrebbe potuto fare un direttore di tiro "a tempo pieno" perchè la sua funzione prevede altri incarichi.  Adesso aspettiamoci un po di bufera sulle sezioni che, temo, si risolverà con qualche restrizione a danno dei frequentatori, ma sul piano delle norme ben poco cambierà e tutto  continuerà a gravare sui pesidenti del TSN, chiudo esprimendo la mia solidarietà a Calzolari che reputo una brava persona.
« Ultima modifica: Febbraio 10, 2011, 13:12:28 pm da Franz »

Offline gianvi

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Re:Notizia dell'emilia romagna
« Risposta #12 il: Febbraio 10, 2011, 16:54:46 pm »
è vero,si può prescindere dai contratti ma un consiglio direttivo(perchè ritengo sbagliato dare l'onere solo ai presidenti,a meno che non siano presidentipadroni ;D ;D ;D)deve e ribadisco deve impegnarsi in una seria valutazione sulle persone che devono ricoprire incarichi così delicati da mettere in pericolo innanzi tutto vite umane e non da ultimo un bene come una sezione che è di tutti.
un piano ben orchestrato è costato diverse vite,scaltro chi lo ha posto in essere e molto sfortunati coloro che lo hanno subito.
il controllo delle armi a fine sessione è una delle operazioni più delicate,escludendo il fatto criminale occorso a Bologna in quanto fatto voluto,immaginiamo le conseguenze di quella che potrebbe sembrare una semplice dimenticanza:consegnano un'arma reputandola scarica mentre invece una o più pallottole sono rimaste nel serbatoio e magari una camerata,cosa può succedere all'utilizzatore successivo?nella migliore delle ipotesi un gran spavento e non voglio nemmeno immaginare nella peggiore.

non dimentichiamo mai che stiamo utilizzando delle armi e che la prudenza non è mai troppa,guai a pensare con leggerezza solo perchè tizio "e un atleta" o caio "viene in poligono tutti i giorni" sempronio "è un caro amico e non mi farebbe mai uno scherzo simile"chi riveste un ruolo è di fatto responsabile di ciò che succede che lo faccia a gratisss o per vile denaro.

Offline mimmo

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Re:Notizia dell'emilia romagna
« Risposta #13 il: Febbraio 11, 2011, 09:07:13 am »
http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2011/02/10/la-procura-indaga-sul-poligono-per-arma.html

La procura indaga sul poligono per l'arma rubata da Pistone
10 febbraio 2011 —   pagina 7   sezione: BOLOGNA
«E' una vicenda inammissibile».
Il procuratore aggiunto Massimiliano Serpi non usa mezzi termini per dar voce allo sconcerto della Procura di fronte alla tragedia di domenica scorsa. Lo fa soprattutto in riferimento a «come si è realizzato» l'omicidio-suicidio di Marcello Pistone che ha freddato la moglie Azounid e il figlio Rachid di due anni, rivolgendo poi contro di sé la pistola, una Beretta 7,65, rubata un'ora prima, e sostituita con una scacciacani lasciata al suo posto nel poligono di tiro di via Agucchi, dove era riuscito ad iscriversi malgrado i suoi precedenti penali.
Un nuovo filone d'inchiesta dovrà stabilire come mai sia stato possibile. Su fatto di sangue purtroppo non restano dubbi. Ma resta ancora molto da fare su questo fronte. «Se ci sono violazioni amministrative o penali - spiega Serpi - i responsabili verranno individuati e saranno chiamati a risponderne. Sono in corso verifiche e accertamenti affidati alla sezione Anticrimine della Squadra mobile. Per la Procura è inammissibile che una vicenda così si sia realizzata».Per il momento non ci sono nuovi fascicoli e neppure indagati nella vicenda a latere relativa al poligono di tiro. Se le indagini faranno emergere violazioni, tutto confluirà nel fascicolo aperto domenica. Il reato ipotizzatoa carico di eventuali responsabili potrebbe essere quello di omissione di atti d'ufficio. Ma al vaglio c'è anche la correttezza delle procedure amministrative seguita dalla struttura, sia nella registrazione al momento dell'iscrizione, (a Pistone fu fatta firmare un'autocertificazione del certificato penale), sia sulle forme di controllo in atto per evitare eventuali furti da parte dei frequentatori del poligono. Ecco perché la Procura non si sbilancia. Pistone si era iscritto da pochi giorni alla sezione bolognese del tiro a segno nazionale. Il 28 gennaio aveva avanzato la sua richiesta dichiarando il falso, ossia di avere la fedina penale immacolata. In realtà l'uomo ha precedenti penali che invece gli avrebbero impedito l'accesso in via Agucchi. Tra il 28 e il 5 febbraio, fa tre esercitazioni. Il 6, domenica scorsa, si presenta in linea di tiro, prende la pistola noleggiata al prezzo di quattro euro e due scatole di cartucce. Spara per un po', abbastanza da far credere di aver esaurito i proiettili.
In realtà alcuni li tiene per sé. Poi se ne va con la Beretta, lasciando al suo posto una pistola giocattolo. A quanto risulta al poligono nessuno si accorge del furto, la sostituzione dell'arma viene a galla soltanto lunedì, probabilmente quando uno dei responsabili viene messo sull'avviso dalla notizia dell'omicidio suicidio di Pistone e fa i controlli.
- PAOLA CASCELLA

Offline AN1972

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Re:Notizia dell'emilia romagna
« Risposta #14 il: Febbraio 12, 2011, 15:10:32 pm »



Che disdetta proprio adesso doveva capitare a 1 mese dagli europei….........che trambusto articoli di giornale, tivù speriamo che non arrivino altre interrogazioni se no è la fine.


Già che sfiga....due morti con una pistola rubata in un sezione ed il problema è il trambusto sui giornali.....

Offline gianvi

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Re:Notizia dell'emilia romagna
« Risposta #15 il: Febbraio 12, 2011, 18:16:12 pm »
Il problema sono i Morti questo è certo, non si dovrebbe morire in questi modi assurdi,ma se una persona ha deciso di arrecare danni o peggio di uccidere qualcuno stanne certo che trova il modo di porre in essere la propia volontà,visto che nulla gli interessava della sua stessa vita ed in queste circostanze avrebbe potuto farlo in mille altre maniere.
quello che si voleva rimarcare forse è il gancio dato a quei giornalisti antiarmi che non vedono l'ora di romanzare su una cosa terribilmente semplice al di là dell'arma usata:
il disagio che porta un essere umano a commettere un delitto particolarmente bestiale perchè a fronte del non poter avere chi si ama si è disposti ad uccidere e ad uccidere anche i propi figli.
non si sta parlando di incidente occorso per cattiva gestione delle cose,si sta parlando di una persona malata che comunque avrebbe portato a termine quanto da lui voluto.
non sono folli tutti gli appassionati di tiro e di armi anzi è da ammirare chi pratica uno sport che di fatto non consente l'alterco con gli avversari perchè i nostri avversari siamo noi stessi.

Offline Daniele Puccioni

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Re:Notizia dell'emilia romagna
« Risposta #16 il: Febbraio 12, 2011, 18:42:52 pm »
quoto gianvi...
il problema è che sono i giornalisti e tutti gli antiarmi, che alla faccia dello sport strumentalizzeranno per primi la notizia...
QUI OCCORRE REGOLE SEMPLICI E VALIDE PER MIGLIORARE I PARAMETRI DI SICUREZZA ALL'INTERNO DEI POLIGONI E CONTROLLI PER FARLE RISPETTARE
Non c'è bisogno di una caccia alle streghe o di stigmatizzare chi va a fare gare di tiro...

Offline mimmo

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Re:Notizia dell'emilia romagna
« Risposta #17 il: Febbraio 12, 2011, 19:01:17 pm »



Che disdetta proprio adesso doveva capitare a 1 mese dagli europei….........che trambusto articoli di giornale, tivù speriamo che non arrivino altre interrogazioni se no è la fine.


Già che sfiga....due morti con una pistola rubata in un sezione ed il problema è il trambusto sui giornali.....


Certo è proprio di questo che si preoccupa la federazione........dell'immagine......... tra Sturm&Truppen"   :o!

Mi risulta che un dirigente di una sezione toscana che fa o faceva parte di una commissione, già 2 anni orsono, abbia inviato una lettera in federazione facendo presente di questa tipologia di rischi, senza che ci sia stata una risposta.
Ma leggetevi questo:

http://www.libero-news.it/articolo.jsp?id=667806

Bologna: uccide ex moglie e figlio poi si suicida, accertamenti su poligono tiro
Cronaca
Bologna, 12 feb. - (Adnkronos) - E' sulla custodia delle armi all'interno del poligono di tiro di via Agucchi che si sta concentrando in queste ore l'attenzione degli investigatori della squadra mobile di Bologna che stanno cercando di capire come Marcello Pistone sia riuscito a rubare la pistola poi usata per uccidere la moglie Ihlam Azounid e il figlio Rashid di due anni e suicidarsi subito dopo. Strage avvenuta domenica mattina nei garage di un condominio di via della Guardia, in zona Santa Viola.
L'uomo si era iscritto al poligono di tiro il 28 gennaio scorso. Domenica mattina si era recato al poligono dove era riuscito a rubare una Beretta calibro 7,65 e dei proiettili che avrebbe usato poco. Invece di consegnare l'arma vera aveva restituito una pistola giocattolo. Ora gli investigatori della squadra mobile hanno identificato chi era presente quella mattina nella struttura. Si tratta di due segretarie e del vice direttore che presto verranno sentiti dalla polizia che deve stabilire a chi contestare il reato di omessa custodia dell'arma.
Nel frattempo sono stati disposti degli accertamenti di polizia amministrativa sulla procedura di gestione delle armi nel poligono. L'obiettivo e' capire se venivano rispettate le cosiddette ''consegne'', ossia il protocollo di gestione delle armi che deve essere rispettato in ogni poligono. Se dovesse emergere che era lacunoso o assente potrebbe finire nei guai il presidente del centro.
la tragedia di via della guardia



http://corrieredibologna.corriere.it/bologna/notizie/cronaca/2011/12-febbraio-2011/strage-garage-indagini-poligono-polizia-omessa-custodia-arma-181453007405.shtml

Strage nel garage, saranno sentiti
tre dipendenti del poligono
L'uomo aveva rubato la Beretta al centro, sostituendola con una pistola giocattolo. La polizia ipotizza il reato di omessa custodia dell'arma
 
È arrivata in Procura la relazione della polizia sul furto dell’arma, domenica scorsa, con cui poi Marcello Pistone ha ucciso poco dopo la moglie Ihlam Azounid e il figlio Rashid di due anni, per poi suicidarsi.
Pistone, come noto, era riuscito ad iscriversi al poligono di tiro di via Agucchi (la sede bolognese del tiro a segno nazionale) dichiarando il falso, vale a dire che non aveva precedenti penali. E la mattina del giorno della strage era riuscito a sottrarre la pistola che avrebbe di lì a breve usato per uccidere moglie e figlio, una Beretta calibro 7.65, restituendo dopo l’esercitazione un’arma giocattolo e rubando quella vera.
Nella loro relazione, i poliziotti della squadra Mobile ricostruiscono i fatti e identificano i presenti, ipotizzando il reato di omessa custodia dell’arma, pur non imputandolo ancora a nessuno dei tre dipendenti del poligono presenti quella mattina. I tre infatti verranno sentiti a breve, per capire con esattezza chi abbia custodito l'arma.
Nel frattempo però la questura ha disposto una serie di accertamenti di polizia amministrativa sulla procedure di gestione delle armi nel poligono. Se infatti dovesse essere rilevato che il protocollo di gestione delle armi era in qualche modo lacunoso, il nome del presidente, in quanto responsabile del centro, rischierebbe di essere iscritto sul registro degli indagati.

12 febbraio 2011 

http://bologna.repubblica.it/cronaca/2011/02/12/news/rub_un_arma_e_uccise_moglie_e_figlio_saranno_sentiti_i_di_pendenti_del_poligono-12373102/

Rubò un'arma e uccise moglie e figlio
Saranno sentiti i dipendenti del poligono
Marcello Pistone sostituì una Beretta con un'arma giocattolo. Dopo la relazione della polizia i magistrati della Procura dovranno capire chi è responsabile di omessa custodia, se il vicedirettore o una delle due segretarie
 
Marcello Pistone si iscrisse al poligono di tiro e la mattina di domenica scorsa sottrasse una Beretta 7,65 (sostituendola con un'arma giocattolo) con cui uccise l'ex moglie e il bambino, nel garage di via della Guardia. In Procura è stata consegnata la relazione della polizia su quanto avvenuto nel centro di via Agucchi: ora spetta ai magistrati capire di chi è la responsabilità di omessa custodia dell'arma.

Vi erano presenti il vicedirettore e due segretarie: presto saranno sentiti. Nel frattempo però la questura ha disposto una serie di accertamenti, di polizia amministrativa, sulla procedure di gestione delle armi nel poligono. Se infatti dovesse essere confermato che le 'consegne' (cioé il protocollo di gestione delle armi che deve essere rispettato in ogni poligono) era in qualche modo lacunoso o assente, il nome del presidente, in quanto responsabile del centro, rischia di essere iscritto sul registro degli indagati. Pistone si era iscritto al poligono il 28 gennaio, tra l'altro dichiarando il falso, vale a dire che non aveva precedenti penali.



« Ultima modifica: Febbraio 12, 2011, 19:16:54 pm da mimmo »

Offline gianvi

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Re:Notizia dell'emilia romagna
« Risposta #18 il: Febbraio 13, 2011, 08:13:48 am »
Caro Daniele le regole esistono e ritengo inutile caricare di altri codici e codicilli il mondo del tiro,altra cosa è applicarle;
la domanda che mi pongo è semplicemente perché? come è potuto accadere?
ora non conosco l'ambiente ma la paura  che come in altre sezioni vige la regola del "ghe pensi mi"  "tanto il responsabile sono IO in quanto presidente" o peggio l'assuefazione ad un ruolo svolto solo per portare a casa lo stipendio o la possibilità di avere altri tipi di benefici all'interno delle sezioni mi porta a pensare che purtroppo sono molte le possibilità che accadano fatti non in linea con un giusto comportamento.
E'un comportamento molte volte in auge nei più disparati luoghi di lavoro,a volte si tende ad essere presi più da ciò che si deve fare dopo l'orario di lavoro che dal lavoro stesso e quando questo succede in posti delicati,dicasi ospedali piuttosto che impalcature o mezzi da lavoro,la conseguenza può essere veramente brutta.
maggiore attenzione e coscienza della responsabilità del ruolo assunto credo siano le regole basilari per non commettere errori.
se sbaglia il fornaio butta dei soldi,se sbaglia l'autista o il medico o l'ingegnere "butta"delle vite.
quando facevo gli esami per l'idoneità al maneggio delle armi un signore durante la sessione di tiro per ben due volte ha lasciato l'ultimo colpo camerato,cosa poteva succedere se non fossi stato attento?
inutile dire che quel soggetto da me non ebbe il beneplacido per ottenere l'idoneità ma in seguito venni a sapere che qualcuno aveva riposto in armeria armi con il colpo in canna.
pensi che ci sia stata una riunione dove mettere in guardia tutti i responsabili? no  il tutto è passato sotto silenzio.
a volte per salvarsi il c.lo o per sminuire l'importanza di altri ruoli si hanno degli atteggiamenti che a lungo andare producone dei seri problemi.

Offline mimmo

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Re:Notizia dell'emilia romagna
« Risposta #19 il: Febbraio 14, 2011, 17:36:40 pm »
Lo stillicidio continua :o


http://www.siciliano.it/notizia.cfm?id=273265

CARINI. LA PROCURA DI BOLOGNA INDAGA ANCORA SULL’ARMA UTILIZZATA DA PISTONE
14 febbraio 2011 - 15:16
Guai in vista per il Poligono di tiro di Bologna, dove domenica scorsa l’ex guardia giurata Marcello Pistone ha rubato la pistola con cui poi, nel giro di un’ora, ha ucciso moglie e figlio e poi si e’ tolto la vita. Punta il dito contro il Poligono la prima informativa portata in Procura dagli investigatori della Squadra mobile, al lavoro fin dai primi minuti dopo la tragedia per ricostruire l’accaduto.
L’accusa ipotizzata e’ quella di omessa custodia di arma, reato previsto dal Testo unico della legge sulle armi, a cui potrebbe aggiungersi anche l’omissione di atti d’ufficio, qualora gli inquirenti arrivassero alla conclusione che si tratta di pubblici ufficiali o equivalenti.


http://altrimondi.gazzetta.it/2011/02/delitti-84.html

Lunedì, 14 Febbraio 2011
Delitti
ROBERTA MERCURI PER IL FOGLIO DEI FOGLI -

Ilham Azounid, 32 anni, e il figlioletto Rashid, 2 anni. La donna, marocchina, commessa in un forno di Bologna, «seria, efficiente, affabile con le colleghe e i clienti», nel 2007 aveva sposato Marcello Pistone, 48 anni, originario di Carini in provincia di Palermo, tipo «chiuso e schivo» che raccontava in giro di lavorare come investigatore ma sulla carta d’identità aveva scritto commerciante. Dopo qualche mese di convivenza lui s’era rivelato geloso e violento e nemmeno la nascita di Rashid, a gennaio 2009, aveva riportato la serenità nella coppia. Allora Ilham se n’era andata di casa e il marito aveva preso a perseguitarla con insulti e appostamenti sul luogo di lavoro, tanto che lo scorso ottobre era stato arrestato per stalking. Rilasciato dal giudice con l’ordine di non avvicinarsi alla donna (che nel frattempo s’era trasferita col bambino in una struttura protetta, seguita dai servizi sociali) l’altro giorno il Pistone la convinse a trascorrere una giornata in famiglia e lei, per il bene del pupo, accettò. I vicini di casa li videro giocare col piccolo, «tranquillissimi», nel giardino condominiale, poi montarono tutti sulla Skoda Fabia dell’uomo che però d’un tratto, vicino all’ingresso del garage, tirò fuori una calibro 7.65 rubata al Poligono di tiro e sparò più colpi addosso al bimbo e all’ex consorte. Quindi scese dalla macchina, si puntò l’arma alla tempia e fece fuoco. Nel suo appartamento, tre fogli pieni di insulti contro l’Azounid (che a suo giudizio l’aveva sposato solo per avere la cittadinanza italiana) e qualche pensiero per Rashid: «Quel bambino non è mio figlio. Meglio non soffra più. Non può vivere con un mostro come la madre».
A mezzogiorno e quaranta di domenica 6 febbraio in via della Guardia a Bologna.