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Lo scorso anno alcuni atleti internazionali hanno ricevuto in dono (senza la normale sequenza dei livelli) il 2° o 3° livello di tecnici federali, è giusto secondo voi?

non è giusto avrebbero dovuto seguire la trafila normale
18 (85.7%)
è giusto la loro esperienza come atleti giustifica il regalo
3 (14.3%)

Totale votanti: 18

Autore Topic: Aquisizione del livello tecnico 2° e 3°  (Letto 8824 volte)

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Offline DiecipuntoNove

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Re: Aquisizione del livello tecnico 2° e 3°
« Risposta #50 il: Gennaio 26, 2008, 12:52:43 pm »
Ultima richiesta:
Come si fa a fare una lista
di tecnici preparati?
Per cortesia fatemi capire. Fate un piccolo esempio.
CARLO AMATO
TSN NAPOLI

Online biagio

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Re: Aquisizione del livello tecnico 2° e 3°
« Risposta #51 il: Gennaio 26, 2008, 15:27:43 pm »
L'utilizzo dei tecnici dei vari livelli deve essere lasciato alla discrezionalità delle Sezioni e delle Regioni. Non credo si possa fare altrimenti.
L'impegno deve essere quello di fare una lista di Tecnici preparati, con metodi di meritocrazia, aggiornati costantemente, a cui si può attingere sia a livello sezionale, regionale che nazionale.
Tieni presente che con questo sistema, si avrebbe bisogno di utilizzare un numero di tecnici in più di 2° e 3° livello per fare i corsi di aggiornamento.
Con questo sistema l'attuale staff è chiaramente insufficiente nel numero.
sì, però la discrezionalità deve essere regolamentata anch'essa altrimenti riprodurremmo la situazione attuale o quasi.
inoltre, misurare la meritocrazia degli allenatori mi sembra quasi improponibile: quali i criteri? chi giudica? in quale arco di tempo? certamente può accadere che un 2° liv. può essere più portato a comunicare che un 3°, ma un 3° è quasi certamente più preparato di un 2°.

Mi sembra che ci si metta in ginepraio.

Peresonalmente sarei favorevole ad uno schema che veda:

  • una scuola nazionale che formi, qualifichi ed aggiorni;
  • un albo nazionale ove inserire solo coloro che sono abilitati all'esercizio della funzione di allenatore;
  • prevedere che i tecnici facciano solo i tecnici e gli atleti agonisti solo gli atleti agonisti sia come formazione che come attività;
  • prevedere un rinnovo almeno biennale dell'abilitazione all'esercizio di tecnico
  • prevedere da parte dei tecnici un resoconto annuale dell'attività svolta come allenatore;
  • prevedere da parte delle sezioni un resoconto annuale sull'impiego dei tecnici;
  • adottare una norma statutaria che imponga alle sezioni unicamente l'impiego dei tecnici inseriti nell'albo nazionale
  • adottare uno schema di impiego che preveda:
    • a livello sezionale un obbligo di almeno un 1° livello di pistola ed uno di carabina( nelle sezioni più grandi almeno un 2° liv pistola ed un 2° liv carabina coadiuvati dai 1° liv
    • a livello regionale solo 2° livelli (con 3° liv. se le regioni hanno un numero consistente di sezioni
    • 3° e 4° liv. per impieghi federali (quadri federali, tiratori nazionali, formazione ecc...

    è utopistico? a me sembra solo un criterio organizzativo.
    Realizzabile? secondo me dipende solo dalla volontà di farlo.

    commenti?

    saluti Biagio

Offline DiecipuntoNove

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Re: Aquisizione del livello tecnico 2° e 3°
« Risposta #52 il: Gennaio 26, 2008, 18:36:11 pm »
CON QUALE CRITERIO UNA SEZIONE AFFIDEREBBE UN INCARICO AD UN TECNICO?
CARLO AMATO
TSN NAPOLI

Offline gunny

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Re: Aquisizione del livello tecnico 2° e 3°
« Risposta #53 il: Gennaio 26, 2008, 23:08:09 pm »
quoto integralmente Biagio!

aggiungendo un congruo periodo di tirocinio/affiancamento dei giovani allenatori con i 'master'



x Carlo
non riesco a capire il tuo reiterato problema 'sezionale'...
(so che non mi consideri tra i tuoi pari... ma mi stò sforzando nel cercare di capire il tuo pensiero)
--------------------------
a brusa suta l' Susa

Offline Daniele Puccioni

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Re: Aquisizione del livello tecnico 2° e 3°
« Risposta #54 il: Gennaio 27, 2008, 10:34:17 am »
Per meritocrazia intendo avere i requisiti derivati dai vari corsi di aggiornamento e secondo i parametri discussi in precedenza. Trovare un meccanismo in cui l'intervento arbitrario sia eliminato, e ci si basi sui parametri misurabili.
Anche se credo che sia inevitabile che le "simpatie" giochino un ruolo importante e che ci sia sempre un modo per aggirare l'ostacolo.
In definitiva credo che principalmente si tratti di trovare una regolamentazione che crei un Albo di tecnici preparati e che possiedano i requisiti per poter accedere ai vari livelli, inoltre la qualifica deve essere verificata nel tempo e mantenuta aggiornata.
Fatto questo avremo ottenuto un elenco affidabile.
Il passo successivo potrebbe essere integrato con dei meriti aggiuntivi o parametri per individuare le capacità di relazionarsi, lavoro fatto e corsi. Questo potrebbe essere una sorta di curriculum.

La proposta di Biagio la trovo giusta, e si potrebbe integrare con la mia.
Appena ho un pò di tempo vedrò di riunire le idee esposte e farne una proposta unica e vediamo di lavorarci sopra.


Citazione
aggiungendo un congruo periodo di tirocinio/affiancamento dei giovani allenatori con i 'master'

quoto.

Offline DiecipuntoNove

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Please!
« Risposta #55 il: Gennaio 27, 2008, 12:51:17 pm »
quoto integralmente Biagio!

aggiungendo un congruo periodo di tirocinio/affiancamento dei giovani allenatori con i 'master'



x Carlo
non riesco a capire il tuo reiterato problema 'sezionale'...
(so che non mi consideri tra i tuoi pari... ma mi stò sforzando nel cercare di capire il tuo pensiero)
Cominciamo ora con le baruffe nord-sud? Calma, please!
Non sminuisco niente e nessuno. Solo che nella mia sezione, come in tante altre, alcuni giovanissimi vengono dati letteralmente in pasto (scusate la crudeltà) a personaggi privi di ogni esperienza di "trainer" (all' inglese...tanto per cambiare) che per pura presunzione e protezione non si degnano di essere consigliati e sorretti dai più esperti. Vi sembra corretto? Risultato? Immaginatelo voi. Quindi se dalla base non si opera nel giusto, come avremo atleti preparati? Faccio l' esempio della federazione francese dove ogni nuovo "Entraineur"deve essere sorretto da un "ancien".
CARLO AMATO
TSN NAPOLI

Offline Daniele Puccioni

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Re: Aquisizione del livello tecnico 2° e 3°
« Risposta #56 il: Gennaio 27, 2008, 13:19:09 pm »
Non vedo problemi nord sud...
Condivido il problema sollevato da 10.9
Esiste ed è reale.

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aggiungendo un congruo periodo di tirocinio/affiancamento dei giovani allenatori con i 'master'

Citazione
Quindi se dalla base non si opera nel giusto, come avremo atleti preparati? Faccio l' esempio della federazione francese dove ogni nuovo "Entraineur"deve essere sorretto da un "ancien".

Mi sembra che qui le basi siano comuni.
Di fondo ci deve essere questi punti fondamentali e credo che anche ai vertici ci sia volontà in questo senso:

1 - Parlare un linguaggio comune in tutta Italia
2 - Le nozioni di base trasmesse devono essere corrette da persone capaci , esperte ed in possesso di conoscenze specifiche.
3 - Aiuti, collegamenti ed informazioni con tecnici regionali e disponibilità dei vertici affinché il lavoro possa essere fatto in maniera corretta.

Il nodo comunque resta alle sezioni che devono avere disponibilità di tali tecnici e dar modo di lavorare nella maniera giusta.
E qui che servirebbe una regolamentazione, per rendere obbligatorio l'accesso in tal senso.

Offline DiecipuntoNove

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Re: Aquisizione del livello tecnico 2° e 3°
« Risposta #57 il: Gennaio 27, 2008, 15:33:08 pm »
COME VEDI SIAMO ALLA PARI ED HAI CAPITO IL MIO REITERATO PROBLEMA SEZIONALE CHE CREDO SIA MOLTO DIFFUSO
CARLO AMATO
TSN NAPOLI

Offline demien06

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Re: Aquisizione del livello tecnico 2° e 3°
« Risposta #58 il: Gennaio 27, 2008, 17:37:18 pm »
Scusate se mi ripeto, ma noto un accavallarsi di regole e regolamenti, per cercare di rendere il più oggettivo possibile la valutazione del tecnico, cadendo poi nel classico vizio italiano dello scarica barile.
Io sono per una burocrazia snella e per dare la parola agli usufruitori del servizio.
La mia proposta, simile alla precedente, è questa:

- L'unione dovrebbe imporre una sola cosa alle sezioni, ovvero: "Le sezioni di tiro a segno sono tenute ad esporre nella propria bacheca sociale l'elenco completo dei tecnici disponibili inscritti alla sezione, con relativo curriculum (composto da palmares come atleta, palamares come allenatore e titoli in possesso"). Ovviamente spetterà all'atleta, se maggiorenne, o al genitore dell'altleta, se minorenne, di scegliere il proprio allenatore, eliminando così ogni intermediario giudicatore, ed evitando protezioni dannose o vincoli ingombranti.

- L'Unione dovrebbe poi organizzare un corso nazionale per tecnici (eliminando la divisione di 1°, 2° livello ecc.) in cui siano insegnate le basi dell'insegnamento del tiro (comprendenti note di tecnica, di fisica, di fisiologia, di psicologia, di sicurezza nei poligoni, ecc.). Il possesso di questo titolo permetterà l'inserimento nell'albo dei tecnici. Inoltre a chi non in possesso di questo titolo dovrebbe essere vietato l'insegnamento categoricamente.

- L'Unione o i Comitati Regionali durante la loro attività possono organizzare stage monotematici (di psicologia, di tecnica, ecc.), alla fine dei quali vengono rilasciati attestati da inserire nel curriculum dei tecnici.

Fine

Lasciamo agli atleti la possibilità di decidere, poichè non c'è niente di più brutto dell'essere costretti ad essere allenati da qualcuno, solo perchè si appartiene ad una determinata categoria che la sezione ha affidato ad incompententi (ed io ne so qualcosa!).
Damiano G. Barone
T.S.N. Napoli

Tiratore di Pistola
Ranking P10 49°

Tecnico di I livello

marcig54

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Re: Aquisizione del livello tecnico 2° e 3°
« Risposta #59 il: Gennaio 27, 2008, 18:59:47 pm »
Quoterei quasi tutto... Il problema è che nei corsi forse sono un pò carenti per quanto riguarda la psicologia e la la capacità di insegnamento. Questi sono essenzialmente basati sulla tecnica e sulla programmazione degli allenamenti...
Forse dovrebbero essere integrati, come per esempio con materie come nella facoltà di pedagogia.
Cmq credo che sia superfluo per un olimpionico far iniziare dal livello 1 il percorso dei tecnici...

Ciao a tutti,
Ero uno dei partecipanti al corso per tecnici di 2° livello a Calambrone e non è proprio così, di metodologia di insegnamento e di aspetti psicologici nel tiro se ne parla ed anche molto.
Appena posso vi mando il programma del corso per tecnici di 2° livello.
« Ultima modifica: Gennaio 27, 2008, 19:05:40 pm da marcig54 »