UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI
Giovedì
30 settembre 2010.
L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 14.40
alle 15.
ATTI DEL GOVERNO
Giovedì 30 settembre 2010. - Presidenza del
presidente Donato BRUNO. - Interviene il sottosegretario di Stato per
l'interno Alfredo Mantovano.
La seduta comincia alle 15.
Schema di
decreto legislativo recante attuazione della direttiva 2008/51/CE del
Parlamento europeo e del Consiglio, del 21 maggio 2008, che modifica la
direttiva 91/477/CEE del Consiglio, relativa al controllo
dell'acquisizione e della detenzione di armi.
Atto n. 236.
(Seguito
dell'esame e conclusione - Parere favorevole con condizioni ed
osservazioni).
La Commissione prosegue l'esame del provvedimento,
rinviato, da ultimo, nella seduta del 29 settembre 2010.
Pierguido
VANALLI (LNP), relatore, presenta una proposta di parere favorevole con
condizioni e osservazioni (vedi allegato 2), la quale tiene conto del
dibattito e delle audizioni informali svolte dalla Commissione
nell'ambito dell'istruttoria del provvedimento.
Raffaele VOLPI (LNP)
chiede al relatore di valutare, anche acquisendo l'orientamento del
Governo al riguardo, la possibilità di trasformare in condizione
l'osservazione di cui alla lettera f), che invita il Governo a
prevedere, per il trasporto di parti di armi, una disciplina
semplificata, in modo da non aggravare oltre il necessario gli oneri
burocratici in capo alle imprese che producono armi.
Il
sottosegretario Alfredo MANTOVANO dichiara che il Governo non ha niente
in contrario alla trasformazione dell'osservazione di cui alla lettera
f) in condizione. Quanto invece alle condizioni di cui ai numeri 2) e
3) della proposta di parere del relatore, il Governo preferirebbe che
le stesse fossero formulate come osservazioni, in modo da costituire un
vincolo meno stringente, fermo comunque l'impegno del Governo a
prenderle nella massima considerazione: sussiste infatti un'esigenza di
armonizzazione delle sanzioni previste dall'ordinamento in materia di
armi e di loro adeguamento alla disciplina comunitaria.
Pierluigi
MANTINI (UdC) dichiara la ferma contrarietà del suo gruppo ad una
tendenziale liberalizzazione in materia di
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detenzione, uso e
commercio di armi. A suo avviso, occorrono in questa materia la massima
attenzione e il massimo rigore, fermo il diritto di utilizzare le armi
per chi le detiene nel rispetto della legge.
Carlo NOLA (PdL) assicura
al deputato Mantini che la proposta di parere presentata dal relatore
non tende in alcun modo ad una liberalizzazione indiscriminata della
circolazione delle armi, ma si limita a chiedere al Governo che, in
tutti i casi in cui lo schema in esame introduce oneri o obblighi nuovi
in capo ai diversi soggetti che utilizzano o producono legalmente armi
o comunque lavorano nel mondo delle armi civili, questi oneri siano
proporzionati alla esigenza di incrementare la sicurezza e non si
trasformino in vessazioni ingiustificate, che finirebbero col gravare
solo sui cittadini rispettosi della legge, i quali non costituiscono
alcun pericolo per la sicurezza pubblica.
Alessandro NACCARATO (PD),
premesso che l'orientamento del suo gruppo è favorevole allo schema di
decreto in esame, in quanto si tratta di uno schema che rispetta la
direttiva cui intende dare attuazione, esprime una valutazione positiva
anche della proposta di parere del relatore, che tiene conto di molte
indicazioni emerse nel corso della audizioni delle associazioni di
rappresentanza dei soggetti che operano nel mondo delle armi. In
sostanza, sia lo schema di decreto sia la proposta di parere tendono ad
un rafforzamento complessivo del sistema dei controlli sulle armi, al
fine di incrementare la sicurezza complessiva. Preannuncia quindi il
voto favorevole del suo gruppo sulla proposta di parere del relatore,
anche nel caso in cui questi decidesse di accedere alla richiesta del
Governo di trasformare in osservazioni le condizioni di cui ai numeri
2) e 3): la formulazione del rilievo in forma di osservazione sarebbe
peraltro a suo avviso opportuna, in quanto lascerebbe al Governo un
maggior spazio di intervento in relazione al problema che viene
segnalato in merito alle sanzioni.
Giorgio CONTE (FLI) segnala
l'iniziativa del deputato Bellotti, appartenente al suo stesso gruppo,
il quale ha presentato un progetto di legge che prevede il ritiro del
porto d'armi per coloro che si rendano responsabili di atti di violenza
contro le donne, e chiede se sia possibile recepire questa proposta nel
parere che la Commissione si accinge a rendere al Governo. Preannuncia
in ogni caso il voto favorevole del suo gruppo sulla proposta di parere
del relatore.
Donato BRUNO, presidente, fa presente che questa non è
la sede idonea per affrontare il problema segnalato dal deputato
Bellotti, anche in considerazione dei limiti posti al Governo dalla
norma di delega.
Linda LANZILLOTTA (Misto-ApI) ritiene che, al fine di
scongiurare il pericolo di possesso legale di armi da parte di soggetti
non pienamente capaci di intendere o di volere, sarebbe più utile
prevedere, al posto della visita medica semestrale prevista dallo
schema in esame, un sistema informatizzato che consentisse all'autorità
di pubblica sicurezza di conoscere in tempo reale i dati sanitari di
ciascuno in modo da far sì che una persona cui sia diagnosticata una
patologia incompatibile con il possesso di armi sia immediatamente
revocato il porto d'armi.
Karl ZELLER (Misto-Min.ling.) ringrazia il
relatore per aver segnalato al Governo, con le ultime due osservazioni
contenute nella sua proposta di parere, due punti che, a suo avviso,
sono meritevoli di attenzione. Con riferimento invece alla disciplina
prevista dallo schema per i poligoni di tiro, si chiede se non sarebbe
preferibile mantenere l'attuale disciplina almeno per i poligoni
facenti capo all'Unione italiana tiro a segno.
Carlo NOLA (PdL) fa
presente al deputato Zeller che i poligoni di tiro privati sono oggetto
in maniera specifica dell'osservazione di cui alla lettera m).
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Il sottosegretario Alfredo MANTOVANO chiarisce, con riferimento ai
poligoni privati, che l'osservazione di cui alla lettera m) è
finalizzata alla definizione di una disciplina provvisoria, mentre per
una disciplina definitiva occorrerà una valutazione più approfondita da
svolgere nell'ambito della riforma dell'ordinamento della polizia
locale: ciò in considerazione del fatto che i poligoni diversi da
quelli gestiti dall'Unione italiana tiro a segno sono poligoni di
esercitazione per gli agenti della polizia locale.
Rileva poi come la proposta avanzata dalla deputata Lanzillotta, pur condivisibile in
linea di principio, presenti tuttavia diverse complicazioni, sia sotto
il profilo della effettiva realizzabilità tecnica, sia sotto quello del
rispetto della normativa di tutela dei dati personali. Peraltro, la
proposta potrà essere senz'altro utilmente approfondita, anche
acquisendo il parere del Garante per la protezione dei dati personali,
nell'ambito del testo unico sulle armi cui il Governo si è impegnato a
lavorare.
Pierguido VANALLI (LNP), relatore, preso atto degli
interventi e in particolare delle richieste del collega Volpi e del
rappresentante del Governo, riformula la sua proposta di parere
trasformando l'osservazione di cui alla lettera f) in condizione e le
condizioni di cui ai numeri 2) e 3) in osservazioni (vedi allegato 3).
Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva la
proposta di parere del relatore come riformulata.