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La radiazione di Falco chiesta dagli organi di giustizia è un atto vile?

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Autore Topic: Esposto "NAZISTI"  (Letto 1097 volte)

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Offline mimmo

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Esposto "NAZISTI"
« il: Novembre 08, 2009, 00:29:48 am »
Ho saputo che la procura UITS ha proposto la radiazione del sig. Falco.
La procura e la disciplinare sono organi retribuiti dall'UITS, non sembra corretto che Falco debba pagare per i comportamenti "disdicevoli" di Obrist nè che il Presidente, il vice presidente, il presidente di sant'arcangelo ed i "3 Momozi" in divisa, non siano stati sottoposti, per il principio d'uguaglianza, a procedimento disciplinare per le violazioni ai regolamenti del CONI.
Ciao

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Re: Esposto "NAZISTI"
« Risposta #1 il: Novembre 09, 2009, 14:40:50 pm »
(ANSA) - ROMA, 9 NOV - Napolitano ha indicato la liberta' di espressione sancita dall'art.21 della Carta come 'uno dei principi da preservare in Italia e ovunque'.

Il capo dello Stato ha affermato che alla fine della seconda guerra mondiale, in Italia e nella Germania, paesi in cui erano stati sconfitti il fascismo e il nazismo si apri' la strada per l'affermazione di principi democratici fino allora negati, fra i quali la liberta' di espressione, principi che nella nostra Costituzione, sono espressi dall'art.21.
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Perchè il Sig. Falco, pur esercitando un diritto costituzionalmente garantito, è stato deferito dal Procuratore che ne ha chiesto la radiazione alla commissione di disciplina?

Ciao

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Re: Esposto "NAZISTI"
« Risposta #2 il: Dicembre 23, 2009, 09:39:12 am »
Pubblicato sul sito del coni

ATLETICA: Il Consiglio federale rinnova la fiducia al Presidente Arese, approva il budget 2010 e il progetto Azzurro Londra 2012
Il Consiglio federale ha approvato oggi all'unanimità la seguente mozione: “E' necessario non confondere disponibilità con debolezza. L'atletica leggera italiana, con le sue sfaccettature, le diversità che la compongono, l'eredità della sua storia, la sua ricchezza culturale, hanno trovato risposta nell'elezione di Franco Arese a Presidente e del Consiglio Federale democraticamente eletti nell'Assemblea nazionale di Torino del novembre 2008. Il Consiglio Federale, quest'oggi, all'unanimità: Esprime totale fiducia al Presidente federale Franco Arese, rinnovandogli pieno sostegno per l'ottenimento di tutti i traguardi fissati. Rimarca come il confronto e le dialettiche, negli organi federali, sulle scelte per l'atletica italiana siano il sale della democrazia nella ricerca della migliore sintesi per il nostro movimento. Stigmatizza forme di attacco lesive della dignità personale di cui dirigenti eletti e funzionari della federazione sono stati oggetto da parte di singoli, da cui il Consiglio Federale tutto e l'atletica leggera italiana sono ben lontani per stile. Il cammino iniziato all'indomani dell'Olimpiade di Pechino 2008, che porta al successivo evento olimpico di Londra 2012, proseguirà sereno, attento solo alle esigenze delle società sportive, cuore vitale dell'atletica italiana, con l'intento primo di mettere a frutto gli sforzi quotidiani, il lavoro appassionato e spesso esclusivamente volontario, di migliaia di atleti, tecnici, società, uniti dal vincolo di adesione ai più alti ideali del nostro movimento.” Nel corso della riunione il Consiglio federale, ha approvato il bilancio di previsione 2010. Il documento ha un valore complessivo di poco inferiore agli 11,5 milioni di Euro, con una differenza negativa rispetto al 2009 di circa 2 milioni, interamente riconducibili (sia tra i ricavi, sia tra i costi) all'organizzazione dei Campionati Europei indoor di Torino. Il budget è varato secondo l'impostazione prudenziale espressamente richiesta dal CONI, ed è inferiore rispetto al finale 2009 - al netto della parte già ricordata e relativa agli Euroindoor - di una quota vicina al venti per cento. Il taglio troverà una applicazione non uniforme tra le tradizionali linee di investimento, con una tutela particolare deliberata nei confronti dell'Area tecnica e dell'elevata specializzazione (preparazione, sostegno, assistenza tecnica e sanitaria degli atleti top, sostegno agli allenatori). E’ stato varato inoltre il progetto Azzurro Londra 2012, che, raccogliendo l'eredità del progetto "Talento", rappresenterà per il prossimo triennio l'iniziativa di più ampio significato sui giovani targata FIDAL. Saranno coinvolti fino ad una quindicina di ragazzi e ragazze nati negli anni 1991/1994, con i rispettivi tecnici personali, le società, le famiglie e le strutture tecniche territoriali. Approvati anche i criteri per l'attività internazionale giovanile: in particolare, il Consiglio ha confermato l'adozione dei minimi IAAF per i Mondiali Junior di Moncton (Canada), sottoposti alle seguenti condizioni: 1) Il conseguimento del minimo è condizione necessaria ma non sufficiente alla convocazione per la manifestazione, che resta sempre e comunque subordinata ad autonoma ed insindacabile valutazione di efficienza e condizione psico-fisica da parte del Settore Tecnico; 2) Il minimo deve essere conseguito entro il 1° luglio 2010; 3) Non verranno prese in considerazione prestazioni ottenute nel 2009; 4) Saranno presi in considerazione solo tempi elettrici; 5) Non saranno valide le  prestazioni ventose.Disco verde per tre integrazioni nella struttura tecnica nazionale: sono stati chiamati a farne parte Bruno Cappello (Capo settore prove multiple), Francesco Butteri (collaboratore prove multiple), e Giuseppe Mannella (collaboratore ostacoli). Affrontata la questione della tassazione corse su strada (nota ormai come la tassa dell'Euro per corridore classificato al traguardo). Il Consiglio federale ha scelto di confermare l'applicazione della norma per le gare nazionali ed internazionali, delegando poi ai Comitati Regionali la facoltà di avvalersene (o meno) per le manifestazioni inserite nel proprio calendario. Il Consiglio federale ha poi approvato all'unanimità l'accordo con la CONI servizi S.p.A. per l'associazione in partecipazione nell'organizzazione del Golden Gala, il meeting internazionale parte da quest'anno del nuovo circuito mondiale della Diamond League (la tappa romana è in programma il 10 giugno). La FIDAL, come previsto dall'accordo (che ha durata quinquennale), manterrà integralmente la gestione tecnica della manifestazione, così come ogni prerogativa nell'ambito della comunicazione, mentre la CONI servizi S.p.A., che concorrerà agli aspetti amministrativi, farà interamente sua l'area della ricerca di partnership e di valorizzazione economica dell'evento. Licenziato anche il testo relativo all'attribuzione dei contributi sui diritti televisivi RAI 2010, così come il piano di sostegno all'attività Indoor. Il vice presidente federale Adriano Rossi è stato confermato nell'incarico di presidente di FIDAL Servizi: con lui, conferma anche per i consiglieri d'amministrazione Gianfranco Carabelli e Mario Ialenti. Infine, ha ricevuto il via libera del Consiglio anche il progetto di pianificazione, progettazione e gestione operativa delle manifestazioni federali Top, nella parte relativa alla definizione degli standard tecnologico-organizzativi.

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Non pubblicato sul sito del CONI

Alle strumentalizzazioni l'UITS risponde compatto

News del 06/09/2009
A Napoli il Consiglio direttivo UITS ha unanimemente manifestato pieno ed incondizionati appoggio al Presidente Obrist a seguito delle strumentalizzazioni effettuate a mezzo organi di stampa in occasione della visita del Presidente alla gara di ex-ordinanza presso il poligono di tiro della Sezione TSN di Sant'Arcangelo di Romagna. Il Consiglio direttivo all'unanimità ha deciso di intraprendere tutte le iniziative a carattere giudiziario per la tutela dell'immagine del Tiro a segno e del Presidente federale.


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Re: Esposto "NAZISTI"
« Risposta #3 il: Dicembre 24, 2009, 15:36:51 pm »
Guardate cos'ho trovato su internet, se non sbaglio, l'articolo parla dell'Avvocato che difende l'UITS
leggete bene.
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Corriere della Sera
IL CASO / È polemica dopo il coro degli ultra' laziali fischiati dal resto del pubblico. LA REPLICA
«Faccetta nera» trova difesa. Il legale della Roma: «Non e' razzismo». Il presidente Sensi: «Io la condanno»
Zevi: "E' un simbolo del colonialismo e delle atrocita' avvenute in Abissinia"

IL CASO / È polemica dopo il coro degli ultrà laziali fischiati dal resto del pubblico «Faccetta nera» trova difesa Il legale della Roma: «Non è razzismo». Il presidente Sensi: «Io la condanno» ROMA - «Faccetta nera» non è un canto razzista, ma «espressione di civiltà». Il giudizio arriva dal professor Filippo Lubrano, presidente dell' Ordine degli avvocati di Roma, consigliere d' amministrazione della Roma calcio nonché legale della società giallorossa. Interpellato ieri pomeriggio dall' agenzia Ansa in merito al motivo fascista «Faccetta nera» cantato per alcuni secondi, domenica scorsa, dagli ultrà della Lazio in curva Nord durante la gara con il Piacenza, il professor Lubrano ha risposto: «Secondo me è un' indicazione storica. Credo che anche in questo caso si potrebbe sostenere che manca il diretto legame con il razzismo. Sarebbe così se l' avessero cantata per un calciatore nero in campo. Ma di per sé non ha nulla di razziale, storicamente è espressione di civiltà. Parlava di migliorare le condizioni di quelle popolazioni». Il professor Lubrano continua dunque a far parlare di sé. L' avvocato romano, infatti, è lo stesso che ha difeso la Roma, venerdì scorso a Milano, davanti alla commissione disciplinare della Lega. Deferita dalla Procura federale, la società giallorossa doveva rispondere della presenza in curva Sud di numerose croci celtiche esposte dai suoi sostenitori più estremisti. Il professor Lubrano ha controbattuto l' accusa affermando che non è provata la colleganza tra le croci celtiche e la discriminazione razziale. Tesi che il legale ha ribadito anche ieri: «Chiederei al presidente della Disciplinare di spiegarci cosa sia una croce celtica. La svastica è un conto, la celtica non è conosciuta come la svastica, non si sa qual è il riferimento alla discriminazione razziale. Io l' ho sentita solo quest' anno. Ho cercato sulla Treccani, non la indica». La tesi difensiva, per la cronaca, non era stata accolta dall' organo della Lega. Che ha condannato la Roma al pagamento di una multa di 28 milioni di lire (tre le partite incriminate: quelle contro Juventus, Torino e Cagliari dell' ottobre scorso). Il presidente della società giallorossa, Franco Sensi, con eleganza, ha preso le distanze dal suo consigliere: «Lubrano ragiona con la sua testa e fa le sue valutazioni storico-filosofiche. Ma io la penso diversamente. E quindi, per l' ennesima volta, condanno svastiche, croci celtiche, striscioni razzisti, canti come "Faccetta nera". Purtroppo, noi dirigenti siamo sempre più impotenti di fronte a certi fenomeni. Non ci dimentichiamo che la legge italiana non vieta che un simbolo come la croce celtica possa essere esibito e sventolato». Indignate le reazioni del mondo politico capitolino. I consiglieri comunali Enzo Foschi e Victor Magiar (Ds) sostengono che l' avvocato Lubrano «si deve vergognare per le sue dichiarazioni. È incredibile che un uomo che studia diritto e che ha una certa cultura non abbia la sensibilità tale da condannare certi comportamenti ignobili». Giuseppe Toti LA REPLICA (fa.ro.) «Non so quanti anni abbia l' avvocato della Roma, il professor Filippo Lubrano, ma evidentemente è troppo giovane, se dice certe cose, se non ricorda le cartoline che arrivavano in Italia dall' Abissinia, con le immagini delle teste degli abissini infilzate dalle lance dei soldati italiani». Tullia Zevi, l' ex presidente delle comunità ebraiche italiane, accusa il legale della Roma di «non conoscere le atrocità di cui si rese protagonista l' esercito italiano in una vergognosa guerra di colonizzazione». «La verità - aggiunge Tullia Zevi - è che ragionamenti come quello formulato sulla canzone "Faccetta nera", una marcetta che evoca epoche di puro stampo razzista, non aiutano il mondo del calcio a liberarsi dalle inquietudini filonaziste che lo attraversano. Questo conferma una mia convinzione, e cioè che, se davvero volessero, le società potrebbero liberarsi di quelle frange ultrà che disseminano le curve di svastiche e croci celtiche. «A tal proposito - conclude la Zevi - ricordo all' avvocato Lubrano che la croce celtica vale quanto una svastica. I simboli valgono per quello che rappresentano e la croce celtica è sempre stata utilizzata come simbolo dai gruppi dell' estrema destra, razzista e violenta». NOTEXT

Toti Giuseppe, Roncone Fabrizio

Pagina 44
(21 dicembre 1999) - Corriere della Sera

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Re: Esposto "NAZISTI"
« Risposta #4 il: Dicembre 26, 2009, 22:19:45 pm »
Mi è giunta notizia che il sig. Falco è stato condannato a 6 anni di lavori forzati.
Il Presidente si è fatto (in) giustizia grazie alla disciplinare prezzolata.
Che schifo!