Autore Topic: Se il Lupo diventa Agnellino ha la sorpresa nel cestino  (Letto 2129 volte)

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Offline mimmo

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Re: Se il Lupo diventa Agnellino ha la sorpresa nel cestino
« Risposta #10 il: Settembre 10, 2009, 13:39:34 pm »
Petrucci ha ricambiato la cortesia!
In ogni caso, mi sembra eccessivo leggere nel comunicato di Petrucci una fiducia incassata da Obrist.
Si legge nella news di Armi e Tiro:".............................comitato regionale dell'Uits Campania che, tramite il suo presidente Pierluigi Ussorio, ha confermato "il pieno sostegno di tutto il movimento regionale del Tiro a segno alla Uits e alla sua dirigenza..........."
Sono convinto che parla per se stesso e da parte di chi ha avuto da questa uits, onorificenze incarichi etc.etc., infatti, non si può condividere il comportamento tenuto dai dirigenti federali a santarcangelo di romagna.
Se sono arrivati al punto di condividere quello che il Petrucci definisce un fatto "disdicevole" allora siamo arrivati.
Vi terrò informati pure su eventuali contratti al Presidente del comitato da parte dell'Unione, perchè per una persona che indossa la divisa i valori sono sacri se, in ipotesi, li avesse mercificati allora il sistema "Unione" va rivisto.
Ciao 
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News 15 Novembre 2008
 
 
 
TIRO A SEGNO: Obrist viene confermato Presidente dall'Assemblea Elettiva ed esprime fiducia a Petrucci
Il Presidente dell’Unione Italiana Tiro a Segno, Ernfried Obrist, è stato rieletto a Mestre dall'Assemblea delle Sezioni. Con un totale di 467 voti, sui 386 del candidato Attilio Fanini, Obrist è stato riconfermato alla Presidenza UITS.
L’Assemblea riunitasi questa mattina in sessione ordinaria per l’approvazione del bilancio 2007 ed in sessione elettorale ha espresso a gran voce la sua preferenza. 438 i presenti aventi diritto a voto per un totale di 859,3 voti.
Particolarmente commosso ed emozionato il Presidente, circondato dallo staff federale, ha ringraziato la sua famiglia per il sostegno e tutti coloro che hanno creduto in lui. "Vi ringrazio per la fiducia e sono pronto a lavorare per il futuro dell'Unione Italiana Tiro a Segno" queste le sue prime parole. Ricevute le congratulazioni da parte del Presidente del CONI, Giovanni Petrucci, il Presidente Obrist ha rivolto a lui un sentito augurio per la sua riconferma all’incarico nelle prossime elezioni. L'Assemblea UITS proseguirà i lavori con le elezioni dei consiglieri e dei revisori dei conti.

 
« Ultima modifica: Settembre 10, 2009, 13:49:41 pm da mimmo »

Offline gunny

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Re: Se il Lupo diventa Agnellino ha la sorpresa nel cestino
« Risposta #11 il: Settembre 17, 2009, 20:21:10 pm »
pare che le scuse ufficiali portino la data del 20 Maggio 2009

http://www.uits.it/Gestionale/AllegatiPortale/Lettera%20Presidente%20Repubblica%20e%20altri.pdf

forse, alemeno su questo aspetto, va fatta l'opportuna revisione
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a brusa suta l' Susa

Offline mimmo

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Re: Se il Lupo diventa Agnellino ha la sorpresa nel cestino
« Risposta #12 il: Settembre 19, 2009, 12:10:36 pm »
La gazzetta sportiva attacca il CONI.

11 settembre 2009
SPORT ITALIANO BATOSTE E RIMEDI

Gianni Petrucci si professa ottimista e lo fa attraverso i microfoni di Sky. Sì, lo vede anche lui che negli sport di squadra non vinciamo una partita che sia una (e per fortuna che mercoledì sera l' Italia di Lippi s' è desta), ma Londra 2012 è ancora sufficientemente lontana per consentirgli di pensare positivo e, almeno a parole, di non mostrarsi preoccupato. E tuttavia, sulla Gazzetta dello Sport di ieri l' analisi del nostro Fausto Narducci è stata puntuale e impietosa: pallavolo, basket, pallanuoto, rugby ma anche atletica e nuoto, Pellegrini e Filippi a parte, vanno a rotoli e Pechino 2008 (28 medaglie) comincia a essere un ricordo. SEGUE A sostegno della difesa d' ufficio del presidente, al Coni portano qualche dato ufficioso: nel 2009 il saldo delle medaglie (mondiali ed europee) sarebbe in attivo rispetto a quello dell' anno precedente. Una semplificazione che non convince: è pur vero che ai Giochi Olimpici le medaglie non si pesano ma si contano, ma è altrettanto vero che la salute di un movimento dipende soprattutto dai risultati ottenuti negli sport di squadra e nelle discipline più popolari (atletica e nuoto, per l' appunto). E su questo duplice fronte siamo attualmente, sempre Pellegrini a parte, sottozero. Qualcosa va fatto. Qualcosa che vada oltre il pur valido impulso dato da Petrucci al dialogo scuola-sport al quale la ministro Gelmini, dopo qualche titubanza iniziale, sembra avere prestato orecchio. I frutti (eventuali) della scuola si raccoglieranno molto più in là, altri invece ce ne potrebbero essere di già maturi: un anno fa il sottosegretario vigilante sullo sport Rocco Crimi nel suo provocatorio punzecchiare, anche attraverso questo giornale, l' azione di Petrucci, parlò esplicitamente di una task force governativa che sotto la sua supervisione avrebbe passato a setaccio i conti del Foro Italico e delle singole federazioni, che lo Stato finanzia con 470 milioni di euro l' anno. Poi tra Crimi e Petrucci è scoppiata la scintilla e di questa task force si è persa memoria. Sia chiaro, non c' è nessun bisogno di scomodare il Governo nella disanima dei conti dello sport italiano. Nello stesso Coni, passata la tornata elettorale (quando si raccolgono voti si diventa tutti più buoni e meno attenti), la questione delle federazioni fin troppo «privatizzate» e dunque libere di fare quel che vogliono è calda. Ben venga la commissione dei tre supertecnici (Sacchi-Locatelli-La Torre) che dovranno guardare dentro alle attività tecniche delle singole discipline, anche se ha l' aria di un mezzo pannicello caldo. Ma ben venga anche qualche controllo sui bilanci, e magari un po' di voce grossa. Meno viaggi e meno dirigenti al seguito, più soldi alla base, ai tecnici, ai progetti. Il Coni che funziona è una gran bella cosa e non ci stancheremo di ripeterlo, ma ci sono anche Paesi che hanno modelli sportivi, per esempio l' ultima Gran Bretagna, molto più snelli e meno antieconomici del nostro. Cari Petrucci e Pagnozzi, rimboccatevi le maniche e procedete. E se c' è da pestare qualche callo, pazienza. PS. La questione sollevata dalla Gazzetta dello Sport delle imbarazzanti foto del presidente del Tiro a Segno Obrist, ritratto allegro tra compagnoni in divisa da SS, è stata così liquidata da Petrucci: «Episodio disdicevole che le doverose scuse hanno chiuso». Anche qui, troppo poco.
Palombo Ruggiero