Autore Topic: Un sogno che diventa realta  (Letto 20148 volte)

0 Utenti e 2 Visitatori stanno visualizzando questo topic.

Offline pierpu

  • Utente Certificato
  • Maestro
  • *
  • Post: 287
Re: Un sogno che diventa realta
« Risposta #40 il: Agosto 27, 2009, 15:29:00 pm »
tutto sta a vedere se l'UITS vorrà rimanere statica anch'essa...
il porto d'armi "sportivo" non consente il porto delle corte fuori dai TSN.
Istruttore 1° livello Istituzionale,  MASTER  e Formatore Istituzionale UITS.

Offline pierpu

  • Utente Certificato
  • Maestro
  • *
  • Post: 287
Re: Un sogno che diventa realta
« Risposta #41 il: Agosto 27, 2009, 15:55:43 pm »
P.S. una cosa volevo aggiungere: quando tu karlfran dici "Quindi bravi dirigenti del tiro dinamico," per aver dato vita alle cave...
se da un lato è vero che i TSN non hanno saputo porsi rispondenti alle loro necessità, per amor di verità bisogna anche osservare bene quali necessità queste forme di tiro avanzavano e se e come le sez. TSN avessero potuto, anche volendo, soddisfarle.
diciamo allora che il tiro dinamico semplicememte non è minimanente compatibile con una struttura di TSN, poichè necessita di grandi spazi per generare p.es. angoli di tiro anche di 90° ecc.
i poligoni TSN sono progettati per una sola direttrice di tiro, secondo cioè quelle forme di tiro che il regolamento olimpico prevede.
quindi: quando 15 anni fa i primi pionieri pretesero di voler stravolgere l'uso di un poligono TSN le cui opere murarie sono state progettate per tiri radenti e non angolari, ecc. forse hanno preteso un pò troppino, sulla pelle poi dei responsabili penali delle sezioni cioè i presidenti.
un pò come quello che va in pizzeria e pretende a tutti i costi del sushi: "se non me lo dai allora qui non torno più e mi apro io un ristorante giapponese". il pizzaiolo, dopo aver tentato di spiegare che quel locale proprio non può fare pesce crudo (al limite qualche pizza alla marinara), cosa può fare se il cliente non sente ragioni e, tornando al dinamico, sente l'isnopprimibile bisogno di correre per 40-50 mt sparando a destra e a manca con angoli che in un TSN colpirebbero i muri nati per il tiro lento mirato?
quindi i dirigenti del dinamico non sono stati bravi, ma solo animati da un sano egoismo di perseguire le loro necessità.
il tempo, comunque, dirà..
Istruttore 1° livello Istituzionale,  MASTER  e Formatore Istituzionale UITS.

Offline karlfran

  • Utente Certificato
  • Maestro
  • *
  • Post: 452
Re: Un sogno che diventa realta
« Risposta #42 il: Agosto 27, 2009, 16:13:36 pm »
tutto sta a vedere se l'UITS vorrà rimanere statica anch'essa...
il porto d'armi "sportivo" non consente il porto delle corte fuori dai TSN.
verissimo...ma è forma di legittimazione ed uso presso un poligono privato certificato dalle autorità.
Non vorrei che ci perdessimo su cavilli di forma o virgole che forse non riporto alla perfezione. Di fatto io con TAV, presso un poligono privato certificato posso sparare..altrimenti le autorità quando hanno dato allo stesso la possibilità di apertura, a cosa pensavano fossero servite le linee di tiro?

Per il tiro dinamico, non metto lingua. Forse è come dici te o forse altro. Esistono sul territorio poligoni Uits con dimensioni enormi e non totalmente sfruttate anche per mancanza di volontari che supervisionino.
Prendo però per buono , anzi ottimo, il sano agonismo che li ha mossi fuori al punto che si sono riusciti a ritagliare uno studio se possa essere inserita come disciplina .


Comunque rimango dell'idea che ben pensandoci il fine è avere le ASD nel campionato rispettando regole,tesseramenti ed iscrizioni...certo che se questo fosse bloccato dai dirigenti, mi spiacerebbe trovare la conferma di "staticità".

Ciao
Steve - FAS 604
         - DIANA 48Black

Offline karlfran

  • Utente Certificato
  • Maestro
  • *
  • Post: 452
Re: Un sogno che diventa realta
« Risposta #43 il: Agosto 27, 2009, 17:06:25 pm »
non so bene a che periodo si riferisca..anche se il titolo è "Uits guardando avanti 2008 " sul sito presidentetsn.it che non visitavo da tempo.
Nella proposta dove se non sbaglio l'accesso è destinato ai presidenti dei Tsn , e leggendo la parte - Uits,Federazione sportiva- parecchi punti qua citati . E' quindi consapevolezza di coloro che hanno redatto queste proposte che i Tsn stanno perdendo terreno a causa del non adeguamento delle strutture allo stato delle cose ben lontani dai bisogni dei propri iscritti .
.....ma allora non sono un sognatore... ;D

http://www.presidentetsn.it/doc/UITS_Programma_Candidati.pdf
« Ultima modifica: Agosto 27, 2009, 17:08:07 pm da karlfran »
Steve - FAS 604
         - DIANA 48Black

Offline gunny

  • MegaBoss
  • Azzurro
  • *****
  • Post: 3024
    • Alpinisusa.IT
Re: Un sogno che diventa realta
« Risposta #44 il: Agosto 27, 2009, 19:03:19 pm »
tutto sta a vedere se l'UITS vorrà rimanere statica anch'essa...
il porto d'armi "sportivo" non consente il porto delle corte fuori dai TSN.
verissimo...ma è forma di legittimazione ed uso presso un poligono privato certificato dalle autorità.
Non vorrei che ci perdessimo su cavilli di forma o virgole che forse non riporto alla perfezione. Di fatto io con TAV, presso un poligono privato certificato posso sparare..altrimenti le autorità quando hanno dato allo stesso la possibilità di apertura, a cosa pensavano fossero servite le linee di tiro?

...

caro Karlfran, la legge parla chiaro e ha ragione Pierpu

c'è da fare attenzione a un distinguo: cave e campi di tiro non sono la stessa cosa di un poligono privato.

Nel caso dei poligoni privati, ovvero strutture ben delimitate e attrezzate con le adeguate protezioni, è sufficente anche la semplice abilitazione al maneggio (ovviamente se si utilizzano armi altrui o noleggiate in loco se possibile), addirittura non sarebbe nemmeno necessario un direttore di tiro (anche se auspicato).

per i campi di tiro a cielo aperto, come le cave, dove al massimo esiste una recinzione valgono le norme dello sparare il campagna, quindi non si potrebbe sparare con armi di cui non si ha la licenza di porto, e se lo fai lo fai a tuo rischio e percolo e chi te lo consente lo fa a rischio di vedersi revocata dal sindaco l'autorizzazione

per i dettagli vedi il link al sito del Giudice Mori http://www.earmi.it/diritto/faq/poligoni1.htm
--------------------------
a brusa suta l' Susa

Offline pierpu

  • Utente Certificato
  • Maestro
  • *
  • Post: 287
Re: Un sogno che diventa realta
« Risposta #45 il: Agosto 27, 2009, 19:34:18 pm »
parto di fondo (gunny) per rispondere anche a karlfran.
vedo che ancora è abbastanza diffusa la generale errata equazione: campi privati abilitati=libero porto negli stessi.
NON C'E' alcuna legge che vieti l'erezione di campi privati ne di forme associative atte a gestire tali campi.
pertanto, dove non c'è divieto, è consentito; semmai è da dire che vi sono norme secondarie all'attivazione di campi (inquinamento acustico, smaltimento piombi, ecc., calcolo traiettorie proietti) che ne regolano indirettamente il funzionamento.
ma l'idea di poter aprire un campo privato per spararvi, come dice la famosa circolare Mininterno sul campo di Massarosa (LU) n° 557/PAS.5899-10089(13) del 19 Aprile 2006 sebbene "non è, al momento, disciplinata da alcuna normativa specifica" non incontra quindi divieti.

CI SONO invece norme di legge, che vietano chiaramente il porto di armi fuoiri dalla propria abitazione, oltre che in luogo pubblico o anche solo aperto al pubblico:
-   art. 699 Codice penale il quale, “vieta di portare senza licenza un'arma fuori della propria abitazione e sue appartenenze.
-   Legge 2 ottobre 1967 n. 895 la quale vieta di portare illegalmente armi comuni da sparo in luogo pubblico o aperto al pubblico. “
- art. 4 della L. 110/75 per il quale Articolo 4: Porto di armi od oggetti atti ad offendere.
Salve le autorizzazioni previste dal terzo comma dell'articolo 42 del testo unico delle leggi di pubblica sicurezza 18 giugno 1931, numero 773, e successive modificazioni, non possono essere portati, fuori della propria abitazione o delle appartenenze di essa, armi,....
".
quindi, se io esco di casa anche solo per andare al campo di tiro privato che un mio amico ha dietro casa sua per portarvi la mia pistola anche sportiva e sparare soli io e lui, essendo munito di TAV, ho una licenza di porto di arma lunga ma non di corta (che posso, ex circolare Mininterno 14.02.98, pubbl. in Gazzetta Ufficiale 27 febbraio 1998, n. 48, solo trasportare)  e quindi non posso portarla.

quindi quando si pensa che se un campo di tiro è legale poiché autorizzato, non implica automaticamente che io sia altrettanto autorizzato al porto/uso in quel campo.
e non si tratta di cavillare ma di leggere le leggi sopra richiamate; anche il Dott. Mori, che pure si è occupato nel problema diffusamente e lo risolve in senso positivo, non manca però di premettere quanto segue: "Prendiamo atto che ormai è dato di fatto e giuridico acquisito, sia dalla prassi che dalla giurisprudenza, che nessuna norma di legge vieta di sparare in poligoni privati personali o di associazioni o di ditte commerciali, sia al chiuso che all'aperto, a tutti coloro che siano in possesso di una licenza di porto specifica per l'arma usata (di porto di arma corta se si spara con armi corte, di porto di fucile per caccia, difesa o tiro a volo se si spara con armi lunghe)”.

quanto al richiamo del programma dei candidati UITS, non colgo l'attinenza alle questioni ora esaminate. karlfran: puoi spiegarti meglio?
Istruttore 1° livello Istituzionale,  MASTER  e Formatore Istituzionale UITS.

Offline karlfran

  • Utente Certificato
  • Maestro
  • *
  • Post: 452
Re: Un sogno che diventa realta
« Risposta #46 il: Agosto 27, 2009, 21:20:29 pm »
mi rendo conto di una cosa...nei forum forse mi spiego male .............
allora , uno era il discorso (solo come commento generale) dei campi da tiro utilizzati per l'FT con armi depo.Citato solo per mettere in risalto alle volte le difficoltà di interfaccia con  amm.ni comunali le quali di fronte alla parola fucile o arma in generale, si fermano immediatamente per timori di diversa natura (soprattutto politici).
L'altro discorso , dei poligoni privati. Scusa non vorrei ripostare il sito (che troverai nel post), ora, io in quel poligono con arma denunciata , con TAV, trasportandola da casa allo stesso poligono, non incorro in nessun tipo di infrazione al codice. Il poligono privato (quello del sito da me citato...non un campo o altro)è riconosciuto come luogo atto all'uso di armi.
Con Tav al seguito,arma riposta in auto con i dovuti accorgimenti,sono  legittimato a trasportarla da casa al luogo di tiro che in questo caso non è un Tsn bensi' un poligono privato.
Campi di tiro....non li ho citati se non per l'esempio del tiro dinamico , che non pratico e quindi non mi pronuncio a legge ......la citazione avveniva nel contesto che si sono dovuti spostare dai Tsn per avere luoghi adibiti per loro. Questo,srispondendo alla curiosità, di Pierpu, è segnalato nel topic postato da me sul sito dei presidenti , lo hai letto? Cosa ci hai trovato di comune a ciò che abbiamo detto ?
Ti riporto un solo passaggio ...se vorrai potrai poi leggerlo per intero....

" ..un dato sempre più incoraggiante è dato dall'avvicinamento a disclipline non olimpiche come avancarica,tiro dinamico sportivo.Questa deve essere letta come stimolo offrendo spazi ed opportunità ai nostri tesserati che fino ad oggi sono stati trattati come figli di un zio minore.
Esse potranno contribuire non poco alla promozione del nostro sport che deve mostrarsi all'esterno più attraente e maggiormente spendibile anche in termini di comunicazione"
continua con "...l'Uits mantenendo il ruolo di referente per tutte le realtà di tiro,dovrà ridisegnare i rapporti col mondo di avancarica,bench rest,tiro dinamico sportivo,ex-ordinanza"
Io aggiungerei anche legittimare i poligoni privati ;D
In finale....rispetto alle sezioni come fonte di certificazione ...beh lo stesso documento non ha proprio la tua visione, anche se in generis è corretta.
Non mi chiedere però di riportarlo ma a quanto dicono, alcuni Tsn hanno la loro principale attività proprio nel settore sportivo e non di certificazione o abilitazione, però....leggilo che non sono pratico di "segretariato"....:)
Ciao
Steve - FAS 604
         - DIANA 48Black

Offline pierpu

  • Utente Certificato
  • Maestro
  • *
  • Post: 287
Re: Un sogno che diventa realta
« Risposta #47 il: Agosto 28, 2009, 00:11:21 am »
 ringrazio per quanto hai scritto.
per punti: per quanto riguarda un'arma FTdepo il problema giuridico del porto non si pone in quanto le armi depotenziate hanno la ben nota disciplina che tutti ben conosciamo che consente il porto e l'uso in ogni luogo che dia sufficienti garanzie circa la traiettoria del colpo; quindi nessuna imposizione di legge se non per quanto previsto dall'art. 11 Lett. d) L. 526/99 quanto all'uso "d) per il porto degli strumenti di cui al presente articolo non vi e' obbligo di autorizzazione dell'autorita' di pubblica sicurezza. L'utilizzo dello strumento e' consentito esclusivamente a maggiori di eta' o minori assistiti da soggetti maggiorenni, fatta salva la deroga per il tiro a segno nazionale, in poligoni o luoghi privati non aperti al pubblico"; nonché il relativo regolamento emanato con Decreto 9 agosto 2001, n.362 del
Ministero dell'interno (v. art.9).
 
trasporto e successivo uso=porto dell'arma in poligoni privati: vedo che anche io devo avere qualche difficoltà nel farmi comprendere.
col tuo TAV puoi trasportare dove vuoi, ma allorquando impugni e carichi stai portando l'arma e quindi se non hai una licenza spcifica per quell'arma compi quei reati che io ho ricordato precedentemente; il fatto che un campo di tiro possa essere riconosciuto idoneo NON autorizza automaticamente chi, privo di specifica licenza, ad usare armi in esso. questo concetto (che il campo automaticamente autorizza all'uso e porto) vale solo per i TSN per i quali, infatti, nelle norme si parla sempre di deroghe a suo favore (v. sopra per le FT depo). perché secondo te?
ho citato leggi e parere di Mori in tal senso: puoi citarmi tu leggi di senso contrario?

infine il programma del sito dei presidenti: lì si parla della volontà di avvicinarsi alle altre forme di tiro.
concetto che, perlomeno per quanto riguarda il mio dire attuale (=aspetto giuridico del porto di armi fuori dei TSN), c'entra un pò poco: lì si parlava di intenti programmatici.
per quanto riguarda le sezioni (che non avrebbero ragione di certificazione a legger quel programma che tu citi) non mi par di ricordare che questa tua lettura sia corretta.

dei poligoni poi che " hanno la loro principale attività proprio nel settore sportivo e non di certificazione o abilitazione," senz'altro sarà così, ma certo non si dimentichi che certificare gli è imposto per legge e che da quell'attività si generano entrate che fanno senz'altro comodo..
non confondiamo comunque la certificazione di legge 286/81 e CIMA con forme di tiro non sportivo.... la prima è imposta ed irrinunciabile, la seconda può ben soccombere a favore dell'attività sportiva codificata UITS: ma questo è, appunto, ben altro.
« Ultima modifica: Agosto 28, 2009, 00:14:55 am da pierpu »
Istruttore 1° livello Istituzionale,  MASTER  e Formatore Istituzionale UITS.

Offline karlfran

  • Utente Certificato
  • Maestro
  • *
  • Post: 452
Re: Un sogno che diventa realta
« Risposta #48 il: Agosto 28, 2009, 00:25:09 am »
Ti ringrazio anche io per i diversi punti che stai sviluppando.
- depo....ahimè solo grandi diffidenze delle amm.ni. Nessun altro commento necessita.
- poligoni privati/porto. Continuo a chiedermi ...fermo restando tutto quello da te scritto sopra, al momento del rilascio autorizzazione ritengo per logica che si fosse previsto l'uso di armi da parte dei tesserati, ergo, nessun problema. Mi sto comunque informando in merito presso le autorità ed il poligono stesso. Credo comunque  di avere conferme.
- del sito presidenti, forse mi sono spiegato male; semplicemente si faceva notare in quella relazione che presso alcuni Tsn la parte più attiva era quella sportiva va da se alleggerimento di personale destinato tesoreria e destinazione a qualcosa di più utile caso per caso.Sicuramente la funzione principale rimane la certificazione però....si vede che non è tutto uguale nella penisola.

Ti ringrazio comunque dei chiarimenti ma rimango dell'idea che una delle soluzioni future sarà proprio nell'impresa privata.
Ovvio che se tutte le discipline sportive legate al tiro fossero raggruppate nei Tsn tutto sarebbe più semplice anche per noi appassionati...pensa a quante tessere bisogna avere se si desiderasse fare FT-Tiro accademico aria compressa e fuoco-Tiro dinamico-Old west-Tiro a lunga gittata oltre i 300 mt-Tiro a volo..ecc...ecc....
Questo però non è possibile, ed in questa opera di promulgazione del tiro in generale,l'Uits dovrà avvalersi di aiuti.Ostacolare non farà altro che accrescere il senso di disagio che già si respira.

Ciao
Steve - FAS 604
         - DIANA 48Black

Offline pierpu

  • Utente Certificato
  • Maestro
  • *
  • Post: 287
Re: Un sogno che diventa realta
« Risposta #49 il: Agosto 28, 2009, 00:35:07 am »
sono io che debbo ringraziare per l'occasione di sviluppare qui alcune mie considerazioni, che spero utili a chiarire e/o far riflettere e quindi crescere.
ti dico, stavolta brevemente:
- depo: è un fatto di cultura: bisogna lavorare sull'immagine del tiro. e non è facile, ma per questo non val la pena arrendersi.
- poligoni privati/porto. l'autorizzazione che si dà al luogo non la si estende ai tesserati, per i motivi e le norme che ho sopra citato. Informarsi presso il poligono privato credo darà una risposta facilmente immaginabile: càmpano su chi ci va. è la storia dell'ortolano.
più interessante è sapere cosa ne pensano le autorità (sarebbe interessante interpellare il ministero)...

quanto al TSN/UITS casa di tutti, vedremo cosa riusciranno a fare gli attuali dirigenti nazionali.
Istruttore 1° livello Istituzionale,  MASTER  e Formatore Istituzionale UITS.