http://viaggi.ciao.it/Caldaro__Opinione_872930Era il mese di agosto del 1987 quando sono arrivato per la prima volta a Caldaro, una località che avevo scoperto in modo abbastanza casuale. In quel periodo, con mia moglie, eravamo solito trascorrere dei fine settimana a Riva del Garda e d'abitudine alloggiavamo all'Hotel Europa, un buon albergo che si affaccia sul porticciolo e che faceva parte del gruppo Best Western. Per quella estate la scelta delle vacanze era negativamente condizionata dalla condizioni di salute di un familiare e quindi si era deciso di restare entro una distanza di circa tre ore di viaggio in auto da casa e quando, sfogliando un opuscolo con l'elenco degli alberghi Best Western, ne abbiamo trovato uno nell'Oltradige, a Kaltern an der Weinstraße (era scritto proprio in tedesco), una località facilmente raggiungibile con un viaggio tutto autostradale, l'abbiamo subito presa in considerazione.
Accattivante era anche la fotografia dell'albergo, il Kartheiner Hof, e l'indicazione delle caratteristiche e dei servizi offerti era altrettanto interessante e alla fine abbiamo deciso per quella meta. A Caldaro siamo arrivati ai primi di agosto e, in effetti, il viaggio è stato velocissimo, in circa tre ore eravamo sul posto e dopo essere usciti dall'Autobrennero a Egna, abbiamo percorso gli ultimi otto chilometri che ci separavano da Caldaro, percorrendo una strada fra frutteti e vigneti e che, dopo l'inserimento sulla Strada de Vino, procedeva costeggiando il suggestivo lago di Caldaro fino al paese. L'impressione è stata molto favorevole fin dal primo impatto, che è ulteriormente aumentata dopo una breve visita al centro storico del paese ed un primo approccio alla gastronomia dell'Alto Adige, con un pranzo tipico tirolese, presso il ristorante Ritterhof.
La piacevolezza dell'ambiente, le molteplici possibilità di svago offerte, il contesto naturale in cui Caldaro è inserita, sono state tali che da allora siamo ritornati da quelle parti almeno due volte all'anno, di solito all'inizio dell'estate e all'inizio dell'autunno, e molto spesso anche a dicembre, nei giorni di Sant'Ambrogio e della festività dell'Immacolata, in occasione dei mercatini di Natale. Quest'anno ci siamo stati nella settimana dall'8 al 15 Luglio ed anche se da qualche tempo preferiamo soggiornare all'Hotel Schloss Korb di Appiano, Caldaro resta in ogni caso il luogo dove di preferenza si passa la giornata (è distante solo 7 chilometri dall'albergo), anche se lo sviluppo turistico negli ultimi è stato cosi accentuato da aver non poco snaturato l'originaria bellezza e piacevolezza dell'ambiente di un tempo.
Tutto è iniziato nel 1990 quando la nazionale tedesca di calcio scelse Caldaro come località per il ritiro pre mondiale (che poi vinse) e la notorietà di questa località aumentò notevolmente in Germania grazie ai numerosi servizi trasmessi dalla televisione tedesca. Ricordo il giorno in cui la televisione tedesca registrò un filmato per presentare la località ed in quella occasione era prevista anche la ripresa della sfilata della banda musicale di Caldaro che provenendo da Via Hofer raggiungeva la piazza principale. Per esigenze di ripresa, la sfilata venne fatta rifare almeno 8 volte (poi ce ne siamo andati) e ricordo ancora i musicanti nei loro costumi tradizionali, sotto il caldo, che alla fine erano cosi fisicamente distrutti e sudati da far fatica a restare inquadrati. Da allora l'afflusso di turisti, soprattutto tedeschi è stato incessante ed ora si è arrivati, nel periodo estivo, a limitare nel centro storico, il traffico veicolare ai soli residenti.
Nonostante questo particolare, che spiega perché da qualche anno preferisco evitare di andarci nei mesi di luglio e agosto, Caldaro resta una località veramente apprezzabile, in cui tutto è bello ed interessante: la posizione geografica, la sua storia, il centro storico, il lago, la qualità dei ristoranti e l'accoglienza degli alberghi, i numerosi edifici storici, gli impianti sportivi, l'ampia varietà di escursioni possibili, lo shopping, le manifestazioni folcloristiche, i pregiati vini locali. Un insieme di tante cose che credo sia difficile ritrovare in altre località anche più famose e più grandi di Caldaro che, in fin dei conti, ha solo circa settemila abitanti. Poter nello stesso giorno prendere il sole e nuotare, fare vela o surf, passeggiare fra i vigneti e godersi il fresco della Mendola a 1350 metri, non è certo una cosa molto comune.
Impianti sportivi
Ce ne sono di tutti i tipi e per tutti i gusti, con impianti di alto livello, e spesso vi sono atleti e squadre sportive che qui si preparano per importanti manifestazioni. Ricordo un precampionato della Fiorentina e il ritiro della nazionale tedesca prima dei mondiali di Italia 90. Al Lago si può praticare wind surf, vela, nuoto e pesca. Pattinaggio su ghiaccio al Palazzo del ghiaccio (Caldaro ha una squadra nella serie A di hockey). Numerosi campi da tennis, in particolare nella zona sportiva di Castelvecchio e qui c'è da ricordare che Andreas Seppi, uno dei primi tre italiani nella classifica mondiale Apt, è di Caldaro. Nei pressi della centrale Piazza Rottenburg c'è una parete attrezzata per la pratica dell'arrampicata. Un paio di maneggi mettono in condizione gli appassionati di poter fare escursioni a cavallo. Al Lago c'è un mini golf e a Monte San Pietro, poco distante da Caldaro, c'è un campo di golf da 18 buche.
Una delle curiosità di Caldaro è la presenza di un Tiro a Segno di interesse nazionale, presso il quale anche i turisti hanno accesso, anzi, sono organizzate gare proprio riservate a loro. Ricordo che nei primi anni 80, proprio nelle settimane di ferragosto, alloggiati al Kartheiner Hof (all'epoca probabilmente il miglior albergo di Caldaro) era in ritiro la squadra italiano di tiro a segno, nella quale c'erano più accompagnatori che atleti. Mi sono sempre chiesto se era stata una buona scusa per passare le vacanze a spese della federazione.PER LA RECENSIONE COMPLETA CLICCA SUL LINK
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