Egregi signori tutti,
il problema è semplice, e altrettanto semplice è la soluzione che si sta prospettando.
Quanto segue è mia interpretazione personale.
Il propretiario delle Sezioni (la maggior parte delle Sezioni), che ha anche competenza specifica nel disciplinare norme di agibilità e tenuta dei poligoni (demandatagli ministerialmente), non avendo da tempo notizie sulla tenuta e sullo stato di fatto delle proprie dipendenze (!), nello sviluppo degli aspetti legali che stanno ridisciplinando il mondo del Tiro a Segno (che istituzionalmente non esiste più come organizzazione, ne siamo tutti orfani e ci si sta adoperando per la riorganizzazione ad ogni livello interministeriale - Interno, Difesa, Funzione Pubblica, ... tra i più impegnati, oltre ad altri ...), ha scritto ai rispettivi tenutari (i Presidenti) per essere aggiornato sul relativo stato di fatto (non è andato direttamente a ispezionare!!).
Ora si è saliti ad un livello superiore per organizzare la stessa cosa, anche in questo caso ognuna delle figure impegnate nel contesto ha un organo gerarchicamente superiore, per disciplinare e argomentare quali siano i rischi ricorrenti comuni, e per trovare le giuste compensazioni. Storie italiane e nulla di più, la mano destra non sa cosa fa la mano sinistra, ogni tanto si incontrano quando ci si lava il viso.
Forse qui dovremmo, per chi ha la capacità, rappresentare i rischi e prospettare soluzioni.
La cosa più giusta è invece sapere che le istituzioni possano approfittare dell'occasione di incontro per parlare dei rischi veramente esistenti e trovare le giuste soluzioni condivise.
E ad ogni modo, qualsiasi sia la soluzione, DURA LEX SED LEX.