Parole sante le Tue se non fosse che alla UITS interessano le specialità non ISSF sopratutto perchè la quota tessera del "TIRATORE" le arriva a ROMA Intera! Diversamente dalle specialità olimpiche, la nostra federazione non ha voluto riconoscere nessun contributo alle sezioni che hanno validi tiratori in queste altre specialità!
Sai com' è a pensar male si fa peccato , ma ci si azzecca sempre.
Saluti
Bruno
Bruno, forse non si tratta che di aspettare, come fatto fino ad ora
beh, è evidente che oltre ai numeri (teste e tessere) ci sono anche quei 25 euro che dritti dritti se ne vanno a Roma, ma la cosa ci può anche stare... senza soldi non si fa nulla! Semmai bisognerebbe vigilare di più e meglio sul come vengono spesi.
Per quanto riguarda il riconoscimento alle sezioni per l'attività non ISSF, diciamo che già il fatto che ci siano molte più gare, di fatto incentiva alla promozione e la pratica sportiva oltre a "stimolare" le casse. Essendo specialità uffciali, le sezioni dovrebbero cominciare per esempio con l'inserire nelle gare sezionali ufficiali e provinciali il BR22, la Production e l'Avancarica a 25 e 50mt, chi dispone di impianti adeguati può spingersi sulle specialità a 100mt di 22LR e ExOrdinanza (alcune sezioni già lo fanno, Parma ad esempio)
Per il prossimo futuro già si parla di BR22 a 25mt, tra l'altro praticato a livello europei e mondiali, così come dell'AirBR ovvero bench rest a 25mt con carabine ad aria compressa
Da almeno 2 anni diversi presidenti di TSN che gestiscono seriamente e con continuità gare e tiratori non ISSF, chiedono un riconoscimento della propria attività anche tramite punti CIS, ma fino ad ora la risposta dei vertici UITS è stata "vedremo più avanti, il CONI ci chiede di valorizzare le specialità olimpiche..."
A me risulta che il Bersaglio Mobile e il tiro a 300mt, pur ISSF, non siano olimpiche, ma danno punti CIS... allora?!? Due pesi e due misure? (ok, siamo in Italia!!!)
Solo nel 2007 lo scenario attuale era considerato futuristico, ci sono pure in questo forum testimonianze scritte sullo scetticismo nei confronti del "non ISSF". La realtà invece, purtroppo per i detrattori, è un'altra e in continua evoluzione, al riguardo i meriti (demeriti pochi in questo caso) sulla filosofia di base vanno all'attuale dirigenza (di necessità virtù, con riferimento ai numeri e agli Euro), ribadisco però che sarebbe opportuno far gestire il "non ISSF" a chi ne ha le competenze, a chi conosce le necessità di tali discipline e dei tiratori che le praticano, molti provenienti dal tiro olimpico, ma la maggior parte dal mondo dei "frequentatori abituali", quelli che qualcuno definiva (o definisce ancora) amabilmente "barattolari"; questi ultimi hanno un grande merito ovvero sono una delle voci di entrata principale per le sezioni dopo l'istituzionale, però in molti casi necessitano dell'opportuna istruzione sul come si affrontano le gare, sia per il comportamento generale che per la conoscenza e rispetto dei regolamenti, oltre che per i fondamentali sulle tecniche di tiro.
Non si tratta di banalità, spesso ho assistito a scene tragicomiche nel rapporto direzione di gara - tiratori, vuoi per i direttori, comissari e delegati non sempre preparatissimi sui regolamenti e gli usi specifici, ma molto più spesso per la refrattarieta dei tiratori nel conoscere le norme di gara comuni a tutti e specifiche della disciplina. C'è molto lavoro da fare in questo senso e qui l'esperienza di chi pratica e gestisce il tiro olimpico è preziosa e strategica.
Apro una parentesi, sul tiro olimpico: come mai in Italia (forse caso unico in Europa e nel mondo) non è possibile gareggiare conteporaneamente in discipline di pistola e carabina nelle gare federali?
Come mai chi pratica il BM non può fare la C10?
Questa la chiamate promozione? Cosa mi sfugge? premetto che sono ignorante di tiro olimpico/accademico però faccio molta fatica a trovare una spiegazione logica, anche perchè se non sbaglio tali limitazioni sono di recente introduzione nel PSF.