CONCENTRICA - Forum di attualità e notizie sul Tiro a Segno (TSN - UITS)

Quattro amici al bar => Discutiamo di... tutto => Topic aperto da: chebe - Marzo 07, 2008, 18:24:10 pm

Titolo: Il tiro accademico di carabina nel contesto del tiro moderno
Inserito da: chebe - Marzo 07, 2008, 18:24:10 pm
Mi è capitato tempo addietro di osservare un tiratore accademico durante lo svolgimento di  una gara di c10: tenuta d’ordinanza, giacca , pantaloni e scarpe da tiro, una miriade di altri accessori che, a me, tiratore di pistola, appaiono  di incomprensibile utilità.
La preparazione della posizione è stata qualcosa di assurdamente preciso , la carabina ………
Una volta si chiamava cosi, adesso non saprei come definire quella cosa che spara piena di regolazioni , supporti , pesi , nessuno spazio per la fantasia, l’uomo diventa parte della macchina , si trasforma, si fonde con essa, e in questo trasformarsi ne assume parte delle caratteristiche.
Le moderne gare di c10 si decidono ormai in pochi punti, un singolo errore può significare la perdita di diverse posizioni in graduatoria, il caso amplifica il proprio peso, il fattore umano perde sempre più importanza, il mezzo invece prende sempre più spazio e riduce l’uomo ad una semplice comparsa sempre meno importante.
Nelle moderne discipline sportive i vari primatisti sono una specie di moderni eroi depositari del limite umano , il primato è una cosa unica appartiene in genere ad una sola persona , ogni tanto viene superato.
Nelle discipline di tiro accademico con carabina non sempre è cosi, a volte i record sono condivisi da più persone a volte non bastano nemmeno per vincere una gara il livellamento in  alto è spaventoso.
In un contesto tipicamente post sessantottino le masse si sostituiscono all’eroe.
Ogni tanto, girando per i poligono mi capita di sentire i preoccupati discorsi dei vecchi tiratori che vedono giorno per giorno i poligoni svuotarsi , gli appassionati calano, il tiro non interessa più, i vecchi tiratori erano spesso anche degli appassionati del mondo delle armi,”loro” si accontentavano anche di passare un pomeriggio in amicizia , la gara era per lo più un’occasione per incontrarsi , il 10 non era poi cosi importante.
Ma cos’è successo al tiro allora? Cosa centrano questi automi di carabina con noi?sono essi stessi delle vittime oppure no?
Ognuno è libero di esprimere il tiro come meglio preferisce, ma io mi chiedo , che impressione ha oggi il tiro accademico di carabina su un neo iscritto ad una sezione TSN?
Come può un giovane iniziare la carriera di tiratore di carabina? Quali stimoli offre questa disciplina ? per poter praticare a livello agonistico il tiro accademico di carabina è necessaria una spesa iniziale a dir poco proibitiva, pochi sono coloro che se la possono permettere, e le eventuali soddisfazioni? Che gusto c’è a fare 10 stando dentro ad una specie di armatura con una carabina in mano che spara quasi da sola? Io non le vedo , forse un tiratore di carabina me le potrebbe spiegare.
E allora , cari colleghi tiratori, come ci proponiamo noi di fronte alle masse?
In un contesto come quello attuale, dove sul fronte del lavoro il proletariato ha avuto da pochi giorni altri 5 caduti , come ci proponiamo noi al mondo? Vestiti da tiro accademico e disquisendo sull’ultima novità tecnica riguardante il calciolo di settima generazione?
No amici…………non ci siamo……..mi piacerebbe sapere se i professionisti della carabina si rendono conto che le loro discipline si rendono giorno per giorno sempre meno interessanti , vorrei sapere se si rendono conto che stanno diventando delle specie di automi tutti dannatamente uguali .
Vi siete mai posti questi problemi? I nostri dirigenti si sono posti il problema? Vogliamo lasciare che il tiro di carabina si annulli ?
Io credo che qualche limitazione tecnica nelle discipline di tiro accademico con carabina sia una necessità impellente, se voliamo rendere queste discipline più interessanti e magari anche più abbordabili qualcosa bisogna fare.
Mi piacerebbe sentire il parere di qualche professionista oltre che di tutti gli appassionati di tiro.
Senza rancore……….da chebe , tiratore di pistola.
Titolo: Re: Il tiro accademico di carabina nel contesto del tiro moderno
Inserito da: DiecipuntoNove - Marzo 09, 2008, 20:36:23 pm
Pienamente d' accordo! Il mercato vuole tutto questo? E va bene:hanno svilito così il tiro di carabina. Come sarebbe bello vedere i tiratori di carabina in jeans e maglietta come noi di pistola ed imbracciare un attrezzo che sia immerso nella semplicità. Senza rancore.
Titolo: Re: Il tiro accademico di carabina nel contesto del tiro moderno
Inserito da: gunny - Marzo 09, 2008, 22:03:39 pm
da tiratore di br e field-target.... e clt

vi quoto entrambi  ;)
Titolo: Re: Il tiro accademico di carabina nel contesto del tiro moderno
Inserito da: miky - Marzo 10, 2008, 12:14:14 pm
Ciao sono Michele!! 37 anni di cui 30 di tiro a segno..... mio padre e stato ed e ancora quello che mi fa andare avanti ha una passione di quelle grandi per il tiro a segno, e cosi siamo finiti li anche io e mio fratello. Mio fratello tira con la carabina e non sai quanti sacrifici ha dovuto fare per potersi permettere tutto l'equipaggiamento..... concordo pienamente il tuo parere!!! troppi indumenti in realtà non servono a niente.... se uno e bravo lo e anche senza tutta quella roba addosso e che si deve portare dietro....... Fra l'altro ce anche l'aspetto di chi vorrebbe approcciare a tale disciplina ma haimè ne vediamo tutte le settimane di gente che viene a sentire per iniziare e poi quando inizia a vedere tutto  quello che serve mollano subito!!! negli ultimi anni abbiamo notato un bel incremento di gente che si avvicina al tiro Accademico questo grazie alla costruzione sempre piu in espansione di poligoni di tiro per P10 e C10 illuminati e riscaldati, offrono un'ottimo spiraglio per chi volesse cimentarsi con il tiro!    Dunque secondo il mio modesto parere e qui che dovremmo puntare con il prezioso aiuto dei nostri vecchi e tutti insieme riusciremo a portare il Tiro a Segno sempre piu in alto!!  ;)
Titolo: Re: Il tiro accademico di carabina nel contesto del tiro moderno
Inserito da: dadeLg300 - Marzo 10, 2008, 14:30:53 pm
Anche io sono del parere che stiamo esagerando con abbigliamento e carabine super high-tech, ma pensate sparare, magari da giovani, senza giacca e pantaloni... Come la mettiamo con il fisico?? Credo che ci si rovinerebbe...
Titolo: Re: Il tiro accademico di carabina nel contesto del tiro moderno
Inserito da: AWK - Marzo 10, 2008, 15:06:24 pm
Ciao, sono un tiratore (assolutamente non professionista!) di carabina da 14 anni, e devo dire che sono circa 14 anni che periodicamente sento questi discorsi, l'ultima volta sabato scorso in poligono. Non riesco a capire per quale motivo, ma da sempre i tiratori di pistola sembrano "allergici" all'attrezzatura dei carabinisti. Non vi preoccupate, nessuno vi costringerà mai ad indossare giacca, pantaloni, guanto e scarpe (per non parlare di cinghia e cuscino)! Se qualcun altro però vuole farlo, è una sua libera scelta! Personalmente non mi dà alcun fastidio, anzi per me fa parte del "sottile piacere" di tirare con la carabina. Io sono sempre stato profondamente orgoglioso del mio vestiario da tiro, che per me è la manifestazione esteriore della mia passione, nonostante i continui sfottò dei pistoleri. Purtroppo è vero che i costi sono esorbitanti, ma è così per tutti gli sport, in cui c'è poco mercato e tanta passione (ad esempio il ciclismo).
Smentisco però categoricamente il (radicatissimo) luogo comune secondo il quale, così vestiti, i dieci si fanno da soli. Se davvero fosse così, i principianti non dovrebbero preoccuparsi, basta l'attrezzatura per fare 390! La realtà è che il tiro con carabina è un gesto tecnico parecchio complicato, e solo con l'aiuto di un istruttore esperto si può arrivare a padroneggiarlo come si deve. Il mortificante divario che si è creato tra i top-shooters ed i "neofiti autodidatti" è dovuto proprio all'assenza, in quasi tutti i poligoni d'Italia, di istruttori qualificati. E' per questo che i giovani alle prime armi si scoraggiano ed abbandonano: senza una guida adeguata, non c'è passione che tenga...
Basta guardare la realtà italiana: la stragrande maggioranza dei tiratori di carabina provengono da quei pochi poligoni (Candela, Legnano, Vergato, solo per citarne alcuni) in cui c'è una scuola radicata e affermata. Premesso che i regolamenti sono internazionali, per cui non può essere solo l'UITS ha vietare il vestiario, ma tutta l'ISSF, non credo che sia questa la soluzione: anche senza giacca ci sarà chi, ben seguito ed allenato, riuscirà a fare, che ne so, 380, e chi, senza neanche quel piccolo aiuto, faticherà a stare nel nero...
Titolo: Re: Il tiro accademico di carabina nel contesto del tiro moderno
Inserito da: gunny - Marzo 11, 2008, 08:04:39 am
per quanto si possa essere d'accordo, effettivamente c'è un problema di regolamenti internazionali ormai acquisiti, qundi tutto ciò che si dice può non aver alcun significato pratico

però, c'è sempre un però... perchè non provare...

a titolo puramente sperimentale e livello locale, nulla vieta che si possa organizzare gare con regolamento 'ridotto' escludendo l'abbigliamento di tiro (giacche e pantaloni) da tutte specialità di carabina, e magari riducendo il numero di colpi per non trasformare la gara in un calvario

indubbiamente i 390 e i 590 diventano chimere, forse, perchè sono fermamente convinto che quando un tiratore ci prende, ci prende punto e basta... la difficoltà e lo stress fisico di certo aumentano, c'è da lavorare molto di più per stare fermi!

alla fine visto che di esperimento si tratterebbe, il primo risultato che si dovrebbe avere è capire se le varie specialità di carabina, ad aria e fuoco, 'liberate' da abbigliamento e 'alleggerite' sul piano dell'investimento, riscuotono più interesse della situazione tradizionale...

sempre nulla vieta, in caso di risvolti positivi, che la federazione nazionale di riferimeno, possa introdurre  nuove specialità con la desinenza Open: C10-Open, CLT-Open, ecc..., stimolare gare e trofei locali e magari nel tempo e con i numeri, si può arrivare a un campionato nazionale

io le mie prove già le fatte, non valgono più di nulla in quanto sono solo un principiante di CLT e solo qualche volta ho provato la C10 (senza giacca, pantaloni e guanto), provate anche voi e chidiamo a qualche esperto di eseguire le medesime prove, in questo modo si potrebbe basare la discussione su qualcosa di più concreto

sono i tiratori che fanno il tiro... e il mercato
Titolo: Re: Il tiro accademico di carabina nel contesto del tiro moderno
Inserito da: Daniele Puccioni - Marzo 11, 2008, 08:42:06 am
sono i tiratori che fanno il tiro... e il mercato
Buona la seconda...  ;)

Ho poco da aggiungere.
Personalmente non ho molto da obiettare, se non per il fatto che i costi incidono sulla partecipazione di chi fa questa specialità, e che è anche motivo della diminuzione del numero dei tiratori. Ma questo principio è comune a tutte le specialità sportive. Quando il limite di prestazione e fisico si avvicina al massimo si cerca di migliorare i mezzi tecnici attraverso la ricerca scientifica e dei materiali. Una specie di "evoluzione" tecnica.

Il punto invece che mi preme sottolineare è invece una cattiva informazione sulla "necessità" di tale abbigliamento nei tiratori che hanno un primo approccio con la specialità di carabina.
E' FONDAMENTALE imparare tecnica e postura, senza nessun tipo di abbigliamento, per la corretta acquisizione della tecnica e per "sentire" il contatto dell'arma con il corpo.
Invece vediamo che già dai primi colpi, indipendentemente dall'età, si tende subito ad allenarsi vestiti di tutto punto. Forse perchè in questo modo si cercano scorciatoie e si pensa di arrivare prima al risultato.
Trovo che sia un errore fondamentale.
Essendo tiratore di pistola forse occorre conferma a questa affermazione da parte di un tecnico di carabina...
Titolo: Re: Il tiro accademico di carabina nel contesto del tiro moderno
Inserito da: miky - Marzo 12, 2008, 12:14:42 pm
vero il discorso per quanto riguarda il fisico!!! può essere!!! cioe che l'abbigliamento possa anche servire per sentire meno la postura..... ma spesso e volentieri sento carabinisti che si lamentano lo stesso!!! perciò non so quanto possa essere utile.. io sono un tiratore di pistola, ma mai e poi mai mi permetterei di fare osservazioni sulle carabine " anche perchè ci ho provato a sparare con la carabina"e devo dire che per me e assolutamente incompatibile non so come facciano.... bravi siete veramente Bravi!!!! ma allora mi volete dire perché i tiratori di pistola non possono portare niente addosso?? ne scarpe ne polsini nè mezze giacche?? sarà mica per quello che voi carabinisti vi sentite un pò osservati??? PS: e solo un mio parere nexuna polemica vi ammiro!!!  ;) :D ;D
Titolo: Re: Il tiro accademico di carabina nel contesto del tiro moderno
Inserito da: AWK - Marzo 12, 2008, 13:00:43 pm
Citazione
ma allora mi volete dire perché i tiratori di pistola non possono portare niente addosso?? ne scarpe ne polsini nè mezze giacche??

Sinceramente me lo sono sempre chiesto anch'io... la grande disparità di regolamenti tra carabina e pistola mi ha sempre meravigliato. Tuttavia non credo (ma posso sempre sbagliarmi) che il regolamento di pistola lo ha scritto un tiratore di carabina invidioso...
Comunque non mi sento di defraudare nessuno, usando giacca e pantaloni. Finché il regolamento lo permetterà, continuerò ad indossarli con piacere. Se un giorno saranno vietati, pazienza, l'importante è essere tutti nelle stesse condizioni.
Titolo: Re: Il tiro accademico di carabina nel contesto del tiro moderno
Inserito da: Ricky - Marzo 17, 2008, 00:31:06 am
un caro saluto a tutti,
belli e appassionsati gli interventi di tutti, io tiro di carabina da diversi anni e ogni tanto, per divertimento e per cambiare, di pistola. Nel caso in esame mi è sembrato che la discussione vertesse più sulle specialità ad aria, quando la carabina ha il massimo delle componentistiche ausiliarie nella specialità delle 3 posizioni.
Non so se convenga per l'UITS abbassare il livello di specializzazione degli accessori e favorire quindi la diffusione di massa dello sport in parola, potrebbe verificarsi anche il contrario. C'è gente che ammira ed esalta i tecnicismi.
Personalmente posso dirvi che dopo 21 anni di tiro solo da una decina di anni ho la dotazione completa con un borsone dal peso di 35 chili. E che per formarsi al tiro conviene acquisire man mano i vari accessori fino a dominarli. Altrimenti sono loro che dominano te.
Una volta parlando con un "vecchietto" con il quale mi lamentavo di non avere le scarpe questi mi spiegò che con le scarpe avrei recuperato 4 o 5 punti, non i 30 che mi separavano dal record.
Il trucco per i punti è esercitarsi pur con tanti attrezzi, anzi una volta che si posseggono per non variare nelle condizioni tra allenamento e gara occorre utilizzarli sempre tutti. E l'allenamento dura allora tre o 4 ore, accumulando solo sensazioni.
Con la pistola è indubbiamente più semplice, ma è anche vero che non si sono ancora raggiunti i limiti del 600 come invece accaduto per la carabina.
Per puro divertimento si può fare tutto, amche sparare nudi (e allora via, tutti al poligono!!), se si vuole tirare a migliorare il punteggio occorrerà man mano acquisire gli strumenti posti a disposizione. Non ultimo i simulatori elettronici (RICA, SCATT, SAM ...). E quanti invece li usano??
Ci sono tempi e modi per tutto, lo sport è una organizzazione di uomini, si può sempre pensare a gare meno impegnative in termini di accessori.
Per l'agonismo invece occorrerà sempre adoperare quanto al massimo è consentito. E saperlo adoperare.
Titolo: Re: Il tiro accademico di carabina nel contesto del tiro moderno
Inserito da: enricovolante - Marzo 17, 2008, 08:10:47 am
Ciao a tutti,

da perfetto neofita ho letto con interesse i vostri pensieri e preoccupazioni, provo adesso ad esprimere il mio pensiero alla luce di quanto e' stato detto.

Partendo dall'abbigliamento tecnico posso solo sottolieare che la disciplina della C10 e 50 mt sottopongono il corpo ad una postura decinamento non naturale.
In modo particolare quando ci si posiziona parallelamente alla linea di tiro e si gira la testa verso il bersaglio l'anca tenderebbe a ruotare insieme alla testa (circa la meta' del movimento del capoccione). Questo porterebbe a risultati pessimi e assai imprevedibili. Per questa ragione la prima cosa che si deve fare e' quella di bloccare in maniera appunto non naturale l'anca in linea perfetta con il bersaglio.
Considerando il peso (non trascurabile) dell'arma la spina dorsale si piega ad "S" per poter mantenere il baricentro dell'insieme macchina/uomo. Minore e' il peso e la dimensione strutturale dello sportivo, maggiore e' questa curvatura.
Tutte e due le situazioni sopradescritte portano ad un carico e postura "pericolose" per la regione lombare.
La necessita' di una giacca da tiro e' evidentemente quella di dover preservare ed aiutare a non subire danni a carico dell'apparato scheletrico.
E' assai sbagliato sostenere che la giacca funge da "ingessatura" che consente al tiratore di piazzarsi automaticamente nel 10.
Da neofita posso tranquillamente sostenere il contrario.

Per quanto riguarda le carabine utilizzate anche se queste possono sembrare i phaser di star treck hanno la funzione essenziale di poter essere adattate al tiratore come un guanto per mezzo di microregolazioni.
Ogni tiratore ha la sua fisionomia e tonicita' muscolare (e flessibilita'), il fatto di poter "cucirsi" addosso l'attrezzo sportivo e' positivo in quanto permette di concentrarsi maggiormente sull'aspetto piu' impegnativo che e' quello dell'equilibrio e del controllo delle oscillazioni.
Sono pero' daccordo che ultimamente la quantita' di regolazioni sia diventata eccessiva e talvolta inutile. Per un neofita e' essenziale la guida di un tutor in quantosi e' facilmente portati a modificare qua e la' senza un filo logico.

Nonostante tutto la comprensione della postura del proprio corpo insieme ad un corretto dimensionamento della propria arma e' un processo infinito che dura per tutta la vita sportiva del tiratore.

Visto che il tiro e' una attivita' decisamente "introspettiva" ovviamente e' importantissimo (per me) non tanto il risultato ma quanto il raggiungimento di un equilibrio interiore che permetta di mettere d'accordo una miriade di parametri millimetrici.
Semplificare l'attivita' ad un semplice " arma star-trek con armatura" per ottenere un 10 automatico e' un pensiero che denota una certa superficialita' di analisi.
Per dimostrare quanto sopra basta che un tiratore di p10 indossi una armatura e provi a fare qualche tiro e rendersi conto della difficolta' tecnica richiesta a fare 60 colpi uguali.

Qualcuno di voi ha sottolineato che il livello dei tiratori e' altissimo e che la differenza di pochissimi punti decide le sorti di una gara. Verissimo, ma bisogna anche chiedersi a che livello i diretti interessati hanno spinto la loro preparazione psicofisica per ottenere tali risultati. Avere una coscienza dei movimenti del corpo cosi' sviluppata non e' affatto evidente.
Uccide la competizione? probabilmente e' vero se si paragonano i campioni nazionali ai new entry ma personalmente immagino la competizione solamente con me stesso ed il fatto di avere esempi cosi' "alti" non fa' che incoraggiarmi a procedere. Alla fine sono uomini anche loro, non super eroi con doti fuori dall'ordinario. Rispetto invece la loro determinazione di ferro che e' necessaria ad allenamenti cosi' intensi e mirati ad eliminare anche le minime sbavature (siano anche riferite alla psicologia sportiva)

Ultimo aspetto e' quello del cameratismo e della vita sociale dei tiratori di carabina.
Personalmente penso che se si considera l'aspetto del tiro "introspettivo" il fatto di avere un allenatore ( o membri di squadra) che analizzino gli aspetti piu' profondi della nostra personalita' e condizione fisica, non puo' che rafforzare e rendere valevole il legame che si crea.

La necessita' di credere e dare piena fiducia ai propri compagni di sport e' un requisito assolutamente necessario per il raggiungimento di un obbiettivo, sia esso personale o di gruppo.
Sfortunatamente pero' oggi giorno esistono sempre meno persone che hanno la volonta' e la voglia di lavorare duro, pertanto se un tiratore si e' avvicinato solo per moda o per sfizio difficilmente fara' strada.
Questo pero' non e' un problema del tiro ma di quasi tutti gli sport, basta prendere ad esempio le palestre, quanti si iscrivono e quanti portano avanti la loro attivita' fino alla fine dell'anno?

Per concludere posso solo sintetizzare il mio pensiero in questi punti:

- armatura: necessaria per non farsi del male, costa una "fucilata" specialmente per un junior che mano mano cresce.
- Arma star-trek, permette di adattare millimetricamente l'atrezzo sportivo alla propria fisionomia, ultimamente pero' si sta' eccedendo dall'altra parte
- facilita' di raggiungimento di risultati per mezzo di equipaggiamento tecnico. quanto di piu' sbagliato, una attenta analisi dimostra invece che sono necessari anni ed anni di duro lavoro per ottenere una costanza.
- Aspetto sociale: pochi partecipanti ma molto legati fra loro

Ovviamente questi sono pareri del tutto personali e voglio scusarmi se ho espresso concetti sempliciotti ma avendo incominciato da poco penso di poter rappresentare il punto al centro della discussione.

Vorrei ringraziare a tal proposito la mia societa' (tiratori di Vedeggio) che mi sta' accompagnando nelle diverse fasi di crescita. Qui ho trovato persone fantastiche delle quali nutro un profondo rispetto e simpatia.

Ciao a tutti

Enrico