CONCENTRICA - Forum di attualità e notizie sul Tiro a Segno (TSN - UITS)
Quattro amici al bar => U.I.T.S. & T.S.N. - Discussione, idee e proposte => Topic aperto da: diamante - Dicembre 18, 2013, 09:28:57 am
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Il decreto semplificazioni riguarda anche noi
Nelle “Misure di semplificazione degli adempimenti per i cittadini e le imprese e di riordino normativo” (cosiddetto decreto semplificazioni 2013), in discussione in Parlamento, sono stati inseriti alcuni emendamenti che ci riguardano da vicino
17/12/2013
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Il decreto semplificazioni riguarda anche noi
Nelle “Misure di semplificazione degli adempimenti per i cittadini e le imprese e di riordino normativo” (cosiddetto decreto semplificazioni 2013), in discussione in Parlamento, sono stati inseriti alcuni emendamenti che ci riguardano da vicino.
Il primo (20.0.1, di iniziativa dei senatori Zeller, Berger, Fravezzi, Panizza) si occupa dell’importazione temporanea delle armi comuni da sparo, aggiungendo all’articolo 15 della legge 110/75 il seguente: “L'importazione temporanea di armi da sparo, limitatamente alle armi fabbricate anteriormente al 1950 e alle loro repliche ad avancarica, è ammessa anche per gli aderenti alle associazioni tradizionali e culturali riconosciute ai quali, in occasione di rievocazioni storiche e manifestazioni folcloristiche o commemorative, in deroga al divieto di cui all'articolo 4 della presente legge, ne sono consentiti l'esibizione, il porto e l'uso con cartucce a salve, previo rilascio all'associazione interessata di apposita autorizzazione da parte dell'autorità locale di pubblica sicurezza sulla base di un dettagliato elenco delle armi e dei loro portatori. Sono parimenti consentiti, in tali casi, l'importazione temporanea, l'esibizione e il porto di sciabole”.
In sostanza, il provvedimento dovrebbe semplificare le cose per i partecipanti alle manifestazioni di reenactment e rievocazione storica.
Il secondo, decisamente più significativo (35.0.3 dei senatori Bonfrisco, Olivero, Malan, Alberti Casellati) si occupa di “Liberalizzazione dei corsi obbligatori di tiro a segno e della certificazione dell'idoneità al maneggio delle armi”:
1. All'articolo 8, comma 6, della legge 18 aprile 1975, n. 110, dopo le parole: ''tiro a segno nazionale'' sono inserite le seguenti: ''ovvero da un campo di tiro o poligono autorizzato ai sensi dell'articolo 57 del testo unico delle leggi di pubblica sicurezza approvato con regio decreto 18 giugno 1931, n. 773''.
2. All'articolo 251 del Codice dell'ordinamento militare di cui al decreto legislativo 15 marzo 2010, n. 66, sono apportate le seguenti modificazioni:
a) al primo comma, dopo le parole: ''tiro a segno nazionale'' sono inserite le seguenti: ''ovvero ad un campo di tiro o poligono privato autorizzato ai sensi dell'articolo 57 del testo unico delle leggi di pubblica sicurezza approvato con regio decreto 18 giugno 1931, n. 773'';
b) al secondo comma, dopo le parole: ''tiro a segno nazionale'' sono inserite le seguenti: ''ovvero ad un campo di tiro o poligono privato autorizzato ai sensi dell'articolo 57 del testo unico delle leggi di pubblica sicurezza approvato con regio decreto 18 giugno 1931, n. 773''.
3. Le modalità per il rilascio del certificato di idoneità di cui all'articolo 8, comma 6, della legge 18 aprile 1975, n. 110 sono definite con il regolamento di cui all'articolo 57, comma 5, del testo unico delle leggi di pubblica sicurezza approvato con regio decreto 18 giugno 1931, n. 773''».
Se dovesse essere approvato, sarebbe una vera rivoluzione, rappresentando la fine del monopolio dell’Uits sulla gestione dei Certificati di idoneità al maneggio delle armi.
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speriamo che l'approvino,poi voglio vedere l'ingegnere chiedere le quote cima a questa gente,e già prevedo l'apertura di nuovi campi e il fuggi fuggi
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oh certo e poi le 70 linee a.c. la sezione X le mantiene con la vendita dei pallini.
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oh certo e poi le 70 linee a.c. la sezione X le mantiene con la vendita dei pallini.
cosa ha fatto il sistema per tenere il monopolio ? nulla ,quindi lo status sarà diverso,chi avrà i mezzi terrà aperto e chi no chiude,per le lamentele si può scrivere in viale tiziano,sempre che vi rispondano.
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Il sistema, forse, già immaginava l'epilogo e si è riversato sul tesseramento federale.
Ma le sezioni TSn non solo rischiano di condividere la Certificazione ma anche di dover pagare l'affitto, infatti, l'art. 35 delle norme di semplificazione in discussione fa presagire proprio questo.
Ma non preoccupiamoci perchè se passasse anche l'UITS perderebbe il suo status.
L'emendamento prevede che le regole per il certificato le detterà il Ministero dell'Interno.
Preghiamo fratelli.
Se il prezzo della libertà è dividere la certificazione con i privati allora ben venga l'emendamento.
Ciao
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Il sistema, forse, già immaginava l'epilogo e si è riversato sul tesseramento federale.
Ma le sezioni TSn non solo rischiano di condividere la Certificazione ma anche di dover pagare l'affitto, infatti, l'art. 35 delle norme di semplificazione in discussione fa presagire proprio questo.
Ma non preoccupiamoci perchè se passasse anche l'UITS perderebbe il suo status.
L'emendamento prevede che le regole per il certificato le detterà il Ministero dell'Interno.
Preghiamo fratelli.
Se il prezzo della libertà è dividere la certificazione con i privati allora ben venga l'emendamento.
Ciao
http://www.bastardidentro.it/node/view/36346
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[Inserisci citazione
Citazione di: pierpu - Oggi alle 11:11:31
oh certo e poi le 70 linee a.c. la sezione X le mantiene con la vendita dei pallini.
cosa ha fatto il sistema per tenere il monopolio ? nulla ,quindi lo status sarà diverso,chi avrà i mezzi terrà aperto e chi no chiude,per le lamentele si può scrivere in viale tiziano,sempre che vi rispondano./quote
molte sezioni piangeranno,purtroppo.
di chi la colpa è inutile discuterne ora(uits/sezioni/soci)sarebbe più proficuo,se non già fatto,tracciare un programma per il contenimento dei costi di gestione delle sezioni e serie operazioni di propaganda per ampliare il bacino di utenza pagante.
le sezioni si vedono costrette al confronto con realtà più snelle,realtà non oberate da legacci burocratici che spesso dietro regole e regolette nascondono la necessità di qualcuno di coprirsi di un ruolo importante.
mantenere il monopolio era oramai impossibile e stupido(secondo mio modesto parere)è stato caricare di obblighi le sezioni,un poco per evitare la nascita di nuove e forse per creare delle diversificazioni con le altre realtà del tiro non considerando che proprio la diversità è il valore aggiunto dei tav e dei tds.
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ok,ho fatto confusione ed ho inserito nelle citazioni anche il mio pensiero e di ciò faccio ammenda ;)
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Un caro saluto a tutti,
da sempre l'uso, l'impiego e l'addestramento con armi da fuoco è stato frutto di disposti di legge, ed è chiaro che non potrebbe essere altrimenti.
Ovviamente nulla è scritto sulla pietra, e tutto è modificabile, nei modi previsti dalla legge.
Come ogni tanto accade, qualcuno che rappresenta i cittadini nelle strutture deputate (le aule parlamentari e senatoriali) propone di variare l'attuale disposto di legge che affida alle sole sezioni TSN questo oneroso e non semplice compito.
Ovviamente dietro questa proposta possono elencarsi i più svariati motivi e/o ragioni, alla fine sarà una decisione POLITICA a definire il futuro della problematica che qualcuno vuole fare intedere essere una SEMPLIFICAZIONE.
Ho letto un pò di commenti sui siti dedicati, qualcuno non la assume affatto a semplificazione. Vero è che per alcuni cittadini può divenire problematico raggiungere le sezioni viciniori, ma anche gestire un poligono privato ha i suoi costi. I costi per l'attività in parola sono attualmente stabiliti dal MANIFESTO, non sono quindi frutto di decisioni prese in autonomia e in modo arbitrario. Questo costo potrebbe meglio essere definito, essere quindi frutto di un'analisi analitica, ci sono specifiche procedure per determinare la congruità di un costo reso da una struttura che oggi è a conduzione che potremmo definire di natura quasi privatistica, ma questa decisone rientra in un campo che è appunto di natura politica. Alla fine pagano tutto gli ultimi usufruttuari di questo servizio, gli utenti cittadini, anche quando appaltano un servizio di vigilanza. Una garanzia di congruità di costo è quella che le Sezioni sono strutture senza fini di lucro, anche se per la sopravvivenza devono appunto avere un attivo di bilancio. Gestire una Sezione non è cosa semplice, come tante volte abbiamo letto nei vari post all'argomento, i Presidenti si fanno capo di problemi e di soluzioni di non sempre facile attuazione, come ricordato anche da Pierpu qualche post fa.
Non ho idea di come andrà a finire la cosa, essere gestori di un servizio comporta oneri e responsabilità, creare strutture parallele potrebbe anche aiutare forse il Sistema e la pubblica utenza, staremo a vedere. Non sono un gestore delle economie della mia sezione, sono a conoscenza che tutti i proventi istituzionali sono investiti in attività sportiva, anche se è non è difficile fare previsioni di macroeconomia del settore e a qualcuno può fare gola gestire l'attività.
Come ho già letto in altri post molti sono favorevoli a differenziare queste due macroaree, ISTITUZIONALE e SPORTIVA, da disciplinare ognuna con propri proventi, ma secondo me si perderebbe quella forza che è l'UNIONE delle realtà del Tiro a Segno. In tanti potranno pensarla in modo diametralmente opposto al mio, li rispetto ma non li condivido.
Qualcuno ritirerà in mezzo quel famoso ANCHE, vuol dire che potranno esistere altre realtà sotto l'egida della UITS?
Leggo che a disciplinare queste nuove realtà dovrebbe essere il ministero degli interni, non ho notizie nè voglio averne, ci sono persone deputate a questi compiti, realmente a me piace solo recarmi in sezione per poter TIRARE e farlo sportivamente, non tiro ai barattoli (anche se è divertente). Condivido la realtà Sezione TSN per quella che unitamente è, mi metto a disposizione dell'istituzionale, per addestrare chi ne abbisogna, e per chi si vuole avvicinare sportivamente al tiro.
Il tiro ACCADEMICO è un tiro difficile da attuare, costruire un tiratore costa e costa tanto, poter costruire un atleta e avere l'orgoglio del tricolore quando lo si porta ai vertici mondiali non ha eguali come soddisfazione. Alle ultime gare di coppa del mondo vedere sventolare il tricolore in specialità che sono state di nazioni da sempre d'oltralpe non poteva che non inorgoglirmi.
Avere nel tiro a segno una dualità riconosciuta non può che portare frutti, sotto un'attenta gestione. I vertici li scegliamo noi, non vorrei esagerare nel dire che ci conosciamo tutti personalmente, ma questo alla fine è. APPASSIONATI riuniti dietro lo sport del tiro, che forniamo il nostro sapere a chi deputato ad impiegare un'arma anche per altri scopi. Questo addestramento lo si può conseguire in tanti modi se si vuole, come tante sono le soluzioni per ottenere qualsiasi cosa. L'uomo da sempre ha posto e disposto come ottenere e soddisfare i suoi bisogni, non vedo tutto cattivo, le innovazioni servono anche a migliorare, resto a guardare sperando sempre per il meglio del Tiro a Segno.
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Il tiro ACCADEMICO è un tiro difficile da attuare, costruire un tiratore costa e costa tanto,
Come al solito Ricki dici tutto e niente!
Costruire un tiratore alla FEDERAZIONE non costa nulla ... ma alle sezioni si.
L'atleta (???) si scopre tale quando ragiunge dei punteggi per i quali viene preso in considerazione dai vertici sportivi della FEDERAZIONE ed i cambio la sezione non guadagna nulla.
Quanti atleti la FEDERAZIONE ha fatto crescere di suo?....NESSUNO
Caro Ricky senza i TSN la FEDERAZIONE non avrebbe vita!
.........................
Ciao
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Il tiro ACCADEMICO è un tiro difficile da attuare, costruire un tiratore costa e costa tanto,
Come al solito Ricki dici tutto e niente!
Costruire un tiratore alla FEDERAZIONE non costa nulla ... ma alle sezioni si.
L'atleta (???) si scopre tale quando ragiunge dei punteggi per i quali viene preso in considerazione dai vertici sportivi della FEDERAZIONE ed i cambio la sezione non guadagna nulla.
Quanti atleti la FEDERAZIONE ha fatto crescere di suo?....NESSUNO
Caro Ricky senza i TSN la FEDERAZIONE non avrebbe vita!
.........................
Ciao
se per costo si intendono i compensi degli allenatori,allenatori in seconda,aiuto allenatori,talent scout,portantini,psicologi,ecc ecc ci credo che costa,anzi ,ci costa,e per favore spiegatemi perchè finchè uno è atleta di stato percepisce lo stipendio dall'arma,quando smette bisogna anche pagarlo per fare l'allenatore o l'aiuto ,a me sembra che si possa fare anche a meno .
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ciao Diam, e ciao a tutti,
diciamo la stessa cosa, costruire un tiratore costa, in primis, alle sezioni, ed ecco che avere delle risorse da poter investire su chi davvero merita attenzione è un tutt'uno con l'essere SEZIONE. Le sezioni sono la base del SISTEMA, questo è innegabile, e poter impiegare i proventi discendenti dall'esercizio dell'istituzionale in questa attività non può fare altro che fare sviluppare, socialmente e sportivamente, la realtà TSN. Le sezioni svolgono un compito proprio, ben definito, anche far crescere dei tiratori che poi possono avere e dare un ritorno di immagine a tutto il sistema Italia del tiro non può che inorgoglirci. Poi, quando qualcuno arriva in alto, per rispondere ad Armageddon, le realtà sezionali non riescono a far eccellere chi ha raggiunto il top, per guadagnare gli ultimi punti di uno SCORE mondiale si abbisogna della tiritera di uomini e di figure che tu hai descritto, questo in tutti gli Sport. I vertici federali studiano allora i sistemi di allenamento, le necessità, le figure, per permettere a chi di livello di primeggiare a livello mondiale. E' un costo che si riversa sulla base, è vero, ma sono queste le scelte che deve fare chi è chiamato a gestire queste tematiche di vertice.
Scelte che possono essere condivise o meno, così come il sistema Italia quando decide, con concorsi di Stato, di arruolare le promesse nei GG.SS.MM.. Poi di ogni cosa si può fare critica, come si può fare critica anche del non fare.
Demolire con critiche non serve a nulla, costruiamo nel nostro piccolo quando riusciamo a fare, ognuno al suo livello e con competenza, e principalmente guardiamo anche l'aspetto sociale della realtà TSN. E' stato questo uno dei temi più sviluppati ad un ultimo corso tenuto dal CONI sugli sviluppi delle realtà e delle prooblematiche sociali connesse all'attività sportiva, come ho avuto modo di apprendere nel parlare con chi ha seguito il seminario.
E oltre al fare, dobbiamo poi sempre suggerire e rappresentare quanto si pone in opera al livello di base. Magari può sembrare che risultiamo non essere ascoltati, ma intando si è detto, e principalmente, si è operato per lo sviluppo del TSN.
Un caro saluto a tutti
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ciao Diam, e ciao a tutti,
diciamo la stessa cosa, costruire un tiratore costa, in primis, alle sezioni, ed ecco che avere delle risorse da poter investire su chi davvero merita attenzione è un tutt'uno con l'essere SEZIONE. Le sezioni sono la base del SISTEMA, questo è innegabile, e poter impiegare i proventi discendenti dall'esercizio dell'istituzionale in questa attività non può fare altro che fare sviluppare, socialmente e sportivamente, la realtà TSN. Le sezioni svolgono un compito proprio, ben definito, anche far crescere dei tiratori che poi possono avere e dare un ritorno di immagine a tutto il sistema Italia del tiro non può che inorgoglirci. Poi, quando qualcuno arriva in alto, per rispondere ad Armageddon, le realtà sezionali non riescono a far eccellere chi ha raggiunto il top, per guadagnare gli ultimi punti di uno SCORE mondiale si abbisogna della tiritera di uomini e di figure che tu hai descritto, questo in tutti gli Sport. I vertici federali studiano allora i sistemi di allenamento, le necessità, le figure, per permettere a chi di livello di primeggiare a livello mondiale. E' un costo che si riversa sulla base, è vero, ma sono queste le scelte che deve fare chi è chiamato a gestire queste tematiche di vertice.
Scelte che possono essere condivise o meno, così come il sistema Italia quando decide, con concorsi di Stato, di arruolare le promesse nei GG.SS.MM.. Poi di ogni cosa si può fare critica, come si può fare critica anche del non fare.
Demolire con critiche non serve a nulla, costruiamo nel nostro piccolo quando riusciamo a fare, ognuno al suo livello e con competenza, e principalmente guardiamo anche l'aspetto sociale della realtà TSN. E' stato questo uno dei temi più sviluppati ad un ultimo corso tenuto dal CONI sugli sviluppi delle realtà e delle prooblematiche sociali connesse all'attività sportiva, come ho avuto modo di apprendere nel parlare con chi ha seguito il seminario.
E oltre al fare, dobbiamo poi sempre suggerire e rappresentare quanto si pone in opera al livello di base. Magari può sembrare che risultiamo non essere ascoltati, ma intando si è detto, e principalmente, si è operato per lo sviluppo del TSN.
Un caro saluto a tutti
mi sta bene pagare un allenatore che faccia questo di professione,non mi sta bene pagare un ex atleta già a libro paga di un corpo militare,se poteva tirare gratis prima può allenare gratis dopo,il tempo gli è pagato lo stesso,o vorrai dirmi che vanno in giro di pattuglia e poi si dedicano ad allenare?il volontariato è valido solo per la base?non siamo più facenti parte del Sistema?se sì allora pretendo lo stesso modus operandi che ho nella sezione dove sono iscritto,con una parte di quei soldi sprecati ci ammodernerei le linee dove magari qualche ragazzino possa cominciare a muovere i primi passi,sempre aggratis ovviamente,altrimenti rivendico anche io la mia parte,se per altri è fonte di guadagno pretendo che lo sia anche per me che ci passo più tempo di loro in una sezione,e non per cazzeggiare.
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ciao Diam, e ciao a tutti,
diciamo la stessa cosa, costruire un tiratore costa, in primis, alle sezioni, ed ecco che avere delle risorse da poter investire su chi davvero merita attenzione è un tutt'uno con l'essere SEZIONE. Le sezioni sono la base del SISTEMA, questo è innegabile, e poter impiegare i proventi discendenti dall'esercizio dell'istituzionale in questa attività non può fare altro che fare sviluppare, socialmente e sportivamente, la realtà TSN. Le sezioni svolgono un compito proprio, ben definito, anche far crescere dei tiratori che poi possono avere e dare un ritorno di immagine a tutto il sistema Italia del tiro non può che inorgoglirci. Poi, quando qualcuno arriva in alto, per rispondere ad Armageddon, le realtà sezionali non riescono a far eccellere chi ha raggiunto il top, per guadagnare gli ultimi punti di uno SCORE mondiale si abbisogna della tiritera di uomini e di figure che tu hai descritto, questo in tutti gli Sport. I vertici federali studiano allora i sistemi di allenamento, le necessità, le figure, per permettere a chi di livello di primeggiare a livello mondiale. E' un costo che si riversa sulla base, è vero, ma sono queste le scelte che deve fare chi è chiamato a gestire queste tematiche di vertice.
Scelte che possono essere condivise o meno, così come il sistema Italia quando decide, con concorsi di Stato, di arruolare le promesse nei GG.SS.MM.. Poi di ogni cosa si può fare critica, come si può fare critica anche del non fare.
Demolire con critiche non serve a nulla, costruiamo nel nostro piccolo quando riusciamo a fare, ognuno al suo livello e con competenza, e principalmente guardiamo anche l'aspetto sociale della realtà TSN. E' stato questo uno dei temi più sviluppati ad un ultimo corso tenuto dal CONI sugli sviluppi delle realtà e delle prooblematiche sociali connesse all'attività sportiva, come ho avuto modo di apprendere nel parlare con chi ha seguito il seminario.
E oltre al fare, dobbiamo poi sempre suggerire e rappresentare quanto si pone in opera al livello di base. Magari può sembrare che risultiamo non essere ascoltati, ma intando si è detto, e principalmente, si è operato per lo sviluppo del TSN.
Un caro saluto a tutti
mi sta bene pagare un allenatore che faccia questo di professione,non mi sta bene pagare un ex atleta già a libro paga di un corpo militare,se poteva tirare gratis prima può allenare gratis dopo,il tempo gli è pagato lo stesso,o vorrai dirmi che vanno in giro di pattuglia e poi si dedicano ad allenare?il volontariato è valido solo per la base?non siamo più facenti parte del Sistema?se sì allora pretendo lo stesso modus operandi che ho nella sezione dove sono iscritto,con una parte di quei soldi sprecati ci ammodernerei le linee dove magari qualche ragazzino possa cominciare a muovere i primi passi,sempre aggratis ovviamente,altrimenti rivendico anche io la mia parte,se per altri è fonte di guadagno pretendo che lo sia anche per me che ci passo più tempo di loro in una sezione,e non per cazzeggiare.
Egregio Sig. Ricky i tiratori in crescita costano alle sezioni (contribuenti), quelli formati dalle sezioni costano ai
Gruppi sportivi militari (contribuenti) ed al Coni (contribuenti).
I costi che fanno specie, invece, sono quelli relativi alla dirigenza federale (contribuenti alla quarta).
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Ci risiamo sig.Richy. Gira e rigira per costruire un tiratore (pardon atleta) dove si va a batter cassa ?. Chiaro, all' istituzionale ovvero agli obbligati ai quali -scusate il termine- non gliene frega nulle dello sport del tiro. Nella mia zona c'è un istituto che da oltre un anno non paga le fatture, non per cattiva volontà, ma per mancanza di soldi. Che facciamo?. Gli mandiamo l'ufficiale giudiziario adducendo al fatto che la sezione ha bisogno di soldi per costruire un tiratore, come se fosse una primaria necessità del popolo. Ma per piacere!
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Un caro saluto a tutti,
da sempre l'uso, l'impiego e l'addestramento con armi da fuoco è stato frutto di disposti di legge, ed è chiaro che non potrebbe essere altrimenti.
Ovviamente nulla è scritto sulla pietra, e tutto è modificabile, nei modi previsti dalla legge.
Come ogni tanto accade, qualcuno che rappresenta i cittadini nelle strutture deputate (le aule parlamentari e senatoriali) propone di variare l'attuale disposto di legge che affida alle sole sezioni TSN questo oneroso e non semplice compito.
Ovviamente dietro questa proposta possono elencarsi i più svariati motivi e/o ragioni, alla fine sarà una decisione POLITICA a definire il futuro della problematica che qualcuno vuole fare intedere essere una SEMPLIFICAZIONE.
Ho letto un pò di commenti sui siti dedicati, qualcuno non la assume affatto a semplificazione. Vero è che per alcuni cittadini può divenire problematico raggiungere le sezioni viciniori, ma anche gestire un poligono privato ha i suoi costi. I costi per l'attività in parola sono attualmente stabiliti dal MANIFESTO, non sono quindi frutto di decisioni prese in autonomia e in modo arbitrario. Questo costo potrebbe meglio essere definito, essere quindi frutto di un'analisi analitica, ci sono specifiche procedure per determinare la congruità di un costo reso da una struttura che oggi è a conduzione che potremmo definire di natura quasi privatistica, ma questa decisone rientra in un campo che è appunto di natura politica. Alla fine pagano tutto gli ultimi usufruttuari di questo servizio, gli utenti cittadini, anche quando appaltano un servizio di vigilanza. Una garanzia di congruità di costo è quella che le Sezioni sono strutture senza fini di lucro, anche se per la sopravvivenza devono appunto avere un attivo di bilancio. Gestire una Sezione non è cosa semplice, come tante volte abbiamo letto nei vari post all'argomento, i Presidenti si fanno capo di problemi e di soluzioni di non sempre facile attuazione, come ricordato anche da Pierpu qualche post fa.
Non ho idea di come andrà a finire la cosa, essere gestori di un servizio comporta oneri e responsabilità, creare strutture parallele potrebbe anche aiutare forse il Sistema e la pubblica utenza, staremo a vedere. Non sono un gestore delle economie della mia sezione, sono a conoscenza che tutti i proventi istituzionali sono investiti in attività sportiva, anche se è non è difficile fare previsioni di macroeconomia del settore e a qualcuno può fare gola gestire l'attività.
Come ho già letto in altri post molti sono favorevoli a differenziare queste due macroaree, ISTITUZIONALE e SPORTIVA, da disciplinare ognuna con propri proventi, ma secondo me si perderebbe quella forza che è l'UNIONE delle realtà del Tiro a Segno. In tanti potranno pensarla in modo diametralmente opposto al mio, li rispetto ma non li condivido.
Qualcuno ritirerà in mezzo quel famoso ANCHE, vuol dire che potranno esistere altre realtà sotto l'egida della UITS?
Leggo che a disciplinare queste nuove realtà dovrebbe essere il ministero degli interni, non ho notizie nè voglio averne, ci sono persone deputate a questi compiti, realmente a me piace solo recarmi in sezione per poter TIRARE e farlo sportivamente, non tiro ai barattoli (anche se è divertente). Condivido la realtà Sezione TSN per quella che unitamente è, mi metto a disposizione dell'istituzionale, per addestrare chi ne abbisogna, e per chi si vuole avvicinare sportivamente al tiro.
Il tiro ACCADEMICO è un tiro difficile da attuare, costruire un tiratore costa e costa tanto, poter costruire un atleta e avere l'orgoglio del tricolore quando lo si porta ai vertici mondiali non ha eguali come soddisfazione. Alle ultime gare di coppa del mondo vedere sventolare il tricolore in specialità che sono state di nazioni da sempre d'oltralpe non poteva che non inorgoglirmi.
Avere nel tiro a segno una dualità riconosciuta non può che portare frutti, sotto un'attenta gestione. I vertici li scegliamo noi, non vorrei esagerare nel dire che ci conosciamo tutti personalmente, ma questo alla fine è. APPASSIONATI riuniti dietro lo sport del tiro, che forniamo il nostro sapere a chi deputato ad impiegare un'arma anche per altri scopi. Questo addestramento lo si può conseguire in tanti modi se si vuole, come tante sono le soluzioni per ottenere qualsiasi cosa. L'uomo da sempre ha posto e disposto come ottenere e soddisfare i suoi bisogni, non vedo tutto cattivo, le innovazioni servono anche a migliorare, resto a guardare sperando sempre per il meglio del Tiro a Segno.
Ciao a tutti i Caputiani Candelesi nessuno escluso,
Ricky ha ragione quando asserisce che tutto è modificabile e lo è divenuto, indiscutibilmente, in seguito al riordino dell'UITS.
In quel provvedimento, stranamente, sono state inserite anche le Sezioni del TSN.
Anche la sicura soppressione dell'UITS divenne modificabile con una boiata di decreto che non solo fece slittare i termini della sicura soppressione ma gli diede anche la possibilità di riordinarsi.
L'uits ha barattato il suo salvataggio con la privatizzazione delle 300 sezioni ed ha avocato a se l'attività certificatoria da svolgersi "anche" tramite le sezioni TSN.
Due brecce si sono aperte a favore dei poligoni privati, la terza voragine è quella relativa alla sentenza TAR Lazio in cui la stessa UITS, per sottrarsi ai tagli, ha giurato di essere un ente privato.
Il Tar gli ha dato ragione.
Ora è difficile dire: "Noi essere Ente Pubblichen e solo nojo potere Zertificaren".
I Privati, se non oggi, in futuro la spunteranno.
Concentrica (iscritti) da tempo li ha messi in guardia su tante questioni.
Procura federale qui, procura federale là e mo si facessero friggere gli eletti ed i loro elettori.
Qualcuno che, secondo loro, tirava a scassare ad un certo punto ha detto:
"Questi hanno i paraocchi e ci stanno riuscendo da soli ad autodistruggere il sistema, noi non possiamo fare altro che accellerare o ritardare la capitolazione".
Ciao
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e poi continuano a insistere con la parola "semplificazione",ma quando mai,siamo passati da compilare un modulo in triplice copia in 3 minuti a perdere un sacco di tempo per entrare in un sistema che da più problemi che vantaggi,con personale che deve dedicarsi solo a quello e con preparazione informatica almeno nella media,e per cosa poi?stampare comunque un bel foglio di carta,ma per piacere ,un programma fatto da dilettanti commissionato da dilettanti,ci dovrebbero pagare per usarlo quel cesso,perchè tale è.
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e poi continuano a insistere con la parola "semplificazione",ma quando mai,siamo passati da compilare un modulo in triplice copia in 3 minuti a perdere un sacco di tempo per entrare in un sistema che da più problemi che vantaggi,con personale che deve dedicarsi solo a quello e con preparazione informatica almeno nella media,e per cosa poi?stampare comunque un bel foglio di carta,ma per piacere ,un programma fatto da dilettanti commissionato da dilettanti,ci dovrebbero pagare per usarlo quel cesso,perchè tale è.
http://www.youtube.com/watch?v=bsc6ULmFmLg
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Ci risiamo sig.Richy. Gira e rigira per costruire un tiratore (pardon atleta) dove si va a batter cassa ?. Chiaro, all' istituzionale ovvero agli obbligati ai quali -scusate il termine- non gliene frega nulle dello sport del tiro. Nella mia zona c'è un istituto che da oltre un anno non paga le fatture, non per cattiva volontà, ma per mancanza di soldi. Che facciamo?. Gli mandiamo l'ufficiale giudiziario adducendo al fatto che la sezione ha bisogno di soldi per costruire un tiratore, come se fosse una primaria necessità del popolo. Ma per piacere!
Ciao Ercole, e ciao a tutti,
non voglio ovviamente convincere nessuno, il mio è un pourparler, e raccontare al mondo web un mio modo di vedere le cose, corroborato da una realtà sezionale che ritengo positiva.
Poi, al solito, in Italia ci sono 265 sezioni, e ognuna ha una propria oggettiva situazione sportiva e istituzionale con gestazione autonoma, non assolutamente paragonabile a nessun altra, perchè ognuna composta da uomini diversi, ognuna con una situazione patrimoniale, ognuna con un'attività sezionale istituzionale e sportiva discendente dalla realtà sociale e societaria dell'intorno.
Questo (ha reso e ancora oggi) rende il mondo TSN (apparentemente) imponderabile e assolutamente non confrontabile tra realtà AA e realtà BB (le combinazioni letterarie arrivano a definire 265 sezioni). L'istituzione TSN in termini di organizzazione primaria non si è più ricomposta probabilmente per queste ragioni, le singole sezioni sono rimaste orfane di genitorialità, ognuna però forte di se stessa, perchè composta da uomini che hanno (e hanno avuto prima) sicuramente passione, e che sopperiscono (e avranno sopperito) a tutte le difficoltà proprie della nostra società Italia quando si parla di gestione societaria sportiva frammista a competenze istituzionali e gestione patrimoniale.
La sezione non è una realtà facile da gestire.
Ogni realtà è però ben nota alla sua dirigenza, che se ne fa carico sia degli oneri che degli interessi (perchè ve ne sono).
Io mi sono avvicinato al mondo del tiro per puro interesse sportivo, so che in capo alle sezioni esistono anche altri balzelli, ognuno deve quindi sapere cosa ben fare senza rovescio di critica.
E' risaputo infatti che già solo a semplice livello regionale una sezione è diversa (migliore o peggiore) da un'altra, figuriamoci se si vuole estendere il paragone a livello nazionale. Lungi da me il farlo.
Senz'altro siamo entrambi appassionati della realtà che chiamiamo Tiro a Segno, questo già mi basta per giudicare positiva una persona. Ognuno purtroppo vive una sua realtà sezionale ma questo non deve dividere forze e intenti.
Ub caro saluto a tutti
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vorrei puntualizzare alcuni aspetti della dialettica in corso:
1- il tiro accademico sportivo nasce solamente nelle sezioni ed esclusivamente a cura e sacrificio di pochi appassionati ;
2- la formazione dei giovani tiratori avviene nelle sezioni e basta ; il lavoro di coloro che vi si dedicano rimane ignoto ai vertici federali nè , ancormeno, oggetto di un qualunque riconoscimento (le palme sono un evento troppo recente per costituire una tendenza) anche se sarebbe sufficiente un maggiore dialogo ed attenzione da parte delle strutture federali delle varie nazionali per naturale scambio di informazioni, per migliore coordinamento con le strutture di base e conseguente maggiore motivazione degli interessati.
3- i GGSSMM proseguono questa attività di formazione (o sostentamento ?) ma lo fanno solo perchè c'è una filiera che "produce" giovani tiratori.
4- in mancanza di alternative valide (che per ora non si intravedono) , se alle sezioni viene a mancare il sostentamento economico derivante dalle attività istituzionali, i GGSSMM dovranno produrre per partenogenesi i futuri campioni delle varie nazionali.
e non voglio , al momento, addentrarmi sull'impiego massivo di ex- nazionali ed ex GGSSMM nelle strutture sportive federali per una scelta politicamente azzardata, impopolare e controproducente (vedi punto 2).
saluti a tutti e vi auguro Buon Anno.
Biagio
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Ciao BIAGIO ,
finalmente una risposta sensata e totalmente appropriata senza considerare l'assoluta veridicità.
Condivido in pieno. ;) ;) ;) ;) ;) ;) ;) ;)
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Ci risiamo sig.Richy. Gira e rigira per costruire un tiratore (pardon atleta) dove si va a batter cassa ?. Chiaro, all' istituzionale ovvero agli obbligati ai quali -scusate il termine- non gliene frega nulle dello sport del tiro. Nella mia zona c'è un istituto che da oltre un anno non paga le fatture, non per cattiva volontà, ma per mancanza di soldi. Che facciamo?. Gli mandiamo l'ufficiale giudiziario adducendo al fatto che la sezione ha bisogno di soldi per costruire un tiratore, come se fosse una primaria necessità del popolo. Ma per piacere!
Ciao Ercole, e ciao a tutti,
non voglio ovviamente convincere nessuno, il mio è un pourparler, e raccontare al mondo web un mio modo di vedere le cose, corroborato da una realtà sezionale che ritengo positiva.
Poi, al solito, in Italia ci sono 265 sezioni, e ognuna ha una propria oggettiva situazione sportiva e istituzionale con gestazione autonoma, non assolutamente paragonabile a nessun altra, perchè ognuna composta da uomini diversi, ognuna con una situazione patrimoniale, ognuna con un'attività sezionale istituzionale e sportiva discendente dalla realtà sociale e societaria dell'intorno.
Questo (ha reso e ancora oggi) rende il mondo TSN (apparentemente) imponderabile e assolutamente non confrontabile tra realtà AA e realtà BB (le combinazioni letterarie arrivano a definire 265 sezioni). L'istituzione TSN in termini di organizzazione primaria non si è più ricomposta probabilmente per queste ragioni, le singole sezioni sono rimaste orfane di genitorialità, ognuna però forte di se stessa, perchè composta da uomini che hanno (e hanno avuto prima) sicuramente passione, e che sopperiscono (e avranno sopperito) a tutte le difficoltà proprie della nostra società Italia quando si parla di gestione societaria sportiva frammista a competenze istituzionali e gestione patrimoniale.
La sezione non è una realtà facile da gestire.
Ogni realtà è però ben nota alla sua dirigenza, che se ne fa carico sia degli oneri che degli interessi (perchè ve ne sono).
Io mi sono avvicinato al mondo del tiro per puro interesse sportivo, so che in capo alle sezioni esistono anche altri balzelli, ognuno deve quindi sapere cosa ben fare senza rovescio di critica.
E' risaputo infatti che già solo a semplice livello regionale una sezione è diversa (migliore o peggiore) da un'altra, figuriamoci se si vuole estendere il paragone a livello nazionale. Lungi da me il farlo.
Senz'altro siamo entrambi appassionati della realtà che chiamiamo Tiro a Segno, questo già mi basta per giudicare positiva una persona. Ognuno purtroppo vive una sua realtà sezionale ma questo non deve dividere forze e intenti.
Ub caro saluto a tutti
Non so in quale sezione è iscritto il Sig. Ricky ma se come immagino è la sezione di Candela...... e grazie che la realtà
sezionale è positiva.
Ogni sezione dovrebbe avere un Consigliere Nazionale che fa arrivare soldi o fa commissariare altre sezioni per
cannibalizzarle ed attrarre iscritti.
Barletta ad esempio, infatti, si ha notizia, che una parte degli obbligati si è iscritta a Candela ed il Commissario (ad interim
membro del consiglio direttivo di Candela) che ha gestito per sei anni i bilanci oggi addirittura divenuto Presidente di
Barletta non ha pagato le quote obbligatorie.
La sezione di Barletta, quindi, il cui Presidente (ex Commissario) originario di Candela ha chiesto che le quote non versate
gli siano abbonate.
Grazie al Kaiser sig. Richy, per le altre 264 sezioni TSN non funziona così il giochino.
Complimenti per il tatto, la pacatezza e la signorilità del Sig. Biagio al quale non posso far altro che accodarmi con gli auguri
di Buon Anno in attesa della semplificazione o liberalizzazione chiamatela come volete la possibilità certificativa dei campi
privati.
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caro "Vendetta" , Biagio è il soprannome con cui sono generalmente conosciuto tra gli amici e l'ambiente del tiro. Se tu non lo sapessi, mi chiama Biagini Giuseppe della Sezione TSN di La Spezia. ;)
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un caro saluto a tutti,
Biagio non si può che QUOTARE in pieno,
mi dispiace che mi abbia pensato un "burocratese" per quando una volta gli ho dato una succinta risposta, ci siamo anche poi parlati a viso ma mi sembra che non me l'abbia ancora perdonata,
la sezione di cui faccio parte come già detto alcune volte è si quella di Candela,
che ha dato i natali anche ad un attuale Consigliere Nazionale,
verso il quale noto un certo disappunto da parte di |V|,
persona che gode però anche di ampia stima da parte di tantissime persone, io in primis, per il sapere che ha del mondo del Tiro a Segno,
ma è anche chiaro che ognuno non può piacere a tutti.
Mi spiace che |V| riciti episodiche vicissitudini sezionali, e che li annoveri come motivi di merito di successo sportivo a demerito di altre realtà,
come se questi episodi possano avere inciso su un tessuto sportivo e sociale,
episodio che però è l'ennesima dimostrazione che altro non c'è che dissapore sociale tra una realtà e un'altra, si cita la sezione di Barletta con episodi di cui non so chi ha conoscenza, e che credo la massa ignori.
Un'ennesima dimostrazione che invece che costruire nel proprio per qualcuno è meglio demolire l'altro, vero o non vero che siano gli assunti.
Tempo fa ho sentito dire, da una grandissima persona, che è meglio non dire certe cose, vere o non vere che possano essere, e che per migliorare la società basta semplicemente questo.
Per altri, invece, è roba da post.
E per altri ancora, resta semplicemente FANTASIA, visto che non ci si firma e si può dire quello che si vuole come si vuole e quando si vuole. E' chiaro che una persona digita dei pensieri, ma tra questi e il mondo reale quando intercorre? Ognuno dà un suo valore, una sua credibilità.
Ma questo è, nella società (anche virtuale) del 2014, tra qualche giorno. Tanti auguri a TUTTI.
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sei una persona intelligente Richy,ti basterebbe anche essere meno vago nelle tue argomentazioni e saresti veramente speciale,almeno nei miei confronti,quasi sempre dopo aver letto i tuoi lunghissimi post non mi rimane niente,spero sia solo colpa mia.
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vorrei puntualizzare alcuni aspetti della dialettica in corso:
1- il tiro accademico sportivo nasce solamente nelle sezioni ed esclusivamente a cura e sacrificio di pochi appassionati ;
2- la formazione dei giovani tiratori avviene nelle sezioni e basta ; il lavoro di coloro che vi si dedicano rimane ignoto ai vertici federali nè , ancormeno, oggetto di un qualunque riconoscimento (le palme sono un evento troppo recente per costituire una tendenza) anche se sarebbe sufficiente un maggiore dialogo ed attenzione da parte delle strutture federali delle varie nazionali per naturale scambio di informazioni, per migliore coordinamento con le strutture di base e conseguente maggiore motivazione degli interessati.
3- i GGSSMM proseguono questa attività di formazione (o sostentamento ?) ma lo fanno solo perchè c'è una filiera che "produce" giovani tiratori.
4- in mancanza di alternative valide (che per ora non si intravedono) , se alle sezioni viene a mancare il sostentamento economico derivante dalle attività istituzionali, i GGSSMM dovranno produrre per partenogenesi i futuri campioni delle varie nazionali.
e non voglio , al momento, addentrarmi sull'impiego massivo di ex- nazionali ed ex GGSSMM nelle strutture sportive federali per una scelta politicamente azzardata, impopolare e controproducente (vedi punto 2).
saluti a tutti e vi auguro Buon Anno.
Biagio
Complimenti Biagio per la lucida e purtroppo per certi versi, drammatica sintesi! non posso che quotare in tutto e per tutto il tuo intervento!
In cuor mio mi auguro che il 2014 possa riservare qualcosa di positivo per il tiro a segno e per le Sezioni TSN, e la cosa più positiva di tutte sarebbe il veder relegata uits a fare solo la federazione sportiva come del resto sostengo dal lontano 2008, purtroppo la realtà delle cose e l'evoluzione degli avvenimenti sembra invece andare in senso opposto... la voglia di gettare la spugna e mandare al quel paese questo carrozzone è tanta, veramente tanta, e forse è quello a cui punta chi ci ha portati in questo melmoso pantano, ma stringiamo i denti fin che sarà possibile o varrà la pena farlo... si fa sempre in tempo a rientrare nel limbo dei "sordi, muti e ciechi" frequentatori (più o meno agonisti, più o meno tecnici) tesserati uits, per pensare solo a bucare la carta magari con qualche linea o scatola di cartucce in omaggio
ricambio gli auguri e li porgo a mia volta a tutti i frequentatori (attivi e passivi) del forum
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a già,AUGURI ,e che il 2014 ci porti un "sistema" meno cieco muto e sordo.
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Cari presidenti
Oggetto: Emendamento n. 35.0.3. “Liberalizzazione dei corsi obbligatori di tiro a segno e la certificazione dell’idoneità al maneggio delle armi. “
Nell’ambito dei lavori parlamentari del DDL di iniziativa governativa concernente “Misure di semplificazione degli adempimenti per i cittadini e le imprese e di riordino normativo” (S. 958) (cosiddetto decreto semplificazioni 2013), è stato presentato
- alla 1^ Commissione Affari Costituzionali, da parte della Senatrice Bonfrisco (FI), ed altri tre
Senatori: Olivero (PI), Malan (FI), Alberti Caselatti (FI),
l’emendamento 35.0.3 volto a liberalizzare i corsi obbligatori di tiro a segno e la
certificazione dell’idoneità al maneggio delle armi.
L’emendamento verrà discusso dopo il 7.1.2014 dalla 1^ Commissione Affari Costituzionali ed è quindi ancora alla sua prima fase di verifica di ammissibilità.
Per ben altre due volte nel corso di questi ultimi due anni sono stati presentati emendamenti simili che sono stati sempre dichiarati non ammissibili grazie alle forti iniziative della UITS ed all’intervento delle Istituzioni interessate.
Ora viene nuovamente avanzata la stessa proposta che, se attuata, metterebbe in grave pericolo il sistema UITS/Sezioni TSN, attualmente ben funzionante e che trova ampia soddisfazione da parte degli utenti e delle preposte istituzioni di controllo e vigilanza.
Come già dinanzi riportato, l’intervento dell’UITS, sino ad ora, ha sempre scongiurato l’attuazione di tali propositi. Analogamente ci si sta muovendo per contrastare le nuove ed identiche iniziative di liberalizzazione dei corsi obbligatori del tiro a segno e del certificato maneggio armi, con il coinvolgimento dei nostri Ministeri di riferimento (Difesa e Interno), del CONI e di diversi politici che favorevolmente vedono ed apprezzano la nostra benemerita istituzione.
Alla luce di quanto sopra e vista la particolare delicatezza dell’argomento, riteniamo indispensabile continuare in quest’opera presso i Ministeri e il CONI e informare tutte le Sezioni dell’andamento della vicenda.
Vi auguro a Voi tutti e alle Vostre famiglie un Anno 2014 ricco di salute e serenitá.
Obrist ing Ernfried
Presidente Unione Italiana Tiro a Segno
Roma , 31.12.2013
ma come ,adesso è un pericolo?eppure più di qualcuno considerava di stimolo l'apertura ai privati,evidentemente la torta andrebbe spartita e non è buona cosa,anche perchè dubito che se ne faccia una questione di buon funzionamento e gradimento del servizio offerto.
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BENEMERITA ISTITUZIONE ? MAH !
COMUNQUE I PIU' SINCERI AUGURI DI BUON ANNO.
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scusate ,
innanzi tutto buon 2014 a tutti ,
ma toglietemi un dubbio :
LA BENEMERITA NON E' SEMPRE STATA SOLO L'ARMA DEI CARABINIERI ?
Parole scritte senza valutazione alcuna !
:-X :-X :-X :-X :-X :-X :-X :-X :-X :-X :-X
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Infatti, non riesco a capire come ci si è infilata l'uits che nulla ha a che fare con le benemerite.
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Benrmerita o meno, resta il fatto che l'ora è scoccata... Finalmente anche gli scettici filo-Uits non potranno più dire che "noialtri" siamo solo detrattori del sistema messo in atto da questa dirigenza negli ultimi 8/9 anni!!!
Nella sua preoccupata lettera il presidente ha dimenticato di scrivere che coloro che promuovono il regolamento "erano" gli amici che hanno salvato Uits con il riordino... Forse ora non sono più tali per noi, ma restano grandi amici e sodali dell'on. Luciano Rossi.... Presidente Fitav e guardacaso parte molto interessata a questo regolamento...
Amen
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Celentano cantava:
.......qui finisce la triste storia del Pastore Serafino ..........
sarà così ?
Staremo a vedere !
I presupposti ci sono tutti , assieme ai presupposti c'è anche una triste amarezza per vedere ridotto ai minimi termini il sistema T.S.N.
Nulla si crea ....nulla si distrugge , chissà se il domani vedrà un nuovo sistema scevro da ipocrisia ed ambizione , da falsità ed opportunismi personali , io credo sia possibile , credo che questa esperienza insegni e porti alla sincera coesione.
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Benrmerita o meno, resta il fatto che l'ora è scoccata... Finalmente anche gli scettici filo-Uits non potranno più dire che "noialtri" siamo solo detrattori del sistema messo in atto da questa dirigenza negli ultimi 8/9 anni!!!
Nella sua preoccupata lettera il presidente ha dimenticato di scrivere che coloro che promuovono il regolamento "erano" gli amici che hanno salvato Uits con il riordino... Forse ora non sono più tali per noi, ma restano grandi amici e sodali dell'on. Luciano Rossi.... Presidente Fitav e guardacaso parte molto interessata a questo regolamento...
Amen
Altro che Be.....nemerita.
http://www.youtube.com/watch?v=4Vu3YiGXeN0
Celentano cantava:
.......qui finisce la triste storia del Pastore Serafino ..........
sarà così ?
Staremo a vedere !
I presupposti ci sono tutti , assieme ai presupposti c'è anche una triste amarezza per vedere ridotto ai minimi termini il sistema T.S.N.
Nulla si crea ....nulla si distrugge , chissà se il domani vedrà un nuovo sistema scevro da ipocrisia ed ambizione , da falsità ed opportunismi personali , io credo sia possibile , credo che questa esperienza insegni e porti alla sincera coesione.
http://www.youtube.com/watch?v=1yuq9rlgbJ4
http://www.youtube.com/watch?v=CV-HF27eZtg
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un po' di buonumore alla fine ci stà bene. grazie :'(
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http://www.armietiro.it/nastri-rispolvera-il-ddl-di-osvaldo-napoli-armi-5523
Nastri rispolvera il ddl di Osvaldo Napoli
In questi giorni si discutono gli emendamenti alla conversione in legge del decreto semplificazioni, tra cui ve ne sono alcuni che ci riguardano, specialmente quello che vorrebbe assegnare non solo ai Tsn, ma anche ai campi di tiro privato la possibilità di rilasciare il certificato di idoneità al maneggio armi. Solo poche settimane prima, però, è stato presentato un ddl di contenuto apparentemente analogo, ma ben più inquietante, a firma del deputato Gaetano Nastri (Fratelli d'Italia)
09/01/2014
Scarica gli allegati:
1371.pdf
In questi giorni si discutono gli emendamenti alla conversione in legge del decreto semplificazioni, tra cui ve ne sono alcuni che ci riguardano, specialmente quello che vorrebbe assegnare non solo ai Tsn, ma anche ai campi di tiro privato la possibilità di rilasciare il certificato di idoneità al maneggio armi. Solo poche settimane prima, però, è stato presentato un ddl di contenuto apparentemente analogo, ma ben più inquietante, a firma del deputato Gaetano Nastri (Fratelli d'Italia). In sostanza il ddl Nastri vorrebbe riprendere in toto il ddl che fu proposto l'anno scorso da Osvaldo Napoli. Il ddl vorrebbe che per il rilascio del certificato di idoneità, siano necessarie "almeno quattro prove d'idoneità nel corso di un anno". In sostanza, quindi, bisognerebbe attendere un anno (e oltre, dati i tempi tecnici) per ottenere una licenza in materia di armi! Alla faccia delle semplificazioni, senza contare i soggetti che richiedono il porto di pistola per difesa personale per concrete, evidenti esigenze di sicurezza. A questo punto, molto meglio fare il tifo per l'emendamento al decreto semplificazioni che, almeno, ha il pregio di voler cancellare il monopolio dei Tsn senza per questo voler aggiungere invenzioni schizofreniche e moralisteggianti, inapplicabili nella pratica e ingiustamente penalizzanti! Per leggere la proposta Nastri, clicca sull'allegato.
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mamma mia!!! :o >:( ::)
qui si rischia di cadere dalla padella alla brace... auspichiamoci vivamente che la proposta Nastri/Napoli cada nel vuoto come accaduto alle precedenti... vi ricordate di quella dell'on. Marilena Adamo? sembrava relegata alla storia, invece ogni tanto spunta qualche "onorevole solone" che totalmente ignorante della materia "spara" proposte a vanvera senza guardare a cosa mira, ovvero senza pensare ai riflessi operativi e alla reale applicabilità...
i legittimi e legali detentori di armi e licenze di polizia, nonché frequentatori di poligoni TSN e/o privati, per finire ai cacciatori, se badassero bene a dove mettono la crocetta quando sono nel seggio elettorale, potrebbero tranquillamente fare lobby (positiva)... purtroppo siamo in "Itaglia"... paese di gente che sa solo lamentarsi...
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L’emendamento presentato all’articolo 35 della legge di Semplificazione (a.s. 958) che da la facoltà ai Poligoni Privati di certificare l’abilitazione all’uso ed al maneggio delle armi non è stato dichiarato “Improponibile”, quindi l’Unione con i referenti politici non è riuscita a bloccarlo.
La prima seduta (so mmario 80) da l'assist, la seconda (seduta 87) aggiunge un tassello al mosaico che si sta componendo che s tradurrà in una perdita economica per le Sezioni TSN.
Avete votato questa dirigenza?
E tenetevela cara cara.
Ciao
-
Un caro saluto a tutti,
da sempre l'uso, l'impiego e l'addestramento con armi da fuoco è stato frutto di disposti di legge, ed è chiaro che non potrebbe essere altrimenti.
Ovviamente nulla è scritto sulla pietra, e tutto è modificabile, nei modi previsti dalla legge.
Come ogni tanto accade, qualcuno che rappresenta i cittadini nelle strutture deputate (le aule parlamentari e senatoriali) propone di variare l'attuale disposto di legge che affida alle sole sezioni TSN questo oneroso e non semplice compito.
Ovviamente dietro questa proposta possono elencarsi i più svariati motivi e/o ragioni, alla fine sarà una decisione POLITICA a definire il futuro della problematica che qualcuno vuole fare intedere essere una SEMPLIFICAZIONE.
Ho letto un pò di commenti sui siti dedicati, qualcuno non la assume affatto a semplificazione. Vero è che per alcuni cittadini può divenire problematico raggiungere le sezioni viciniori, ma anche gestire un poligono privato ha i suoi costi. I costi per l'attività in parola sono attualmente stabiliti dal MANIFESTO, non sono quindi frutto di decisioni prese in autonomia e in modo arbitrario. Questo costo potrebbe meglio essere definito, essere quindi frutto di un'analisi analitica, ci sono specifiche procedure per determinare la congruità di un costo reso da una struttura che oggi è a conduzione che potremmo definire di natura quasi privatistica, ma questa decisone rientra in un campo che è appunto di natura politica. Alla fine pagano tutto gli ultimi usufruttuari di questo servizio, gli utenti cittadini, anche quando appaltano un servizio di vigilanza. Una garanzia di congruità di costo è quella che le Sezioni sono strutture senza fini di lucro, anche se per la sopravvivenza devono appunto avere un attivo di bilancio. Gestire una Sezione non è cosa semplice, come tante volte abbiamo letto nei vari post all'argomento, i Presidenti si fanno capo di problemi e di soluzioni di non sempre facile attuazione, come ricordato anche da Pierpu qualche post fa.
Non ho idea di come andrà a finire la cosa, essere gestori di un servizio comporta oneri e responsabilità, creare strutture parallele potrebbe anche aiutare forse il Sistema e la pubblica utenza, staremo a vedere. Non sono un gestore delle economie della mia sezione, sono a conoscenza che tutti i proventi istituzionali sono investiti in attività sportiva, anche se è non è difficile fare previsioni di macroeconomia del settore e a qualcuno può fare gola gestire l'attività. Come ho già letto in altri post molti sono favorevoli a differenziare queste due macroaree, ISTITUZIONALE e SPORTIVA, da disciplinare ognuna con propri proventi, ma secondo me si perderebbe quella forza che è l'UNIONE delle realtà del Tiro a Segno. In tanti potranno pensarla in modo diametralmente opposto al mio, li rispetto ma non li condivido.
Qualcuno ritirerà in mezzo quel famoso ANCHE, vuol dire che potranno esistere altre realtà sotto l'egida della UITS?
Leggo che a disciplinare queste nuove realtà dovrebbe essere il ministero degli interni, non ho notizie nè voglio averne, ci sono persone deputate a questi compiti, realmente a me piace solo recarmi in sezione per poter TIRARE e farlo sportivamente, non tiro ai barattoli (anche se è divertente). Condivido la realtà Sezione TSN per quella che unitamente è, mi metto a disposizione dell'istituzionale, per addestrare chi ne abbisogna, e per chi si vuole avvicinare sportivamente al tiro.
Il tiro ACCADEMICO è un tiro difficile da attuare, costruire un tiratore costa e costa tanto, poter costruire un atleta e avere l'orgoglio del tricolore quando lo si porta ai vertici mondiali non ha eguali come soddisfazione. Alle ultime gare di coppa del mondo vedere sventolare il tricolore in specialità che sono state di nazioni da sempre d'oltralpe non poteva che non inorgoglirmi.
Avere nel tiro a segno una dualità riconosciuta non può che portare frutti, sotto un'attenta gestione. I vertici li scegliamo noi, non vorrei esagerare nel dire che ci conosciamo tutti personalmente, ma questo alla fine è. APPASSIONATI riuniti dietro lo sport del tiro, che forniamo il nostro sapere a chi deputato ad impiegare un'arma anche per altri scopi. Questo addestramento lo si può conseguire in tanti modi se si vuole, come tante sono le soluzioni per ottenere qualsiasi cosa. Lemendamento presentato allarticolo 35 della legge di Semplificazione (a.s. 958) che da la facoltà ai Poligoni Privati di certificare labilitazione alluso ed al maneggio delle armi non è stato dichiarato Improponibile, quindi lUnione con i referenti politici non è riuscita a bloccarlo.
La prima seduta (so mmario 80) da l'assist, la seconda (seduta 87) aggiunge un tassello al mosaico che si sta componendo che s tradurrà in una perdita economica per le Sezioni TSN.
Avete votato questa dirigenza?
E tenetevela cara cara.
Ciao
Il sig. Richy divaga mentre il sig. Diamante, magistralmente,
sintetizza in poche righe la situazione.
La sconfitta è cocente per la dirigenza di un ente che non ha
saputo bloccare sul nascere i presupposti che nel tempo
porteranno la certificazione "anche" ai poligoni privati.
Ma a noi che ce frega tutto sommato c'interessa solo lo sport
asserisce il Sig. Richy visto che la sua sezione (centro
federale), in un'oasi deserta, di contributi sicuramente ne
riceve.
Non so se le sezioni del TSN che non hanno la fortuna di
essere polo federale nel momento in cui vedranno dimezzarsi
i propri bilanci la penseranno come il sig. Richy.
-
“E morì con un FELAFEL in Mano”.
Una volta un tizio s’innamorò della propria mano. L'amava così tanto che cominciò a parlarci. Le disegnò i lineamenti con la biro, e le diede un nome: Muriel. E dopo un po' Muriel cominciò a rispondergli. Lui la agghindava con dei vestitini fatti apposta, le metteva rimmel e rossetto e Muriel ricambiava in modo appassionato. Una notte, saranno state le tre, il tizio si sveglia tutto sudato e sente provenire rumori dall’ appartamento accanto. Abbassa lo sguardo sulla mano, ma non la trova, è scomparsa. C'è solo un moncherino insanguinato. Sicché il tizio esce barcollando sul pianerottolo e nota che la porta del vicino è aperta. Infila la testa dentro e cosa vede, sul letto? Vede la sua mano, Muriel, tutta in ghingheri e truccatissima che lo tradisce con il vicino di casa.
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“E morì con un FELAFEL in Mano”.
Una volta un tizio s’innamorò della propria mano. L'amava così tanto che cominciò a parlarci. Le disegnò i lineamenti con la biro, e le diede un nome: Muriel. E dopo un po' Muriel cominciò a rispondergli. Lui la agghindava con dei vestitini fatti apposta, le metteva rimmel e rossetto e Muriel ricambiava in modo appassionato. Una notte, saranno state le tre, il tizio si sveglia tutto sudato e sente provenire rumori dall’ appartamento accanto. Abbassa lo sguardo sulla mano, ma non la trova, è scomparsa. C'è solo un moncherino insanguinato. Sicché il tizio esce barcollando sul pianerottolo e nota che la porta del vicino è aperta. Infila la testa dentro e cosa vede, sul letto? Vede la sua mano, Muriel, tutta in ghingheri e truccatissima che lo tradisce con il vicino di casa.
http://www.armietiro.it/un-passo-avanti-per-i-poligoni-privati-armi-5534
Un passo avanti per i poligoni privati
Nella seduta dello scorso 15 gennaio, la commissione affari costituzionali del Senato si è occupata della questione poligoni privati nell'ambito delle “Misure di semplificazione degli adempimenti per i cittadini e le imprese e di riordino normativo” (cosiddetto decreto semplificazioni 2013)
20/01/2014
Invia email
Nella seduta dello scorso 15 gennaio, la commissione affari costituzionali del Senato si è occupata della questione poligoni privati nell'ambito delle "Misure di semplificazione degli adempimenti per i cittadini e le imprese e di riordino normativo" (cosiddetto decreto semplificazioni). In particolare, l'emendamento 35.0.3, di iniziativa della senatrice Anna Cinzia Bonfrisco che consentirebbe di estendere anche ai campi di tiro privati la possibilità di rilasciare certificati di idoneità al maneggio armi è stato considerato ammissibile dalla commissione medesima. La strada è ancora lunga, ma si tratta di un primo passo verso l'attuazione di questo provvedimento.
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Si dice che il Ministro della Difesa è d'accordo per la certificazione ai privati.
Ciao
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Si dice che il Ministro della Difesa è d'accordo per la certificazione ai privati.
Ciao
Cosa lo farebbe dedurre un semplice "si dice"?
E' da molti giorni che il Sig. Ricky è in catalessi ma chissà se il "si dice" ha un fondamento che provocherà
l'affondamento
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Un caro saluto a tutti,
sto bene,
non ho purtroppo tempo da poter dedicare al forum,
mi affaccio ogni tanto a leggervi ...
A presto
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Un caro saluto a tutti,
sto bene,
non ho purtroppo tempo da poter dedicare al forum,
mi affaccio ogni tanto a leggervi ...
A presto
Non c'è tempo per le cose serie ma c'è tempo per lo sport.
Tanto il sig. Richy quando gli vanno le scarpe strette, si trasforma in un tiratore di Carabina e basta.