Una semplice domanda che potrebbe dare risposte ai dubbi che da anni mi assillano........Una sezione di tiro a segno cos'è?
E' un posto in cui si........??? ::) ::) ::) T I R O A S E G N O ::) ::) ::) ???
un guazzabuglio di idee:Ho già ricevuto 2 mezze dritte..........
c'è chi pensa che sia un circolo sportivo dove esplicare la nobile arte del tiro;
c'è chi pensa che sia un lavoro avvantaggiato dalla copertura di associazione no profit ma con un bacino di utenza di OBBLIGATI
ma in fin dei conti un luogo dove ogni uno cerca di ottenere qualche cosa,chi si accontenta di vincere il" torneo del Wurstel" e chi di portare a casa un po di soldini ed in fine chi ci vede la possibilità di dimostrarsi importante gestore di un qualche potere.
Non che io sia contrario ad altre discipline, quali di queste hanno priorità?
... quando mai delle giovani leve riusciranno ad avvicinarsi al tiro messi in queste condizioni? In armeria non c'è una carabina da tiro neanche se la cerchi col tom tom mentre se cerchi cal 45, bombe a mano e bazzoka ce ne sono a bizzeffe. Non sarebbe ora di tutelare un pò i tiratori? Penso ci sia da vergognarsi un pò ...
mylifetsn ha toccato, purtroppo, un tasto che suona stonato, e che andrebbe raccordato:Citazione... quando mai delle giovani leve riusciranno ad avvicinarsi al tiro messi in queste condizioni? In armeria non c'è una carabina da tiro neanche se la cerchi col tom tom mentre se cerchi cal 45, bombe a mano e bazzoka ce ne sono a bizzeffe. Non sarebbe ora di tutelare un pò i tiratori? Penso ci sia da vergognarsi un pò ...
le ragioni di questo disinteresse per il tiro sportivo (che si definisce anche ACCADEMICO) è da ricercare, secondo me:
1. nel decadimento dei valori sportivi della maggior parte del SISTEMA che cura il tiro a segno, decadimento dovuto a tanti svariati motivi;
2. difficoltà nel far crescere, maturare, ricercare nei ragazzi la voglia di TIRO A SEGNO, perchè correre dietro un pallone o cimentarsi in altre discipline presenta, senz'altro, minori difficoltà di carattere sia pratico che economico;
3. accomunare il tiro a segno al fare BOOM con attrezzi anche ricercati e di pubblicizzazione commerciale, perchè colpire un barattolo a cinque metri è sufficiente per sentirsi un campione di tiro.
C'è adesso l'occasione, con Campriani e Tesconi PREMIATI OLIMPICI, di fare promozione a ogni livello, ma è chiaro che dopo aver portato i ragazzi nelle Sezioni, queste devono strutturare una propria organizzazione tesa a coltivare il loro tessuto sociale. E' questa la sfida più importante e difficile da vincere. Tempo fa mi capitò di rivedere, in Sezione, una copertina di una rivista UITS che esaltava i risultati avuti in un campionato Juniores mostrando la foto dei vincitori delle varie discipline: solo pochi di questi visi frequentano ancora oggi le linee di tiro; la maggior parte di loro ha, per loro ragioni, disertato poi la frequentazione dei poligoni. Si potrebbero fare degli studi statistici e sociali, che restano poi solo carta straccia, ma che potrebbero spiegare, in modo univoco, questa disertazione.
La nostra fortuna è ancora quella di avere nelle sezioni degli AMANTI APPASSIONATI del tiro sportivo, al loro fare è devoluta la divulgazione e diffusione del nostro sport, e se si parla ancora di TIRO in certe realtà è solo per un meritato grazie a questi APPASSIONATI. E dove non ci sono questi APPASSIONATI accade purtroppo quello che cita MYLIFETSN (bellissimo nick): CIAO Tiro (Accademico)!!
Un caro saluto a tutti
Bene Bravo Bis.
Le ragioni risiedono nel fatto che le risorse economiche sono attratte da Candela, Caldaro, Appiano etc., come dagli stipendi
dai pranzi dalle cenne e dai pernottamenti.
Aspetteremo i concorsi per l'assunzuione del personale e avere, finalmente, il quadro completo della serie:
"A friggere sentiremo l'odore".
Morale della favola, è che a mio avviso in tanti poligoni ci sono troppi bombardamenti e poco tiro a segno, così come stanno le cose, vedo un futuro molto nero tanto da demoralizzarmi a tal punto da pensare di mollare tutto :'( nella mia sezione manca solo che mi mettano a fare allenamento sul parapalle del grosso calibro, è impensabile provare ad allenarsi a 10 mt mentre ci sono corsi di tiro in corso dal frastuono che impedisce persino il dialogo.......quando mai delle giovani leve riusciranno ad avvicinarsi al tiro messi in queste condizioni? In armeria non c'è una carabina da tiro neanche se la cerchi col tom tom mentre se cerchi cal 45, bombe a mano e bazzoka ce ne sono a bizzeffe. Non sarebbe ora di tutelare un pò i tiratori? Penso ci sia da vergognarsi un pò......
CitazioneBene Bravo Bis.
Le ragioni risiedono nel fatto che le risorse economiche sono attratte da Candela, Caldaro, Appiano etc., come dagli stipendi
dai pranzi dalle cenne e dai pernottamenti.
Aspetteremo i concorsi per l'assunzuione del personale e avere, finalmente, il quadro completo della serie:
"A friggere sentiremo l'odore".
non me ne volere |V|, ma la vedo come una visione limitata del mondo del tiro, e di risoluzione dei problemi. Poi che ci siano diatribe aperte di carattere personale questa è un'altra questione, che può trovare esposizione anche in un forum, ma che è chiaro non interessa la massa se non come "Spetteguless" citando la trasmissione di Ricci. Ma ognuno ha libertà di fare quello che vuole, e di pensare tutto ciò che gli va di pensare, ... aria fritta in primis.
Un caro saluto a tutti
infine, credo che gli stessi tiratori (di qualunque disciplina ISSF e non), anziché accampare diritti e "tutele" dovrebbero fare uno sforzo per comprendere la situazione e porsi in una condizione di proattività e auto promozione, anziché aspettare la manna dal cielo, avendo inoltre il coraggio di pretendere più attenzione dalla federazione
senza parole :'( :'( :'( :'(
Come il solito vince la società la moda di oggi fa successo solo quello che attira e l'educazione fa a farsi fottere.
Il tiro accademico è un luogo di culto e un luogo dove si insegna il rispetto verso "attrezzi sportivi" si insegna a tenere in mano uno strumento di misura ..... no un'arma per fare la guerra.
Potrei aggiungere altro ma non me la sento, non servirebbe a nulla..... se è l'educazione alla guerra che volete fatela pure io non potrei mai impedirla se non cercando di farvelo capire, fate voi ma non vi lamentate delle disgrazie che succedono in giro che non si sentono fin che non capitano a qualcuno che ci è vicino.
Buona guerra a tutti.
Ciao Stefano
Citazioneinfine, credo che gli stessi tiratori (di qualunque disciplina ISSF e non), anziché accampare diritti e "tutele" dovrebbero fare uno sforzo per comprendere la situazione e porsi in una condizione di proattività e auto promozione, anziché aspettare la manna dal cielo, avendo inoltre il coraggio di pretendere più attenzione dalla federazione
e quando il segretario ti dice che non può accettare gli sponsor perché lo status del tsn non lo permette come la metti?...
Permettetemi una piccola premessa:iniziai il tiro accademico nel lontano 1973 con pgc e poi ps.
Ebbi,per sola fortuna ,grandi maestri che ancora oggi vado a trovare (Cremisi,Quadro giuseppe,Palamà etc ,etc) ed approvo quasi tutto quello che dite su questo argomento ma .....mi permetto di ricordare che non vi è nulla di nuovo sotto il sole .
Ciò di cui parlate era sulle labbra dei tiratori più(m0lti) o meno esperti del tempo,polemiche furiose (vedi caso Screpanti....ricordate????) bruciavano negli annio '70 le menti di coloro(quasi sempre i soliti) che si ritrovavano ogni anno agli assoluti.
Polemiche,parole,promesse da presidenti,vicepresidenti,ex colonnelli mummie ottantenni (allora) dicevano e negavano a seconda dei momenti e dei luoghi(gli assoluti li facemmo a torino,a milano,a roma ,a brescia,a bologna) che cosa avrebbero fatto per incrementare il tiro accademico agonistico.
Un vicepreside portò mille allievi delle medie a sparare gratis con p.10 del poligono....Sapete dopo un anno quanti rimasero?? zero!!Erano giovani,dovevano studiare,la fidanzata,il motorino.....!
Si pensò che il grosso calibro fosse solo per ricchi......ed allora si spinse sull'aria compressa......ed in pochi anni quelle slendide gare che si facevano con città svizzere,francesi,monegasche.........sparirono!
I presidenti cambiarono e si cadde dalla padella alla brace.
i Grandi tiratori invecchiarono e dignitosamente si ritirarono con altissimi punteggi nel loro carnet.
Delle persone circa cento,che parteciparono ad un paio di corsi di tiro agoniostico organizzati nel nostro (di allora)poligono ne rimangono oggo 4 \5......
Che dire di più......? Cose strane: posso constatare che crebbe moltissimo la frequenza di tiratori e di iscritti appena dopo l'inizio della "guerra nel golfo" che fece felici armerie ed iscrizioni poi......le mode cambiano...i tempi corron e, come gli swatch, la ....cosa si estinse..
Internet permette ora questi nostri discorsi da da e verso luoghi lontani ma la realtà non mi sembra possa cambiare essendo la passione per le armi e per il tiro un sentimento unico e personale per ognuno di noi......quando c'è e se non c'è........................
Saluti a Sevieri,Interlandi,D'acquino,Molteni,Bonomi,Contessa,Garofalo,Lucchini,Spilotro,e tanti altri ormai Gran Master perduti in bei ricordi e disillusi!
Mah..... Io mi domando un privato non potrebbe svolgere attività istituzionale? Chi mi dice che in futuro siano proprio i privati a svolgere corsi di tiro a guardie ecc... e ai Tsn cosa succederebbe? Un'altra domanda che non mi è ben chiara, cosa ha salvato UITS ad essere qualificato ente inutile qualche anno fà?
1) Io mi domando un privato non potrebbe svolgere attività istituzionale? Chi mi dice che in futuro siano proprio i privati a svolgere corsi di tiro a guardie ecc...1) per ora la legge art. 251 D.Lvo 66/2010 e art. 60 ss D.P.R. 90/2010 dicono che tale funzione spetta ai TSN, dopo si vedrà.
2) e ai Tsn cosa succederebbe?
3) Un'altra domanda che non mi è ben chiara, cosa ha salvato UITS ad essere qualificato ente inutile qualche anno fà?
1) Io mi domando un privato non potrebbe svolgere attività istituzionale? Chi mi dice che in futuro siano proprio i privati a svolgere corsi di tiro a guardie ecc...1) per ora la legge art. 251 D.Lvo 66/2010 e art. 60 ss D.P.R. 90/2010 dicono che tale funzione spetta ai TSN, dopo si vedrà.
2) e ai Tsn cosa succederebbe?
3) Un'altra domanda che non mi è ben chiara, cosa ha salvato UITS ad essere qualificato ente inutile qualche anno fà?
2) chiuderebbero, dato che con la parte sportiva non pagherebbero neanche le bollette telefoniche e quindi il Demanio militare, (già poco interessato alle beghe portate dai TSN ora, figurarsi dopo, una volta persa la funzione pubblica di certificazione), venderebbe le aree al miglior offerente, anche perché non parrebbe giusto tenere una federazione CONI agratisse nelle strutture pubbliche mentre le altre discipline olimpiche si debbono arrangiare con strutture autocostruitesi o pagando affitti a comuni, ecc.
quindi magari immaginiamoci la FIDASC, coi suoi cal. 12, allenarsi fianco a fianco con un tiratore di PL: "perché i tiratori UITS si e la FIDASC no nei TSN?" potrebbero dire..
3) la funzione pubblica di certificazione (v. P.to 1)
...
L'ambiguità del TSN è il male peggiore per le sezioni:inficia la crescita dello sportivo,(perché avere tanti sportivi/appassionati?costano e non producono;ergo teniamo l'indispensabile per giustificare l'asd e non pagare tasse sugli utili)
essendo"aziende" strane non invogliano imprenditori seri ad investire nelle stesse come in un qualsiasi lavoro.
...
egr. sig. Vendetta: nessuna contraddizione. sono perfettamente coerenti, anzi, sono la stessa risposta: funzione pubblica ex lege, ad oggi preclusa ai privati, che l'UITS (che agisce per il tramite dei TSN in queste funzioni) coordina.
Egr. sig. Pierpu alla domanda n. 3 lei ha dato una risposta contraddittoria si rilegga i punti 1-e 3 delle sue risposte.
una sezione TSN, pur svolgendo attività istituzionale per legge (quella citata da Pierpu, che per una proprietà transitiva impropria ha salvato anche Uitsil mio dire è fondato su elementi giuridici: l'art. 59 del D.P.R. 90/2010, il quale recita:
Le è sfuggito l'art. 251 del Codice Militare dove non si parla di UITS nemmeno a pagare il legislatore.le è sfuggito l'art 59 DPR 90/2010 testè citato.
Saluti
Le è sfuggito l'art. 251 del Codice Militare dove non si parla di UITS nemmeno a pagare il legislatore.le è sfuggito l'art 59 DPR 90/2010 testè citato.
Saluti
ahimé l'ho ben presente.Le è sfuggito l'art. 251 del Codice Militare dove non si parla di UITS nemmeno a pagare il legislatore.le è sfuggito l'art 59 DPR 90/2010 testè citato.
Saluti
Le sfugge la differenza tra LEX e DPR (gerarchia delle fonti).
Saluti
Non tiriamo fuori il parallelo con le patenti di guida (ministero dei trasporti, motorizzazione e scuole guida) sarebbe significativo se la patente la rilasciassero le scuole guida dell'ACI... ma non funziona così per l'appunto.se questi fossero i presupposti non sono certo le sezioni che possono paragonarsi alla motorizzazione civile.
Secondo Voi c'è qualche differenza tra art. 59 comma 1 e l'art. 61 comma 1?
Ciao
A me sembrano spiegati in maniera differente ma di differente a parer mio c'è poco a parte il fatto di essere in realtà una il braccio e l'altra la mente....bravo: una volta esisteva la Direzione Generale per il TSN presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri che coordinava le sezioni; ora non c'è più e le sue funzioni sono state de facto assorbite dalla UITS.
A me sembrano spiegati in maniera differente ma di differente a parer mio c'è poco a parte il fatto di essere in realtà una il braccio e l'altra la mente....bravo: una volta esisteva la Direzione Generale per il TSN presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri che coordinava le sezioni; ora non c'è più e le sue funzioni sono state de facto assorbite dalla UITS.