CONCENTRICA - Forum di attualità e notizie sul Tiro a Segno (TSN - UITS)
Quattro amici al bar => U.I.T.S. & T.S.N. - Discussione, idee e proposte => Topic aperto da: gunny - Novembre 15, 2012, 16:16:38 pm
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il presidente federale Obrist, in una missiva inviata alle sezioni oggi con data di ieri, nella quale risponde a modo suo alle accuse di Corsera.it, ha comunicato anche la seguente notivà:
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Abbiamo moltissimi impegni e sfide, non ultimo il contrasto ad un recentissimo progetto di legge che di nuovo tenta di estendere le attività di maneggio armi ai poligoni privati ed alle federazioni sportive del tiro e sullo sviluppo del quale, presto, verrete puntualmente informati.
....
che significa? chi ne sa qualcosa di più?
si parla di progetto di legge, immagino sia un disegno, camera o senato? i firmatari?
immagino che saranno certamente onorevoli o senatori di sinistra, visto che al tempo hanno cercato di far sopprimere l'ente pubblico UITS salvato per i capelli grazie agli amici del PDL al governo...
quel "presto, verrete puntualmente informati" mi inquieta, perché non ci informano subito e nel dettaglio al riguardo, le certificazioni che sono i piloni portanti delle entrate sezionali... allora non sono voci di detrattori quelle che insinuavano che presto avremmo perso la certificazione...
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http://www.camera.it/_dati/leg16/lavori/stampati/pdf/16PDL0064980.pdf
Gent.mo sig. Gunny le posto il Progetto di legge.
A prescindere di come finirà, tanto questa legislatura ha poca vita, mai si era visto una proposta di provvedimento che
andasse a minare i baluardi normativi che conferisco l' attività istituzionale alle sezioni (ultimamente carpite dall'UITS).
Questo provvedimento aprirà la strada a tutti gli attacchi futuri.
Ma da chi proviene?
Il Deputato Osvaldo Napoli non è dell'Italia dei Valori, come Lannutti, ma del Popolo delle libertà i cui rappresentanti come
Gianni Letta (sottosegretario al consiglio dei Ministri - Governo Berlusconi) ed Ignazio La Russa (Ministro della Difesa -
Governo Berlusconi) fino all'anno scorso ci venivano proposti sul sito dell'UITS in tutte le salse.
Il Presidente ci chiama a stringerci a "COORTE"!
Presidente ilustre io, invece, la invito a dimettersi
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E' una proposta di legge n.5513 presentata dal deputato Osvaldo Napoli il 4/10/12,con la quale vengono chiamate in causa altre federazioni sportive come la FITAV, FIDASC e FITDS.
In sostanza la proposta chiede di differenziare le varie attività sportive esercitate con armi. Dice, nella proposta, che appare paradossale che le sezioni TSN certifificano l'idoneità all'esercizio di sport armieri che non si praticano presso di loro come, ad esempio, il tiro a volo. Leggere tutta la proposta sul sito di Osvaldo Napoli.
Cordiali saluti.
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E' una proposta di legge n.5513 presentata dal deputato Osvaldo Napoli il 4/10/12, con la quale vengono chiamate in causa altre federazioni sportive come la FITAV, FIDASC e FITDS.
Leggere tutta la proposta sul sito di Osvaldo Napoli.
qual'è l'indirizzo? poiché il sito http://www.osvaldonapoli.it pare del 2004 e non aggiornato.
comunque, da quel che si legge, nella relazione che il Deputato fa, manca un passaggio normativo fondamentale, tale da renderla rebus et sic stantibus inattuabile.
non colgo poi il senso di quell'inciso della presenza del medico in sezione, che lui dà per scontata (ad oggi dove è normativamente previsto? certo non nella sua bozza) che mi fa pensare che qualcuno glie l'abbia scritta per proprio tornaconto e lui, poveretto, firmata a suo nome.
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Il sito l'ho trovato su Google. Ho inserito il nominativo del deputato e cercato tra i lavori parlamentari dello stesso.
Cordialmente.
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a Giaveno,località di residenza di Osvaldo Napoli e amministrata dal sindaco sua compagna,succedono cose strane in merito alla' apertura di campo di tiro su terreno demaniale da parte di privati,con l'avvallo della giunta,nonostante gravi problemi giuridici e ambientali,ora a pensar male si fa peccato ,però alle volte...
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Il sito l'ho trovato su Google. Ho inserito il nominativo del deputato e cercato tra i lavori parlamentari dello stesso.
Cordialmente.
http://www.osvaldonapoli.it/attivita.html questo?
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a Giaveno,località di residenza di Osvaldo Napoli e amministrata dal sindaco sua compagna,succedono cose strane in merito alla' apertura di campo di tiro su terreno demaniale da parte di privati,con l'avvallo della giunta,nonostante gravi problemi giuridici e ambientali,ora a pensar male si fa peccato ,però alle volte...
ho indagato un attimo..in effetti..
http://www.lunanuova.it/news/427788/Giaveno-la-protesta-in-Consiglio-%C2%ABNon-vogliamo-il-campo-tiro%C2%BB.html
http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2012/11/06/decidera-il-tribunale-di-susa-la-sorte.html
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non andiamo a cercare inutili altarini... guardiamo alla luna non al dito, altrimenti, visto che il TSN ce lo siamo giocato grazie a UITS, sempre grazie a UITS ci si gioca pure la Certificazione... anzi ce la siamo giocata!!! è mia ferma convinzione dopo essermi letto più volte ed attentamente il disegno di legge...
se non sarà questa legislatura sarà la prossima, ma sta di fatto che l'idea era quella e ora è maturata... la debolezza di UITS si è definitivamente appalesata
volendo ragionare sulle considerazioni dell'On.Napoli, ci possono essere mille cose pro e contro questa proposta, ma limitandoci a leggere le modifiche agli articoli il danno è notevole e se passa guardiamo bene ora negli occhi e domandiamoci se siamo poi così estranei a questo infausto e funesto scenario futuro
chi ha approvato voluto UITS ente pubblico, credendo che a sua soppresione avrebbe portato con se le sezioni TSN che tutt'altra natura avevano e hanno in forza di legge?!?
chi ha approvato il nuovo stato UITS dove tra le finalità statutarie è stata fatta rientrare la certificazione maneggio armi, per poterne giustificare lo status di ente pubblico riordinato?!?
chi ha partecipato alle scorse elezioni rinnovando piena e incondizionata fiducia all'attuale gruppo dirigente?!? (revisore incluso...)
ora, chi si sta facendo "incartare" con il nuovo statuto delle sezioni che taglierebbe definitivamente la testa alle sezioni trasformandole in dipendenze federali? (ma autonome, per responsabilità...) ma non dimentichiamoci di quando ci hanno voluto trasformare in ASD per privarci dello status giuridico si Sezione TSN per poi assistere a un imbarazzante dietro-front imposto dal MinDifesa...
chi continua a ignorare che il TAR del Lazio e la stessa UITS, in realtà ritiene di natura di diritto privato l'ente?!?
or bene, i presidenti delle altre federazioni sportive in materia d'armi: FITAV, FIDTS e FIDASC, perché mai non dovrebbero avanzare, legittimamente a questo punto, la rivendicazione di poter fare le stesse cose che fa UITS, visto che sul piano giuridico nulla le differenzia dal nostro beneamato ente?!?
vogliamo continuare a far finta di non ricordare che UITS si atteggia ad ente e/o a federazione a seconda della bisogna?!?
qualcuno s'è forse dimenticato che l'On. Luciano Rossi (PDL) è il presidente di FITAV e siede in parlamento?!? (e poi vatti a fidare degli amici...)
qualcuno tra i presenti ha cognizione che dietro a FIDTS c'è l'impero Beretta, altrimenti non sarebbe mai divenuta federazione?!? (disciplina associata direttamente al CONI)
qualcuno si ricorda che FIDASC è il "braccio sportivo" di FEDERCACCIA?!?
ma secondo voi, noi, ovvero quel che resta del TSN, pensiamo davvero che UITS possa evitare questo finale e decisivo tracollo del decantato sistema?!?
Abbiamo continuato a coltivare orticelli, ma attenzione, si raccolga il possibile perché sta arrivando un'ondata di piena che spazzerà via o ridimensionerà notevolmente le "ex-Sezioni TSN"... un suicidio assistito... a meno di non chinare la testa e affiliarsi anche ad altre federazioni... ma sarà possibile?!? o ci daranno un bel calcio in culo? (e ci starebbe pure bene...)
con poche e in gran parte condivisibili e ragionevoli considerazioni, eccetto alcuni passaggi, la proposta dell'On. Napoli magari cambierà firmatario per il cambio legislatura, ma non faticherà a trovare l'accoglimento previsto e forse ci conviene fin d'ora far finta che sia già realtà.... perché forse può pure andarci peggio!!!
di chi è la colpa?!? dell'On. Napoli, no... di Fitav, Fidts o Fidasc?!? no, no e poi no... dell'On. Lannutti, di Lorenzino Unio o della Sig.ra Visconti che pare vogliano male al sistema?!? ma va là!!!
qui la colpa è nostra!!! delle sezioni, dei loro soci (sempre disinteressati di "cose" politiche) e dei loro Presidenti
R.I.P.
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"qui la colpa è nostra!!! delle sezioni, dei loro soci (sempre disinteressati di "cose" politiche) e dei loro Presidenti"
....e quando l'ho scritto io, qualcuno si è pure alterato.... ::)
ps aggiungo venduti anche ai soci quando eleggono certi presidenti (?) tsn!
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come ho già detto appena ufficializzati i risultati elettorali: siamo quello che ci meritiamo,e in cuor mio molto egoisticamente quasi quasi non mi spiacerebbe vedere il castello crollare.
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,e in cuor mio molto egoisticamente quasi quasi non mi spiacerebbe vedere il castello crollare.
oddio, così mi torna in mente la disputa delle due madri innanzi a re Salomone
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Citazione di: armageddon - Oggi alle 19:49:46
,e in cuor mio molto egoisticamente quasi quasi non mi spiacerebbe vedere il castello crollare.
oddio, così mi torna in mente la disputa delle due madri innanzi a re Salomone
purtroppo a volte l'ultima speranza è partire dal basso,ripeto cose già scritte in altri post:mancando i guadagni dei certificati chi sta nelle sezioni per mero interesse non avrà più motivo per restare e chi si è barcamenato per mandare avanti la baracca,con più sacrificio tenterà comunque di restare a galla.
non dimentichiamo poi che se dovessero concedere la possibilità di rilascio certificazione anche ad altre associazioni molto più snelle, verrebbero certamente a decadere tutte quelle regole e regolette che di fatto castrano le sezioni appesantendole tramite regolamenti farraginosi che mettono le stesse in condizioni di sudditanza verso uits e Ministero della guerra.
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p.s. ma i presidenti di sezione(visto che in molti casi i consigli figurano solo sulla carta ;D ;D ;D ;D)hanno idea di come vengono considerate le sezioni al di fuori del loro ristretto ambiente?
"Tale certificato è attualmente rilasciato dalle sezioni del tiro a segno nazionale, appartenenti all’Unione italiana tiro a segno
(UITS),"
a chi fa comodo tale affermazione?
quanti sono i presidenti che hanno bisogno di un protettore?
purtroppo per colpa di presidenti piccoli piccoli e di soci codardi ci ritroviamo un'attività sportiva che definirla di nicchia è un eufemismo,mentre in Italia anche il circolo del bridge piuttosto che l'associazione del criket lavorano per aumentare il numero dei praticanti nelle sezioni si tende a rimanere in numero ristretto per paura di perdere potere e possibilità di gestire i soldi che in talune realtà non sono pochi.
ben venga l'allargamento alle altre associazioni e a una sana concorrenza così vedremo alcuni spocchiosi presidentucoli e relative segretarie che fine faranno,se saranno capaci di continuare a garantirsi i guadagni una volta rimasti scoperti dall'ombrello,mentre sono certo che pur con fatica per altri si apriranno strade meno ostiche.
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Citazione di: armageddon - Oggi alle 19:49:46
,e in cuor mio molto egoisticamente quasi quasi non mi spiacerebbe vedere il castello crollare.
oddio, così mi torna in mente la disputa delle due madri innanzi a re Salomone
purtroppo a volte l'ultima speranza è partire dal basso,ripeto cose già scritte in altri post:mancando i guadagni dei certificati chi sta nelle sezioni per mero interesse non avrà più motivo per restare e chi si è barcamenato per mandare avanti la baracca,con più sacrificio tenterà comunque di restare a galla.
non dimentichiamo poi che se dovessero concedere la possibilità di rilascio certificazione anche ad altre associazioni molto più snelle, verrebbero certamente a decadere tutte quelle regole e regolette che di fatto castrano le sezioni appesantendole tramite regolamenti farraginosi che mettono le stesse in condizioni di sudditanza verso uits e Ministero della guerra.
io sono scettico,per me resta una lotta impari,le regole castranti che vigono in un tsn non ci sono da altre parti,a partire dalle strutture,un campo di tiro a volo e una sezione di tsn sono due mondi completamente diversi,lo dico perchè ne ho esperienza di entrambi,all'unione poco cambia,il numero dei certificati resterebbe uguale,cambieranno sicuramente le entrate delle sezioni,che per l'anzianità e l'estensione delle strutture andranno ancor di più in decadenza potendo investire meno soldi ,senza contare che il volontariato nel tiro a volo è praticamente inesistente,anzi gestire un campo è un'attività remunerativa
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le regole si fanno e si disfano.
chi ha voluto legare il tiro a segno in quella camicia di forza di regole e regolette e chi ha acconsentito a tutto ciò?
perché il tiro,pur forte delle certificazioni in centocinquanta anni non è riuscito a radicarsi sul territorio cosa che hanno fatto moltissime altre discipline?
non mi si dica che noi usiamo armi perché armi vengono usate sia nei tav che nei campi di tiro pratico/dinamico.
la ottusità di persone legate al singolo orticello se non al profitto personale ha impedito una visione d'insieme relegando di fatto le sezioni tsn a semplici esecutori di pratiche a fronte di compenso ed è normale che chi si sente in grado di svolgere le stesse pratiche provi a realizzare profitto.
la cosa che mi indispettisce è che altre associazioni riescono a vivere grazie a gestioni imprenditoriali mentre nel tsn ci si nasconde ancora dietro al dito del no profit e poi ci si prendono rimborsi e rimborsini e si spendono i soldi dell'associazione spesso e volentieri con poca oculatezza e molta leggerezza.
ma si finisca di dire baggianate.
sono dispiaciuto per quelle persone,che pur ci sono,che non si negano alle responsabilità ed alle fatiche di gestire sezioni forse solamente per sentirsi gratificate dai risultati raggiunti dagli sportivi o dal poter offrire un posto dove tirare agli appassionati.
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Premetto subito che, anche se non la pratico, non ho nulla contro l'attività sportiva, ci mancherebbe! Dico solo che forse viene troppo ostentata sia dall'UITS che dalle Sezioni. Alcune di qust'ultime, per es., mettono sulla carta intestata "Sezione TSN di....A.S.D." e non anche "Ente di diritto pubbllico".
Questo dà il destro ai vari Napoli di rivendicare anche per altre A.S.D. il rilascio di certificazioni.
Comunque un cura dimagrante non sarebbe poi del tutto male.
E qui mi riferisco al post di Gianvi quando parla di rimborsi e rimborsini.
Non sò se si riferisce all'attività sportiva. Sò però che alcuni partecipanti ai vari campionati italiani (non tutti, anzi alcuni non hanno richiesto alcun rimborso)
oltre alle spese di viaggio, albergo e pranzi hanno messso in conto anche il cappuccino e il cornetto:...tanto paga il tirassegno. E meno male che non c'è fumatori, altrimenti.........
Cordiamente.
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Scusa caro Ercole ma quando parlo di rimborsi,gettoni e spese incontrollate non mi riferisco certo agli sportivi che per le sezioni sono troppo spesso un qualcosa da ostentare per dimostrare di essere delle associazioni senza fini di lucro mentre per molti presidenti e compagni le sezioni sono dei veri e propri posti di lavoro da cui trarre lo stipendio mensile e quello che auspico è che si finisca con queste prese per il cu-o e si dica chiaramente che si tratta di lavoro e che va si retribuito ma deve essere anche soggetto a tassazione come tutte le attività lavorative e se qualcuno pensa che sia da fare una svolta nella funzione pubblicistica delle sezioni lo si faccia ma i posti di lavoro(perché di questo si tratta)vengano assegnati con pubblici concorsi e le spese siano realmente controllate da funzionari dello Stato.
Ad oggi le sezioni pur svolgendo funzione pubblicistica sono associazioni sportive,i consigli vengono eletti dai soci e se i soldi sono spesi per l'attività sportiva nulla di male è invece male quando si spendono i soldi dei soci senza buon senso e molte volte spendendo più del giusto e questo mi lascia pensare molto ma molto male.
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non dimentichiamo poi che se dovessero concedere la possibilità di rilascio certificazione anche ad altre associazioni molto più snelle, verrebbero certamente a decadere tutte quelle regole e regolette che di fatto castrano le sezioni appesantendole tramite regolamenti farraginosi che mettono le stesse in condizioni di sudditanza verso uits e Ministero della guerra.
Sicuro? Le attuali regole sono dovute al fatto che intanto il MinDifesa è quasi sempre il padrone delle strutture e quindi vuole cautelarsi in caso di incidenti "in casa mia si fa come dico io": dunque le norme magari rimarrebbero per i TSN ma non per i privati.
Poi non dimentichiamo che se passa la deregulation una cava varrà un TSN e MinDifesa può darsi perda ogni interesse a mantenere la gratuità d’uso: lo Stato ha bisogno di soldi e magari vende i sedimi, tanto la funzione pubblicistica da lì in poi può farsi anche altrove..
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non dimentichiamo poi che se dovessero concedere la possibilità di rilascio certificazione anche ad altre associazioni molto più snelle, verrebbero certamente a decadere tutte quelle regole e regolette che di fatto castrano le sezioni appesantendole tramite regolamenti farraginosi che mettono le stesse in condizioni di sudditanza verso uits e Ministero della guerra.
Sicuro? Le attuali regole sono dovute al fatto che intanto il MinDifesa è quasi sempre il padrone delle strutture e quindi vuole cautelarsi in caso di incidenti "in casa mia si fa come dico io": dunque le norme magari rimarrebbero per i TSN ma non per i privati.
Poi non dimentichiamo che se passa la deregulation una cava varrà un TSN e MinDifesa può darsi perda ogni interesse a mantenere la gratuità d’uso: lo Stato ha bisogno di soldi e magari vende i sedimi, tanto la funzione pubblicistica da lì in poi può farsi anche altrove..
cavolo pur avendo in uso strutture a titolo gratuito non riusciamo a fare concorrenza a chi deve pagare anche l'aria che respira!!! forse poco ma deve pagare ;)
anni accoccolati ad aspettare,inerzia e l'accontentarsi di ciò che si ha ,la non progettazione del futuro ha portato il tsn a svuotarsi prima di gente e poi di funzioni,purtroppo.
qualcuno riesce a spiegare del perché fino a pochi anni fa,quando le prove obbligatorie erano la metà e così gli incassi,le sezioni vivevano ed oggi si deve aver terrore della perdita di parte degli obbligati?
e poi chi dice che le sezioni li perderanno?
qualcuno sa di non aver lavorato bene?
per quanto riguarda le cave ed i tav,premesso che sono appassionato solo di tiro a segno,non pensate che forse le esercitazioni svolte nei poligoni siano limitanti per chi deve usare le armi a caccia o peggio in servizio?
mi piace fare il bastian contrario per capire le diverse sfaccettature dei problemi.
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ci sarebbe da augurarsi che o si semplifichi (e non ci credo) la vita ai TSN oppure che si richiedano maggiori regole ai campi privati... fermo restando che in assoluto non ho nulla contro i campi di tiro privati ci terrei a mettere a confronto servizi e costi degli uni e degli altri.
nella mia personale esperienza, parlo della mia provincia, i campi di tiro privati (tav e/o tiro a segno) da sempre hanno vita dura, aprono per poi chiudere e poi riaprire e poi richiudere per il solito annoso problema... le entrate non coprono le spese, se riescono a rimanere aperti è perché sono parte integrante di azienda faunistico venatoria.
Spieghiamoci meglio, alle spese di un campo di tiro privato spesso si aggiungono i compensi di coloro che svolgono servizio di custodi, cassieri e direttori di tiro (spesso le funzioni sono riconducibili a una persona sola), perché un campo di tiro altrimenti non può aprire o funzionare, quindi chi si prenderebbe un onere del genere (con responsabilità civili e penali incluse) a titolo gratuito?!? oltretutto dovendo sacrificare come minimo TUTTI i fine settimana???
Ma non è finita, un campo di tiro privato paga sempre (poco o tanto che sia) un affitto al padrone del terreno, sostiene comunque dei costi di manutenzione ordinaria (assicurazioni, pulizia, smaltimento rifiuti ed energia elettrica) oltre agli oneri straordinari ed imprevedibili.
Fatto sta che alla fine non è poi così semplice mandare a avanti la baracca.
Acquisire la possibilità di rilasciare i certificati di maneggio e/o gli attestati di frequenza, significa certamente avere più entrate ma anche più spese: le linee vanno comunque impegnate, probabilmente diviene necessario aprire altre giornate oltre il sabato e la domenica (per gli obbligati), di conseguenza occorrerà più di un direttore di tiro e anche qualche istruttore, perché comunque un certificato, in quanto tale, presuppone anche un'assunzione di responsabilità e, nonostante ciò avvenga anche in qualche TSN, la cosa non può essere trattata con superficialità per evitare un falso in atto pubblico.
Maggior apertura e maggior frequenza espongono a maggior produzione di "inquinamento" da rumore, maggior rischio di eventuali colpi vaganti... soprattutto se a sparare non sono esperti tiravolisti, cacciatori e tiratori di tiro dinamico e/o operativo, ma i novizi o gli obbligati (chi assiste alle prove pratiche di maneggio e/o all'addestramento degli obbligati, ha certamente capito cosa intendo).
Va da se che anche un campo di tiro/poligono privato anche se non glielo imponesse la legge, per non incorrere a chiusure forzate dalla questura per le più disparate denunce, è praticamente obbligato a dotarsi di sicurezze passive (stalli di tiro, tettoie, quinte e muri di contenimento).
Maggiore affluenza e rilascio di certificati significa anche disporre di un numero adeguato di armi da concedere in comodato temporaneo sulle linee di tiro, oltre al relativo munizionamento.
Ai campi di tiro privati, di solito accedono utenti già in possesso di titoli di polizia, autonomi per quanto riguarda armi e munizioni. Andrebbe quindi normato l'aspetto di potere avere in deposito un certo quantitativo di munizioni da cedere a privati con relativo registro di carico e scarico, per le armi sarebbe sufficiente che uno o più direttori di tiro mettano a disposizione le proprie (la vedo dura), oppure si intestino armi idonee allo scopo comprate con i fondi dell'ente/associazione che gestisce il campo di tiro... e giù nuovi costi e oneri...
Nelle considerazioni dell'On. Napoli, si fa cenno che sarebbe fuori luogo concedere a un tiravolista l'abilitazione presso un TSN che tiro a volo non fa... però l'On. Napoli per dovere di correttezza e onestà intellettuale dovrebbe anche considerare che il certificato di idoneità al maneggio non certifica nessuna abilità sportiva, bensì le nozioni di base (legislative e tecnico-pratiche). Con il maneggio non si insegna a fare 10 bensì si dovrebbe cercare di far capire cosa si ha in mano e come funziona.
Personalmente potrei avere a mia volta qualche dubbio che tale certificato possa essere rilasciato in un campo di tiro a volo con il solo fucile ad anima liscia caricato a pallini... ricordiamoci che che quel certificato abilità all'acquisto e detenzione di qualunque arma comune, da caccia e/o sportiva... lunga e corta...
Avendo visto invece come si opera sui campi di tiro dinamico, di dubbi ne ho meno, la disciplina e il rigore di norma applicati in quei luoghi (intendo quelli affiliati FITDS) è esemplare e inevitabile mancando spesso le protezioni passive tipiche di un TSN. Inoltre i frequentatori di campi FITDS sono spesso operatori di forze dell'ordine e/o PS. Allo stesso tempo però, in ragione dell'assenza di una sicurezza implicita prima di mettere in mano un'arma vera a un novizio forse è meglio "avviarlo", "iniziarlo" con una replica soft-air.
Comunque, adeguarsi per un privato che vuole arrivare a erogare certificati è certamente prima una spesa mentre una sezione TSN non ha nulla a ci adempiere se non la DT-P2 (mannaggia!!!) e ora il certificato di prevenzione incendi...
Forse la liberalizzazione della certificazione può essere un toccasana per spazzare via qualche orticello dove maneggi e attestati vengono prodotti con disinvolta facilità pur di far cassa, e l'occasione per sezioni TSN già strutturate, organizzate e serie di mettere al centro dell'attenzione l'utente e non il servizio (fino ad ora esclusivo) per poter sopportare la concorrenza privata, e perché no l'occasione di stabilire sinergie con realtà private per offrire un servizio a 360°, a tutto vantaggio di qualità e sicurezza.
non tutto il male vien per nuocere... di certo se le sezioni TSN intendono restare coi gomiti sul davanzale, oppure continare a seguire il pifferaio magico non possono che soccombere... amen
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gunny, la tua analisi è molto lucida e pacata, sostanzialmente condivisibile.
Intanto anch’io spero che “o meno lacci per tutti o più lacci per tutti”, perché non potremmo certo sopravvivere se, rimanendo la DT-P2 e quant’altro, i campi privati potessero certificare e olè..vai così: noi a preoccuparci se il legno alle pareti non è 4 cm. e di là a sparare alle bombole del gas.
Vero: loro spendono di tasca. Ma intascano in tasca propria. Noi invece lo prendiamo in tasca: volontari e onerati di mantenere le strutture pubbliche e poi i ricavi vanno all’entità TSN.
ma è un bene: non siamo venditori, bottegai, ma produttori di servizio pubblico: che ci importa a noi di dare a d’intendere che noi siamo tostissimi nel fare un corso tatticissimo alle GPG? Noi non dobbiamo vendere, ma dare un servizio pubblico, senza ricavi per noi stessi. Ecco che quindi non dobbiamo pubblicizzare più di tanto un servizio pubblico: il campo privato tira a vendere per guadagnare e quindi non so quanto di genuino ci sia nelle qualità professionali che sicuramente vengono anche millantate (guardate nei vari siti di corsi privati se riuscite a trovare curriculum verificabili o che non siano criptici): tirano ad accaparrarsi utenza ma se davvero siano all’altezza della pubblicità …questo..mah…
e comunque dal tuo quadro (tutte le spese che gli servono per mandare avanti la baracca) dico: “e che gliel’ha ordinato il dottore? vuoi entrare con forza in queste funzioni? paghi per le tue strutture e ti allinei a quelle dei TSN”.
Il D.L. Napoli (che, ripeto, mi puzza di scritto da chi ha interesse economico e non da sincera volontà di veder migliorato un servizio del genere in favore dell’utenza: non da lui, per essere chiaro) pare voglia scindere per arma le federazioni deputate al rilascio.
Quanto al come operano sui campi di tiro: dai retta che non sono l’Eldorado. Ho visto bimbetti di 12 anni sparare con la Tanfoglio del padre; ad un mio amico che era andato a cambiare sagoma a 150 mt hanno sparato di fianco a 3 mt. con un 338 LM. Se Atene piange Sparta non ride, dai retta..
Anche dove dici che un TSN non deve adempiere a nulla se non la DTP2 per poter certificare, ti dico: sai vero quel che vuol dire approntare e tenere costantemente in regola uno stand per rispettare la DTP2?
Io penso che se i campi privati dovessero sorgere solo per cancellare qualche orticello nei TSN dico che allora non occorrono: già fra i vari TSN ci sono significative differenze che creano concorrenza sia per le strutture che per i servizi erogati.
ma concludo: chi dorme non piglia pesci.
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ok, siamo sulla stessa linea d'onda
quando dico che i TSN debbono "solo" adempiere alla DT-P2 ovviamente lo dico con sarcasmo e ironia... conosco la problematica e ciò che ne deriva, il mio impegno costante e volontario in sezione me l'ha fatta conoscere...
ti dirò di più, non ho parlato di quello che costa fare prevenzione sulla sicurezza, sia in termini di formazione, ai direttori di tiro e commissari ma non ultimi i soci
riguardo la superficialità di atteggiamento, beh questa purtroppo l'ho riscontrata anche in alcuni poligoni di sezioni TSN, così come in campi di tiro privati dove, come hai già detto anche tu, non è difficile che accada che senza fossa i cambi bersaglio avvengano sotto "fuoco amico"... sul dodicenne con la semiauto in calibro 9x21 in mano mi vedo meno preoccupato se la maneggia in sicurezza... mi fanno più paura certi adulti (a volte agenti di ps) che pensano di essere degli incursori...
in alcune realtà (TSN) ci sono tiratori che hanno le chiavi e vanno a sparare quando vogliono, anche in assenza di direttore di tiro e/o presidente...
un altre (sempre TSN), ho assistito al rilascio lampo del certificato di maneggio... 30 minuti circa, oppure alla frequenza di GPG limitata a una firma per l'attestato... ai buchi sul bersaglio provvedeva qualcun'altro... e via così... vogliamo forse parlare di quelle sezioni che non hanno linee a fuoco e rilasciano il maneggio comunque perché hanno armi AC ritenute armi comuni da sparo?
un po di sana concorrenza non farebbe male, ovviamente il confronto ad "armi" pari dovrebbe essere un prerequisito, ma forse è impossibile già in partenza vuoi per uno o l'altro motivo...
fatto sta che il futuro è segnato, e se cominciamo a cambiare mentalità forse è meglio, non dico di entrare nella logica di mercato, ma se servizio dev'essere servizio sia nel senso di valorizzarne i contenuti e l'utenza (oggi guardiamo essenzialmente il portafoglio perché tanto da noi ci devono venire comunque)
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A quel che mi risulta l'On.Napoli è un deputato di un certo peso nel suo partito.
Penso anche che sia al corrente delle normative che regolano i TSN (DTP2, prevenzione incendi, istruttori ecc.ecc.)
Non è che si è svegliato la mattina con questa idea e quindi, a mio parere, se qualcuno
(com'è probabile) ha proposto all'On. di vergare tale legge vuol dire che ha la mira lunga e sà quello che fa.
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non esiste politico "sprovveduto", è chiaro che c'è una progettualità e che questa non nasce certo ieri...
se pensiamo a ciò che è accaduto agli statuti sezionali dal 2005 a oggi è abbastanza chiaro il tentativo di espropriare la funzione riconosciuta per legge alle sezioni, un percorso creato ad arte per farlo sembrare una cosa "naturale"
ma forse ai più tutto ciò sembra veramente "naturale e normale" altrimenti non si capisce come si sia riusciti a mandare giù questa pillola indorata... è un po come l'avvelenamento graduale da arsenico... si crepa senza rendersene conto, giorno per giorno
a novembre 2011, quindi non ieri, su questo forum si discuteva del nuovo statuto dell'Unione e del famigerato "anche" riguardo la nuova finalità statutaria, ovvero la "certificazione" (cosa che è sempre stata delle sezioni), l'Unione assolve a tale finalità ANCHE per il tramite delle sezioni TSN affiliate.
questo statuto è quello che di fatto pone in concorrenza UITS e sezioni TSN, ma i TSN non hanno battuto ciglio... bontà loro...
quell'ANCHE significa semplicemente che le sezioni possono certificare, ma non ne sono più "esclusiviste" perché UITS può ANCHE riconoscere tale funzione ad altri soggetti, per assolvere al proprio mandato. In pratica la dirigenza federale già dal riordino sapeva che che l'indirizzo politico andava nel senso di come stanno volgendo ora i fatti e quindi anziché tutelare le sezioni che dovrebbe rappresentare, si sono parati le terga per il futuro... con una sola parola: "ANCHE"
il problema è che molto probabilmente UITS perderà, anzi già lo ha perso innanzi al TAR del Lazio, lo status di ente pubblico, quindi in quanto federazione del CONI non può rifiutarsi di "aprire la strada al nuovo che avanza"
tutto questo in barba alle sezioni... cosa già detta e scritta... ora, se qualcuno pensa di poter salvare le terga alla propria Sezione è il momento che lo faccia, perché se aspettiamo che il disegno si trasformi in legge dello stato, che sia entro aprile oppure entro il 2013, a cose fatte sarà poi troppo tardi
accettare il nuovo statuto delle sezioni significherà trasformare le stesse in emanazioni UITS... se questa la chiamiamo autonomia e indipendenza allora mettiamoci d'accordo sul significato di queste parole.