CONCENTRICA - Forum di attualità e notizie sul Tiro a Segno (TSN - UITS)
Quattro amici al bar => Discutiamo di... tutto => Topic aperto da: VENDETTA - Luglio 12, 2012, 07:51:02 am
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Codice Civile art. 821
ACQUISTO DEI FRUTTI
1. I frutti naturali appartengono al proprietario della cosa che li produce, salvo che la loro proprietà sia attribuita ad altri. In quest' ultimo caso la proprietà si acquista con la separazione.
2. Chi fa propri i frutti deve, nei limiti del loro valore, rimborsare colui che abbia fatto spese per la produzione e il raccolto.
3. I frutti civili si acquistano giorno per giorno, in ragione della durata del diritto.
Dispositivo dell'art. 1025 Codice Civile
Chi ha l'uso di un fondo e ne raccoglie tutti i frutti o chi ha il diritto di abitazione e occupa tutta la casa è tenuto alle spese di coltura, alle riparazioni ordinarie [1004] e al pagamento dei tributi come l'usufruttuario.
Se non raccoglie che una parte dei frutti o non occupa che una parte della casa, contribuisce in proporzione di ciò che gode.
Art. 2041.
Azione generale di arricchimento.
Chi, senza una giusta causa, si è arricchito a danno di un'altra persona è tenuto, nei limiti dell'arricchimento a indennizzare quest'ultima della correlativa diminuzione patrimoniale. Qualora l'arricchimento abbia per oggetto una cosa determinata, colui che l'ha ricevuta è tenuto a restituirla in natura, se sussiste al tempo della domanda.
In apertura del post vi sono gli articoli del codice civile sui quali un Presidente di sezione ha radicato il suo dissenso
(esposto sovversivo) rispetto al diniego di contributi da parte dell'Ente che l'ha motivato con l'omesso versamento delle
quote CIMA.
Il Presidente,invece, ha premesso che la sua sezione è vero che non alimenta il fondo CIMA ileggittimo ma è altrettanto
vero che versa il quarto delle quote, l'affiliazione annuale e raccoglie i tesseramenti alla federazione, pertanto l'ente
percependo questi frutti è tenuta a contribuire in proporzione alle spese necessarie.
La questione è molto interessante e va seguita, strano che con tutti i buoni consulenti che hanno ogni volta che fanno o
decidono qualcosa c'è sempre un intoppo.
Com'è diventato strano il mondo del tiro.
Speriamo che l'esponente non sia additato come sovversivo come chi fece notare che i bilanci non venivano portati
all'assemblea Nazionale.
Io propongo un encomio per il Presidente che ha fatto osservare a chi di dovere che l'ente trascura di leggersi il codice civile.
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Che assordante silenzio degli amici Billy e Richy.
Ciao
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L'ente spende il 75% delle entrate in attività sportiva, il resto per il funzionamento.
Le sezioni alimentano il fondo CIMA, ma l'ente cosa restituisce alle sezioni?
Sotto la Presidenza Orati l'ente distribuiva, senza il fantasioso fondo CIMA, contributi a pioggia alle sezioni.
Perchè oggi questo non avviene?
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L'ente spende il 75% delle entrate in attività sportiva, il resto per il funzionamento.
Le sezioni alimentano il fondo CIMA, ma l'ente cosa restituisce alle sezioni?
Sotto la Presidenza Orati l'ente distribuiva, senza il fantasioso fondo CIMA, contributi a pioggia alle sezioni.
Perchè oggi questo non avviene?
già?!? bella domanda!
la parte sportiva è alimentata dal tesseramento e dai contributi Coni, e con quelli dovrebbe sopravvivere come tutte le altre federazioni sportive
la parte istituzionale, che incamera il 25% delle iscrizioni a qualunque titolo di tutte le sezioni affiliate, per quali finalità impiega questi introiti, visto che non ha poligoni e/o impianti/immobili di proprietà da gestire e mantenere?
le sezioni con 25% alimentano le casse UITS che per tutta risposta si inventa i fondi CIMA, probabilmente illegittimi e che forse mette impropriamente nel proprio bilancio, per redistribuire soldi delle sezioni alle sezioni tenendo per se il 25%... c'è qualcosa che non va... ma il più delle sezioni china inspiegabilmente il capo, vuoi per fiducia incondizionata, vuoi per aspettative di chissà quale portata... il giorno che per suonerà la sveglia sarà forse troppo tardi.
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c'è qualcosa che non va... ma il più delle sezioni china inspiegabilmente il capo
paura o lecca__lismo???
e i campi da tiro si moltiplicano :D :D :D :D
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c'è qualcosa che non va... ma il più delle sezioni china inspiegabilmente il capo
paura o lecca__lismo???
e i campi da tiro si moltiplicano :D :D :D :D
http://www.youtube.com/watch?v=ThfW1cpkKRs
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sarebbe bello assistere alla moltiplicazione degli sportivi nei poligoni,ma penso si tratti di un miracolo troppo grande e sopra tutto inviso a molti gestori di botteghe ops!! sezioni tsn e i vertici uits sono eletti da loro:cane non morde cane.
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c'è qualcosa che non va... ma il più delle sezioni china inspiegabilmente il capo
paura o lecca__lismo???
e i campi da tiro si moltiplicano :D :D :D :D
sulla moltiplicazione dei campi di tiro avrei qualche dubbio... o meglio tanti ne aprono e poi tanti chiudono, probabilmente se non ci sono capitali oppure volontari sufficienti, è difficile tenere in piedi strutture che non hanno entrate certe con costi comunque non irrisori per consumi e manutenzione
ci sono certamente delle eccellenze private e ben vengano, ma che sia così semplice e numericamente apprezzabile è discutibile
i TSN godono del supporto della legge (per ora) basterebbe un atteggiamento proattivo e un po di visione per fare in modo che ciò non divenga un boomerang... invece forti di questo "vantaggio" le sezioni sono limoni da spremere
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Che assordante silenzio degli amici Billy e Richy.
Ciao
ciao Diam, e ciao a tutti,
il silenzio a volte è dovuto anche al non potersi dedicare, fisicamente, a seguire gli eventi e le partecipazioni al Forum, al quali è bello dare un proprio contributo di pensiero (se ce ne è), altrimenti sembra davvero solo protagonismo.
In questo caso ho letto con interesse il post di apertura, non so chi sia stato il Presidente che in un impeto GIURISPRUDENZIALE ha voluto significare che i frutti del proprio operato, a sua ragione, possano essere posti in discussione.
E' il bello del diritto e della giurisprudenza, che però, per alcuni argomenti, è ben consolidata, e alcune ragioni e discussioni trovano addirittura origine nell'antesignano DIRITTO ROMANO, per dirimere argomenti e questioni poste dagli uomini sulle regole del convivere e per convirere nel rispetto delle altrui attribuzioni e competenze.
Non voglio entrare nel merito delle competenze assunte dal ricorrente, è argomento di codice civile sulle attribuzioni DELLA PROPRIETA' (artt. 810-951 del codice civile), ognuno ha la proprietà di fare quello che vuole, e non voglio neanche entrare nel merito della interpretazioni delle leggi (qualcuno sarà già pronto a scrivere che per gli amici si interpretano e per i nemici si applicano, ... è storia vecchia ...).
Mi piacerebbe porre invece una domanda, ma i Presidenti che non inoltrano le cosiddette quote CIMA, versate da chi si reca in poligono per il maneggio armi, non le ritirano affatto dagli utenti? O le ritirano come contributo dell'utenza e non le riversano (in quota parte) alla UITS? Perchè, secondo me, nel primo caso potrebbero al limite, rientrare nel diritto di autotutela di ogni singolo responsabile, nel caso in cui non condivida la legittimità delle quote e non le riscuote, nel secondo caso si potrebbe anche figurare una approprazione indebita (e questa volta si ricorre al codice penale - art. 646).
Mi dispiace dover o voler sindacare il diritto degli uomini a comportarsi in modo legittimo o meno, legittimo è ciò che la legge (e in discesa norme, regolamenti, ecc., ...) prevede, qui siamo nel campo di applicazione di norme a circuito chiuso, ossia riservate solo a chi ha la gestione di quella cosa che si chiamano POLIGONI, e che esercitano la capacità di azione di far addestrare al tiro un certo numero di uomini (e donne) come compito statutario. Come tutte le cose fatte dagli uomini ci sono chi le rispetta volentieri, chi le rispetta a obtorto collo [Obtorto collo (letteralmente con il collo storto) è una locuzione latina in uso nel linguaggio comune per indicare l'accettazione, contro la propria volontà, ...] e chi fa cosa beneplacito vuole.
Vogliamo ricorrere alla definizione ... dei frutti ... per legittimare il proprio comportamento? Libertà di farlo, ... sarebbe bello sapere come va a finire!
Poi, al solito, quando qualcosa è data in mano agli uomini è chiaro che c'è la potenzialità umana dell'errore, e del libero arbitrio! ... troppe cose che poco hanno a che fare con il tiro sportivo, le CIMA sono argomento che riguardano le istituzioni, io mi reco al poligono per fare attività sportiva, fino a quando non ero in squadra ho sempre pagato, ovunque (sono stato iscritto a più poligoni) la quota piazzola come parte del contributo spese di gestione del poligono, come tutti e come accade da sempre, in ogni luogo, ora mi viene difficile comprendere questo diniego all'argomento CIMA, che mi sembra più una presa di posizione CONTRO la Dirigenza del Sistema che un reale soddisfacimento di ideali.
Mancavo da un pò, spero di non avervi ammorbato il POST.
Un caro saluto a tutti
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ben ritrovato Ricky ;)
ma chi è che rilascia i certificati e mette a disposizione mezzi, risorse e uomini?
chi risponde della validità de questi benetti certificati e attestati?
UITS?!?
UITS riceve per statuto e per finalità istituzionale il 25% delle quote di iscrizione a qualunque titolo presso le sezioni TSN affiliate... questi soldi, visto che arrivano dall'istituzionale all'istituzionale dovrebbero tornare... e invece vengono spesi altrove, tanto che bisogna arrivare ad inventarsi le quote CIMA...
Le sezioni hanno oneri che continuano a sommarsi uno sopra all'altro, vedi l'ultima questione sulla prevenzione incendi... a me pare che qualcosa non torni, troppe pretese (soldi) per una UITS che nulla ritorna di finalizzato all'istituzionale ovvero alla conduzione e manutenzione di strutture idonee a erogare servizi, quindi mandare risorse a Roma invece di investirle e spenderle in sezione è un controsenso.
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ben ritrovato Ricky ;)
ma chi è che rilascia i certificati e mette a disposizione mezzi, risorse e uomini?
chi risponde della validità de questi benetti certificati e attestati?
UITS?!?
UITS riceve per statuto e per finalità istituzionale il 25% delle quote di iscrizione a qualunque titolo presso le sezioni TSN affiliate... questi soldi, visto che arrivano dall'istituzionale all'istituzionale dovrebbero tornare... e invece vengono spesi altrove, tanto che bisogna arrivare ad inventarsi le quote CIMA...
Le sezioni hanno oneri che continuano a sommarsi uno sopra all'altro, vedi l'ultima questione sulla prevenzione incendi... a me pare che qualcosa non torni, troppe pretese (soldi) per una UITS che nulla ritorna di finalizzato all'istituzionale ovvero alla conduzione e manutenzione di strutture idonee a erogare servizi, quindi mandare risorse a Roma invece di investirle e spenderle in sezione è un controsenso.
Si caro Gunny il rischio è quello di essese denunziato per appropriazione se i soldi, al posto d'inviarli a roma, li spendi per il mantenimento delle strutture; a nulla monta se il vil danaro se ne va ad "amatriciane e Carbonare" che nemmeno i Cimbri, celti, galli, vichinghi, ostrogoti, visigoti, sanniti, camuni, dauni, unni, vandali, longobardi, bizantini e normanni disdegnano a girovagar per osterie e locande a spese dei fessi.
Ciao
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e allora che tutti i presidenti consegnino le chiavi dei poligoni a UITS e che quest'ultima si arrangi a mandare a avanti le sezioni!
ma si dimentichi UITS di poter contare sui servizi fatti per puro volontariato e spirito di appartenenza
nel giro di breve, nella migliore delle ipotesi, ci ritroveremo con il 20% delle sezioni attuali vedendo chiudere tutte quelle piccole e medio-piccole la cui conduzione sarebbe impossibile e antieconomica, con buona pace del MinDifesa che così potrà vendere i tanti terreni che si verranno a liberare.
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la cosa buffa è che tante volte dai Presidenti sono stati presentati dei paradossi e rappresentati dei rischi, ma, stranamente, ben consci, nessuno ha mai lasciato le chiavi (e io non voglio assolutamente che le lascino), ben consci delle loro responsabilità.
Per le analisi fatte da Gunny occorrerebbe sapere come vengono correlate le spese UITS alle entrate percepite, ed ecco allora che occorrerebbe, da parte di UITS, resocontare anche ONLINE come vengono collaborate le proprie spese, con buona pace di tutti, altrimenti si dà davvero ragione ai pensieri di Diam (e di molti altri forse) circa le pantagrueliche spese d'osteria ipotizzate, ad ogni livello. Piano piano si arriverà a questo, sarà solo questione di tempi ... e di maturità!
Un caro saluto a tutti
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Il buon giorno si vede dal mattino.
I tesserati che hanno messo in discussione le spese rischiano deferimenti o citazioni per danni.
La strada è lunga ma si passerà alla corte dei Conti ed alla procura ma questo è l'unico percorso necessario per arrivare alla trasparenza, oppure scegliersi un consiglio locale- nazionale di persone che non hanno segreti di stato per la salvaguardia della nazione.
Ciao
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Che assordante silenzio degli amici Billy e Richy.
Ciao
ciao Diam, e ciao a tutti,
il silenzio a volte è dovuto anche al non potersi dedicare, fisicamente, a seguire gli eventi e le partecipazioni al Forum, al quali è bello dare un proprio contributo di pensiero (se ce ne è), altrimenti sembra davvero solo protagonismo.
In questo caso ho letto con interesse il post di apertura, non so chi sia stato il Presidente che in un impeto GIURISPRUDENZIALE ha voluto significare che i frutti del proprio operato, a sua ragione, possano essere posti in discussione.
E' il bello del diritto e della giurisprudenza, che però, per alcuni argomenti, è ben consolidata, e alcune ragioni e discussioni trovano addirittura origine nell'antesignano DIRITTO ROMANO, per dirimere argomenti e questioni poste dagli uomini sulle regole del convivere e per convirere nel rispetto delle altrui attribuzioni e competenze.
Non voglio entrare nel merito delle competenze assunte dal ricorrente, è argomento di codice civile sulle attribuzioni DELLA PROPRIETA' (artt. 810-951 del codice civile), ognuno ha la proprietà di fare quello che vuole, e non voglio neanche entrare nel merito della interpretazioni delle leggi (qualcuno sarà già pronto a scrivere che per gli amici si interpretano e per i nemici si applicano, ... è storia vecchia ...).
Mi piacerebbe porre invece una domanda, ma i Presidenti che non inoltrano le cosiddette quote CIMA, versate da chi si reca in poligono per il maneggio armi, non le ritirano affatto dagli utenti? O le ritirano come contributo dell'utenza e non le riversano (in quota parte) alla UITS? Perchè, secondo me, nel primo caso potrebbero al limite, rientrare nel diritto di autotutela di ogni singolo responsabile, nel caso in cui non condivida la legittimità delle quote e non le riscuote, nel secondo caso si potrebbe anche figurare una approprazione indebita (e questa volta si ricorre al codice penale - art. 646).
Mi dispiace dover o voler sindacare il diritto degli uomini a comportarsi in modo legittimo o meno, legittimo è ciò che la legge (e in discesa norme, regolamenti, ecc., ...) prevede, qui siamo nel campo di applicazione di norme a circuito chiuso, ossia riservate solo a chi ha la gestione di quella cosa che si chiamano POLIGONI, e che esercitano la capacità di azione di far addestrare al tiro un certo numero di uomini (e donne) come compito statutario. Come tutte le cose fatte dagli uomini ci sono chi le rispetta volentieri, chi le rispetta a obtorto collo [Obtorto collo (letteralmente con il collo storto) è una locuzione latina in uso nel linguaggio comune per indicare l'accettazione, contro la propria volontà, ...] e chi fa cosa beneplacito vuole.
Vogliamo ricorrere alla definizione ... dei frutti ... per legittimare il proprio comportamento? Libertà di farlo, ... sarebbe bello sapere come va a finire!
Poi, al solito, quando qualcosa è data in mano agli uomini è chiaro che c'è la potenzialità umana dell'errore, e del libero arbitrio! ... troppe cose che poco hanno a che fare con il tiro sportivo, le CIMA sono argomento che riguardano le istituzioni, io mi reco al poligono per fare attività sportiva, fino a quando non ero in squadra ho sempre pagato, ovunque (sono stato iscritto a più poligoni) la quota piazzola come parte del contributo spese di gestione del poligono, come tutti e come accade da sempre, in ogni luogo, ora mi viene difficile comprendere questo diniego all'argomento CIMA, che mi sembra più una presa di posizione CONTRO la Dirigenza del Sistema che un reale soddisfacimento di ideali.
Mancavo da un pò, spero di non avervi ammorbato il POST.
Un caro saluto a tutti
Penso che il sig. Ricky sia qui per sviarci anche con fare polemico e di parte inserendo tematiche non attinenti.
Leggere e far finta di non capire è grave ma ammetto la Buona fede.
Chiaramente il sig. Ricky è in buona fede ma lungi dal pensare che non abbia capito.
Premesso che:1- per il perseguimento di finalità che trascendono le possibilità dei singoli o che in forma collettiva possono essere realizzate con maggiore efficacia oppure in
funzione delle quali si intende destinare un determinato patrimonio, gli individui costituiscono delle organizzazioni alle quali l'ordinamento giuridico riconosce le qualità di diritto
distinti dai membri che lo compongono o da coloro che le hanno promosse. Tali organizzazioni sono denominati enti o persone giuridiche. 2- Mentre, per la realizzazione delle
proprie finalità detti enti utilizzano in quanto consegnatarie, secondo il ns. ordinamento R.D. 18/11/23 n.2440 , R.D.23/5/24 n. 827 e CC i beni dello Stato e i beni patrimoniali. Il
soggetto TSN non è da meno, utilizza per lo svolgimento dei fini istituzionali le aree demaniali poligono date in uso gratuito direttamente dall'Amministrazione militare. Cosi
analizzando l'istituto dell'uso disciplinato dal CC negli articoli 1021-1026 contempla tutta una serie di doverosità. Occorre citare inoltre che il consegnatario ossia il presidente TSN (
cc 2051) è personalmente responsabile per tutti i danni cagionati dagli stessi qualora non si preoccupa delle ripazazioni ordinarie e partecipano alle spese anche tutti quei
soggetti che dall'esercizio di tali funzioni negoziati su tali beni traggono dei frutti. Cosi l'Unione mentre trae dei benefici economici dagli stessi, quale l'affiliazione, un quarto di tutte
le entrate ecc. non può esimersi dal rispetto di un versamento annule perequativo e in proporzione (da definire) a tutte le Sezioni TSN. Non farlo innescherebbe, per quanto non
versato per giusta causa da parte delle Sezioni la fattispecie estintiva della compensazione cc. 1241. La crezione di un fondo CIMA, argomento attuale, cosi strutturato dal nuovo
Statuto e probabilmente nato per soddisfare quanto sopra, essendo elemento sussidiario ed eventuale e non perequativo non soddisfa il principio sopra enunciato. Ancora meno
se poi questo si fonda su basi prive di causa e non contemplao dal vecchio Statuto, è naturale che produce le reazioni da parte di chi deve effettuare spostamenti patrimoniali
senza giustificazione. Alla luce di quanto esposto il discorso cosi sulla natura normativa del potere di fare o non fare richiede la distinzione tra legalità e leggittimità.; legalità eè
fedeltà alla legge, rispetto dell norma e dell'ordinamento giuridico che la comprende: lettimità è giustificazione del potere, riconoscimento che la forza dal quale esso dispone è
giusta e che l'obbedienza ai suoi comandi è doverosa. Da ciò si trae che la legalità non è potere giustificabile. Concludendo, visto che l'inessattezza produce responsabilità
personali, ognuno tragga le proprie conseguenze.
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grazie!!!
grazie a Ricky e grazie Vendetta
Ci stanno fornendo prezioso materiale "giuridico" sul quale basare le nostre valutazioni sul merito di questioni assai importanti e per nulla scontate... credo che pochi di noi abbiano le competenze adeguate per esprimere in autonomia un giudizio formalmente corretto, del resto solitamente è compito di avvocati e giudici...
le due visioni e chiavi di lettura, solo apparentemente contrapposte, ci dimostrano quanto sia complesso il quadro normativo nel quale una sezione si muove... a maggior ragione statuti e regolamenti interni dovrebbero essere redatti per non complicare ulteriormente la situazione, anzi, proprio UITS dovrebbe essere promotrice presso il legislatore di interventi volti alla semplificazione proprio per favorire il buon funzionamento del sistema e il controllo della spesa con un miglior impiego delle risorse comuni per garantire il migliore servizio possibile all'utenza istituzionale dei TSN e in seconda battuta per quella sportiva.
Ricordiamoci che per la parte sportiva c'è il CONI con i suoi contributi; anche in quest'ambito, visti i tempi che corrono, è indubbiamente necessario razionalizzare la spesa per trarne i migliori benefici possibili in termini di risultati e immagine
p.s x Vendetta
cerca di impaginare meglio i tuoi scritti, così come stai facendo non faciliti la lettura e di conseguenza si rischia che i contenuti (di spessore come nell'ultimo contributo) non vengano poi compresi al meglio. ;)
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Occorre citare inoltre che il consegnatario ossia il presidente TSN (cc 2051) è personalmente responsabile per tutti i danni cagionati dagli stessi qualora non si preoccupa delle ripazazioni ordinarie e partecipano alle spese anche tutti quei soggetti che dall'esercizio di tali funzioni negoziati su tali beni traggono dei frutti.
Un caro saluto a tutti,
leggendo quando esposto da |V|, mi sembra ancora più legittimata la contribuzione delle quote in parola da parte dell'utenza, ... quindi l'asserto di |V| è, quindi, che ESSE siano dovute solo alle sezioni e non trasferibili alla UITS?
Tornando alla legittimità di comportamento da parte dei singoli soggetti interessati:
Il principio di legalità (http://it.wikipedia.org/wiki/Legalit%C3%A0) afferma che tutti gli organi (http://it.wikipedia.org/wiki/Organo_(diritto)) dello Stato (http://it.wikipedia.org/wiki/Stato) sono tenuti ad agire secondo la legge (http://it.wikipedia.org/wiki/Legge). Tale principio ammette che il potere (http://it.wikipedia.org/wiki/Potere_(diritto)) venga esercitato in modo discrezionale (http://it.wikipedia.org/wiki/Discrezionalit%C3%A0), ma non in modo arbitrario.
Si distingue in: principio di legalità formale e sostanziale:- il primo afferma che l'amministrazione pubblica (http://it.wikipedia.org/wiki/Amministrazione_pubblica) e la giurisdizione (http://it.wikipedia.org/wiki/Giurisdizione) non hanno altri poteri se non quelli conferiti dalla legge. Esso si atteggia, quindi, come necessità di una previa norma di legge attributiva del potere;
- il secondo aggiunge che amministrazione e giurisdizione devono esercitare i loro poteri in conformità con i contenuti prescritti dalla legge. L'amministrazione è tenuta non solo a perseguire i fini determinati dalla legge (legalità-indirizzo), ma anche a operare in conformità alle disposizioni normative stesse (legalità-garanzia).
la legittimità è condizione, caratteristica, di tutto ciò che è conforme alla legge o al diritto: legittimità di un ordine, di un comportamento, da cui discende il vizio di legittimità, ossia la difformità di un atto normativo o amministrativo rispetto ai requisiti prescritti per la sua adozione.
la discrezionalità, secondo me, è stata in questo caso fraintesa e ha comportato il mancato raggiungimento degli obiettivi che la norma UITS si prefissava, sarà bello seguirne gli sviluppi. Non credo si possa fare quello che si vuole in un organismo che ha una struttura ordinamentata, starò a vedere con curiosità, non si finisce mai di imparare.
Legalità e legittimità sono due termini fondamentali del lessico giurisprudenziale e ora si vuole indagarne il significato e il rapporto che tra essi si instaura nell'ambito del rapporto UITS-Sezioni: cosa si intende per legalità? E cosa per legittimità? E, in assurdo, la legittimità coincide o si contrappone alla legalità?
Anche in campo giuridico, qualcuno afferma, contro il positivismo giuridico, il contrasto insanabile tra la legalità formale e la legittimità sostanziale e sostiene la supremazia della legittimità che deriva direttamente dalla volontà del potere costituente sulla legalità espressa dal potere costituito.
Potrebbe sembrare che la legittimità plebiscitaria (quello che fanno tutti è giusto), che |V| mi sembra proponga come uscita dalle difficoltà del Sistema UITS-Sezioni, sia la via da seguire, ma essa, secondo me, conduce a esiti irrazionali.
Insomma se (e solo se) ognuno fa quello che ritiene legittimo, svincolandosi da qualunque contenuto materiale che abbia potuto fungere da base di riferimento, ognuno di questi comportamenti, con la sua indeterminatezza, non può che portare a regimi e comportamenti altrettanto arbitrari.
Nulla si regolamenta con facilità e approvazione collettiva, solo la Costituzione fornisce la base per una legittimità non più semplicemente formale o plebiscitaria, essa fondandosi su principi e ideali che sono il frutto delle decisioni dell'allora potere costituente, garantisce all’ordine costituito (di qualunque organizzazione) un consenso non soltanto procedurale ma anche sostanziale. Tanto è che quando ognuno vede invalsi i propri diritti fa riferimento, in termini legali, al rispetto degli articoli Costituenti.
Qualsiasi ordinamento costituito non è facile da costituire. mi ripeto, seguirò con interesse gli sviluppi della vicenda, se ce ne saranno. Altrimenti davvero ognuno può fare quello che vuole, e allora addio REGOLAMENTI.
I Regolamenti servono solo al rispetto reciproco di regole di civile e ordinata convivenza, nati quando l'uomo si è unito ad altri uomini per superare le difficoltà che incontrava nel suo cammino di animale solitario, ne sono nate delle altre di difficoltà, ... e vabbè, pazienza, credo che però si viva meglio adesso, ma il RISPETTO ALTRUI deve essere davvero la regola di vita principale. Poi, quando qualcuno vede lesi i propri di diritti, è vero che deve (è può) adire in termini legali, ma non può all'inizio soggettivamente agire come singolarità di individuo e intenda che debba far valere legittimamente i prorpi diritti di giustizia e giustezza comportamentale con l'arroganza.
Un caro saluto a tutti
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Occorre citare inoltre che il consegnatario ossia il presidente TSN (cc 2051) è personalmente responsabile per tutti i danni cagionati dagli stessi qualora non si preoccupa delle ripazazioni ordinarie e partecipano alle spese anche tutti quei soggetti che dall'esercizio di tali funzioni negoziati su tali beni traggono dei frutti.
Un caro saluto a tutti,
leggendo quando esposto da |V|, mi sembra ancora più legittimata la contribuzione delle quote in parola da parte dell'utenza, ... quindi l'asserto di |V| è, quindi, che ESSE siano dovute solo alle sezioni e non trasferibili alla UITS?
Lei è stato un consigliere federale e non è possibile che abbia compreso quel che ha scritto.
Se così fosse e questo non è un sogno ma la realtà, comprendo e mi rassegno.
Un organismo è forte nel momento in cui fa andare di pari passo legalità e legittimità, se così non è ma prevale la
discrezionalità che potrebbe sfociare nell'arbitrio, l'organismo è debole e presterà in ogni occasione il suo fianco ai
"sovversivi".
La sconfitta politica dell'organismo debole è nel fatto che per decisioni prese ha necessità di dotarsi di consulenze
lautamente retribuite per sostenere le cappellate di soggetti con potere decisionale che l'A-B-C del diritto non sanno cos'è.
Anche per questo non attribuisco colpe a nessuno tranne a chi preposto e pagato non dirige l'ufficio nella direzione giusta.
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L'accendersi di simili dispute attorno ad un argomento è segno di civiltà. Considerato però che, non si interloquisce solo con un giurista Kelseniano, occorre ricordare quanto si pronunciava negli anni 70 " la teoria del diritto e la pratica dell'abuso",oggi si discute se l'abuso pervade anche la dottrina ,da come sembrerebbe. Tuttavia, ogni abuso prevede la "responsabilità per colpa" che nel caso specifico ricade stranamente il più delle volte sulle spalle del Presidente di Sezione TSN. Eppure la gran parte di Essi non si chiedono se sia giusto o meno la creazione di un fondo, bensì che gli atti emessi siano" leciti" e non " antigiuridici". Altrimenti ha ragione P. Rescigno (1965) quando dice "Nei suoi limiti e nella sua vocazione, la dottrina dell'abuso finisce allora col tetimoniare l'antica miseria del diritto e la pena del giurista che cerca di riscattarla".
In ogni caso ricordo a chi m'ha preceduto che siamo tra comuni mortali e non c’è da scrivere lanciando i missili sulla luna.
Il principio resta che le quote sono illeggittime e c'è chi, probabilmente, s’arricchisce senza giusta causa.
Con i pareri, segno evidente della sconfitta politica poichè una decisione giusta non ne ha bisogno, sembra che qualcuno voglia trasformare l’acqua in vino ma a memoria d’uomo solo il Nazareno ci riuscì.
Oggi solo un alchimista con la pietra filosofale potrebbe infinocchiare i babbei a tal punto da far credere che il piombo si può trasformare in oro.
Ciao
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che il piombo si può trasformare in oro.
eppure qualche presidente di sezione c'è riuscito ma il problema è che i sacrifici sono stati di tanti e gli utili per pochi ;D ;D ;D ;D ;D
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La sezione di Campobasso da grandi grattacapi.