CONCENTRICA - Forum di attualità e notizie sul Tiro a Segno (TSN - UITS)

Quattro amici al bar => Discutiamo di... tutto => Topic aperto da: VENDETTA - Febbraio 24, 2012, 17:04:23 pm

Titolo: DECRETO LIBERALIZZAZIONI
Inserito da: VENDETTA - Febbraio 24, 2012, 17:04:23 pm
http://www.senato.it/japp/bgt/showdoc/frame.jsp?tipodoc=Emendc&leg=16&id=635283&idoggetto=658061


Proposta di modifica n. 97.0.7 al DDL n. 3110

97.0.7
CAGNIN, MARAVENTANO, MASSIMO GARAVAGLIA
Dopo l'articolo 97, inserire il seguente:
«Art. 97-bis.
(Liberalizzazione della pratica del tiro a segno)
        1. Al sesto comma dell'articolo 8 della legge 18 aprile 1975, n. 110, dopo le parole: «tiro a segno nazionale» sono inserite le seguenti: «ovvero da un campo di tiro o poligono autorizzato ai sensi dell'articolo 57 del testo unico delle leggi di pubblica sicurezza approvato con regio decreto 18 giugno 1931, n. 773».
        2. All'articolo 1 della legge 28 maggio 1981, n. 286, sono apposte le seguenti modificazioni:
            a) al primo comma, dopo le parole: «tiro a segno nazionale» sono inserite le seguenti: «ovvero ad un campo di tiro o poligono privato autorizzato ai sensi dell'articolo 57 del testo unico delle leggi di pubblica sicurezza approvato con regio decreto 18 giugno 1931, n. 773»;
            b) al secondo comma, dopo le parole: «tiro a segno nazionale» sono inserite le seguenti: «ovvero ad un campo di tiro o poligono privato autorizzato ai sensi dell'articolo 57 del testo unico delle leggi di pubblica sicurezza approvato con regio decreto 18 giugno 1931, n. 773».


Il nostro Presidente, malgrado gli allarmi lanciati, si diverte giocando a golf alle canarie.

Dagli oggi e dagli domani l'ente capitolerà.

Alle proposte emendative di Saia per la liberalizzazione del Tiro a Segno e Battaglia che vuol far pagare l'affitto

alle sezioni s'è aggiunto l'emendamento sopra riportato.

Vedete un pò chi l'ha sottoscritto ed il peso che hanno nelle commissioni.

Spero che intervenga la fiducia in caso contrario e d'accoglimento degli emendamenti è finita.

Il Presidente grazie allo stipendio d'oro si diverte e qui tutto va a rotoli.
Titolo: Re:DECRETO LIBERALIZZAZIONI
Inserito da: chelestin - Febbraio 24, 2012, 17:29:08 pm
Secondo me era previsto....non cade dal cielo.
Vi ricordate la famosa parolina "anche" inserita nello statuto?....
QuestA è LA SPIEGAZIONE!!!

Titolo: Re:DECRETO LIBERALIZZAZIONI
Inserito da: VENDETTA - Febbraio 24, 2012, 18:10:34 pm
Secondo me era previsto....non cade dal cielo.
Vi ricordate la famosa parolina "anche" inserita nello statuto?....
QuestA è LA SPIEGAZIONE!!!

Forse hai ragione.

Uno dei senatori che ha presentato l'emendamento è un certo "Vaccari" della Lega,sindaco di Feltre, che a suo

tempo presentò l'emendamento per non far sciogliere l'UITS.

A rifletterci bene, pare che le sezioni avranno la concorrenza dei campi privati che affiliandosi all'UITS potranno

"ANCHE"certificare.

Se è così tutto torna.

http://www.senato.it/japp/bgt/showdoc/frame.jsp?tipodoc=Emendc&leg=16&id=635283&idoggetto=658061


Proposta di modifica n. 97.0.7 al DDL n. 3110

97.0.7
CAGNIN, MARAVENTANO, MASSIMO GARAVAGLIA
Dopo l'articolo 97, inserire il seguente:
«Art. 97-bis.
(Liberalizzazione della pratica del tiro a segno)
        1. Al sesto comma dell'articolo 8 della legge 18 aprile 1975, n. 110, dopo le parole: «tiro a segno nazionale» sono inserite le seguenti: «ovvero da un campo di tiro o poligono autorizzato ai sensi dell'articolo 57 del testo unico delle leggi di pubblica sicurezza approvato con regio decreto 18 giugno 1931, n. 773».
        2. All'articolo 1 della legge 28 maggio 1981, n. 286, sono apposte le seguenti modificazioni:
            a) al primo comma, dopo le parole: «tiro a segno nazionale» sono inserite le seguenti: «ovvero ad un campo di tiro o poligono privato autorizzato ai sensi dell'articolo 57 del testo unico delle leggi di pubblica sicurezza approvato con regio decreto 18 giugno 1931, n. 773»;
            b) al secondo comma, dopo le parole: «tiro a segno nazionale» sono inserite le seguenti: «ovvero ad un campo di tiro o poligono privato autorizzato ai sensi dell'articolo 57 del testo unico delle leggi di pubblica sicurezza approvato con regio decreto 18 giugno 1931, n. 773».


Articolo 8 sesto comma L. 110/75

Coloro che hanno prestato servizio militare nelle Forze armate o in uno dei Corpi armati dello Stato ovvero abbiano appartenuto ai ruoli del personale civile della pubblica sicurezza in qualità di funzionari o che esibiscano certificato d'idoneità al maneggio delle armi rilasciato dalla competente sezione della Federazione del tiro a segno nazionale «ovvero da un campo di tiro o poligono autorizzato ai sensi dell'articolo 57 del testo unico delle leggi di pubblica sicurezza approvato con regio decreto 18 giugno 1931, n. 773»devono sottoporsi all'accertamento tecnico soltanto per l'esercizio delle attività di fabbricazione, riparazione o commercio di armi.


Legge 286/81

Art. 1.

  Coloro  che prestano servizio armato presso enti pubblici o privati
sono obbligati ad iscriversi ad una sezione di tiro a segno nazionale«ovvero ad un campo di tiro o poligono privato autorizzato ai sensi dell'articolo 57 del testo unico delle leggi di pubblica sicurezza approvato con regio decreto 18 giugno 1931, n. 773»;
e devono superare ogni anno un corso di lezioni regolamentari di tiro a segno.
  L'iscrizione  e  la  frequenza  ad  una  sezione  di  tiro  a segno
nazionale  «ovvero ad un campo di tiro o poligono privato autorizzato ai sensi dell'articolo 57 del testo unico delle leggi di pubblica sicurezza approvato con regio decreto 18 giugno 1931, n. 773»sono obbligatorie, ai fini della richiesta del permesso di porto  d'armi  per  la caccia o per uso personale, per coloro che non abbiano prestato o non prestino servizio presso le Forze armate dello
Stato.
Titolo: Re:DECRETO LIBERALIZZAZIONI
Inserito da: gunny - Febbraio 24, 2012, 19:51:41 pm
chi comincia il conto alla rovescia?
Titolo: Re:DECRETO LIBERALIZZAZIONI
Inserito da: pierpu - Febbraio 24, 2012, 22:03:20 pm
cioe' questi signori vorrebbero apportare modifiche alla L. 286/81 ABROGATA dal D.Lvo 66/2010?
Ottimo. Davvero dei fenomeni
Titolo: Re:DECRETO LIBERALIZZAZIONI
Inserito da: VENDETTA - Febbraio 24, 2012, 22:05:51 pm

Coloro che hanno prestato servizio militare nelle Forze armate o in uno dei Corpi armati dello Stato ovvero abbiano appartenuto ai ruoli del personale civile della pubblica sicurezza in qualità di funzionari o che esibiscano certificato d'idoneità al maneggio delle armi rilasciato dalla competente sezione della Federazione del tiro a segno nazionale «ovvero da un campo di tiro o poligono autorizzato ai sensi dell'articolo 57 del testo unico delle leggi di pubblica sicurezza approvato con regio decreto 18 giugno 1931, n. 773» devono sottoporsi all'accertamento tecnico soltanto per l'esercizio delle attività di fabbricazione, riparazione o commercio di armi.


La "federazione del Tiro a Segno Nazionale" cos'è?

Secondo me è un soggetto giuridico diverso dall'Unione Italiana Tiro a Segno tale soggetto coniato in forza di

legge potrebbe essere la base di partenza per rifondare il TSN.

cioe' questi signori vorrebbero apportare modifiche alla L. 286/81 ABROGATA dal D.Lvo 66/2010?
Ottimo. Davvero dei fenomeni

Grazie ad un parere della Sezione Consultiva  del Consiglio di stato, l'Uits è stata riordinata ente pubblico senza

che alla base vi fosse alcun fondamento normativo e Pierpu si meraviglia che la 286/81 è stata abrogata.
Titolo: Re:DECRETO LIBERALIZZAZIONI
Inserito da: pierpu - Febbraio 24, 2012, 22:26:33 pm
io mi meraviglio dell'atto tecnico-giuridico proposto.
Titolo: Re:DECRETO LIBERALIZZAZIONI
Inserito da: Ant - Febbraio 24, 2012, 23:35:12 pm
Se la liberalizzazione porterà ad una maggiore concorrenza per i TSN, vorrà dire che il mercato deciderà che i Presidenti incompetenti ed incapaci, che non hanno saputo o potuto aggiornare gli impianti e l'offerta per i Soci, soccomberanno a favore di imprenditori che saranno capaci di offrire quello che l'utenza oggi vuole.....
Un appassionato ex tiratore imprenditore grazie alla sua passione? Io non ci vedo nulla di male, anzi piacerebbe anche a me!  ;)
Titolo: Re:DECRETO LIBERALIZZAZIONI
Inserito da: VENDETTA - Febbraio 25, 2012, 06:30:41 am
io mi meraviglio dell'atto tecnico-giuridico proposto.

Io non mi meraviglierei più di tanto.

Secondo me c'è l'UITS dietro questo emendamento, "ANCHE" dello statuto ora diventa chiaro.

Se così non fosse mi spiegate il perchè l'Ente tace?

I poligoni privati per certificare dovranno affiliarsi all'UITS.

Le sezioni TSN, invece, avranno la concorrenza e giocoforza caleranno gli introiti che servivano per la

manutenzione delle strutture e a lungo andare moriranno così come lo sport che sarà sacrificato con la mancanza

di soldi.

La federazione, infine, imporrà i tesseramenti obbligatori ai frequentatori dei poligoni privati ed ingrasserà i suoi

conti.

Per quel che riguarda la L.286/81 c'è chi sostiene che potrebbe essere ancora in vigore perchè la sua abrogazione

era legata al Codice Militare-

COMMISSIONE PARLAMENTARE PER LA SEMPLIFICAZIONE
MERCOLEDÌ 18 GENNAIO 2012
90ª Seduta

Presidenza del Presidente
PASTORE

            Interviene il sottosegretario di Stato per la difesa Milone. 

 La seduta inizia alle ore 14.

SULLA REGISTRAZIONE DELLA PRESENZA DEI SENATORI AI LAVORI PARLAMENTARI 

Il PRESIDENTE ricorda che il Consiglio di Presidenza del Senato ha adottato una disciplina volta a regolare la rilevazione delle presenze dei senatori ai lavori delle Commissioni, soffermandosi sui profili relativi alla presenza ai lavori delle Commissioni bicamerali.

La Commissione prende atto.

  IN SEDE CONSULTIVA SU ATTI DEL GOVERNO

Schema di decreto legislativo concernente modifiche ed integrazioni al decreto legislativo 15 marzo 2010, n. 66, recante codice dell'ordinamento militare (n. 404)

(Parere ai sensi dell'articolo 14, commi 18 e 22, della legge 28 novembre 2005, n. 246. Seguito e conclusione dell'esame. Parere favorevole con osservazioni)

Prosegue l’esame, sospeso nella seduta del 30 novembre 2011.     

 Il presidente PASTORE comunica che i relatori sull'atto del Governo n. 404, concernente modifiche ed integrazioni al decreto legislativo 15 marzo 2010, n. 66, recante codice dell'ordinamento militare, hanno presentato un'ulteriore nuova proposta di parere favorevole con osservazioni, pubblicata in allegato al resoconto, che tiene conto della recente ordinanza n. 341 del 2011 della Corte costituzionale, riguardante l'abrogazione del divieto delle associazioni di carattere militare.

Interviene il senatore PERDUCA (PD) ricordando preliminarmente come il codice dell'ordinamento militare sia stato a suo giudizio adottato illegittimamente oltre il termine di delega. Il meccanismo di proroga di tale termine, delineato dall'articolo 14, comma 22, della legge n. 246 del 2005, non rileverebbe, nel caso di specie, in quanto il Governo ha omesso di trasmettere lo schema di decreto legislativo in tempo utile affinché il termine per l'espressione del parere da parte della Commissione parlamentare per la semplificazione scadesse effettivamente "nei trenta giorni che precedono la scadenza" del termine di delega.

Richiama la giurisprudenza costituzionale in materia di delega legislativa e segnala un'analoga questione concernente la decorrenza di termini per l'esercizio della delega alla riorganizzazione dell'Associazione italiana della Croce Rossa, in relazione alla quale il Ministro della salute, intervenendo ai lavori della XII Commissione della Camera dei deputati, ha manifestato la disponibilità del Governo a valutare l'opportunità di prorogare il termine per l'esercizio della delega, anche al fine di superare ogni possibile incertezza sull'effettiva scadenza di quel termine.

La Commissione per la semplificazione dovrebbe acquisire il parere del Consiglio di Stato sulla corretta interpretazione del richiamato comma 22; dichiara infine che l'eventuale prosecuzione dell'esame del provvedimento in titolo, che egli non auspica, condurrebbe ad esprimersi su un intervento correttivo di un decreto legislativo a suo avviso illegittimo e connoterebbe in modo negativo l'attività della Commissione.

Conclude annunciando che pertanto egli non parteciperà al voto sulla proposta di parere formulata dai relatori sull'atto del Governo in titolo.
       

Non essendovi ulteriori richieste di intervento per dichiarazioni di voto e previa verifica del numero legale, l'ulteriore nuova proposta di parere favorevole con osservazioni formulata dai relatori e pubblicata in allegato al resoconto è posta in votazione e risulta approvata.

La seduta termina alle ore 14,15.


ULTERIORE NUOVA PROPOSTA DI PARERE DEI RELATORI SULL'ATTO DEL GOVERNO N. 404


La Commissione,

 

esaminato lo schema di decreto legislativo in titolo, recante modifiche e integrazioni al codice dell'ordinamento militare, di cui al decreto legislativo 15 marzo 2010, n. 66, adottato ai sensi dell'articolo 14, comma 18, della legge 28 novembre 2005, n. 246;

 

visto il parere del Consiglio di Stato, Sezione consultiva per gli atti normativi, reso nell'Adunanza plenaria del 26 luglio 2011;


viste le ordinanze della Corte costituzionale n. 296 e n. 341 del 2011;


considerati i rilievi e le osservazioni formulati dalla Commissione difesa del Senato della Repubblica e dalla Commissione difesa della Camera dei deputati;


considerata, nell'ambito delle politiche di semplificazione e di riduzione dei costi delle pubbliche amministrazioni e nel rispetto dei principi di efficacia ed efficienza, l'opportunità di estendere, nell’ambito del Ministero della Difesa, la spending review alla valutazione della congruità delle spese per il personale in rapporto alle esigenze dello strumento militare, con particolare riferimento al numero degli ufficiali generali e superiori e dei sottufficiali del ruolo marescialli ed equiparati in servizio permanente effettivo nelle Forze Armate;

 

esprime, per quanto di competenza,


PARERE FAVOREVOLE

 

con le seguenti osservazioni:

 

l'articolo 1, comma 1, lettera c), integra l'articolo 22 del codice in merito alle attività di bonifica da ordigni esplosivi residuati bellici: a tale riguardo, si invita il Governo a valutare l'esigenza di precisare, al numero 2), nella lettera c-bis), punto 5), che l'attività di brillamento va svolta solo quando ne ricorrano le condizioni;

 

considerato che la tabella 2 del Decreto Ministeriale 30 novembre 2010, concernente la soppressione o riorganizzazione di comandi ed enti dell'Esercito e dell'Aeronautica militare, ai sensi dell'articolo 10, comma 3, del codice dell'ordinamento militare, ha previsto la soppressione del Comando operativo delle forze aeree ed il contestuale trasferimento dei relativi compiti al Comando della Squadra aerea con conseguente riconfigurazione in termini di attribuzione e di personale, si segnala l'opportunità di coordinare l'articolo 143 del codice in tema di Comando operativo delle forze aeree, con quanto stabilito dalla citata tabella 2;

 

con riferimento all’articolo 2, comma 1, lettera f), si rileva che l’intervento sull’articolo 250, comma 3, concernente la concessione in uso, a titolo gratuito, dei campi e degli impianti alle sezioni di tiro a segno, dovrebbe consentire un riassetto normativo più aderente alla previsione di cui al sesto comma dell’articolo 11 del r.d.l. 16 dicembre 1935, n. 2430;

 

in merito all'articolo 2, comma 1, lettera i), ove si interviene sulla disciplina concernente la determinazione dei canoni degli alloggi, introducendo nell'articolo 286 del codice dell'ordinamento militare il comma 3-bis, si invita il Governo a valutare l'opportunità di prevedere che la rideterminazione del canone degli alloggi dovuto dagli utenti non aventi titolo alla concessione - operata con l'introduzione del nuovo comma 3-bis dell'articolo 286 del Codice dell'ordinamento militare di cui al decreto legislativo n. 66 del 2010 - avvenga con decreto del Ministro della Difesa, come previsto dall'articolo 6, comma 21-quater, del decreto-legge 31 maggio 2010, n. 78, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 luglio 2010, n. 122; in merito alla medesima disposizione, si segnala l'esigenza di armonizzarla con quanto statuito nel decreto di attuazione della disposizione, articolo 3, comma 3 del decreto del Ministro della difesa 16 marzo 2011, che prevede la decorrenza dei nuovi canoni solo a far data dalla loro notificazione agli interessati;

 

ancora in merito all'articolo 2, comma 1, lettera i), si invita il Governo a integrare la modifica all'articolo 286 del codice dell'ordinamento militare inserendo, nel comma 4, dopo le parole: "Agli utenti, che si trovano nelle condizioni eventualmente previste" la seguente: "annualmente", poiché la determinazione del livello di reddito cui consegue l'applicazione dell'equo canone è demandata a un decreto ministeriale adottato con cadenza annuale;

 

in merito alla rettifica dell’articolo 306, comma 2, recata dall’articolo 2, comma 1, lettera m), si invita il Governo a valutare l'opportunità di modificare i criteri per l'individuazione dei soggetti che possono mantenere la conduzione degli alloggi di servizio, considerando in particolare se si configurino in tal modo modifiche sostanziali che non siano rese necessarie da esigenze di coordinamento;

 

sempre in tema di alloggi, si segnala l'esigenza di coordinare l'articolo 306, comma 2, del codice con la sopravvenuta disciplina regolamentare, riconoscendo al conduttore dell'immobile oltre al diritto di prelazione anche la facoltà di opzione;

si rileva che la modifica recata dall'articolo 4, comma 1 lettera hh) - volta a novellare l'articolo 918, comma 1 e alinea del codice, al fine di specificare la natura precauzionale della sospensione ivi prevista, nell'intento di perfezionare il recepimento della fonte originaria (articolo 29 della legge n. 113 del 1954) - attribuisce erroneamente carattere precauzionale a tutte le fattispecie di revoca della sospensione ivi previste, mentre l'ipotesi di sospensione contemplata dalla lettera d) di tale norma non riveste carattere precauzionale; per queste ragioni, si segnala la necessità di eliminare il riferimento alla natura precauzionale della sospensione inserito nella rubrica e nell'alinea del comma 1dell'articolo 918 del codice;

 

all'articolo 4, comma 1, lettera iii), si rileva l'esigenza di coordinare la correzione dell'articolo 1359, che precisa il carattere esclusivamente verbale del richiamo, con le disposizioni (articoli 1360, comma 1 e 1369, comma 2) che, sul presupposto dell'annotazione del richiamo nei registri ad esclusivo uso interno, attualmente dispongono la rilevanza della recidiva del richiamo, precisando se ed a quali condizioni sia comunque consentita una possibile annotazione del richiamo medesimo;

 

con riferimento all'articolo 4, comma 1, lettera qqq), che novella l'articolo 1389 del codice, appare necessario mantenere il termine di sessanta giorni entro il quale la Commissione di disciplina deve concludere il giudizio di riesame e mantenere l'attuale previsione in base alla quale il giudizio di rinvio deve essere svolto da una diversa commissione disciplinare rispetto a quella che già si è espressa in senso favorevole al mantenimento del grado;

 

con riferimento all'articolo 4, comma 1, lettera aaaa), che introduce nel Codice dell'ordinamento militare il nuovo articolo 1475-bis, nel quale sono riprodotte le norme di cui al decreto legislativo 14 febbraio 1948, n. 43, relativo alle associazioni di carattere militare con scopi politici, preso atto delle decisioni che la Corte costituzionale ha assunto con l'ordinanza n. 296 del 2011 e con la successiva ordinanza n. 341 del 2011, si valuta positivamente tale opzione; si segnala in ogni caso l'esigenza di modificarne il contenuto evitando che dalla mera riproduzione delle norme del 1948 possa derivare la reintroduzione, con effetto novativo, di istituti penali - di dubbia legittimità costituzionale - ormai espunti da tempo considerevole dal diritto processuale penale, come l'arresto preventivo, richiamato al comma 5 del citato articolo 1475-bis;

 

con riferimento all'articolo 1483, comma 2, del codice dell'ordinamento militare, il quale  riproduce con alcune modificazioni le disposizioni contenute nell'articolo 6, comma secondo, della legge n. 382 del 1978, si raccomanda al Governo di integrare l'articolo 4, comma 1, lettera bbbb), dello schema di decreto in titolo con una correzione al testo vigente del richiamato articolo 1483, comma 2, che prescriva il divieto di partecipare a riunioni e manifestazioni "di partiti, associazioni e organizzazioni politiche", ripristinando il testo della previgente normativa oggetto di riassetto;

 

la modifica dell'articolo 1533 del Codice dell'ordinamento militare, recata dall'articolo 5, comma 1, lettera a), relativa alla denominazione del grado dell'Ordinario militare, ripristina il contenuto dell'articolo 2, comma 2, della legge n. 512 del 1961 oggetto di riassetto ad opera del decreto legislativo n. 66 del 2010; a tale riguardo, nel ricordare l'origine concordataria della disciplina e che la figura dell'Ordinario militare si configura del tutto distinta e peculiare rispetto ai vertici dei Corpi dell'Esercito, si osserva come tale correzione sia volta a riprodurre la norma nel testo originario non essendo intervenute nuove intese con la Santa Sede dalle quali sia conseguita l'esigenza di modificare la denominazione del grado a cui è assimilato l'Ordinario;

 

con riferimento alla potestà del Corpo della Guardia di finanza di stipulare convenzioni e contratti con soggetti pubblici e privati si segnala al Governo, per garantire uniformità di disciplina, l'esigenza di integrare lo schema in titolo con un'esplicita modifica dell'articolo 2133 del Codice in modo da prevedere l'estensione al Corpo delle norme regolamentari di cui al decreto del Presidente della Repubblica n. 90 del 2010, già vigenti al riguardo per le Forze armate e l'Arma dei carabinieri, con contestuale - ed esplicita - abrogazione dell'articolo 2, comma 47 della legge n. 191 del 2009;

 

quanto all'articolo 9, comma 1, lettera a), numero 5), con il quale si modifica la lettera q), del comma 1 dell'articolo 2136 del Codice, si osserva come tale previsione non appaia più necessaria alla luce di quanto disposto dall'articolo 6, comma 4-bis del decreto-legge 12 luglio 2011, n. 107, convertito dalla legge 2 agosto 2011, n. 130, segnalando pertanto al Governo l'esigenza di espungere il richiamato numero 5);

 

in merito alla correzione all'articolo 2245 del codice dell'ordinamento militare, recata dall'articolo 9, comma 1, lettera i), dello schema in titolo, si invita il Governo a riconsiderare l'opportunità di modificare il richiamato articolo 2245, che nel testo vigente riproduce quanto disposto dall'articolo 19 del decreto legislativo n. 298 del 2000, anche alla luce delle disposizioni riguardanti le altre Forze Armate e la Guardia di Finanza;

 

si invita inoltre il Governo a verificare la completezza dell'opera di immissione, nel codice dell'ordinamento militare, di norme medio tempore entrate in vigore come disposizioni autonome, evitando una possibile "fuga" dal codice;

 

in merito alla questione delle reviviscenze normative operate dal provvedimento in titolo, operate mediante la revisione dell'articolo 2268 nonché attraverso singoli interventi su specifiche disposizioni del codice dell'ordinamento militare, nel richiamare quanto statuito dal Consiglio di Stato, si rammenta l'esigenza di evitare duplicazioni di norme e si segnala l'esigenza di corredare i correttivi previsti, ove ritenuto necessario, con espresse clausole di reviviscenza retroattiva con effetto dal 9 ottobre 2010, evitando in ogni caso soluzioni di continuità nella vigenza delle norme ripristinate o confermate e prevedendo comunque la salvaguardia degli effetti giuridici prodottisi nonché dei provvedimenti adottati, anche in attuazione di quanto previsto dall'articolo 2186 del codice dell'ordinamento militare;

 

il combinato disposto dall'articolo 2, comma 1, lettere g) e h), dall'articolo 9, comma 1, lettera p), numero 9) e dall'articolo 10, comma 4, provvede a espungere dal corpus del codice dell'ordinamento militare, nei cui articoli da 255 a 264 erano state riprodotte, le norme già dettate dalla legge 7 marzo 2001, n. 78, recante Tutela del patrimonio storico della Prima guerra mondiale, ripristinandone la vigenza come fonte di autonoma disciplina; si considera favorevolmente tale opzione poiché la legge del 2001 richiamata incide - come riconosciuto dalla stessa relazione illustrativa allo schema di decreto in titolo - in materia per lo più estranea al codice dell'ordinamento militare, risultando di prevalente competenza del Ministero per i beni e le attività culturali, evitando ogni soluzione di continuità;

 

si invita, infine, il Governo a valutare l'opportunità di apportare al testo ulteriori modificazioni indicate nel parere del Consiglio di Stato;

 

si raccomanda, in conclusione, il coerente adeguamento delle norme regolamentari alle modificazioni apportate al codice dell'ordinamento militare con il provvedimento in titolo.
Titolo: Re:DECRETO LIBERALIZZAZIONI
Inserito da: chelestin - Febbraio 25, 2012, 09:16:48 am
RAGAZZI a questo unto non ci sto a capì più niente: HO BISOGNO DI CHIAREZZA!
Non che me la dia Vendetta o Diamante o Gianvi, per citare qualcuno, io a questo punto ho bisogno che la uits sia CHIARA! avanti così, elezioni o non elezioni non si può andare!!!
Ma che possiamo fare?  ci sarà pure un sistema che obblighi in un qualche modo la uits a darci piegazioni! TROVIAMOLO ALLA SVELTA perchè a novembre potrebbe essere tardi!!!!
Titolo: Re:DECRETO LIBERALIZZAZIONI
Inserito da: diamante - Febbraio 25, 2012, 13:32:01 pm
...ci sarà pure un sistema che obblighi in un qualche modo la uits a darci piegazioni! TROVIAMOLO ALLA SVELTA...
Sono gli organi preposti alla vigilanza.
Ciao
Titolo: Re:DECRETO LIBERALIZZAZIONI
Inserito da: gianvi - Febbraio 25, 2012, 16:16:43 pm
Caro/a Chelestin ti ringrazio per avermi citato ma  riguardo a leggi e regolamenti devo ammettere di essere un peone vagabondo, i miei interventi sono dettati dall'istinto che mi mostra le cose nel modo più naturale,poi come fare ed a chi rivolgersi lo può dire gente che bazzica in Concentrica,persone certamente più qualificate di me che sono un semplice appassionato.
Una cosa credo sia veramente importante:capire chi siamo e decidere cosa vogliamo fare da grandi.
siamo sportivi?impegnamoci a realizzare una rete di asd che espletino ciò che ci sta a cuore senza pensare ai soldi dei certificati
siamo istituzionali,allora facciamo operare le sezioni come aziende e senza nascondersi dietro i se e dietro i ma assumiamoci la responsabilità della gestione del danaro,è troppo semplice maneggiare i soldi dei soci senza responsabilità di dover pagare gli sbagli.
purtroppo è musica che non piace ne agli sportivi e ne a chi nelle sezioni vede fonte di reddito.
il consiglio uits dovrebbe essere controllato dai presidenti di sezione che quando vanno a Roma pensano a esternare salamelecchi e complimenti a fronte delle più varie probabili promesse.
non viva il tiro a segno ma viva i tiratori perché loro fanno il tiro buono o cattivo che sia ;)
Titolo: Re:DECRETO LIBERALIZZAZIONI
Inserito da: diamante - Febbraio 25, 2012, 17:31:32 pm
...ci sarà pure un sistema che obblighi in un qualche modo la uits a darci piegazioni! TROVIAMOLO ALLA SVELTA...
Sono gli organi preposti alla vigilanza.
Ciao


In data 15/11/2011 il Ministero della Difesa di concerto con il Ministero dell’Economia e delle Finanze, decreta ed approva lo statuto dell’UITS

Titolo I
Capo I
Principi Generali

Art. 1
[/b]

1.   L’Unione italiana tiro a segno, di seguito “UITS” o “Unione”, è ente pubblico nazionale sottoposto alla vigilanza del Ministero della Difesa ai sensi dell’art.20 del Codice dell’ordinamento Militare, emanato con decreto legislativo15 marzo 2010 n. 66  e dell’art. 59 Testo unico delle disposizioni regolamentari in materia di ordinamento Militare, emanato con del Decreto del Presidente della Repubblica 15 marzo 2010 n. 90, di seguito “regolamento”.
    

http://www.uits.it/documenti/Statuto15.11.2011.pdf (http://www.uits.it/documenti/Statuto15.11.2011.pdf)

Ciao
Titolo: Re:DECRETO LIBERALIZZAZIONI
Inserito da: VENDETTA - Febbraio 27, 2012, 11:16:52 am
39.0.40

MALAN


Dopo l'articolo 39 aggiungere il seguente:



«Art. 39-bis.
(Superamento del monopolio nell'esercizio
della pratica delle tiro a segno)
        1. Al sesto comma dell'articolo 8 della legge 18 aprile 1975, n. 110, dopo le parole: ''tiro a segno nazionale'' sono inserite le seguenti: ''ovvero da un titolare di licenza di campo di tiro o poligono, autorizzato ai sensi dell'articolo 57 del testo unico delle leggi di pubblica sicurezza approvato con regio decreto 18 giugno 1931, n. 773''.
        2. All'articolo 251 del Codice dell'ordinamento militare di cui al decreto legislativo 15 marzo 2010, n. 66, sono apportate le seguenti modificazioni:            a) al comma 1, dopo le parole: ''tiro a segno nazionale'' sono inserite le seguenti: ''ovvero ad un campo di tiro o poligono privato autorizzato ai sensi dell'articolo 57 del testo unico delle leggi di pubblica sicurezza approvato con regio decreto 18 giugno 1931, n. 773'';
            b) al comma 2, dopo le parole: ''tiro a segno nazionale'' sono inserite le seguenti: ''ovvero ad un campo di tiro o poligono privato autorizzato ai sensi dell'articolo 57 del testo unico delle leggi di pubblica sicurezza approvato con regio decreto 18 giugno 1931, n. 773''».

Titolo: Re:DECRETO LIBERALIZZAZIONI
Inserito da: Alex - Febbraio 27, 2012, 20:53:18 pm
Non vi fasciate la testa, è sempre un emendamento, in parlamento ce ne sono montagne,
i più finiti nel cestino.
Per la certificazione rimarrà sempre la UITS-TSN a essere l'Ente preposto.
Non è possibile che un privato possa certificare un'abilitazione per l'ottenimento
di una autorizzazione in materia di armi. Cè stato un caso che un vice questore
ebbe un solenne ammonimento per aver accettato la dichiarazione di un TAV
come sostituto del certificato TSN. Al richiedente fù ritirato il porto di fucile per caccia
fino che non ripresentò il certificato del TSN.
Esemplificando non sono se scuole di guida che danno la patente ma la motorizzazione,
e la proposta cadrà proprio su questo presupposto.
Titolo: Re:DECRETO LIBERALIZZAZIONI
Inserito da: gianvi - Febbraio 27, 2012, 22:15:28 pm
ma le scuola guida le può aprire chiunque abbia i requisiti e poi paga le tasse sugli utili,non vedo perché ci debba essere una tale chiusura nei confronti di altri soggetti che ad oggi ci stanno dimostrando come si stà sul mercato senza entrate certe ma con tanta capacità imprenditoriale dimostrata anche con il saper realizzare rapporti interpersonali.
parlo da appassionato di tiro e credo che il barricarsi per difendere degli interessi crei un fosso a volte insuperabile sia per chi vuole attaccare le sezioni ma sopratutto per chi si vorrebbe avvicinare al mondo del tiro.
Titolo: Re:DECRETO LIBERALIZZAZIONI
Inserito da: diamante - Febbraio 27, 2012, 22:17:39 pm
Esemplificando non sono se scuole di guida che danno la patente ma la motorizzazione,
e la proposta cadrà proprio su questo presupposto.

Non è l'uits a concedere il certificato all'uso e al maneggio delle armi, ma è il tsn!
L'uits si arroga di un diritto che non ha!

Ciao
Titolo: Re:DECRETO LIBERALIZZAZIONI
Inserito da: Alex - Febbraio 27, 2012, 23:49:46 pm
Esemplificando non sono se scuole di guida che danno la patente ma la motorizzazione,
e la proposta cadrà proprio su questo presupposto.

Non è l'uits a concedere il certificato all'uso e al maneggio delle armi, ma è il tsn!
L'uits si arroga di un diritto che non ha!

Ciao

Mi sembra che sia la discussione se è nato prima l'uovo o la gallina.
Titolo: Re:DECRETO LIBERALIZZAZIONI
Inserito da: Franz - Febbraio 28, 2012, 08:16:56 am
Esemplificando non sono se scuole di guida che danno la patente ma la motorizzazione,
e la proposta cadrà proprio su questo presupposto.

Non è l'uits a concedere il certificato all'uso e al maneggio delle armi, ma è il tsn!
L'uits si arroga di un diritto che non ha!

Ciao

Mi sembra che sia la discussione se è nato prima l'uovo o la gallina.

Caro Alex, la firma sul certificato è del presidente della sezione TSN e non del presidente dell'UITS...
Titolo: Re:DECRETO LIBERALIZZAZIONI
Inserito da: Alex - Febbraio 28, 2012, 08:56:05 am
Esemplificando non sono se scuole di guida che danno la patente ma la motorizzazione,
e la proposta cadrà proprio su questo presupposto.

Non è l'uits a concedere il certificato all'uso e al maneggio delle armi, ma è il tsn!
L'uits si arroga di un diritto che non ha!

Ciao

Mi sembra che sia la discussione se è nato prima l'uovo o la gallina.

Caro Alex, la firma sul certificato è del presidente della sezione TSN e non del presidente dell'UITS...

Appunto, esemplificando con l'esempio della patente, la firma ce la mette l'esaminatore per delega del capo della motorizzazione, assumendosi le proprie responsabilità.
Così come i sindaci hanno deleghe da parte dello stato e firmano in sua vece, i presidenti delle Sezioni, perchè sono sempre Sezioni, hanno la delega per il rilascio delle certificazioni, o abilitazioni all'uso delle armi, come sono abilitazioni alla guida le patenti.
Nella atttuale situazione almeno c'è una direttiva unica, riguardo ai corsi ed alla modalità di valutazione del richiedente  l'abilitazione, sperando che i presidenti applichino gli stessi criteri, altrimenti succede il caso che un presidente ha negato, a buon ragione, il certificato e un'altro presidente lo ha rilasciato.
Le responsabilità c'erano prima e continuano ad esserci ora.
Titolo: Re:DECRETO LIBERALIZZAZIONI
Inserito da: gunny - Febbraio 28, 2012, 09:47:01 am
Esemplificando non sono se scuole di guida che danno la patente ma la motorizzazione,
e la proposta cadrà proprio su questo presupposto.

Non è l'uits a concedere il certificato all'uso e al maneggio delle armi, ma è il tsn!
L'uits si arroga di un diritto che non ha!

Ciao

Mi sembra che sia la discussione se è nato prima l'uovo o la gallina.


Uits è arrivata dopo le sezioni, Uits è quello che è, soprattutto ora, per colpi di mano della dirigenza.
Lo statuto approvato dai ministeri pochi mesi fa, non è passato per l'assemblea, anzi è stato tenuto ben nascosto

Lo statuto è il frutto di strategie della dirigenza e non è emanazione dell'assemblea... forse lo sarà, ma per ora non è così.

Le certificazioni sono un compito per legge affidato alle sezioni, quindi la delega è dello stato alle sezioni, non dell'Uits alle sezioni... o almeno era così fino a pochi mesi or sono, fatto sta, che questo statuto non è ancora approvato dall'assemblea, quindi fare i conti senza l'oste è prematuro

Mi sta bene, che qualcuno vigili su modalità e rilasci, potrebbe anche starmi bene che sia Uits, ma come?!? Con quali risorse?!? Quali competenze.

Per certo ti posso dire che in sezioni vicine alla mia c'è stata, e forse c'è ancora, la capacità di rilasciare certificati e attestati quasi sulla parola... quindi? cosa mi dovrei aspettare di meglio dal nuovo scenario anche se questo imporrebbe uniformità?

E' un po lo stesso criterio dei bilanci sezionali. Se le sezioni sono realmente autonome, a che serve UITS? e perché mai questa vuole sostituirsi alla GDF?

ll paragone con le scuole guida non regge... non solo le scuole guida a fare l'esame teorico e pratico, è sempre la motorizzazione per tramite dei suoi ispettori, che guarda caso non hanno relazioni con le scuole guida, enti preposti al solo insegnamento teorico-pratico.

Nelle sezioni si fa l'uno e l'altro, Uits non fa proprio un bel niente, a parte prendersi i soldi.
Titolo: Re:DECRETO LIBERALIZZAZIONI
Inserito da: diamante - Febbraio 28, 2012, 15:56:15 pm
L'uit o l'uits è  nata dopo i tsn, per coordinare l'attività sportiva ... e basta!

Poi il resto delle competenze le ha rese proprie grazie alle Leggi ed ai Presidenti di tsn, dimenticando l'attività principale ...quella sportiva.

Ciao
Titolo: Re:DECRETO LIBERALIZZAZIONI
Inserito da: Ricky - Febbraio 28, 2012, 18:08:35 pm
un caro saluto a tutti,
leggendo gli inteventi credo che chiunque comprenderebbe quanto di seguito riportato:
1. l’UITS è nata dopo le sezioni, e il potere che ha preso se lo è preso da sé senza la condivisione della base (che non avrebbe mai condiviso credo, a meno di non riconoscersi idealmente nella struttura). Ma il potere di voto che è in mano alle sezioni che fine fa? Non mi piaci, non ti porto avanti. E' un falso problema.

2. lo statuto non è mai stato emanato e approvato dall’Assemblea per avere la forza di diritto che deve avere (probabilmente si è pensato di redigerlo così senza la partecipazione della base perché non si sarebbe mai trovata unanime condivisione, quindi probabilmente non ci sarebbero potuti essere i tempi giusti per l’emanazione, il Governo è caduto e Letta non avrebbe potuto più dare il contributo decisivo che ha dato forse). OSSERVAZIONE: Chissà se andrà mai in approvazione. E' un verbo caduto, in qualche maniera, ortodossa o meno, dall'alto. Ad ogni modo credo si possa variare così come è anche indicato nel suo testo all’art. 75. Non ne faccio un problema.

3. il meccanismo di controllo delle certificazioni andrebbe fatto con procedure regolamentate, (ne avevo già accennato qualche post fa, con certificazione di Sistema, ognuno deve sapere cosa fare, quando, come e dove). Per la pluralità di sezioni in campo la cosa va senz’altro disciplinata con una procedura, al Manifesto devono essere lasciati solo gli aggiornamenti di legge, le categorie non andrebbero indicate in esso di volta in volta, variate di anno in anno, mutatis mutandis: altro che programmazione, o previsioni di bilancio, le Sezioni sono davvero lasciate al caso. OSSERVAZIONE: Forse è politica anche questa, vediamo un anno e come va e poi l’anno dopo mutando categorie, e così via. Poi si adotta la soluzione migliore, quella che ha più mercato. La Commissione Sezioni potrebbe dire la sua con un razionale esplicativo di partecipazione, magari non condiviso, ma con comunicazione. Un po’ troppo è lasciato al libero arbitrio senza comunicazione efficace e feedback dal campo (il feedback dal campo è la chiave madre di controllo di sistemi di automazione e di logiche di processo). Nessuna Sezione è stata capace di dire la sua? Senza toni polemici, ma con costruttività? COmandi ..., non si può dire altrimenti.

4. la funzione di controllo di UITS verso le Sezioni è dovuta per il richiamo alla contribuzione di aliquota delle quote, è un modo sancito di poter entrare in una sezione e vedere cosa succede. Anni fa l’invio del bilancio per approvazione era la regola, poi passata in disuso per mille motivazioni, conosco sezioni che per arrotondare i bilanci inviavano cartelle ai potenziali iscritti invitandoli al versamento pur senza frequentare affatto la sezione. Una funzione di controllo di legittimità di spesa ci deve essere, potrebbe essere avocata a chiunque, anche a un organismo autonomo all’interno di ogni sezione, interno o esterno (Revisione e Certificazione di BILANCIO) al pari di come si è stabilito nei recenti statuti sezionali la presenza di una figura contabile.

5. quoto Gunny sull’esempio delle scuole guida, nelle sezioni non c’è un ispettore esterno al pari delle Motorizzazioni (non suggeriamolo ancora!).

6. È chiaro che sono le sezioni a operare sul campo, a interfacciare l’utenza, non potrebbe essere altrimenti, quando si dice “Viva il Tiro a Segno” si intende il Sistema, e le Sezioni sono al PRIMO POSTO. L’UITS ne dovrebbe incarnare i bisogni e tutelarne gli interessi, non solo soverchiarle come qualcuno dice di osservare. Ora, questa si chiama Logica di Sistema, e il Sistema è capitanato dall’Assemblea Nazionale, non dalla dirigenza UITS, a cui è affidato il compito di mera gestione del sistema, non di scelta strategica su linee di azione e di pensiero. Vedo che tutto tace, o meglio c’è il solito mugugno ma nulla di più, mugugno che è di sorta tollerato in ogni ambiente disciplinato da norme. I Presidenti sono corpo decisionale, nella buona e nella cattiva sorte, … qualcuno non si sente tutelato? Ai lettori le soluzioni di Sistema …, le regole ci sono!

7. Parlando invece di sistema che si ferma alla Sezione (la UITS non ci entra), vogliamo restare nelle mani di un presidente che magari fa il bello e il cattivo tempo? Io vedo la UITS come tutela di ogni singolo ISCRITTO, ho esempi di Presidenti padri padroni. Se il sistema è arrivato a disciplinarsi così qualche ragione ci deve essere, non tutti conosciamo nel dettaglio lo storico precorso. Bisogna disciplinarci con le regole che ci sono, io non ne vedo un DRAMMA, non ho antipatie personali, da tiratore mi vedo tutelato di diritti di contropartita alla quota di iscrizione versata. L'organizzazione ha per forza di cose un costo, poi per come operi è opinabile, ma questo è da sempre e per ogni sistema gestito dal fallace uomo. Poi ognuno resta della sua idea, non me ne faccio un dramma, per quanto mi riguarda è una organizzazione che permette ad ogni singolo cittadino italiano di poter esercitare l'esercizio delle armi, nulla di più. Come ogni cosa ha le sue regole (ottimizzabili), i suoi uomini guida (l'estabilshment), il potere di scelta devoluto alla base. Poi che anche già in ambito sezionale qualcuno può abusare della fiducia e dell'ignoranza degli altri, è tutto dire!! Percorriamo le nostre passioni e diamo una mano al Sistema quando possiamo. Il nostro IO deve essere la sua forza, l'affermare con fierezza che facciamo Tiro a Segno, essere partecipi alle tematiche, anche quelle che non condividiamo. Con rappresentanza e fermezza. Le assemblee servono a questo.

"Il Tiro a Segno sarà mai liberalizzato?" è una domanda illogica, "la CERTIFICAZIONE sarà mai liberalizzata?": se si trovano organismi che possono dare lo stesso sistema di garanzia è chiaro che sarà possibile farlo, chi sarà chiamato a certificare la garanzia? UITS? Ne pretenderà l'affiliazione al pari delle sezioni? E' come aver aperto un'altra sezione! Gli emendamenti, chi li ha proposti? Gente vicina all'ambiente TSN o altri IMBOCCATI? O come dice qualcuno, gli emendamenti saranno cestinati? Troppe domande, vediamo cosa succede, è argomentazione di Forum, nulla di più. Si farà?  Condivido l'intevento di Ant che permetterebbe quanto in esso descritto.

Ai TSN le aree saranno lasciate in concessione previo canone di locazione delle aree demaniali (per alcune attività sono già in uso)? I costi si riverseranno inevitabilmente sull'utenza, non nelle tasche dei Presidenti. Stiamo a vedere, non ci resta altro da fare, ... siamo in ITALIA! La mano destra non sa cosa fa la sinistra, le variabili sono talmente tante che forse il silenzio è l'unica cosa che ne discende! E' chiaro che sarebbe bello essere informati, ma sarebbe solo informazione. Siamo soggetti alle Leggi di stato, UITS stessa discende da un disposto di Legge. Può dire contro? Può con note informative al Ministero Difesa rappresentare le proprie osservazioni, proposte, controdeduzioni se vengono proposte cose illogiche.

Un caro saluto a tutti
Titolo: Re:DECRETO LIBERALIZZAZIONI
Inserito da: VENDETTA - Febbraio 28, 2012, 22:44:13 pm
un caro saluto a tutti,
leggendo gli inteventi credo che chiunque comprenderebbe quanto di seguito riportato:
1. l’UITS è nata dopo le sezioni, e il potere che ha preso se lo è preso da sé senza la condivisione della base (che non avrebbe mai condiviso credo, a meno di non riconoscersi idealmente nella struttura). Ma il potere di voto che è in mano alle sezioni che fine fa? Non mi piaci, non ti porto avanti. E' un falso problema.

Il potere di voto, ovvero la vendita di esso avviene la sera prima dell'assemblea al miglior offerente, il problema è serio altro che falso

2. lo statuto non è mai stato emanato e approvato dall’Assemblea per avere la forza di diritto che deve avere (probabilmente si è pensato di redigerlo così senza la partecipazione della base perché non si sarebbe mai trovata unanime condivisione, quindi probabilmente non ci sarebbero potuti essere i tempi giusti per l’emanazione, il Governo è caduto e Letta non avrebbe potuto più dare il contributo decisivo che ha dato forse). OSSERVAZIONE: Chissà se andrà mai in approvazione. E' un verbo caduto, in qualche maniera, ortodossa o meno, dall'alto. Ad ogni modo credo si possa variare così come è anche indicato nel suo testo all’art. 75. Non ne faccio un problema.

L'errore è non sentire la base.

Se l'UITS sente le sezioni è giusto che le sezioni sentano gli associati.


3. il meccanismo di controllo delle certificazioni andrebbe fatto con procedure regolamentate, (ne avevo già accennato qualche post fa, con certificazione di Sistema, ognuno deve sapere cosa fare, quando, come e dove). Per la pluralità di sezioni in campo la cosa va senz’altro disciplinata con una procedura, al Manifesto devono essere lasciati solo gli aggiornamenti di legge, le categorie non andrebbero indicate in esso di volta in volta, variate di anno in anno, mutatis mutandis: altro che programmazione, o previsioni di bilancio, le Sezioni sono davvero lasciate al caso. OSSERVAZIONE: Forse è politica anche questa, vediamo un anno e come va e poi l’anno dopo mutando categorie, e così via. Poi si adotta la soluzione migliore, quella che ha più mercato. La Commissione Sezioni potrebbe dire la sua con un razionale esplicativo di partecipazione, magari non condiviso, ma con comunicazione. Un po’ troppo è lasciato al libero arbitrio senza comunicazione efficace e feedback dal campo (il feedback dal campo è la chiave madre di controllo di sistemi di automazione e di logiche di processo). Nessuna Sezione è stata capace di dire la sua? Senza toni polemici, ma con costruttività? COmandi ..., non si può dire altrimenti.

Sui certificati le sezioni dovrebbero indossare le mutande di ferro altro che Mutandonis-

Mutandonis.

L'ttività certificativa è assoggettata a controllo per le quote e basta, anche se l'iscritto non spara

basta essere in regola con i versamenti e tutto fila per il meglio.

4. la funzione di controllo di UITS verso le Sezioni è dovuta per il richiamo alla contribuzione di aliquota delle quote, è un modo sancito di poter entrare in una sezione e vedere cosa succede. Anni fa l’invio del bilancio per approvazione era la regola, poi passata in disuso per mille motivazioni, conosco sezioni che per arrotondare i bilanci inviavano cartelle ai potenziali iscritti invitandoli al versamento pur senza frequentare affatto la sezione. Una funzione di controllo di legittimità di spesa ci deve essere, potrebbe essere avocata a chiunque, anche a un organismo autonomo all’interno di ogni sezione, interno o esterno (Revisione e Certificazione di BILANCIO) al pari di come si è stabilito nei recenti statuti sezionali la presenza di una figura contabile.

Se vai sul sito della sezione di Venezia o sui siti della maggior parte delle sezioni puoi scaricare ledomande

d'iscrizione.

In essa è previsto che se entro una certa data non si effettua la disdetta l'iscrizione è tacitamente rinnovata.

Di cosa ti meravigli?

5. quoto Gunny sull’esempio delle scuole guida, nelle sezioni non c’è un ispettore esterno al pari delle Motorizzazioni (non suggeriamolo ancora!).

Ma come c'è Iardella il castigatore per le sezioni nemiche e cosa dovremmo suggerire di nuovo?

6. È chiaro che sono le sezioni a operare sul campo, a interfacciare l’utenza, non potrebbe essere altrimenti, quando si dice “Viva il Tiro a Segno” si intende il Sistema, e le Sezioni sono al PRIMO POSTO. L’UITS ne dovrebbe incarnare i bisogni e tutelarne gli interessi, non solo soverchiarle come qualcuno dice di osservare. Ora, questa si chiama Logica di Sistema, e il Sistema è capitanato dall’Assemblea Nazionale, non dalla dirigenza UITS, a cui è affidato il compito di mera gestione del sistema, non di scelta strategica su linee di azione e di pensiero. Vedo che tutto tace, o meglio c’è il solito mugugno ma nulla di più, mugugno che è di sorta tollerato in ogni ambiente disciplinato da norme. I Presidenti sono corpo decisionale, nella buona e nella cattiva sorte, … qualcuno non si sente tutelato? Ai lettori le soluzioni di Sistema …, le regole ci sono!

Grande sciocchezza.

Le sezioni non contano niente perchè dopo il riordino non hanno più potere contrattuale, la certificazione è

dell'UITS, quindi, esse operano per mandato e grazie all'istituto cardine dell'affiliazione.


7. Parlando invece di sistema che si ferma alla Sezione (la UITS non ci entra), vogliamo restare nelle mani di un presidente che magari fa il bello e il cattivo tempo? Io vedo la UITS come tutela di ogni singolo ISCRITTO, ho esempi di Presidenti padri padroni. Se il sistema è arrivato a disciplinarsi così qualche ragione ci deve essere, non tutti conosciamo nel dettaglio lo storico precorso. Bisogna disciplinarci con le regole che ci sono, io non ne vedo un DRAMMA, non ho antipatie personali, da tiratore mi vedo tutelato di diritti di contropartita alla quota di iscrizione versata. L'organizzazione ha per forza di cose un costo, poi per come operi è opinabile, ma questo è da sempre e per ogni sistema gestito dal fallace uomo. Poi ognuno resta della sua idea, non me ne faccio un dramma, per quanto mi riguarda è una organizzazione che permette ad ogni singolo cittadino italiano di poter esercitare l'esercizio delle armi, nulla di più. Come ogni cosa ha le sue regole (ottimizzabili), i suoi uomini guida (l'estabilshment), il potere di scelta devoluto alla base. Poi che anche già in ambito sezionale qualcuno può abusare della fiducia e dell'ignoranza degli altri, è tutto dire!! Percorriamo le nostre passioni e diamo una mano al Sistema quando possiamo. Il nostro IO deve essere la sua forza, l'affermare con fierezza che facciamo Tiro a Segno, essere partecipi alle tematiche, anche quelle che non condividiamo. Con rappresentanza e fermezza. Le assemblee servono a questo.

1) Che bella tutela del singolo iscritto se un Presidente di sezione come quello di Avellino fa le spese senza

delibere, non presenta i bilanci all'assemblea da svariati anni e la Procura federale lo difende sanzionando chi ha

fatto l'esposto(sezione non commissariata perchè ha i santi in Paradiso) ;

2) Che bella tutela del singolo iscritto se il Presidente di Fidenza non è dato sapere se avesse i registri

contabili o meno e Iardella in ispezione dichiara che siccome essi mancano (???????) non è possibile dire se ci sono

stati ammanchi o meno, l'esponente è stato invitato a non insistere perchè sarebbe stato deferito (sezione non

commissariata perchè ha i santi in Paradiso);

3) che bella tutela hanno avuto gli iscritti di Mirano quando hanno segnalato che presso la sezione operava

un'associazione parallela i cui dirigenti erano i componenti del consiglio direttivo e facevano versare le quore

iscrizioni e corsi su Postepay non intestata alla sezione (sezione non commissariata perchè ha i santi in Paradiso).


"Il Tiro a Segno sarà mai liberalizzato?" è una domanda illogica, "la CERTIFICAZIONE sarà mai liberalizzata?": se si trovano organismi che possono dare lo stesso sistema di garanzia è chiaro che sarà possibile farlo, chi sarà chiamato a certificare la garanzia? UITS? Ne pretenderà l'affiliazione al pari delle sezioni? E' come aver aperto un'altra sezione! Gli emendamenti, chi li ha proposti? Gente vicina all'ambiente TSN o altri IMBOCCATI? O come dice qualcuno, gli emendamenti saranno cestinati? Troppe domande, vediamo cosa succede, è argomentazione di Forum, nulla di più. Si farà?  Condivido l'intevento di Ant che permetterebbe quanto in esso descritto.

Dal 1° gennaio è in vigore la Legge sulla  "decertificazione", quindi, se il ruolo principale

dell'UITS è quello di certificare, scioglierla sarà ancora più semplice.



Ai TSN le aree saranno lasciate in concessione previo canone di locazione delle aree demaniali (per alcune attività sono già in uso)? I costi si riverseranno inevitabilmente sull'utenza, non nelle tasche dei Presidenti. Stiamo a vedere, non ci resta altro da fare, ... siamo in ITALIA! La mano destra non sa cosa fa la sinistra, le variabili sono talmente tante che forse il silenzio è l'unica cosa che ne discende! E' chiaro che sarebbe bello essere informati, ma sarebbe solo informazione. Siamo soggetti alle Leggi di stato, UITS stessa discende da un disposto di Legge. Può dire contro? Può con note informative al Ministero Difesa rappresentare le proprie osservazioni, proposte, controdeduzioni se vengono proposte cose illogiche.

Il tuo Presidente dice che non è così, mettetevi d'accordo.

Un caro saluto a tutti

Titolo: Re:DECRETO LIBERALIZZAZIONI
Inserito da: pratesi - Febbraio 29, 2012, 20:00:28 pm
Madre UITS ? Più madre-matrigna. Difende solo se stessa. Il socio spicciolo anche se chiede, viene rinviato alla sua sezione. Se protesta e dice che il suo presidente con un cosiglio preteso da lui è un prepotente, dice ...arrangiati. Se fa presente che le decisioni all'interno della sezione vengono prese autonomamente dal presidente ben coadiuvato dal segretario, ti risponde : la prossima elezione cambia presidente e consiglio. E come, sparando a tutto il consiglio uscente , in modo che non si ripresenti e non faccia i soliti giochini intrallazzatori ?
Mi scappa da ridere. Per non piangere.
Pratesi
Titolo: Re:DECRETO LIBERALIZZAZIONI
Inserito da: gunny - Febbraio 29, 2012, 20:33:54 pm
caro Pratesi,
ho perso il conto di tutte le mail inviate ai vertici per questioni sportive e non legate alle discipline non ISSF, sai quante risposte ho ricevuto?.... ZERO!

Però sono in buona compagnia perché per certo ciò accade a tutti i tesserati che invocano la dirigenze per esporre problemi e chiederne la soluzione e invece non accade nulla. I soliti 2 o 3 intrallazzatori di turno continuano a fare ciò che più gli aggrada e i vertici lasciano fare.

Uits non rappresenta e non tutela le sezioni, figuriamoci i tiratori, tranne quando è l'ora di snocciolare numeri, siamo portafogli su due zampe da mungere il più possibile, così come le sezioni, soprattutto quelle non allineate, perché alle altre è concesso fare un po come gli pare, dal tesseramento alle certificazioni.

Beata vigilanza....

Titolo: Re:DECRETO LIBERALIZZAZIONI
Inserito da: Ricky - Marzo 01, 2012, 15:28:19 pm
Un caro saluto a tutti,
leggo con dispiacere quanto hanno postato Pratesi e Gunny, persone che rispetto e di cui ho stima sia per il loro EXCURSUS sportivo che di impegno istituzionale. Sono valide persone del “Tiro a segno”.

Quanto accennato da Prat accade in molte sezioni, e in tanti mi hanno detto: “… è la norma”, è chiaro che questo non dovrebbe accadere e quelli che sono i fondamenti di società appositamente costituite, lo stare insieme per un fine univoco (il tirare), dovrebbero (i fondamenti) essere al primo posto per una collettività che ha come fine “il tirare”.

La risposta ricordata da Prat è reale e attuabile, bisognerebbe davvero darsi forza e coraggio per sovvertire, in tante realtà, le cose e i misfatti, ma tante volte il buon cuore (e il cervello) della gente pone tutto in secondo piano e difficilmente le situazioni mutano. A tutti i tiratori, l’unica soluzione è “fare corpo” anche in ambito sezionale, poi la gestione dell’ordinario di una sezione è chiaro che ha mille risvolti. Il tiro al Consiglio Uscente potrebbe però essere una specialità da inserire  :).

Chi vede lesi i propri diritti credo abbia tutti gli strumenti per mettere in atto le dovute rivendicazioni, tante volte forse il buon senso suggerisce di lasciare stare, come in tanti altri accadimenti della vita. Tante volte, ai miei tempi, sono arrivate lettere di rivendicazione di diritti che quando appurate oggettive, si sono portate in evidenza per la relativa soluzione a livello di Uffici e di Segretario. Ogni cosa deve restare poi al proprio livello di trattazione.

Il Sistema deve garantire l’applicazione delle sue regole, ho letto quanto postato da |V| circa alcuni accadimenti, la casistica è oggettiva, oggettivi dovrebbero essere i provvedimenti. Guai a fare 2 pesi e due misure. Non so come si sia operato, sono notizie da stanza dei bottoni, ma non starei a sentire le voci di corridoio. Sono questioni di rilevanza, anche fare processi pubblici in Forum è sbagliato, ognuno può dire la sua per quello che sa. Ma si sa tutto? O si è a conoscenza delle sole macroscopicità? Da parte mia NO COMMENT. A proposito, il mio Presidente non è anche il tuo? O non sei iscritto? Boh! A volte le cose mi sembrano incomprensibili per come si scrivono (o per come si leggono).

Il Sistema tutela se stesso? Ossia UITS tutela solo la sua sfera? Mi sembra che anche le Sezioni tutelino solo il loro ambito. Conclusione = ognuno tutela se stesso, come è da mondo e mondo in ogni sistema complesso. Da questo nascono le diatribe che leggiamo in alcuni post, offrire all’altro è impensabile, non è solo altruismo, è offrire il proprio operato, la propria funzione di essere, invece, come per Sistema e sistema, ognuno è arroccato sulle proprie posizioni. E sbagliano sempre gli ALTRI. Altro che Sistema di Qualità Totale accennato da me in altri post.

Idealizzare un compito? Qualche sognatore lo fa, pochissimi lo mettono in campo, questa è la realtà, bisogna credere in quello che si fa, come DOVERE ISTITUZIONALE, ... ma la funzione di essere quello che si è dove inizia e dove finisce?

Quando vi si fa ricorso, mi dispiace che dai VERTICI non si riceva neanche una risposta interlocutoria, del tipo “ … la ringraziamo per la segnalazione, l’ufficio esperirà le opportune verifiche/indagini/attuazioni per proporre/risolvere/appurare … ed operare per …(la relativa soluzione)”: queste sono le cose che VANNO EVIDENZIATE anche a più alto livello, un Tesserato deve essere sempre GARANTITO nell’applicazione di regole e risoluzione di problematiche eventuali. Non a caso il CONI tiene imperniata tutta una organizzazione di controllo di DISCIPLINA dello Sport, che ha variatissimi aspetti. Ad esempio, il CONI andrebbe anche informato di tanta attività locale che le sezioni organizzano (per questo è disciplinato sul territorio), … ma viene mai fatto? Poi è chiaro che, all’evenienza, un EXPLOIT di carattere arbitrale difficilmente possa trovare esito se non si precorrono tutte le fasi preliminari.

Ad ogni modo, leggere che non si ha CREDITO nei VERITCI è quanto di peggio si possa leggere. Non mi meraviglio se l’iscritto abbandoni dopo un po’ anche per questi motivi. Ai vertici sezionali deve essere dato il compito anche di PROMOZIONE in tal senso. Ma l’orticello è forse un altro, quello da curare!

Un pensiero: Quando al TIRATORE viene inviata la tessera (che sappiamo essere consegnata in Sezione per successiva riconsegna agli interessati) potrebbe essere inviato anche un foglietto illustrativo dei suoi diritti e doveri? Tutto si sa, o si presuppone sia diffuso sapere, ma si ha certezza che l’informazione sia mai arrivata a buon fine? Almeno per i neo iscritti! Oppure si potrebbe, sul sito UITS, descrivere compiti e funzioni di ogni singolo Ufficio? Così si sa chi è il referente di ogni problematica. Che è la stessa cosa di dire: istituiamo procedure di QUALITA’. Chi fa cosa e quale è l’ambito di competenza. Credo che con calma ci arriveremo, è la storia dei tempi, … siamo una ORGANIZZAZIONE agli albori sotto tanti aspetti, anche se con 150 anni di storia: ma è stato tutto già posto in atto in termini di fattezze di competenza? Di strada ce ne è ancora tanta da percorrere, non avete idea di quante cose ho a suo tempo suggerito, e piano piano stanno trovando attuazione, per i più svariati motivi. E tanto resta ancora da fare.

E probabilmente, in futuro, anche futurissimo magari, ci sarà senz’altro anche qualcosa sulla vigilanza, per i diretti doveri già espressi nello Statuto tanto bistrattato (art. 42 comma 5). Se non lo si opera direttamente, qualcuno (organi controllori) dirà di imporlo di sicuro! E in termini attuativi (procedure prestabilite), non all’occorrenza, con previsione, avviso, risultanze. Lo Stato lo fa da tempo e in tante organizzazioni che si avvalgono dell’attributo ENTE.

Un caro saluto a tutti, con un CREDO e FIDUCIA nel SISTEMA, che siamo NOI alla fine.
Titolo: Re:DECRETO LIBERALIZZAZIONI
Inserito da: VENDETTA - Marzo 01, 2012, 19:35:32 pm
Un caro saluto a tutti,
leggo con dispiacere quanto hanno postato Pratesi e Gunny, persone che rispetto e di cui ho stima sia per il loro EXCURSUS sportivo che di impegno istituzionale. Sono valide persone del “Tiro a segno”.

Dispiacersi non serve a nulla, anche tu hai contribuito a ciò con le tue decisioni nella stanza dei bottoni

Quanto accennato da Prat accade in molte sezioni, e in tanti mi hanno detto: “… è la norma”, è chiaro che questo non dovrebbe accadere e quelli che sono i fondamenti di società appositamente costituite, lo stare insieme per un fine univoco (il tirare), dovrebbero (i fondamenti) essere al primo posto per una collettività che ha come fine “il tirare”.

Guarda quanti dirigenti nazionali e federali tirano

La risposta ricordata da Prat è reale e attuabile, bisognerebbe davvero darsi forza e coraggio per sovvertire, in tante realtà, le cose e i misfatti, ma tante volte il buon cuore (e il cervello) della gente pone tutto in secondo piano e difficilmente le situazioni mutano. A tutti i tiratori, l’unica soluzione è “fare corpo” anche in ambito sezionale, poi la gestione dell’ordinario di una sezione è chiaro che ha mille risvolti. Il tiro al Consiglio Uscente potrebbe però essere una specialità da inserire  :).

Chi aveva voglia di cambiare, in certi casi, si è trovato contro la federazione

Chi vede lesi i propri diritti credo abbia tutti gli strumenti per mettere in atto le dovute rivendicazioni, tante volte forse il buon senso suggerisce di lasciare stare, come in tanti altri accadimenti della vita. Tante volte, ai miei tempi, sono arrivate lettere di rivendicazione di diritti che quando appurate oggettive, si sono portate in evidenza per la relativa soluzione a livello di Uffici e di Segretario. Ogni cosa deve restare poi al proprio livello di trattazione.

Il problema che tratta il segretario ne trascina altri di problemi....questo è il vero problema.

Il Sistema deve garantire l’applicazione delle sue regole, ho letto quanto postato da |V| circa alcuni accadimenti, la casistica è oggettiva, oggettivi dovrebbero essere i provvedimenti. Guai a fare 2 pesi e due misure. Non so come si sia operato, sono notizie da stanza dei bottoni, ma non starei a sentire le voci di corridoio. Sono questioni di rilevanza, anche fare processi pubblici in Forum è sbagliato, ognuno può dire la sua per quello che sa.

Il sistema fa proprio 2 pesi e due misure.

A Fidenza il segretario ha conferito ampi poteri alla commissione elettorale che ha fatto votare e dichiarato elette

persone che hanno rinnovato dopo il 31 Marzo, cosa successa anche in altra sezione del Nord.

A sud, invece, un candidato che ha rinnovato dopo 2 giorni dopo la scadenza del 31 Marzo non è stato convalidato

dalla federazione, in questo caso specifico la commissione è stata esautorata dei poteri. 



Ma si sa tutto? O si è a conoscenza delle sole macroscopicità? Da parte mia NO COMMENT. A proposito, il mio Presidente non è anche il tuo? O non sei iscritto? Boh! A volte le cose mi sembrano incomprensibili per come si scrivono (o per come si leggono).

Questa è la la punta di un iceberg, è di tutta evidenza che se scopri l'immondizia puzza

ancor di più, per quel che riguarda il Presidente, il tuo è quello che ti sei scelto il mio è quello che mi ritrovo.

Il Sistema tutela se stesso? Ossia UITS tutela solo la sua sfera? Mi sembra che anche le Sezioni tutelino solo il loro ambito. Conclusione = ognuno tutela se stesso, come è da mondo e mondo in ogni sistema complesso. Da questo nascono le diatribe che leggiamo in alcuni post, offrire all’altro è impensabile, non è solo altruismo, è offrire il proprio operato, la propria funzione di essere, invece, come per Sistema e sistema, ognuno è arroccato sulle proprie posizioni. E sbagliano sempre gli ALTRI. Altro che Sistema di Qualità Totale accennato da me in altri post.

Strano che noi dobbiamo offrire in termini d'impegno e volontariato e Roma si aumenta gli stipendi e pretende

Idealizzare un compito? Qualche sognatore lo fa, pochissimi lo mettono in campo, questa è la realtà, bisogna credere in quello che si fa, come DOVERE ISTITUZIONALE, ... ma la funzione di essere quello che si è dove inizia e dove finisce?

E perchè per "dovere istituzionale" il buon esempio non lo danno i dirigenti federali a non prendere la paga?

Quando vi si fa ricorso, mi dispiace che dai VERTICI non si riceva neanche una risposta interlocutoria, del tipo “ … la ringraziamo per la segnalazione, l’ufficio esperirà le opportune verifiche/indagini/attuazioni per proporre/risolvere/appurare … ed operare per …(la relativa soluzione)”: queste sono le cose che VANNO EVIDENZIATE anche a più alto livello, un Tesserato deve essere sempre GARANTITO nell’applicazione di regole e risoluzione di problematiche eventuali. Non a caso il CONI tiene imperniata tutta una organizzazione di controllo di DISCIPLINA dello Sport, che ha variatissimi aspetti.

Ma che film ti fai?

Ad esempio, il CONI andrebbe anche informato di tanta attività locale che le sezioni organizzano (per questo è disciplinato sul territorio), … ma viene mai fatto? Poi è chiaro che, all’evenienza, un EXPLOIT di carattere arbitrale difficilmente possa trovare esito se non si precorrono tutte le fasi preliminari.

Il Coni ha un sistema di giustizia autonomo e le federazioni del Coni presso il loro tribunale

vincono sempre. Quando Coni e Federazioni escono fuori nei tribunali civili e penali ricevono schiaffi.

Ad ogni modo, leggere che non si ha CREDITO nei VERITCI è quanto di peggio si possa leggere. Non mi meraviglio se l’iscritto abbandoni dopo un po’ anche per questi motivi. Ai vertici sezionali deve essere dato il compito anche di PROMOZIONE in tal senso. Ma l’orticello è forse un altro, quello da curare!

Ma è la verità, non si crede nel vertice perchè il Vertice non è credibile

Un pensiero: Quando al TIRATORE viene inviata la tessera (che sappiamo essere consegnata in Sezione per successiva riconsegna agli interessati) potrebbe essere inviato anche un foglietto illustrativo dei suoi diritti e doveri? Tutto si sa, o si presuppone sia diffuso sapere, ma si ha certezza che l’informazione sia mai arrivata a buon fine? Almeno per i neo iscritti! Oppure si potrebbe, sul sito UITS, descrivere compiti e funzioni di ogni singolo Ufficio? Così si sa chi è il referente di ogni problematica. Che è la stessa cosa di dire: istituiamo procedure di QUALITA’. Chi fa cosa e quale è l’ambito di competenza. Credo che con calma ci arriveremo, è la storia dei tempi, … siamo una ORGANIZZAZIONE agli albori sotto tanti aspetti, anche se con 150 anni di storia: ma è stato tutto già posto in atto in termini di fattezze di competenza? Di strada ce ne è ancora tanta da percorrere, non avete idea di quante cose ho a suo tempo suggerito, e piano piano stanno trovando attuazione, per i più svariati motivi. E tanto resta ancora da fare.

L'imbroglio sta nel fatto che per previsione statutaria l'associato deve rispettare le decisioni

dell'ente e le deliberazioni, ma come fa se esse non sono pubblicate, quindi, le regole di volta in volta se le inventa

il vertice, le gestisce e le impone come meglio crede.

Il foglietto insieme alla tessera...... ma non facciamo ridere i polli, qui ci vuole trasparenza e la pubblicazione delle

delibere ma sicuramente il Vertice lo farà un mese prima delle elezioni.

E probabilmente, in futuro, anche futurissimo magari, ci sarà senz’altro anche qualcosa sulla vigilanza, per i diretti doveri già espressi nello Statuto tanto bistrattato (art. 42 comma 5). Se non lo si opera direttamente, qualcuno (organi controllori) dirà di imporlo di sicuro! E in termini attuativi (procedure prestabilite), non all’occorrenza, con previsione, avviso, risultanze. Lo Stato lo fa da tempo e in tante organizzazioni che si avvalgono dell’attributo ENTE.

Ma quale ente, sarà deformazione professionale, sembra la fabbrica delle "vele" per le barche.
 
Un caro saluto a tutti, con un CREDO e FIDUCIA nel SISTEMA, che siamo NOI alla fine.

Su questo hai ragione, peccato che noi facciamo parte solo del "Sistema contributivo".


P.s.: Alcuni dirigenti si divertono a Cazzare

Cazzare: è il termine marinaresco che significa tesare una vela agendo sulla rispettiva scotta o drizza

Viene spesso impiegato erroneamente per indicare l'azione di tesare una qualunque cima.

Viene usato per eseguire quelle manovre che servono per la messa a segno delle vele; esempio: cazza la randa,

cazza la scotta, cazza il fiocco ecc.

La decisione di cazzare o lascare una vela dipende della direzione e dell'intensità del vento, in modo da avere la

parte dell'inferitura sempre parallela alla direzione del vento.

Solitamente il timoniere impartisce l'ordine "cazza!" (la randa/il fiocco) quando, dopo una variazione nella direzione

del vento, vuol mantenere la stessa rotta, oppure per cambiare andatura e orzare.

Il contrario di cazzare è lascare (o filare).

Se si tesa un'altra cima si usa il termine assuccare una cima e tutto il tessile che c'è in barca
Titolo: Re:DECRETO LIBERALIZZAZIONI
Inserito da: diamante - Marzo 01, 2012, 23:16:14 pm



P.s.: Alcuni dirigenti si divertono a Cazzare

Cazzare: è il termine marinaresco che significa tesare una vela agendo sulla rispettiva scotta o drizza

Viene spesso impiegato erroneamente per indicare l'azione di tesare una qualunque cima.

Viene usato per eseguire quelle manovre che servono per la messa a segno delle vele; esempio: cazza la randa,

cazza la scotta, cazza il fiocco ecc.

La decisione di cazzare o lascare una vela dipende della direzione e dell'intensità del vento, in modo da avere la

parte dell'inferitura sempre parallela alla direzione del vento.

Solitamente il timoniere impartisce l'ordine "cazza!" (la randa/il fiocco) quando, dopo una variazione nella direzione

del vento, vuol mantenere la stessa rotta, oppure per cambiare andatura e orzare.

Il contrario di cazzare è lascare (o filare).

Se si tesa un'altra cima si usa il termine assuccare una cima e tutto il tessile che c'è in barca

[/quote]

Con la possibilità da parte della Difesa di trasformare gli enti come previsto dall'art. 46 del DL 5/2012, forse è meglio
traformare la federazione in pasticceria.

Tra ca@@a,ca@@are,ca@@eggiare e fare cassate passa poco ;D ;D ;D ;D ;D ;D


Assuccate (tirate la cinghia) cari associati.



C'è chi fa cassate e babà e c'è chi assucca.
Ciao

Titolo: Re:DECRETO LIBERALIZZAZIONI
Inserito da: Alex - Marzo 02, 2012, 00:22:35 am
Si và bè, ma allora????????
Dove stà la soluzione. Domanda
Titolo: Re:DECRETO LIBERALIZZAZIONI
Inserito da: VENDETTA - Marzo 02, 2012, 10:29:00 am
Oggetto:   informativa
su Decreto Liberalizzazioni (24 gennaio 2012) e su Decreto semplificazioni (9 febbraio 2012)

Egregi Presidenti,
La 10^
Commissione permanente del Senato (industria, commercio, turismo) sta discutendo sulla conversione in legge del cd “Decreto Liberalizzazioni”
(Decreto legge n.1 del 24 gennaio 2012). In tale sede si è attuato un durissimo attacco all’attività certificatoria e di addestramento alle armi del sistema Sezioni TSN/UITS con la presentazione da parte di alcuni senatori di ben tre emendamenti, tutti richiedenti l’estensione di dette attività anche ai “campi di tiro privati o poligoni privati”.

La UITS con immediati interventi sia presso i Ministeri interessati (Interno e Difesa) che nei confronti di parlamentari a cui sta a cuore la legittimità e la sicurezza sull’uso delle armi, è riuscita a bloccare questa scriteriata deregulation che avrebbe sostanzialmente lasciato una materia delicata quale quella del maneggio armi in mano a chiunque e non, come è oggi, coordinata da un ente pubblico.Un altro
parlamentare, sempre sul medesimo Decreto legge, ha proposto un emendamento con il quale si voleva sostanzialmente introdurre la concessione a titolo oneroso delle aree ed impianti del demanio in uso alle nostre Sezioni. Anche questo emendamento è stato positivamente fermato.
Con riferimento al cd “Decreto Semplificazioni” (Decreto Legge
5 del 9 febbraio 2012) la UITS ha firmato insieme ad altre associazioni, una lettera al Ministro Cancellieri per riformulare la modifica dell’art.13 del TULPS al fine di evitare che la durata delle licenze venisse interpretata in misura ridotta rispetto a quella che è oggi la loro durata. Un primo risultato lo abbiamo immediatamente ottenuto con la circolare -Ministero dell’Interno 557PAS12982.AP3-, diramata in data 22 febbraio u.s., che chiarisce che i porti uso caccia e tiro a volo manterranno la validità di sei anni.
Sempre in quest’
ultimo decreto, all’art.46, si è inoltre proposta la possibilità da parte degli enti controllati dal Ministero della Difesa di potersi trasformare in soggetti privati. Quest’ultimo provvedimento riguarderà probabilmente solo l’Unuci che da tempo aveva manifestato questa volontà, la UITS ribadirà quanto fortemente voluto in sede assembleare nel febbraio 2008.
Ancora una volta la UITS e le sezioni TSN hanno sancito il proprio insostituibile ruolo nello svolgimento del delicato ed importante servizio istituzionale che la legge affida loro, mostrando nei fatti, l’esigenza che esso venga svolto necessariamente da un Ente Pubblico in virtù di una maggiore affidabilità anche in termini di sicurezza delle strutture e delle procedure.
La strada
intrapresa all’atto del Riordino, suffragata anche dall’autorevole parere del Consiglio di Stato che, proprio sulle attività istituzionali e quindi anche sulla certificazione, ha sancito l’indispensabilità e l’
obbligatorietà della natura pubblica della nostra organizzazione, si è mostrata vincente su tutti i ruoli e, come stiamo affermando da anni, è quella che ha tutelato e tutelerà, negli anni a venire, il Tiro a Segno.
Bisogna dar forza al nostro movimento difendendolo sempre e facendo quadrato intorno ad esso, senza offrire a chicchessia, per mere beghe interne o personali, alcun appiglio che possa ritornarci contro.
Ne va dell’interesse collettivo e della sopravvivenza del Tiro a Segno.

Viva il tiro a segno.
Il Presidente


http://www.senato.it/leg/16/BGT/Schede/Ddliter/aula/37853_aula.htm



   ALLEGATO A
    DISEGNO DI LEGGE 3110
    EMENDAMENTO 1.900 (TESTO CORRETTO), SU CUI IL GOVERNO HA POSTO LA QUESTIONE DI FIDUCIA, INTERAMENTE SOSTITUTIVO DELL' A[...]
    CORREZIONI APPORTATE IN LETTURA DAL GOVERNO PER CORREGGERE MERI ERRORI MATERIALI E DI FORMA ALL'EMENDAMENTO 1.900
    TESTO DEL DISEGNO DI LEGGE N. 3110
    ARTICOLO 1 DEL DISEGNO DI LEGGE DI CONVERSIONE
    ARTICOLI DEL DECRETO-LEGGE
    TITOLO I
    TITOLO II
    TITOLO III
    ORDINI DEL GIORNO ED EMENDAMENTI NON PRESI IN CONSIDERAZIONE A SEGUITO DELLA POSIZIONE DELLA QUESTIONE DI FIDUCIA SULL'[...]


97.0.7
CAGNIN, MARAVENTANO, GARAVAGLIA MASSIMO, VACCARI
Precluso
Dopo l'articolo 97, inserire il seguente:
«Art. 97-bis.
(Liberalizzazione della pratica del tiro a segno)
        1. Al sesto comma dell'articolo 8 della legge 18 aprile 1975, n. 110, dopo le parole: «tiro a segno nazionale» sono inserite le seguenti: «ovvero da un campo di tiro o poligono autorizzato ai sensi dell'articolo 57 del testo unico delle leggi di pubblica sicurezza approvato con regio decreto 18 giugno 1931, n. 773».
        2. All'articolo 1 della legge 28 maggio 1981, n. 286, sono apposte le seguenti modificazioni:
            a) al primo comma, dopo le parole: «tiro a segno nazionale» sono inserite le seguenti: «ovvero ad un campo di tiro o poligono privato autorizzato ai sensi dell'articolo 57 del testo unico delle leggi di pubblica sicurezza approvato con regio decreto 18 giugno 1931, n. 773»;
            b) al secondo comma, dopo le parole: «tiro a segno nazionale» sono inserite le seguenti: «ovvero ad un campo di tiro o poligono privato autorizzato ai sensi dell'articolo 57 del testo unico delle leggi di pubblica sicurezza approvato con regio decreto 18 giugno 1931, n. 773».



Il Presidente non la conta giusta, l'emendamento è approdato in assemblea come sopra dimostrato e

ci siamo salvati grazie alla questione di fiducia posta dal governo.

Titolo: Re:DECRETO LIBERALIZZAZIONI
Inserito da: armageddon - Marzo 02, 2012, 10:55:58 am
c'è chi è devoto e grato :


 Preg.mo Presidente, leggo con immenso piacere la tua nota, grazie a te, noi Sezioni TSN tiriamo un sospiro di sollievo per lo scampato pericolo, ti ringrazio a nome mio e della Sezione tutta, ma penso di interpretare anche il pensiero di tanti altri, ti prego di vigilare su questo grave pericolo sempre con la stessa attenzione, nonostante qualche anonimo che non ha il coraggio di uscire allo scoperto, sono convinto, che per raggiungere i suoi scopi non si rende conto di mettere in pericolo il Tiro a Segno tutto, ma forse lo vuole veramente affondare, per cui caro Presidente sappi che siamo e saremo sempre vicino a te a difendere il Tiro a Segno e ti ringraziamo per la tua tenacia che ti fa raggiungere i risultati voluti da tutti noi.

di nuovo un Grazie e sempre viva il Tiro a Segno

IL PRESIDENTE
Dott. Giuseppe Mannelli
Titolo: Re:DECRETO LIBERALIZZAZIONI
Inserito da: gunny - Marzo 02, 2012, 13:32:53 pm
c'è chi è devoto e grato :


 Preg.mo Presidente, leggo con immenso piacere la tua nota, grazie a te, noi Sezioni TSN tiriamo un sospiro di sollievo per lo scampato pericolo, ti ringrazio a nome mio e della Sezione tutta, ma penso di interpretare anche il pensiero di tanti altri, ti prego di vigilare su questo grave pericolo sempre con la stessa attenzione, nonostante qualche anonimo che non ha il coraggio di uscire allo scoperto, sono convinto, che per raggiungere i suoi scopi non si rende conto di mettere in pericolo il Tiro a Segno tutto, ma forse lo vuole veramente affondare, per cui caro Presidente sappi che siamo e saremo sempre vicino a te a difendere il Tiro a Segno e ti ringraziamo per la tua tenacia che ti fa raggiungere i risultati voluti da tutti noi.

di nuovo un Grazie e sempre viva il Tiro a Segno

IL PRESIDENTE
Dott. Giuseppe Mannelli

a nessuno è vieta di esprimere il PROPRIO pensiero, ma prima di scrivere, rispondendo al presidente UITS e mettendo in copia tutte le sezioni, sarebbe dovuta la cortesia di evitare di pensare e di interpretare il pensiero delle altre sezioni, visto che nessuno credo glielo abbia chiesto!


l'immagine è quella di un vassalo in ginocchio che bacia l'anello del feudatario
Titolo: Re:DECRETO LIBERALIZZAZIONI
Inserito da: VENDETTA - Marzo 02, 2012, 14:04:09 pm
c'è chi è devoto e grato :

 Preg.mo Presidente, leggo con immenso piacere la tua nota, grazie a te, noi Sezioni TSN tiriamo un sospiro di sollievo per lo scampato pericolo, ti ringrazio a nome mio e della Sezione tutta, ma penso di interpretare anche il pensiero di tanti altri, ti prego di vigilare su questo grave pericolo sempre con la stessa attenzione, nonostante qualche anonimo che non ha il coraggio di uscire allo scoperto, sono convinto, che per raggiungere i suoi scopi non si rende conto di mettere in pericolo il Tiro a Segno tutto, ma forse lo vuole veramente affondare, per cui caro Presidente sappi che siamo e saremo sempre vicino a te a difendere il Tiro a Segno e ti ringraziamo per la tua tenacia che ti fa raggiungere i risultati voluti da tutti noi.
di nuovo un Grazie e sempre viva il Tiro a Segno
IL PRESIDENTE
Dott. Giuseppe Mannelli

Il regolamento intranet è gestito dall'ente ed è previsto che se una sezione vuol scrivere a tutte

le altre il messaggio è preventivamente visionato ed autorizzato dall'amministratore (chi sarà mai l'admin?).

Per una questione di "Stile" il messaggio  non andava autorizzato, ma comprendo che il periodo non è dei migliori e

si ricorre a tutti mezzi per far salire gli indici di gradimento che sono ai minimi storici.

L'intervento del Presidente TSN di Altavilla Milicia a me non dispisce perchè m'ha dato modo di apprezzare

il "silenzio degli innocenti" (le restanti 299 sezioni).

Titolo: Re:DECRETO LIBERALIZZAZIONI
Inserito da: armageddon - Marzo 02, 2012, 14:25:03 pm
c'è chi è devoto e grato :

 Preg.mo Presidente, leggo con immenso piacere la tua nota, grazie a te, noi Sezioni TSN tiriamo un sospiro di sollievo per lo scampato pericolo, ti ringrazio a nome mio e della Sezione tutta, ma penso di interpretare anche il pensiero di tanti altri, ti prego di vigilare su questo grave pericolo sempre con la stessa attenzione, nonostante qualche anonimo che non ha il coraggio di uscire allo scoperto, sono convinto, che per raggiungere i suoi scopi non si rende conto di mettere in pericolo il Tiro a Segno tutto, ma forse lo vuole veramente affondare, per cui caro Presidente sappi che siamo e saremo sempre vicino a te a difendere il Tiro a Segno e ti ringraziamo per la tua tenacia che ti fa raggiungere i risultati voluti da tutti noi.
di nuovo un Grazie e sempre viva il Tiro a Segno
IL PRESIDENTE
Dott. Giuseppe Mannelli

Il regolamento intranet è gestito dall'ente ed è previsto che se una sezione vuol scrivere a tutte

le altre il messaggio è preventivamente visionato ed autorizzato dall'amministratore (chi sarà mai l'admin?).

Per una questione di "Stile" il messaggio  non andava autorizzato, ma comprendo che il periodo non è dei migliori e

si ricorre a tutti mezzi per far salire gli indici di gradimento che sono ai minimi storici.

L'intervento del Presidente TSN di Altavilla Milicia a me non dispisce perchè m'ha dato modo di apprezzare

il "silenzio degli innocenti" (le restanti 299 sezioni).


bè ,non è che si può rispondere in intranet al sig mannelli di farsi i cxxxi suoi e parlare per sè
Titolo: Re:DECRETO LIBERALIZZAZIONI
Inserito da: gunny - Marzo 02, 2012, 17:32:37 pm
magari sulla intranet, no perchè poi scatta il deferimento controllato

ma avrà ben un indirizzo email della sezioni al quale far pervenire i nostri sentiti "non ringraziamenti"

 ;D
Titolo: Re:DECRETO LIBERALIZZAZIONI
Inserito da: gunny - Marzo 02, 2012, 18:03:01 pm
ecco l'email : giuman2005@gmail.com

la sede della sezione è domiciliata a casa del suo presidente, al momento non compare nessun tesserato 2012 di questa piccola sezione di forse 20 soci conteggiando quelli in regola nel 2011... nemmeno i componenti del CD risultano in regola con il tesseramento federale, ma questo può essere un ritardo del sistema. Probabilmente devono avere un sacco di obbligati... e un voto in assemblea lo garantiscono.

per dirla alla Totò: caro dott. Mannelli... ma ci faccia il piacere!!!
Titolo: Re:DECRETO LIBERALIZZAZIONI
Inserito da: armageddon - Marzo 02, 2012, 19:45:50 pm
ecco l'email : giuman2005@gmail.com

la sede della sezione è domiciliata a casa del suo presidente, al momento non compare nessun tesserato 2012 di questa piccola sezione di forse 20 soci conteggiando quelli in regola nel 2011... nemmeno i componenti del CD risultano in regola con il tesseramento federale, ma questo può essere un ritardo del sistema. Probabilmente devono avere un sacco di obbligati... e un voto in assemblea lo garantiscono.

per dirla alla Totò: caro dott. Mannelli... ma ci faccia il piacere!!!

che poi se andiamo a vedere manco compare nella lista delle sezioni destinatarie del documento del presidente,avrebbe dovuto incazzarsi invece di ringraziarlo,che sia una sezione virtuale come la "regione" per i risultati delle gare federali? ;D
Titolo: Re:DECRETO LIBERALIZZAZIONI
Inserito da: Alex - Marzo 10, 2012, 17:24:26 pm
http://www.senato.it/japp/bgt/showdoc/frame.jsp?tipodoc=Emendc&leg=16&id=635283&idoggetto=658061


Proposta di modifica n. 97.0.7 al DDL n. 3110

97.0.7
CAGNIN, MARAVENTANO, MASSIMO GARAVAGLIA
Dopo l'articolo 97, inserire il seguente:
«Art. 97-bis.
(Liberalizzazione della pratica del tiro a segno)
        1. Al sesto comma dell'articolo 8 della legge 18 aprile 1975, n. 110, dopo le parole: «tiro a segno nazionale» sono inserite le seguenti: «ovvero da un campo di tiro o poligono autorizzato ai sensi dell'articolo 57 del testo unico delle leggi di pubblica sicurezza approvato con regio decreto 18 giugno 1931, n. 773».
        2. All'articolo 1 della legge 28 maggio 1981, n. 286, sono apposte le seguenti modificazioni:
            a) al primo comma, dopo le parole: «tiro a segno nazionale» sono inserite le seguenti: «ovvero ad un campo di tiro o poligono privato autorizzato ai sensi dell'articolo 57 del testo unico delle leggi di pubblica sicurezza approvato con regio decreto 18 giugno 1931, n. 773»;
            b) al secondo comma, dopo le parole: «tiro a segno nazionale» sono inserite le seguenti: «ovvero ad un campo di tiro o poligono privato autorizzato ai sensi dell'articolo 57 del testo unico delle leggi di pubblica sicurezza approvato con regio decreto 18 giugno 1931, n. 773».


Il nostro Presidente, malgrado gli allarmi lanciati, si diverte giocando a golf alle canarie.

Dagli oggi e dagli domani l'ente capitolerà.

Alle proposte emendative di Saia per la liberalizzazione del Tiro a Segno e Battaglia che vuol far pagare l'affitto

alle sezioni s'è aggiunto l'emendamento sopra riportato.

Vedete un pò chi l'ha sottoscritto ed il peso che hanno nelle commissioni.

Spero che intervenga la fiducia in caso contrario e d'accoglimento degli emendamenti è finita.

Il Presidente grazie allo stipendio d'oro si diverte e qui tutto va a rotoli.

Ho cercato, ma di questo emendamento sul testo votato al senato non c'è traccia. Qualcuno se sa di più.
Saluti
Titolo: Re:DECRETO LIBERALIZZAZIONI
Inserito da: VENDETTA - Marzo 10, 2012, 18:32:05 pm
Non lo trovi perchè è stata posta la fiducia..........per fortuna
Titolo: Re:DECRETO LIBERALIZZAZIONI
Inserito da: Alex - Marzo 10, 2012, 20:10:35 pm
Non lo trovi perchè è stata posta la fiducia..........per fortuna

Ecco ha fatto la fine del riordino della professione di sculacciagalline.
Titolo: Re:DECRETO LIBERALIZZAZIONI
Inserito da: VENDETTA - Marzo 10, 2012, 21:26:07 pm
L'Unione è tanto forte che ha fatto porre la fiducia visto che quest'emendamento era sfuggito al

controllo dopo che il Presidente federale aveva detto come al solito:"Tutten apposten".

Vorrei avvisare i Presidenti perchè tra "apposten" e "supposten"non c'è molta differenza. 

Caro Alex non c'è da cantar vittoria perchè il provvedimento è atteso in senato.

L'ente è giovane (il riordino è del 2010) e già siamo il "bersaglio" della politica
Titolo: Re:DECRETO LIBERALIZZAZIONI
Inserito da: Alex - Marzo 11, 2012, 17:55:09 pm
L'Unione è tanto forte che ha fatto porre la fiducia visto che quest'emendamento era sfuggito al

controllo dopo che il Presidente federale aveva detto come al solito:"Tutten apposten".

Vorrei avvisare i Presidenti perchè tra "apposten" e "supposten"non c'è molta differenza. 

Caro Alex non c'è da cantar vittoria perchè il provvedimento è atteso in senato.

L'ente è giovane (il riordino è del 2010) e già siamo il "bersaglio" della politica


No della politica ma dell'azione fratricita della FITAV e della FITDS, che è una vita che vorrebbero lo stesso potere di certificazione che ha l'UITS-TSN, con l'on Luciano Rossi del PdL che guida la schiera dei
sostenitori della cosa.
Titolo: Re:DECRETO LIBERALIZZAZIONI
Inserito da: Alex - Marzo 12, 2012, 13:38:17 pm
L'Unione è tanto forte che ha fatto porre la fiducia visto che quest'emendamento era sfuggito al

controllo dopo che il Presidente federale aveva detto come al solito:"Tutten apposten".

Vorrei avvisare i Presidenti perchè tra "apposten" e "supposten"non c'è molta differenza. 

"Caro Alex non c'è da cantar vittoria perchè il provvedimento è atteso in senato."

L'ente è giovane (il riordino è del 2010) e già siamo il "bersaglio" della politica


Mi pare anzi certo, che un provvedimento votato per fiducia da un ramo del Parlamento non può essere emendato per poi ritornare indietro per il nuovo voto.
Pertanto la questione è chiusa.
Poi ho avuto notizie che il ministero ha posto la pregiudiziale di illegittimità perche se le patenti le rilascia la motorizzazione e le abilitazioni alle arti e i mestieri le camere di commercio come enti pubblici, come può essere rilasciata da un privato l'abilitazione all'uso delle armi, che è paragonata alla patente o altra abilitazione?. Sarebbe illegittimo perchè non ci possono essere competenze parallele agli enti pubblici in materia di rilascio di abilitazioni riconosciute dallo stato. 
Titolo: Re:DECRETO LIBERALIZZAZIONI
Inserito da: diamante - Marzo 12, 2012, 17:32:13 pm
http://www.comuni.it/2012/03/semplificazioni-il-decreto-passa-alla-camera-ora-il-senato/

Semplificazioni, il decreto passa alla Camera. Ora il Senato
 479 voti a favore,  75 contrari, 7 gli astenuti.  La Camera dei Deputati ha votato la fiducia posta dal governo sul decreto semplificazioni. Per Mario Monti e il suo Governo di tecnici si tratta della decima fiducia dall’inizio del mandato. Il testo del decreto passa adesso all’esame del Senato.  Al Senato “c’è abbastanza tempo” per un esame approfondito del testo: “valuteremo le proposte emendative” che verranno presentate, ha affermato il ministro della Pubblica amministrazione, Filippo Patroni Griffi, dopo il voto di fiducia alla Camera. Il Ministro ha anche ribadito l’ampia disponibilità del governo ad “ascoltare le proposte di revisione” che saranno presentate, pur precisando come già alla Camera “i lavori in commissione sono andati molto bene, grazie a un contributo positivo da parte di tutti”.

Titolo: Re:DECRETO LIBERALIZZAZIONI
Inserito da: gianvi - Marzo 12, 2012, 22:03:50 pm
Citazione
le patenti le rilascia la motorizzazione e le abilitazioni alle arti e i mestieri le camere di commercio come enti pubblici,
però non mi risulta che organizzino l'attività sportiva,non ho mai sentito di cronoscalate piuttosto che di rally organizzati dalla Mctc.
ma che si finisca di nascondersi dietro un dito e che si scindi la certificazione e chi nella certificazione vede un utile lavoro e chi dal tsn vede e vuole solo la possibilità di svolgere attività sportiva,la situazione ipocrita dei tsn e dell'unione creano solo dei dissapori,ed uso un termine delicato ;D,tra le due anime del tiro;che l'istituzionale si guadagni i soldi senza doversi nascondere dietro un falso volontariato e che si dia la possibilità a chi vuole promuovere lo sport del tiro di farlo senza doversi scontrare continuamente con chi ha paura di perdere il potere in sezione.
Titolo: Re:DECRETO LIBERALIZZAZIONI
Inserito da: VENDETTA - Marzo 13, 2012, 07:38:01 am
L'Unione è tanto forte che ha fatto porre la fiducia visto che quest'emendamento era sfuggito al

controllo dopo che il Presidente federale aveva detto come al solito:"Tutten apposten".

Vorrei avvisare i Presidenti perchè tra "apposten" e "supposten"non c'è molta differenza. 

"Caro Alex non c'è da cantar vittoria perchè il provvedimento è atteso in senato."

L'ente è giovane (il riordino è del 2010) e già siamo il "bersaglio" della politica


Mi pare anzi certo, che un provvedimento votato per fiducia da un ramo del Parlamento non può essere emendato per poi ritornare indietro per il nuovo voto.
Pertanto la questione è chiusa.
Poi ho avuto notizie che il ministero ha posto la pregiudiziale di illegittimità perche se le patenti le rilascia la motorizzazione e le abilitazioni alle arti e i mestieri le camere di commercio come enti pubblici, come può essere rilasciata da un privato l'abilitazione all'uso delle armi, che è paragonata alla patente o altra abilitazione?. Sarebbe illegittimo perchè non ci possono essere competenze parallele agli enti pubblici in materia di rilascio di abilitazioni riconosciute dallo stato.

Anche le università soggetti con personalità giuridica di diritto privato rilasciano lauree e non sono

enti pubblici.

Titolo: Re:DECRETO LIBERALIZZAZIONI
Inserito da: Alex - Marzo 13, 2012, 07:50:42 am
L'Unione è tanto forte che ha fatto porre la fiducia visto che quest'emendamento era sfuggito al

controllo dopo che il Presidente federale aveva detto come al solito:"Tutten apposten".

Vorrei avvisare i Presidenti perchè tra "apposten" e "supposten"non c'è molta differenza. 

"Caro Alex non c'è da cantar vittoria perchè il provvedimento è atteso in senato."

L'ente è giovane (il riordino è del 2010) e già siamo il "bersaglio" della politica


Mi pare anzi certo, che un provvedimento votato per fiducia da un ramo del Parlamento non può essere emendato per poi ritornare indietro per il nuovo voto.
Pertanto la questione è chiusa.
Poi ho avuto notizie che il ministero ha posto la pregiudiziale di illegittimità perche se le patenti le rilascia la motorizzazione e le abilitazioni alle arti e i mestieri le camere di commercio come enti pubblici, come può essere rilasciata da un privato l'abilitazione all'uso delle armi, che è paragonata alla patente o altra abilitazione?. Sarebbe illegittimo perchè non ci possono essere competenze parallele agli enti pubblici in materia di rilascio di abilitazioni riconosciute dallo stato.

Anche le università soggetti con personalità giuridica di diritto privato rilasciano lauree e non sono enti pubblici.

Certo, però per fare il medico, l'architetto o l'ingegnere bisogna dare l'esame di stato. Come si vede potremo girare intorno al problema all'infinito.
Sembra e non la dò per certa, che ci sia addirittura un ricorso di un'avvocato alla Corte Costituzionele per un'interrogazione sulla disparità dei cittadini.
Il caso, il soggetto con il porto d'armi per difesa, ha posto la pregiudiziale perchè in uno stand privato non c'è obbligo di registrazione mentre al TSN si, addirittura per sparare di AC. Ecco un'altro argomento che andrebbe dibattuto
Titolo: Re:DECRETO LIBERALIZZAZIONI
Inserito da: Ricky - Marzo 13, 2012, 11:55:12 am
Citazione
Anche le università soggetti con personalità giuridica di diritto privato rilasciano lauree e non sono enti pubblici.

quello che sono sono, hanno il compito di rilasciare un TITOLO che accerta l'ISTRUZIONE di ogni individuo che vuole approfondire argomenti di studio. Ci sono programmi, strutture, procedure, sanciti da Disposizioni di STATO.
Tanto basta
Titolo: Re:DECRETO LIBERALIZZAZIONI
Inserito da: gunny - Marzo 13, 2012, 17:46:46 pm
comunque leggendo e rileggendo il punto d) dell'articolo 2 dello statuto UITS alla fine risulterebbe che:
 
"UITS promuove l'adozione di regolamenti e di prassi uniformi per il rilascio delle relative certificazioni per gli usi di legge su specifica modulistica, anche elettronica, predisposta dall'Unione stessa;"
 
Non li rilascia e non ne risponde direttamente, ma ne definisce le regole.
Con la modulistica imposta UITS lascia solo credere che il certificato è dalla stessa prodotto, ma la realtà è ben diversa.

Nello statuto delle sezioni (quello attuale ma da rifare), purtroppo le sezioni si tirano la zappa sui piedi da sole con l'art.34 commi 2)  e 3):

"2) I certificati e gli attestati sono rilasciati secondo le modalità e le indicazioni determinate dall’ UITS, a firma del Presidente della Sezione.

3) I moduli di certificazione ed attestazione, realizzati su supporti cartacei dotati di speciali accorgimenti anticontraffazione ed approvati dal Ministero dell’Interno, saranno forniti esclusivamente dall'UITS su specifica richiesta presentata dal Presidente della Sezione, escludendosi diversa modulistica
"
 
Che poi, visto che il cartaceo non è più richiesto, tant'è che le questure alle quali da inizio anno è stato importo si utilizzare la posta elettronica certificata (PEC), già richiedo conferma dell'avvenuta certificazione alle sezioni sulla base delle autocertificazioni dei singoli che richiedono licenze di polizia a vario titolo.

Visto che dopodomani verrà presentato il test della certificazione elettronica (non prevista dagli statuti sezionali), vedremo se verranno seguiti gli standard imposti riguardo i certificati digitali, visto che per renderli tali occorre apporre una firma digitale che non è la scansione grafica della firma del presidente ;D o di chi per esso; ogni sezione dovrà disporne una per ogni soggetto abilitato alla firma dei certificati (segnalato presso la questura come da statuto), inoltre il sistema dovrà avere una elevata disponibilità e continuità di servizio verso le pubbliche amministrazioni come le Questure, oltre alle sezioni...

la firma digitale è strettamente personale e costosa, sono proprio curioso di sapere come UITS intendono gestire la certificazione elettronica per conto delle sezioni, ma sopratutto anche quanto è costato fino ad ora il sistema e quanto costerà mantenerlo (sempre che sia idoneo agli standard richiesti)

chi avesse tempo e voglia si documenti: http://www.digitpa.gov.it/


Caro Alex,
l'esempio della motorizzazione civile calza solo se gli uffici locali/provinciali sono equiparati alle sezioni... non a UITS

Sulla questione certificati UITS dovrebbe limitarsi a definire e far rispettare le regole, cosa quest'ulitma che purtroppo non avviene, se si pensa che accentrare la questione serva per "controllare" l'operato delle sezioni ci si sbaglia di grosso, è più facile immaginare che ciò si tramuti in uno strumento coercitivo a ulteriore danno delle sezioni... ma chi è causa del suo mal pianga se stesso
Titolo: Re:DECRETO LIBERALIZZAZIONI
Inserito da: diamante - Marzo 13, 2012, 23:15:13 pm
L'Unione è tanto forte che ha fatto porre la fiducia visto che quest'emendamento era sfuggito al

controllo dopo che il Presidente federale aveva detto come al solito:"Tutten apposten".

Vorrei avvisare i Presidenti perchè tra "apposten" e "supposten"non c'è molta differenza. 

"Caro Alex non c'è da cantar vittoria perchè il provvedimento è atteso in senato."

L'ente è giovane (il riordino è del 2010) e già siamo il "bersaglio" della politica


Mi pare anzi certo, che un provvedimento votato per fiducia da un ramo del Parlamento non può essere emendato per poi ritornare indietro per il nuovo voto.
Pertanto la questione è chiusa.
Poi ho avuto notizie che il ministero ha posto la pregiudiziale di illegittimità perche se le patenti le rilascia la motorizzazione e le abilitazioni alle arti e i mestieri le camere di commercio come enti pubblici, come può essere rilasciata da un privato l'abilitazione all'uso delle armi, che è paragonata alla patente o altra abilitazione?. Sarebbe illegittimo perchè non ci possono essere competenze parallele agli enti pubblici in materia di rilascio di abilitazioni riconosciute dallo stato.

Anche le università soggetti con personalità giuridica di diritto privato rilasciano lauree e non sono enti pubblici.

Certo, però per fare il medico, l'architetto o l'ingegnere bisogna dare l'esame di stato. Come si vede potremo girare intorno al problema all'infinito.
Sembra e non la dò per certa, che ci sia addirittura un ricorso di un'avvocato alla Corte Costituzionele per un'interrogazione sulla disparità dei cittadini.
Il caso, il soggetto con il porto d'armi per difesa, ha posto la pregiudiziale perchè in uno stand privato non c'è obbligo di registrazione mentre al TSN si, addirittura per sparare di AC. Ecco un'altro argomento che andrebbe dibattuto

Da indiscrezioni sembra sia imminente l'emanazione del regolamento attuativo sui poligoni privati, in ottemperanza a quanto previsto dal Dlgs n. 204 in modifica all’art. 57 del Tulps.
La previsione è che tutti i poligoni privati, indistintamente, siano assoggettati a licenza di Pubblica Sicurezza. In base a detto regolamento le strutture private si rifaranno a tutti i principali riferimenti legislativi in materia, con particolare riguardo alla sicurezza generale, compresa quella nei luoghi di lavoro(Dlgs 81/08).
I Poligoni Privati, inoltre, potranno essere autorizzati tramite  licenza all’apertura di armerie interne.
Figuriamoci quale potrà essere il problema delle registrazioni degli utenti.
Se così fosse la frittata si girerebbe e le strutture seriamente in difficoltà potrebbero diventare le Sezioni TSN che con certe normative non vanno sempre d’accordo.
E allora le benedette certificazioni a quel punto prenderanno un’altra strada............ divergente o parallela, per ora, non è dato sapere.
Ciao
Titolo: Re:DECRETO LIBERALIZZAZIONI
Inserito da: Alex - Marzo 14, 2012, 16:55:09 pm
L'Unione è tanto forte che ha fatto porre la fiducia visto che quest'emendamento era sfuggito al

controllo dopo che il Presidente federale aveva detto come al solito:"Tutten apposten".

Vorrei avvisare i Presidenti perchè tra "apposten" e "supposten"non c'è molta differenza. 

"Caro Alex non c'è da cantar vittoria perchè il provvedimento è atteso in senato."

L'ente è giovane (il riordino è del 2010) e già siamo il "bersaglio" della politica


Mi pare anzi certo, che un provvedimento votato per fiducia da un ramo del Parlamento non può essere emendato per poi ritornare indietro per il nuovo voto.
Pertanto la questione è chiusa.
Poi ho avuto notizie che il ministero ha posto la pregiudiziale di illegittimità perche se le patenti le rilascia la motorizzazione e le abilitazioni alle arti e i mestieri le camere di commercio come enti pubblici, come può essere rilasciata da un privato l'abilitazione all'uso delle armi, che è paragonata alla patente o altra abilitazione?. Sarebbe illegittimo perchè non ci possono essere competenze parallele agli enti pubblici in materia di rilascio di abilitazioni riconosciute dallo stato.

Anche le università soggetti con personalità giuridica di diritto privato rilasciano lauree e non sono enti pubblici.

Certo, però per fare il medico, l'architetto o l'ingegnere bisogna dare l'esame di stato. Come si vede potremo girare intorno al problema all'infinito.
Sembra e non la dò per certa, che ci sia addirittura un ricorso di un'avvocato alla Corte Costituzionele per un'interrogazione sulla disparità dei cittadini.
Il caso, il soggetto con il porto d'armi per difesa, ha posto la pregiudiziale perchè in uno stand privato non c'è obbligo di registrazione mentre al TSN si, addirittura per sparare di AC. Ecco un'altro argomento che andrebbe dibattuto

Da indiscrezioni sembra sia imminente l'emanazione del regolamento attuativo sui poligoni privati, in ottemperanza a quanto previsto dal Dlgs n. 204 in modifica all’art. 57 del Tulps.
La previsione è che tutti i poligoni privati, indistintamente, siano assoggettati a licenza di Pubblica Sicurezza. In base a detto regolamento le strutture private si rifaranno a tutti i principali riferimenti legislativi in materia, con particolare riguardo alla sicurezza generale, compresa quella nei luoghi di lavoro(Dlgs 81/08).
I Poligoni Privati, inoltre, potranno essere autorizzati tramite  licenza all’apertura di armerie interne.
Figuriamoci quale potrà essere il problema delle registrazioni degli utenti.
Se così fosse la frittata si girerebbe e le strutture seriamente in difficoltà potrebbero diventare le Sezioni TSN che con certe normative non vanno sempre d’accordo.
E allora le benedette certificazioni a quel punto prenderanno un’altra strada............ divergente o parallela, per ora, non è dato sapere.
Ciao

"riferimenti legislativi in materia, con particolare riguardo alla sicurezza generale, compresa quella nei luoghi di lavoro(Dlgs 81/08)."
E in più se l'area non rientra nelle previsioni nel PRG e del relativo regolamento urbanistico del Comune, il poligono non si fà.
Titolo: Re:DECRETO LIBERALIZZAZIONI
Inserito da: VENDETTA - Marzo 14, 2012, 22:01:30 pm
L'Unione è tanto forte che ha fatto porre la fiducia visto che quest'emendamento era sfuggito al

controllo dopo che il Presidente federale aveva detto come al solito:"Tutten apposten".

Vorrei avvisare i Presidenti perchè tra "apposten" e "supposten"non c'è molta differenza. 

"Caro Alex non c'è da cantar vittoria perchè il provvedimento è atteso in senato."

L'ente è giovane (il riordino è del 2010) e già siamo il "bersaglio" della politica


Mi pare anzi certo, che un provvedimento votato per fiducia da un ramo del Parlamento non può essere emendato per poi ritornare indietro per il nuovo voto.
Pertanto la questione è chiusa.
Poi ho avuto notizie che il ministero ha posto la pregiudiziale di illegittimità perche se le patenti le rilascia la motorizzazione e le abilitazioni alle arti e i mestieri le camere di commercio come enti pubblici, come può essere rilasciata da un privato l'abilitazione all'uso delle armi, che è paragonata alla patente o altra abilitazione?. Sarebbe illegittimo perchè non ci possono essere competenze parallele agli enti pubblici in materia di rilascio di abilitazioni riconosciute dallo stato.

Anche le università soggetti con personalità giuridica di diritto privato rilasciano lauree e non sono enti pubblici.

Certo, però per fare il medico, l'architetto o l'ingegnere bisogna dare l'esame di stato. Come si vede potremo girare intorno al problema all'infinito.
Sembra e non la dò per certa, che ci sia addirittura un ricorso di un'avvocato alla Corte Costituzionele per un'interrogazione sulla disparità dei cittadini.
Il caso, il soggetto con il porto d'armi per difesa, ha posto la pregiudiziale perchè in uno stand privato non c'è obbligo di registrazione mentre al TSN si, addirittura per sparare di AC. Ecco un'altro argomento che andrebbe dibattuto

Da indiscrezioni sembra sia imminente l'emanazione del regolamento attuativo sui poligoni privati, in ottemperanza a quanto previsto dal Dlgs n. 204 in modifica all’art. 57 del Tulps.
La previsione è che tutti i poligoni privati, indistintamente, siano assoggettati a licenza di Pubblica Sicurezza. In base a detto regolamento le strutture private si rifaranno a tutti i principali riferimenti legislativi in materia, con particolare riguardo alla sicurezza generale, compresa quella nei luoghi di lavoro(Dlgs 81/08).
I Poligoni Privati, inoltre, potranno essere autorizzati tramite  licenza all’apertura di armerie interne.
Figuriamoci quale potrà essere il problema delle registrazioni degli utenti.
Se così fosse la frittata si girerebbe e le strutture seriamente in difficoltà potrebbero diventare le Sezioni TSN che con certe normative non vanno sempre d’accordo.
E allora le benedette certificazioni a quel punto prenderanno un’altra strada............ divergente o parallela, per ora, non è dato sapere.
Ciao

"riferimenti legislativi in materia, con particolare riguardo alla sicurezza generale, compresa quella nei luoghi di lavoro(Dlgs 81/08)."
E in più se l'area non rientra nelle previsioni nel PRG e del relativo regolamento urbanistico del Comune, il poligono non si fà.

Strano invece il fatto che esistano quelli del TSN.

Se ne accorgeranno quando le autorità, ahiiiiinoiiiiiii  :'( :'( :'( :'( :'( :'(,  leggeranno il riordino :-X :-X :-X :-X :-X

 ART. 3
(Sezioni TSN)

2.   Le sezioni TSN sono dotate di struttura organizzativa e di assetti operativi, amministrativi gestionali e di funzionamento autonomi, definiti in apposito statuto in base a criteri di semplificazione. Svolgono attività di tiro a segno con coordinamento e vigilanza dell’UITS, nonché sotto il controllo dei Ministeri della difesa e dell’interno, per i profili di rispettiva competenza concernenti la realizzazione e tenuta degli impianti di tiro e relativa agibilità, nonché compiti di pubblica sicurezza connessi all’uso delle armi. L’attività svolta, fatto salvo l’esercizio delle funzioni pubbliche attribuite dalla legge, è disciplinata dalle norme di diritto privato.


Experientia docet

Consiglio di Stato, Sez. V, 27 maggio 2002, n. 2930.

 

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

 

    Il Consiglio di Stato in sede giurisdizionale (Sezione Quarta) ha pronunciato la seguente

     

    D E C I S I O N E

     

    sul ricorso in appello n. 1838 del 1993 proposto dal Comune di Prato, in persona del Sindaco pro tempore, rappresentato e difeso dall’avv. Giuseppe Stancanelli ed elettivamente domiciliato presso il dott. Gian Marco Grez, in Roma, Lungotevere Michelangelo, n. 9 ;

    c o n t r o

    il Ministero della difesa, in persona del Ministro pro tempore, rappresentato e difeso dall’Avvocatura generale dello Stato presso i cui uffici domicilia ex lege in Roma, via dei Portoghesi, n. 12;

    l’Unione italiana di tiro a segno e l’Unione italiana di tiro a segno- sezione di Prato, rappresentate e difese dall’avv. Tommaso Roberto e poi dagli avv.ti Alberto Valentini ed Elena Staccioli ed elettivamente domiciliate presso l’avv. Cesare Romano Carello in Roma, via Silvio Pellico, n. 24 ;

    per l’annullamento

    della sentenza del T.A.R. della Toscana (sez. I) 17 giugno 1992, n. 265, resa inter partes.

    Visto il ricorso con i relativi allegati ;

    Visti gli atti di costituzione in giudizio del Ministero della difesa e dell’Unione italiana di tiro a segno;

    Viste le memorie prodotte dalle parti a sostegno delle rispettive difese;

    Visti gli atti tutti della causa;

    Relatore alla pubblica udienza del 22 gennaio 2002 il Consigliere Domenico La Medica, uditi l’avv. Barbantini per delega dell’avv. Stancanelli, l’avv. Carello e l'Avvocato dello Stato Sclafani;

    Ritenuto e considerato in fatto e in diritto quanto segue :

     

    F a t t o

     

    La Sezione di Prato dell’Unione italiana di tiro a segno in data 20 settembre 1984 presentava al Comune della stessa città domanda di concessione edilizia per l’ampliamento del poligono di tiro sito in località Galceti; successivamente la stessa Sezione presentava un’ulteriore domanda di concessione edilizia per la costruzione di un manufatto ( ricovero per segnalatori ) al servizio del detto poligono.

    Le suddette domande sono state respinte dal Comune sul rilievo del contrasto con il vigente P.R.G., in quanto per l’area in questione lo strumento urbanistico prevede la destinazione a verde pubblico.

    Tuttavia, la menzionata Sezione con nota in data 11 novembre 1989 comunicava al Comune di voler dare inizio ai lavori progettati in forza dell’autorizzazione rilasciata dallo Stato Maggiore dell’Esercito ai sensi dell’art. 31, secondo comma, l. 6 agosto 1967 n. 765.

    Il Comune ha impugnato innanzi al T.A.R. della Toscana il suddetto provvedimento, ma il Giudice adito ha respinto l’impugnativa con sentenza 17 giugno 1992, n. 265, nei cui confronti il medesimo Comune propone appello deducendo la violazione dell’anzidetta norma, nonché un eccesso di potere sotto diversi profili.

    In sostanza, l’Amministrazione appellante afferma che non può trovare applicazione, nella specie, la particolare derogatoria disciplina prevista per le “ opere destinate alla difesa nazionale “, mancando qualsiasi collegamento funzionale tra i campi di tiro a segno e la menzionata destinazione.

    Si è costituito in giudizio il Ministero della difesa che, con memoria in data 13 dicembre 2001, ha concluso per il rigetto dell’appello.

    Si è costituita in giudizio anche l’Unione italiana tiro a segno che con controricorso in data 19 marzo 1993 , ha ugualmente concluso per il rigetto dell’appello.

    In prossimità dell’udienza, il Comune ed il Tiro a segno nazionale -Sezione di Prato hanno depositato memorie a sostegno delle rispettive difese.

     

    D i r i t t o

     

    1. Il Comune di Prato censura la sentenza del T.A.R. della Toscana (sez. I) 17 giugno 1992, n. 265, con cui è stato respinto il suo ricorso per l’annullamento del provvedimento dello Stato Maggiore dell’Esercito avente ad oggetto l’autorizzazione, ai sensi dell’art. 10 della l. 6 agosto 1967 n. 765, in favore della Sezione di Prato dell’Unione italiana di tiro a segno, ad effettuare lavori di ampliamento del poligono di tiro sito il località Galceti del medesimo Comune.

    L’appello è fondato.

    2. La disciplina derogatoria stabilita dalla citata norma per le “opere destinate alla difesa nazionale “trova giustificazione nelle particolari esigenze che tali opere sono destinate a soddisfare, esigenze che non possono essere apprezzate e limitate dalle autorità locali.

    Peraltro manca nel nostro ordinamento un’enunciazione in termini normativi e generali della definizione di siffatte opere, riferendosi le sporadiche indicazioni che si rinvengono in proposito ad ambiti e finalità di volta in volta determinati (per esempio, l. 18 agosto 1978 n. 497, art. 5).

    Per ciò, in considerazione che la menzionata destinazione delle opere può determinare la compressione di altri interessi costituzionalmente protetti, come quelli urbanistici, edilizi e paesaggistici, la giurisprudenza della Corte costituzionale ha sottolineato l'esigenza che, tanto in sede legislativa che amministrativa, siano precisati con il dovuto rigore i criteri suscettibili di qualificare l’opera come destinata alla difesa nazionale.

    Pertanto, è stata esclusa la validità del riferimento al solo profilo soggettivo, cioè alla natura “ militare “ dell’Amministrazione interessata ai lavori ed è stato affermato che, in ogni caso, tali criteri devono investire sia le caratteristiche oggettive che le finalità dell’opera (Corte cost., 1° aprile 1992, n. 150).

    L’individuazione delle opere in argomento, quindi, deve essere effettuata in concreto sulla base della loro effettiva ed inequivoca destinazione alla difesa militare che si riveli mediante un chiaro nesso teologico che a questa le ricolleghi.

    Dal canto suo, la giurisprudenza amministrativa ha avuto modo di osservare che il concetto di opera destinata alla difesa militare non può essere riferito esclusivamente alle opere realizzate o utilizzate dal Ministero della difesa, potendo comprendere anche quelle di altre Amministrazioni, purchè siano considerate tali da un’apposita norma definitoria o intervenga un formale atto di riconoscimento. E’ stato aggiunto che la qualificazione di un’opera come destinata alla difesa militare richiede sempre una manifestazione di volontà del Ministero dei lavori pubblici, dal momento che, per effetto dell’art. 81 del d.P.R. 24 luglio 1977, n. 616, essa comporta la sottrazione dell’opera stressa al controllo del Ministero, altrimenti competente ad accertare la conformità alla disciplina urbanistica o comunque a stabilirne la localizzazione, d’intesa con la Regione e gli enti locali interessati ( Cons. Stato, sez. VI, 3 novembre 1999, n. 1712 ).

    3. Per quanto si riferisce all'opera adesso in questione, si deve osservare che si tratta di lavori per l’ampliamento del poligono di tiro comprendenti tra l’altro la realizzazione di una palazzina con locale per bar- ristoro, sala riunioni, ecc.; La stessa sezione pratese dell’Unione italiana tiro a segno nella relazione tecnica allegata alla domanda di concessione edilizia faceva presente che “gli impianti attuali risultano insufficienti a soddisfare il crescente numero degli sportivi” mettendo in evidenza che la relativa “attività ha carattere propedeutico per coloro che si accingono a praticare la disciplina sportiva”.

    Emerge, quindi, per ammissione della sezione pratese dell’Unione tiro a segno, che l’unico scopo dell’ampliamento del poligono di tiro è quello di soddisfare esigenze di carattere sportivo e tanto trova conferma anche nella considerazione che le opere sono finanziate dal C.O.N.I.

    In effetti, l’attività di tiro a segno che, secondo l’art. 1, l. 2 luglio 1882 n. 883, aveva il fine precipuo di “preparare la gioventù al servizio militare, di promuovere e conservare la pratica delle armi in tutti coloro che fanno parte dell’esercito “ha perso nel tempo ogni implicazione militare per assumere contenuti e profili esclusivamente sportivi. A meno che non si tratti in concreto di tiri a segno effettivamente utilizzati da corpi militari.

    Per conseguenza si deve ritenere che la norma invocata non possa trovare applicazione nel caso in esame, dovendosi per essa escludere qualsiasi collegamento tra l’attività del tiro a segno e la difesa militare dello Stato.

    4. In base alle pregresse considerazioni, l’appello deve essere accolto e per l’effetto in riforma della sentenza impugnata va annullato il provvedimento dello Stato Maggiore dell’Esercito che ha autorizzato la realizzazione delle opere in questione.

    Per quanto concerne le spese, si ravvisano giusti motivi per disporne la compensazione tra le parti per il doppio grado di giudizio.


    P. Q. M.

     

    Il Consiglio di Stato in sede giurisdizionale (sez. IV) accoglie l’appello e per l’effetto, in riforma della sentenza impugnata, annulla il provvedimento impugnato in primo grado.

    Spese compensate per il doppio grado di giudizio.

    Ordina che la presente decisione sia eseguita dalla Autorità amministrativa.

    Così deciso in Roma, addì 22 gennaio 2002, dal Consiglio di Stato in sede giurisdizionale (sez. IV), in camera di consiglio, con l’intervento dei Signori:

    Giovanni Paleologo                                         Presidente

    Domenico La Medica                                      Consigliere,est.

    Marcello Borioni                                             Consigliere

    Antonino Anastasi                                          Consigliere

    Giuseppe Carinci                                            Consigliere

     


     

    MASSIME

     

    Mancando nel nostro ordinamento un'enunciazione in termini normativi e generali di "opere destinate alla difesa nazionale", l'individuazione delle medesime opere deve essere effettuata sulla base della loro effettiva ed inequivoca destinazione alla difesa militare che si riveli da un chiaro nesso teleologico che a questa le ricolleghi.

     

    L'attività di tiro a segno ha perso nel tempo ogni implicazione militare per assumere contenuti e profili esclusivamente sportivi; per ciò la realizzazione delle relative opere non rientra nella speciale disciplina derogatoria di cui all'art. 10, L. 6 agosto 1967, n. 765, dovendosi escludere qualsiasi collegamento tra la medesima attività e la difesa militare dello Stato.

Il riordino voluto dagli "azzeccagarbugli" ha peggiorato la situazione.

     
Titolo: Re:DECRETO LIBERALIZZAZIONI
Inserito da: Alex - Marzo 15, 2012, 14:00:08 pm
L'attività di tiro a segno ha perso nel tempo ogni implicazione militare per assumere contenuti e profili esclusivamente sportivi; per ciò la realizzazione delle relative opere non rientra nella speciale disciplina derogatoria di cui all'art. 10, L. 6 agosto 1967, n. 765, dovendosi escludere qualsiasi collegamento tra la medesima attività e la difesa militare dello Stato.

 La cosa sembra superata dall'art. 250 del codice militare che recita che "i poligoni possono essere dati in concessione alle sezioni dell'UITS-TSN".
Di fatto se la struttura viene dichiarata di interesse militare la competenza passa dal Comune al Genio Militare, proprietario di fatto dell'area di sedime.
Titolo: Re:DECRETO LIBERALIZZAZIONI
Inserito da: VENDETTA - Marzo 15, 2012, 16:03:47 pm
L'attività di tiro a segno ha perso nel tempo ogni implicazione militare per assumere contenuti e profili esclusivamente sportivi; per ciò la realizzazione delle relative opere non rientra nella speciale disciplina derogatoria di cui all'art. 10, L. 6 agosto 1967, n. 765, dovendosi escludere qualsiasi collegamento tra la medesima attività e la difesa militare dello Stato.

 La cosa sembra superata dall'art. 250 del codice militare che recita che "i poligoni possono essere dati in concessione alle sezioni dell'UITS-TSN".
Di fatto se la struttura viene dichiarata di interesse militare la competenza passa dal Comune al Genio Militare, proprietario di fatto dell'area di sedime.

Interesse militare come campo minato.......non è chiaro questo passaggio

La dimostrazione che l'interesse militare si è perso, in parte, è insito nel fatto che, come raccontato

dalla dirigenza di viale Tiziano, gli stand di prima categoria sono resi agibili dall'UITS non più dal Genio.


Titolo: Re:DECRETO LIBERALIZZAZIONI
Inserito da: Ricky - Marzo 16, 2012, 19:44:35 pm
Un caro saluto a tutti,
e un grazie a |V| per aver postato quella sentenza della Corte di cassazione  che riguarda, di fatto, la vita dei poligoni. E’ un fatto di cui avere memoria, ma che secondo me, non sarebbe dovuto mai accadere.

La corte di Cassazione è infatti un giudice di legittimità, nel senso che non riesamina tutti gli aspetti della causa ma si limita a verificare la corretta applicazione delle norme del diritto, sostanziale e processuale, da parte del giudice che ha pronunciato la decisione impugnata, ignorando invece le questioni di fatto; nel caso rilevi un'errata applicazione del diritto la corte cassa (cioè annulla) la decisione impugnata e se del caso rinvia la causa al giudice competente stabilendo il punto di diritto al quale deve attenersi.

Il ricorso in Cassazione può essere presentato avverso i provvedimenti emessi dai giudici ordinari nel grado di appello o nel grado unico: i motivi esposti per sostenere il ricorso possono essere, in materia civile, la violazione del diritto materiale (errores in iudicando) o procedurale (errores in procedendo), i vizi della motivazione (mancanza, insufficienza o contraddizione) della sentenza impugnata; o, ancora, i motivi relativi alla giurisdizione.

Quando la Corte rileva uno dei vizi summenzionati, ha il potere-dovere non soltanto di cassare la decisione del giudice del grado inferiore, ma anche di enunciare il principio di diritto che il provvedimento impugnato dovrà osservare: principio cui anche il giudice del rinvio non potrà fare a meno di conformarsi quando procederà al riesame dei fatti relativi alla causa.

I principi stabiliti dalla Corte di Cassazione non sono, invece, vincolanti per i giudici, in generale, quando questi devono decidere cause diverse, rispetto alle quali la decisione della Corte Suprema può comunque considerarsi un "precedente" influente. Ma in realtà, i giudici delle giurisdizioni inferiori si conformano alle decisioni della Corte di Cassazione nella maggioranza dei casi. Le sentenze assumono quasi valore di LEGGE.

Dopo l’inciso (dovuto) per ricordare cosa la corte di Cassazione fa e come lavora, leggo, dagli scritti:
- che il TSN di Prato ha richiesto, nel lontano 20/09/1984, al Comune, l’autorizzazione a costruire dei fabbricati nell’area demaniale su cui ha sedime, a cui il Comune ha risposto NO.
- Il TSN, unitamente a Ministero Difesa (proprietario dell’area) e UITS (tutore della Sezione di Prato dell’Unione italiana di tiro a segno) sono ricorsi al TAR, vincendo il ricorso,
- ma il Comune è ricorso ancora alla suprema Corte che ha accolto l’appello. Risultato: TUTTO FERMO. Guai a costruire.

Questo accade quando ognuno pensa di avere sempre ragione, non era più facile riuscire a CONCERTARE, alla base, la cosa? E siccome concertazione non c’è stata, d’ORA INNANZI, bisognerà per forza stare fermi in situazioni analoghe. Tutto il Sistema deve dire GRAZIE agli allora dirigenti se ora, applicando quanto in parola, dovesse succedere analoga situazione. I poligoni sembrerebbero sigillati! Bravi tutti, all’epoca, nel passarci questa pesante eredità!

Tornando al tema che ha scatenato tutto, quanto postato c’entra con l’emanazione del nuovo statuto UITS? Sarà stato vero che a volte bisogna agire di getto? Che non c’era tempo per le DECISIONI ASSEMBLEARI? I Presidenti saranno giudici, perchè occorre fare riferimento ad essa per le maggiori linee d’azione. Obrist saprà se avrà agito a fin di bene o meno, e se riceverà ancora mandato in termini elettorali, o chi per lui. L’Assemblea elettorale è lontana e ne stiamo già dipingendo il quadro. È un po’ irreale come situazione. Si sono viste o sono note le candidature? A tutti la risposta.

Tornando all’argomento del mio post, una riflessione. Chissà quante sentenze sono state mosse per atti riguardanti la vita delle Sezioni, o riguardanti il Sistema in generale, se ne avrà memoria? È vero che anche il diritto è in perenne mutazione, ma sarebbe bello avere un riscontro di fatto della totalità di questi accadimenti, quella che si chiama consapevolezza d’azione e che si traduce in saggezza. Molti anni fa era presente in Unione un Ufficio Legale, retto da un funzionario, e che si sarebbe potuto ancora continuare a tenere secondo me, e che andrebbe senz’altro valorizzato in termini centrali. Non siamo solo QUELLO che vogliamo DIVENTARE ma anche quello che siamo stati, in termini di diritto (diritti acquisiti o meno). Tante volte ho l'impressione che l'Unione parta ogni volta da ZERO. E invece c'è un vissuto fatto di storie e ATTI infiniti.

Un caro saluto a tutti
Titolo: Re:DECRETO LIBERALIZZAZIONI
Inserito da: VENDETTA - Marzo 17, 2012, 00:13:48 am
Sig. Ricky mi scusi se le faccio notare che lei confonde gli attributi del somaro con le lampadine

elettriche.

Mi perdoni per la franchezza, ma lei da ex consigliere federale non può farmi questi svarioni.

L'esperienza da lei maturata da Consigliere di un ente pubblico non può minimamente consentire di avere

difficoltà di comprensione di un testo, ciò farebbe preoccupare chi le ha dato fiducia.

A meno che, chi le ha dato fiducia cercava proprio un soggetto che prendesse fiaschi per fischi.

Corte di Cassazione e Consiglio di Stato sono 2 organismi molto diversi.

Si riposi un po.
Titolo: Re:DECRETO LIBERALIZZAZIONI
Inserito da: Ricky - Marzo 17, 2012, 21:41:50 pm
Madòòò,
lapsus di lettura, o meglio, soffermarsi sui fatti senza fare troppo caso al resto, è verissimo quello che dici, è anche postato
Citazione
Consiglio di Stato, Sez. V, 27 maggio 2002, n. 2930.
... della serie, si deve leggere sempre tutto, io avendo visto un ricorso ho ipotizzato al caso più semplice, quello che è sempre più orecchiato, il ricorso in Cassazione. Non ci ho badato, ma è vero, per competenza è il Consiglio di Stato ad avere competenza perchè come organo di giurisdizione amministrativa è questo Ente preposto alla tutela dei diritti e degli interessi legittimi dei privati nei confronti della Pubblica Amministrazione. Uno degli attori in giudicando era il Ministero difesa, quindi per forza Consiglio di Stato doveva essere.
Non mi sono soffermato neanche a leggerlo, però il principio di quando ho postato secondo me vale sempre, attenzione a quello che facciamo nella vita di Sezione per i risvolti che azioni, all'apparenza anche le più banali,  rischiano di avere. E un altra massima bisogna poi dire: "attenzione a quando si entra in processo, non c'è nulla di più incerto sugli esiti". Nel caso, lo Stato ha ricusato lo Stato. Il Consiglio di Stato è un organo di rilievo costituzionale della Repubblica Italiana, previsto dall'articolo 100 della Costituzione, che lo inserisce tra gli organi ausiliari del Governo. Quindi proprio dell'Esecutivo, sullo scranno del quale siede anche il Ministero difesa! Ai tempi della stanza dei bottoni, leggevo e rileggevo, altro chè! E poi bisogna sempre ammettere i propri errori, non sbaglia senz'altro chi non fa. Grazie |V|, ho capito anche perchè al somaro di mio nonno gli si accendevano gli occhi come lampadine quando vedeva qualche somarella, non sapevo che si poteva fare confusione anche lì.
Un abbraccio e un saluto a tutti

Titolo: Re:DECRETO LIBERALIZZAZIONI
Inserito da: biagio - Marzo 18, 2012, 13:28:47 pm
Madòòò,
.......
classica espressione pugliese che è la contrazione di "Madonna"; termine normalmente usato per dire "Madonna mia!" sottintendendo " che c...o ho fatto/detto/combinato".

quanto sopra solo per sottolineare  un pezzetto di tradizione regionale.  :) :) :) :)

bye bye biagio
Titolo: Re:DECRETO LIBERALIZZAZIONI
Inserito da: VENDETTA - Marzo 18, 2012, 15:21:37 pm
Grazie |V|, ho capito anche perchè al somaro di mio nonno gli si accendevano gli occhi come lampadine quando vedeva qualche somarella, non sapevo che si poteva fare confusione anche lì.
Un abbraccio e un saluto a tutti

L'asino è il figlio di un asino ed un'asina.

Il mulo è figlio di una cavalla ed un asino, ed è sterile.

Il bardotto è figlio di un'asina ed un cavallo, ed è sterile anch'esso.

La discendenza è l'asino di Buridano o l'asino d'oro di Apuleio?

L'aria di Roma è insalubre

Titolo: Re:DECRETO LIBERALIZZAZIONI
Inserito da: Ricky - Marzo 18, 2012, 22:33:09 pm
NIENTE!
NON SI POTREBBE FARE NIENTE,
SE SI ASPETTASSE DI POTER FARE LE COSE
COSI’ BENE
CHE NESSUNO POSSA DIRE: C’È’ UN ERRORE.
John Henry Newman, dalla prefazione a
“Dangerous Properties of Industrial materials” a cura di Irving Sax, 6a edizione,
1984
Titolo: Re:DECRETO LIBERALIZZAZIONI
Inserito da: Ricky - Aprile 22, 2012, 15:17:21 pm
Se ne parla e se ne riparlerà, di liberalizzazioni e altro,
rileggendo il post ho visto come anche si è accennato al valore legale della Laurea. Per inciso, nell'ordinamento giuridico italiano il "valore legale della Laurea", o del titolo di studio, indica un certificato rilasciato da una Autorità scolastica o accademica che svolge esercizio di una funzione pubblica quale quella di Istruire i cittadini, tutti, senza distinzione di classe o ceto, al contraio di come come accadeva molti decenni fa (partecipazione elitaria). Dal punto di vista dell'efficacia giuridica, il titolo di studio è condizione ncessaria per proseguire volontariamente poi ulteriormente gli studi, o fare esperienza, per l'ammissione ad Esami di Stato che portano all'iscrizione ad Albi Professionali che prevedono l'inquadramento in precisi profili funzionali lavorativi e prestazionali. Profili che prevedono ed hanno debite conseguenze in caso di fallacità. Chi sbaglia paga. E la firma assume valore legale di resposabilità soggettiva.
Se ne parla. Ma non so se qualcuno ne è a conoscenza, il Ministero della Istruzione, ha effettuato una consultazione pubblica ONLINE sul valore legale del Titolo di Studio. La consultazione,  basata su 15 quesiti, si concluderà il ventiquattro aprile  p.v..
Il tutto si sta svolgendo al solito con le dovute libere contestazioni ..., viviamo il terzo millennio, anche gli strumenti di comunicazione e di vaglio decisionale cambiano ...