CONCENTRICA - Forum di attualità e notizie sul Tiro a Segno (TSN - UITS)
Quattro amici al bar => Discutiamo di... tutto => Topic aperto da: DiecipuntoNove - Gennaio 14, 2012, 18:30:35 pm
-
Mi è giunta all' orecchio questa notizia. Di che si tratta?
-
Di una walter mod. PPK 7,65 browning (sezione di fidenza).
Ciao
-
Si tratta di un architetto pazzoide che ha falsificato i certificati medici, si è iscritto alla Sezione di Roma, ha rubato una 44 magnum con cui è andato a rapinare un ufficio postale a Firenze, sparando e ferendo delle persone, per fortuna leggermente.
-
Rubata al poligono? Possibile? E se è andata così l' UNIONE che farà?
-
Mi sono informato: ecco l' articolo che ho trovato su LEGGO:
La pistola 44 Magnum con la quale Marcello Ventrella, arrestato dopo il colpo, ha compiuto la rapina era stata rubata il 10 gennaio al poligono di tiro di Roma del quale l'uomo è socio. Secondo quanto appreso si tratta del poligono "Umberto Primo" a Tor di Quinto. Martedì l'uomo avrebbe ritirato l'arma ed una decina di proiettili poi si sarebbe allontanato con pistola e cartucce e per questo era stato denunciato. Originario di Roma, Ventrella vive a Londra e, secondo quanto emerso, sarebbe arrivato proprio dalla capitale inglese per mettere a segno il colpo. Da quanto emerso, ai carabinieri avrebbe spiegato di averlo ideato perchè aveva difficoltà economiche. Addosso gli sarebbe stato trovata anche un'agendina con segnati cinque punti: 'andare a Firenze, fare una rapina in ufficio postale, fare altre rapine, tornare a Roma, prendere aereo per New York'. Sempre secondo quanto emerso al momento, l'uomo avrebbe avuto anche biglietti ferroviari per recarsi a Bologna e a Ravenna. Inoltre pare che avrebbe fatto sopralluoghi in uffici postali in Italia l'estate scorsa.
Possibile che al poligono di Tor di Quinto siano tanto sprovveduti? Non c'è alcuna sorveglianza? Incredibile....
-
Anche ale banche malgrado ci sono le guardie fanno le rapine.
Il caso non è isolato, a bologna una guardia giurarata rubò una pistola uccise moglie e figlio e poi si è suicidato, a Fidenza è sparita/rubata una pistola, a candela numerose armi e munizioni furono rubate.
A Napoli ad inizio anno un professionista ha preso arma e munizioni e si è suicidato.
Il problema è la sorveglianza?
Ciao
-
....sprovveduti????? ...sicuramente l'episodio ha destato grande preoccupazione in tutti noi ed il rammarico di non fare mai abbastanza per evitare anche l'inevitabile appartiene ad ognuno di noi che ogni giorno operiamo in questo settore.
certo è che evitare che un Socio, regolarmente iscritto, esca dal poligono con un'arma non è cosa semplice, la nostra efficienza ha comunque garantito che dopo solo 30 minuti avevamo accertato che non aveva iniziato l'attività di tiro ed abbiamo immediatamente attivato le ricerche avvisando le autorità competenti. evito altre osservazioni per riservatezza e rispetto delle indagini, concudo affermando però che il post che ci descrive sprovveduti non è generoso nei nostri confronti e direi anche espresso da chi probabilmente ha una conoscenza superficiale della materia sotto il profilo giuridico.
Carlo Mantegazza
-
Un caro saluto a tutti,
e un saluto al Presidente del TSN Roma che ha voluto dire anche la sua, parlare di sprovvedutezza è elementare e riduttivo. Si può dirlo genericamente, credo non sia il caso. In ogni Sezione si mettono in atto delle azioni che servono a vigilare e tutelare la sicurezza pubblica, ogni luogo con le armi può diventare di attenzione per chi ne vuole abusare a qualunque titolo, ho notizia che una volta furono rubate delle armi addirittura all'interno di un arsenale militare (va bèh, l'azione fu rivendicata dalle Brigate Rosse ma intanto ci riuscirono), ... tutelarsi??
Per quante se ne facciano la mente umana arzigogola ogni soluzione, delle precauzioni vanno necessariamente prese e ci vogliono atti che palesino l'attenzione e la tutela del bene oltre all'attenzione verso i frequentatori per non incorrere nell'incauta custodia.
Una soluzione potrebbe essere quella di consegnare l'arma direttamente sulla linea di tiro, a cura del direttore o di un apposito preposto, e non permettere quindi il ritiro presso l'armeria, e quindi il tragitto verso le linee di tiro che può tramutarsi in un tragitto di uscita dal poligono. Ogni soluzione ha ovviamente dei costi o delle attenzioni e responsabilità, che si debbono riversare sull'utenza. Parlare di sicurezza equivale a parlare di costi e responsabilità.
Spero vivamente che non si debba più leggere di queste cose, anche perchè, volenti o nolenti, è pubblicità!!
Un caro saluto a tutti
-
Un caro saluto a tutti,
e un saluto al Presidente del TSN Roma che ha voluto dire anche la sua, parlare di sprovvedutezza è elementare e riduttivo. Si può dirlo genericamente, credo non sia il caso. In ogni Sezione si mettono in atto delle azioni che servono a vigilare e tutelare la sicurezza pubblica, ogni luogo con le armi può diventare di attenzione per chi ne vuole abusare a qualunque titolo, ho notizia che una volta furono rubate delle armi addirittura all'interno di un arsenale militare (va bèh, l'azione fu rivendicata dalle Brigate Rosse ma intanto ci riuscirono), ... tutelarsi??
Per quante se ne facciano la mente umana arzigogola ogni soluzione, delle precauzioni vanno necessariamente prese e ci vogliono atti che palesino l'attenzione e la tutela del bene oltre all'attenzione verso i frequentatori per non incorrere nell'incauta custodia.
Una soluzione potrebbe essere quella di consegnare l'arma direttamente sulla linea di tiro, a cura del direttore o di un apposito preposto, e non permettere quindi il ritiro presso l'armeria, e quindi il tragitto verso le linee di tiro che può tramutarsi in un tragitto di uscita dal poligono. Ogni soluzione ha ovviamente dei costi o delle attenzioni e responsabilità, che si debbono riversare sull'utenza. Parlare di sicurezza equivale a parlare di costi e responsabilità.
Spero vivamente che non si debba più leggere di queste cose, anche perchè, volenti o nolenti, è pubblicità!!
Un caro saluto a tutti
è quello che facciamo nella mia sezione,il tiratore accede alle linee passando dal locale antecedente ,dove i commissari di turno consegnano armi e munizioni,se la logistica lo permette è la soluzione ideale per non subire furti problematici,poi ci sono realtà dove l'armeria è lontana dalle linee ma volere è potere
-
Purtroppo ci sono sezioni dove le linee sono lontane dall'armeria. Qualcuna più fortunata ha un ingresso e dentro si dislocano i vari locali e i vari stands, alcune hanno gli accessi alle linee direttamente sulla strada: quindi il percorso armeria-linea avviene fuori sulla strada, che, anche se in parte, costeggiando le mura, è del demania, l'arma viaggia a rischio.
Puoi incaricare l'addetto all'armeria di accompagnare arma e tiratore al rispettivi stands e riconsegnare l'arma al direttore di tiro. Ti assiciro che anche così facendo i pericoli ci sono ugualmente, anche perchè se vogliono fregarti, ti fregano cmq.
-
questi fatti sono decisamente spiacevoli e "fastidiosi", bisogna portare particolare attenzione verso chi noleggia le armi della sezione soprattutto se corte e a fuoco. La logistica di ogni singola sezione deve suggerire adeguate e personalizzate misure di sicurezza.
Nella nostra sezione, dove armeria e deposito munizioni non sono adiacenti le linee, un commissario prende in consegna l'arma e la porta al direttore di tiro dello stand interessato. Al termine del nolo, dopo le opportune verifiche, l'arma viene riconsegnata da un comissario oppure a fine servizio dal direttore di tiro all'armiere
il caso di Fidenza, è molto diverso perchè l'arma è sparita direttamente dall'armeria, senza che questa fosse noleggiata a un socio... anzi era nuova e mai utilizzata da alcuno, nella sezione non esiste tutt'ora la figura dell'armiere, e pare che ai locali armeria e deposito munizioni, potessero accedere diverse persone senza averne titolo, senza supervisione alcuna... questa si che potrebbe configurarsi come situazione dove si è agito con leggerezza e da sprovveduti!
-
Anche ale banche malgrado ci sono le guardie fanno le rapine.
Il caso non è isolato, a bologna una guardia giurarata rubò una pistola uccise moglie e figlio e poi si è suicidato, a Fidenza è sparita/rubata una pistola, a candela numerose armi e munizioni furono rubate.
A Napoli ad inizio anno un professionista ha preso arma e munizioni e si è suicidato.
Il problema è la sorveglianza?
Ciao
Come fai ad impedire un suicidio? Impossibile a meno di un sorvegliante ogni tiratore!
Invece per evitare furti di armi basta eseguire una procedura di sicurezza: accesso ed uscita tramite percorso obbligato e controllato ovvero l' uovo di colombo!
-
Probabilmente in una piccola sezione, dove praticamente ci si conosce tutti è più facile il controllo e i noleggi si contano sulle dita di una mano, ma la guardia non deve essere mai abbassata! Quando si parla di strutture grandi il discorso si fa più complicato, la soluzione che forse da più garanzie è la gestione diretta dell'arma noleggiata (una volta sbrigate le pratiche) del direttore di tiro e dei commissari,(ed è la soluzione che ho adottato nella mia sezione). Credo che il percorso obbligato sia difficile da realizzare, se non viene costruito un impianto prevedendone già le caratteristiche. Prendiamo l'esempio del poligono di Napoli, non puoi chiudere le porte di uscita per motivi di sicurezza e dallo stand di grosso calibro si può uscire verso lo stand a 50 metri e poi spaziare in tutto il poligono. A Bologna tra lo stand di grosso calibro e l'armeria ci sono almeno due persorsi alternativi, senza contare i bagni dove venne sostituita la pistola per il fatto di sangue che ricordiamo. Se poi si parla degli stand per la 22 sportiva si arriva quasi allo svincolo della Tangenziale di Bologna. Praticamente è impossibile un controllo diretto dell'utenza.
L'unica cosa certa è che ci andrà sempre a smenare il presidente del TSN, con buona pace dell'UITS !!!
-
Se si volesse ristrutturare un poligono dando importanza alla sicurezza sono sicuro che si potrebbe certamente fare. Progettare, tenendo conto di questa esigenza, non è certamente un ostacolo insormontabile. Comunque teniamoci queste "furbate" dei delinquenti e incrociamo le dita con la speranza di non essere assaliti nei nostri poligoni da un orda di malintenzionati. (In Svezia i tiratori sono muniti di una "card" per tutte le operazioni da fare dai pagamenti schede al ritiro armi....)
-
...ogni suggerimento ci è gradito, da considerare però nel nostro caso che l'accesso al poligono deve comunque essere libero a tutti coloro vengono anche solo per chiedere informazioni sia a piedi che in auto. Per dare un'idea dei nostri numeri: spariamo circa 2,5 milioni di cartucce all'anno, vengono svolte circa 25 mila lezioni di tiro + l'attività ludica + l'attività agonistica. Aggiungo che ho memoria di una Sezione ove le armi quotidianamente venivano trasferite dall'armeria alle linee di tiro a cura degli istruttori ed anche il quel caso ci sono stati "problemi". Affidare le armi ogni giorno agli istruttori (specialmente sabato e domenica) per consegnarle sulle linee di tiro è praticamente impossibile quando vengono noleggiate a decine e decine di persone. In fondo sotto il profilo giuridico ciò che è accaduto a Roma è sintetizzabile in un comodato d'arma tra la Sezione ed un Socio, e dal momento in cui l'arma risultava nella sua disponibilità ha infranto le leggi di P.S.
Credo che la soluzione utile ad escludere questi rischi non sia così facilmente perseguibile senza ridurre le attuali opzioni, comunque grazie a tutti, a chi si è già espresso ed anche a chi lo farà in seguito.
Carlo Mantegazza
-
Sono purtroppo a confermare i dati dell'amico Carlo, sono stato iscritto e continuo a frequentare sporadicamente e per salutare gli amici la sezione di Roma.
Roma è Roma, bellissima città, bellissime strutture, con una sola fregatura: dove vai vai c'è fila da fare. Nelle giornate di Sabato e Domenica la sezione di Roma vive un notevole afflusso di gente, tanto da fare la fila in ogni settore e sezione della struttura.
Effettivamente è impensabile di poter mettere un preposto dietro ogni persona affluente, i controlli ci sono come testimoniato dal fatto che dopo 30 minuti, come già ricordato, si era a conoscenza della scomparsa dell'arma, ma non sottovalutiamo il suggerimento del collega D'Amato, per ogni situazione si può studiare una soluzione sostenibile, anche se occorrerà far fronte a investimenti. Una soluzione di accesso con tornelli da sbloccare con "card" potrebbe essere una soluzione, così come per i pagamenti, oltre a videosorveglianza di zona accessi e transiti.
Come dice il buon Franz:
L'unica cosa certa è che ci andrà sempre a smenare il presidente del TSN, con buona pace dell'UITS !!!
Un caro saluto a tutti
-
L'unica cosa da studiare è come non far lamentare l'amico Carlo.....Amato ;) ;) ;) ;).
A proposito del campionato 2010 che, a dire di Carletto, Milano avrebbe sgraffignato a Napoli ci sono novità?
Ciao
-
Non è a "mio dire" (ormai la documentazione in merito è diventata un dossier!) ma la ruberia fatta da Milano è stata "accertata" e non punita! E tutti lo sanno....E poi la "sgraffignata" è stata fatta a tutte le Sezioni e tutte hanno taciuto....brave!
Attendo risposta dall' Ufficio Sport della Presidenza del Consiglio dei Ministri...In alternativa non resterà che la Procura della Rebubblica! Saluti a tutti
L'unica cosa da studiare è come non far lamentare l'amico Carlo.....Amato ;) ;) ;) ;).
A proposito del campionato 2010 che, a dire di Carletto, Milano avrebbe sgraffignato a Napoli ci sono novità?
Ciao
-
Mi complimento con il Presidente della Sezione di Roma e, con tutti i Presidenti che con coraggio affrontano le disavventure che alcuni "Soci" gli procurano, a quanto pare, per quanto ci si organizzi, qualcuno ha tempo per studiare e mettere in pratica simili diavolerie.
-
Non è a "mio dire" (ormai la documentazione in merito è diventata un dossier!) ma la ruberia fatta da Milano è stata "accertata" e non punita! E tutti lo sanno....E poi la "sgraffignata" è stata fatta a tutte le Sezioni e tutte hanno taciuto....brave!
Attendo risposta dall' Ufficio Sport della Presidenza del Consiglio dei Ministri...In alternativa non resterà che la Procura della Rebubblica! Saluti a tutti
L'unica cosa da studiare è come non far lamentare l'amico Carlo.....Amato ;) ;) ;) ;).
A proposito del campionato 2010 che, a dire di Carletto, Milano avrebbe sgraffignato a Napoli ci sono novità?
Ciao
Caro Carlo Amato ma dell'UITS cosa ne pensi?
;) ;) ;) ;D ;D ;D ;D ;D ;D ??? ??? ??? ??? ??? :o :o :o :o :o ::) ::) ::) ::) ::) :P :P :P :P :P 8) 8) 8) 8) 8)
-
Mi complimento con il Presidente della Sezione di Roma e, con tutti i Presidenti che con coraggio affrontano le disavventure che alcuni "Soci" gli procurano, a quanto pare, per quanto ci si organizzi, qualcuno ha tempo per studiare e mettere in pratica simili diavolerie.
quoto e condivido Miki ;)
la prevenzione purtroppo non risolve tutti i problemi, ma di certo li riduce
siamo sempre e comunque in difesa, purtroppo come per i virus informatici e non, l'antivirale arriva sempre dopo i primi danni, non dimentichiamo che la mente e la determinazione umana (anche quando non criminale) non ha limiti
-
Non è a "mio dire" (ormai la documentazione in merito è diventata un dossier!) ma la ruberia fatta da Milano è stata "accertata" e non punita! E tutti lo sanno....E poi la "sgraffignata" è stata fatta a tutte le Sezioni e tutte hanno taciuto....brave!
Attendo risposta dall' Ufficio Sport della Presidenza del Consiglio dei Ministri...In alternativa non resterà che la Procura della Rebubblica! Saluti a tutti
L'unica cosa da studiare è come non far lamentare l'amico Carlo.....Amato ;) ;) ;) ;).
A proposito del campionato 2010 che, a dire di Carletto, Milano avrebbe sgraffignato a Napoli ci sono novità?
Ciao
Caro Carlo Amato ma dell'UITS cosa ne pensi?
;) ;) ;) ;D ;D ;D ;D ;D ;D ??? ??? ??? ??? ??? :o :o :o :o :o ::) ::) ::) ::) ::) :P :P :P :P :P 8) 8) 8) 8) 8)
Caro Diamante (quanti carati?) dell' UITS penso questo:
Una Federazione di un cosiddetto "sport povero" impoverito da "uomini poveri di idee".