CONCENTRICA - Forum di attualità e notizie sul Tiro a Segno (TSN - UITS)
Quattro amici al bar => Discutiamo di... tutto => Topic aperto da: mimmo - Novembre 23, 2010, 15:13:06 pm
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Il presidente in occasione della riunione annuale in Veneto ha dato notizia che è stata creata la figura del "TALENT SCOUT".
Anche in tedesco si dice "TALENT SCOUT", che tradotto in Italiano significa............scopritore di talenti.
Secondo me faranno tipo lo "Zecchino d'oro" con il mago Zurlì e secondo voi chi sarà il Mago e quanto ci costerà?
Di certo non lo sarà il Presidente di Comitato componente dello staff tecnico federale visto che la "valtur" non è contenta del settore pistole.
Ciao
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non conosco bene i termini della questione ma in linea di principio non mi sembra una cattiva idea, sui nomi poi che si può dire chi gestisce sceglie e poi si guardano i frutti, tanto ci sarà sempre qualcuno che non è daccordo non dimentichiamoci che siamo una nazione con 50 milioni di CT 8)
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non conosco bene i termini della questione ma in linea di principio non mi sembra una cattiva idea, sui nomi poi che si può dire chi gestisce sceglie e poi si guardano i frutti, tanto ci sarà sempre qualcuno che non è daccordo non dimentichiamoci che siamo una nazione con 50 milioni di CT 8)
Le gare federali a cosa servono? E i Comitati Regionali? :o :o :o
Ciao
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certamente ci sono le gare federali e i comitati, ma se tutto viene ristretto nei numeri di una classifica che è pure significativa forse non si ottiene un buon risultato, magari una struttura che valuti il tiratore anche da altre angolazioni caratteriali ecc. non sarebbe una cattiva cosa :)
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certamente ci sono le gare federali e i comitati, ma se tutto viene ristretto nei numeri di una classifica che è pure significativa forse non si ottiene un buon risultato, magari una struttura che valuti il tiratore anche da altre angolazioni caratteriali ecc. non sarebbe una cattiva cosa :)
Quindi la figura del talent-scout dovrebbe avere numerose qualità: essere un ottimo allenatore, un buon psicologo, anni di esperienza nel settore del tiro a segno ecc... .
A mio parere, bisognerebbe individuare un talent.scout in ogni poligono il quale segnalerà l'atleta che merita e segnalarlo al comitato regionale e quest'ultimo invia il nominativo/i ,alla federazione centrale la quale le sottoporrà al vaglio della persona o delle persone che hanno competenza per verificare se l'atleta ha le possibilità di sfondare.
Comunque, se un atleta ha le qualità viene subito adocchiato in base ai punteggi che ottiene nelle gare federali ( e non).
Prendere in considerazione maggiormente i punteggi che si fanno "fuori casa".
Un'altra soluzione potrebbe essere quella di coinvolgere il Comitato Regionale, il quale, almeno una volta ogni tre mese di indire degli stages con gli atleti che hanno talento, chiaramente tutto a carico della federazione.
Sperando di non avervi annoiato vi saluto.
Ciao
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e se invece di creare figure, forse oggi,inutili si pensasse ad aumentare il numero dei frequentatori le discipline del tiro?
a cosa serve rimescolare la stessa minestra?nella maggior parte dei casi abbiamo tiratori grandi di età con poca possibilità di fare più di quello che già hanno fatto e non capisco quindi a cosa possa servire uno scopritore di talenti.
Cosa diversa sarebbe responsabilizzare le sezioni ed in alternativa aprire anche ad altre strade per far si che si avvicinino al tiro quanti più giovani possibile,solo in virtù di un vivaio vasto può servire la figura del talent scout,altrimenti dovrebbero bastare le figure che in un poligono funzionante dovrebbero già esserci.
se poi vediamo le sezioni poco interessate a far crescere il tiro sportivo non possiamo far altro che sorridere di fronte a tali boutade ;D ;D ;D ;D
non servono proclami di cambiamento,se si vuole far sopravvivere il tiro bisogna realmente cambiare qualcosa.
Che il mega faccia una riunione dove indichi chiaramente ai presidenti(a quelli con la p minuscola)che il futuro delle sezioni passa inevitabilmente dal numero di appassionati che le stesse riusciranno ad avere perché se verranno a mancare i certificati o parte degli stessi ci sarà da piangere. :'( :'(
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Approvo la proposta di Gianvi anche perchè siamo stufi di sentire parole e vedere il progressivo ed implacabile impoverimento del numero dei tiratori siano essi giovani che master ,validi o solo "della domenica". La situazione è sempre piu grave.Guardiamo non solo i punteggi bassi bassi in ogni specialità di pistola, ma anche il numero sempre piu ristretto dei tiratori nonostante si siano rimesse le divisioni per classifiche che le precedente presidenza criminalmente abolì causando una logica e violentissima discesa dei partecipanti. Ora ,invece di "parlare americano con Talent scout etc etc ,ed agire all'italiana promuovendo sempre di piu iniziative INUTILI, la UITS dovrebbe incominciare a capire la impellente necessità di ridurre spese inutili ed ABBASSARE i prezzi delle gare sia federali che nazionali , regionali o sezionali e rimettere premi validi ,invitanti(vedi medaglie oro o lingotti argento) e ,come una volta ,soddisfare almeno il 33% dei partecipanti in Ognuna delle 3 categorie. Ma tornare indietro,per questa presidenza,è ammettere di aver sbagliato..............di aver perso il plauso popolare.......di aver perso il passaggio del testimone del successo dai grandi campioni precedenti(Ferraris,Quadro,Cremisi,Cardinali,Sevieri,) ai giovani , e dico giovani ,d'oggi che non hanno Maestri da tentar di raggiungere ma che riceveranno............ un Talent che NON fu maestro ma.....che......... parla,parla,parla!
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Ma tornare indietro,per questa presidenza,è ammettere di aver sbagliato..............di aver perso il plauso popolare.......!
Sarebbe cosa saggia e giusta.
Ciao
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Secondo il mio modesto parere trovo il cacciatore di talenti una figura inutile, se deve essere solo lo scopritore di un buon tiratore.
In altri sport, vedi calcio, atletica e tanti altri, può essere difficile avere un riscontro ai vertici dei risultati e di conseguenza del talento dell'atleta. Ma nel tiro?
Qui si parla di punti e le classifiche vendono comunque vagliate ed arrivano ai vertici...
Poi esistono per gli junior le riunioni regionali-
A meno che questa figura non abbia il compito di girare poligono per poligono a caccia del talento, ma ancora nascosto... comunque non ne so molto dei veri compiti di questa figura, c'è qualche notizia ufficiale su questo?
In teoria l'attuale sistema è ben congegnato, peccato che poi è gestito dalle persone... ;D
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quoto Daniele al 100%
invece di inventare ruoli inutili, meglio sarebbe potenziale la promozione e la comunicazione in quegli ambiti dove potenzialmente si possono trovare nuove leve: scuole medie e superiori.
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sarò seccante,ma voglio insistere su quello che ritengo IL PROBLEMA:quante sezioni sono disposte a spendere tempo e risorse per produrre "solo" risultati sportivi?
se non si congegna un sistema per cui una parte importante di risorse venga ripartito tra chi realmente realizza risultati (sezione e tiratore) innescando un qualcosa che spinga i Presidenti a voler concorrere alla spartizione di un montepremi e quindi alla ricerca di possibili bravi tiratori/trici non credo che ci si possa spostare dall'immobilismo che ad oggi vediamo nelle sezioni per quanto concerne il tiro sportivo.
A nulla serve,se non all'acquisizione di percentuali voto,l'attuale sistema e se come credo molti Presidenti non aspirano a contare poi tanto alle votazioni non vedo perché dovrebbero impegnarsi nel cercare campioni ;)
1) Che si tocchino le sezioni dove più duole:il danaro
chi non produce sport venga inibito al rilascio dei certificati ,credo che ci si farebbero delle grasse risate ;D
2) Parte degli incassi a formare un montepremi regionale a cui concorrono tiratori e sezioni
3) Lasciare la possibilità di partecipazione al campionato ad eventuali associazioni sportive di tiro e non esclusivamente alle sezioni tsn,avrò dei preconcetti ma penso che lo sport del tiro possa crescere meglio al di fuori delle sezioni visto che le stesse sono molto prese dai compiti pubblicistici e spesso chi vuole fare altro all'interno delle stesse viene boicottato.
sperando in un futuro migliore :)
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sarò seccante........[cut]
1) Che si tocchino le sezioni dove più duole:il danaro
chi non produce sport venga inibito al rilascio dei certificati ,credo che ci si farebbero delle grasse risate ;D
[cut]
Cosa significa produrre "sport", prego inserire definizione esatta. I Soci Frequentatori (detti anche bottaroli) fanno sport?!? (per la UITS sì, altrimenti perchè fargli fare la tessera federale?)
In cosa si concretizza, per te, lo sport? Se io sparo ad un bersaglio, più o meno numerato, con una Beretta 98 in 9x21, faccio sport oppure mi sto addestrando per il prossimo conflitto a fuoco? Oppure per te chi fa sport sono solo coloro che fanno P10 C10 PL PA?
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Dai... non prendiamo in giro... ;)
quello che voleva dire è qualsiasi attività agonistica che non comprenda l'istituzionale... o se vogliamo semplificare ancor di più: tutto ciò che non produce una sostanziale entrata di denaro.
Il problema fondamentale (e sono portato a credere senza soluzione) è una mancanza di ARMONIA all'interno di molte Sezioni... una sinergia tra le parti (istituzionale e accademico) sarebbe proficuo per tutti... utopia, utopia
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Egregio Moebius,se non vogliamo e ripeto vogliamo accettare che esiste una differenza di fondo nel mondo del tiro, cioè istituzionale, ergo il frequentare le sezioni da parte degli obbligati e la frequenza da parte di soci volontari vuol dire che continua da parte di alcuni il nascondersi dietro un dito.
quello che comunemente viene definito bottarolo posso dirti che in realtà fatte di passione non rompono le scatole anzi sanno divertisti e sopratutto sanno creare comunità,cosa che purtroppo nella maggior parte di sezioni da me conosciute manca ai tiratori accademici.
qualcuno riesce a spiegarmi il perché non si riesce a portare anche solamente parte di questi cossiddetti bottaroli ad avvicinarsi all'attività sportiva come viene intesa nelle sezioni? credo che sia lo stesso motivo per cui è scarsa la frequenza da parte di giovani!!!!
purtroppo il nostro è un mondo vecchio e se non si trova il coraggio di cambiare in modo drastico e con tutte le difficoltà conseguenti siamo destinati a trovarci sempre in meno sulle linee di tiro.
comunque per non andare fuori tema,mi piacerebbe capire a chi possano servire gli scopritori di talento se pur di fare presenza in gara un presidente chiama a partecipare i bottaroli avendo fatto scappare gli sportivi ;D ;D ;D ;D ;D ;D ;D
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in parte condivido quanto espresso da Gianvi e anche quanto espresso da Moebius
in realtà non saremmo lontani da un obiettivo che possa ritenersi praticabile:
esiste il CIS che a fine anno ripartisce un montepremi di 55.000,00 euro alle prime 40 sezioni in graduatoria... proviamo a iniziare da qui ragionando su alcuni aspetti teoricamente innovativi.
circa 70.000 sono i tessetati UITS di cui 9000 agonisti (tiratori), il che da luogo a circa 1.200.000,00 euro di incasso netto e pulito per UITS (di cui 225.000 circa solo dagli agonisti)
triplichiamo il montepremi CIS, lasciando inlaterata la ditribuzione alle posizioni di vertice aumentando il premio minimo e ampliando lo stesso alle prime 60 sezioni, già così forse si potrebbe offrire qualche stimolo nella direzione proposta da Gianvi.
altro aspetto sono le discipline non olimpiche e non ISSF, per bocca del vicepresidente Tito Suss sarebbero 1600 i tiratori che praticano tali attività (tesserati tiratori) i quali però non portano alcun contributo in punti CIS alla sezione.
Attenzione, parliamo di discipline UFFICIALI riconosciute dalla federazione che laureano Campioni Italiani: Avancarica, BR22, ExOrdinanza 100mt, ExOrdinanza 300mt e 22LR a 100mt; inoltre per quanto riguarda Avancarica e BR22 abbiamo tiratori ai vertici europei e mondiali.
è dal 2007 che alcuni presidenti di TSN chiedono ai CD UITS di prendere in considerazione la cosa, non si chiede una parificazione alle discipline olimpiche, bensì l'accesso alle finali e i piazzamenti a podio.
in alcune sezioni, come la mia ad esempio, i tiratori che partecipano a campionati ufficiali di discipline non ISSF ormai superano quelli delle discipline olimpiche, e qui mi aggancio a quanto espresso da Moebius, vogliamo continuare a chiamarli "barattolari"?!?
sarebbe un darsi le mazzate "alla Tafazzi", continuare a fare orecchie da mercante, la promozione deve riguardare le attività sportive di un TSN a 360°, altrimenti se continuiamo a rincorrere la chimera dei campioni in erba di C10 e P10 rischiamo di perdere un sacco di opportunità.
l'obiettivo dovrebbe essere per primo quello portare gente nuova al poligono interessandoli a tutte le attività sportive in quella sede praticabili, senza preclusioni, e in secondo luogo se tra quelli si intravede una potenziale "tiratore", magari di disciplina olimpica, tanto meglio, purchè ci siano appunto istruttori sezionali adeguatamente preparati per valutare le nuove leve.
sui giovani e giovanissimi P10 e C10 sono le discipline di "contatto" con il mondo del tiro, però da genitore, mi ritrovo a valutare criticamente poco invitante l'ambiente per un ragazzino.
Mi spiego meglio: fin tanto che all'entrata in un poligono a 10mt (oggi si dice palestra per essere politically correct) lo si fà come se si entrasse in un luogo di culto durante una funzione religiosa, venendo quasi sempre squadrati come "disturbatori", credo che difficilmente possa un ambiente simile offrirsi come allettante.
con tutto il rispetto dovuto, ma chi da ragazzino andava volentieri a messa o a catechismo?
Il tiro a segno deve essere, soprattutto per i giovani, divertente. Come fare a rendere divertenti C10 e P10 avviando gradualmente alla carriera agonistica un giovane non sono certo io a poterlo dire, ma a livello federale e regionale dovrebbero esserci persone certamente titolate a farlo. O forse già si fà e non ne sono a conoscenza, nel caso chiedo scusa per l'ignoranza.
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quoto Gunny.
Sono in aumento i praticanti le discipline non ISSF (chiaramente vincolati dalle idoneità dei poligoni, altrimenti sai quanti si accosterebbero!!!) mentre sono in calo i praticanti le discipline ISSF e questo è stato evidenziato da Obrist alla riunione dei presidente dei TSN dell'Emilia-Romagna in occasione degli assoluti di Bologna e in quella sede esortò i presenti ad incentivare proprio queste discipline. La richiesta avanzata da più TSN di considerare le discipline ufficiali non ISSF, valide per la classifica CIS è ancora nel "limbo".
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……………. ;) mentre sono in calo :o i praticanti le discipline ISSF e questo è stato evidenziato da Obrist alla riunione dei presidenti
Una causa evidente è dopo tanti sacrifici chi gira e solo chi indossa la divisa ::) :-X :-X
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riflettendo su i dati espressi da Gunny ciò che salta agli occhi è la cifra modesta destinata al montepremi cis,credere che un gestore di sezione possa essere interessato a tenere in piedi l'attività sportiva per vedersi riconoscere un eventuale premio che si attesta in media sui 1200/1500euri quando gli basta rilasciare circa 20/30 certificati per incassare la stessa cifra mi suona strano.
già accantonando il 50% delle iscrizioni alle gare federali si potrebbe ricavare un bel gruzzoletto e ripartendo lo stesso nel campionato federale regionale si creerebbe uno stimolo immediato per le sezioni che potrebbero vedere la possibilità di rientrare delle spese sostenute e dei tiratori che se premiati non con il solito oggettino cianfrusaglia ma bensì con medaglia di valore piuttosto che con denaro si sarebbe spinti a dare di più.
inoltre quando parlo di scelte drastiche penso alla separazione della branchia istituzionale da quella meramente sportiva e per sportiva intendo tutto ciò che riguarda il tiro, olimpionico e non. E' mio pensiero più volte espresso in questo forum che a fronte di molti presidenti e consigli che operano con correttezza ve ne è una parte,secondo mio parere,che nelle sezioni vede solo un modo per sistemarsi o per sistemare dei parenti ed allora perché l'uits non realizza che c'è si la necessità di incassare ma se si vuole far crescere il numero degli appassionati (da dove potrebbero uscire i campioni di domani)c'è l'obbligo di organizzare in modo diverso il tutto.
perché non obbligare le sezioni a spendere una percentuale degli incassi nell'attività sportiva?
modi se ne potrebbero pensare tanti,come utilizzando la differenza già esistente tra volontari e agonisti demandare in toto a questi ultimi la gestione dell'attività sportiva sezionale permettendo l'utilizzo delle strutture(in tempi ed orari prestabiliti)e destinando un budget in base alla possibilità della sezione.
ho scritto certamente delle scemenze ma se ciascuno di noi esprime i suoi pensieri potrebbe uscirne una strada percorribile,con la speranza che chi di dovere legga e si interessi realmente al problema:non mancano i talent scout ma gli appassionati a riempire le linee di tiro :'(
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Tanti soldi sono elargiti agli atleti di stato (gia pagati dallo stato), ai consulenti inutili, ai 2 direttori sportivi (ne basterebbe 1), invece, potrebbero essere ridistribuiti alle sezioni quale premio al merito sportivo, altro che quei pochi spiccioli disincentivanti.
Si pensi che le sezioni dell'alto adige sono classificate dal 60° posto in giù e la regione autonoma riceve più contributi delle altre regioni (vedasi per tutte le sezioni sulla strada del vino Kaltern & Eppan).
Che schifo :(
Ma tornando all'argomento si dice che il Talent sarà un veronese delle fiamme gialle.
Chi sarà?
??? ???
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allora è inutile menarcela,gira che ti rigira il senso è sempre quello di sistemare qualcuno?
conviene ancora credere che il tiro a segno è uno sport?
forse sono più intelligenti loro,noi ad essere fieri per un posticino in classifica mentre altri badano al sodo ;D ;D ;D ;D ;D ;D ;D :'(
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Cari amici di Concentrica, ma lo sport del tiro a segno ha bisogno di un talent-scout?
Sono arci convinto che il miglior "talent-scout" è il punteggio che l'atleta ottiene in gara.
Ciao
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Si che ne abbiamo bisogno se no quelli dei gruppi sportivi che non fanno risultati come li sistemiamo?
Ciao
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perché in vece di un talent scout non mandare in giro per sezioni a vedere cosa si fà per creare i" talent ".
magari mettendo un pò di pepe sulla coda di quegli amministratori di certificati che nulla hanno a che vedere con il tiro a segno.
come sarebbe bello vedere quante persone resterebbero nelle sezioni e nell'uits se si togliessero i soldi degli obbligati, altri sport sono in grado di essere senza il consistente aiuto che ha il tiro.
A differenza di sport dove i soldi li mettono gli imprenditori e quindi hanno il diritto e l' interesse affinché ci siano risultati, nel tiro i soldi piovono per virtù dello "spirito santo" e l'importante è,per alcuni,accaparrarseli.
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Vorrei esprimere il mio modesto parere di tecnico, attivo da anni e sempre orientato alla crescita,….ma di infimo livello.
Ritengo che la soluzione a tanti dei problemi del nostro sport, debba passare inevitabilmente attraverso la formazione di tecnici di qualita'.
Anche io concordo con coloro che vedono nella figura del Talent Scout istituzionale, malgrado la potenziale utilita’, la mancata soluzione a tutti i mali.
Chi, meglio del tecnico sezionale, di qualunque livello, ma con una buona esperienza formativa e capacita' tecniche, puo' “notare” l'elemento degno di essere “verificato”, magari anche in sinergia e collaborazione con tecnici di maggior esperienza? (…sinergia….collaborazione….forse l’ho detta grossa!…)
Non dimentichiamoci che il nostro e’ uno sport che non ha eta’ e “un talento” si puo’ avvicinare ad un poligono in qualunque momento della vita.
E specialmente nella casistica del nostro sport, “minore” per numeri e visibilita’, sono numerosi e famosi i personaggi che hanno varcato la soglia di un poligono in eta’ matura (uno per tutti ….Fait?…).
In questi casi, certamente fallisce l’opera dei Comitati Regionali con le loro ATR giovanili.
Ecco che in ogni caso, torna indispensabile la figura del tecnico sezionale, ben preparato e operoso in sezione.
Ci sono in giro decine di tecnici di ogni livello che accedono ai corsi solo "per se stessi", anche con la complicita' delle sezioni che non filtrano opportunamente le domande ma che addirittura propongono, facendo leva su vecchi strumenti di "gratificazione" (e’ cosi’!….non voglio fare polemica…)
Molti di loro non saranno mai “funzionali” al causa del TSN e per gli altri, quelli motivati e volenterosi di crescere, spesso nessuno si occupera’ piu' di loro (almeno nel percorso formativo dei primi due livelli).
Almeno di quei pochi (in percentuale molto piccola) che produrranno "impegno" e "lavoro" e che spesso dovranno “provvedere da soli”, creandosi un loro proprio percorso, fatto di arrampicate solitarie, a mani nude e senza corda!.
Gli stessi Comitati Regionali, in generale, spesso latitano in propositivita' di “azioni mirate”, di “input” utili a “stimolare” la crescita di quei tecnici interessati a migliorare la propria preparazione, anche attraverso il confronto di idee (e non di indottrinamento) con “figure” di valore.
La stessa attribuzione dei livelli, sempre a mio modesto avviso, dovrebbe seguire un percorso di “merito”, con la frequentazione periodica di corsi o “giornate di studio”, validi per l’attribuzione di crediti formativi (magari anche con esamino finale), attraverso i quali, raggiunto un “quorum” si avrebbe il passaggio di livello. E non attraverso la proposizione, spesso politica, di persone che in un doppio WE raggiungono, altrettanto spesso, l’ambito traguardo “personale”.
Non lamentiamoci poi se chi entra in un poligono (e non voglio parlare della qualita’ degli impianti) trova “il deserto” o quanto meno non trova le risposte giuste, utili a farli rimanere, aiutandoli a raggiungere gratificazioni legate a stimolanti risultati di crescita.
Qualcuno di loro, di quelli che non vedremo piu’…..magari “ha un talento” che non avremo mai la possibilita’ di individuare e far emergere!
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tutto vero, ma c'è un però!!
però è difficile scoprire bravi tiratori se si lasciano le sezioni in mano a chi del tiro non gliene può fregar di meno,se i presidenti propongono per i corsi pagati dalle sezioni persone poco propense a dedicarsi agli altri e peggio ancora se lo fanno dopo aver creato il vuoto allontanando chi i corsi se li è pagati di tasca e si è dedicato a titolo gratuito per sette giorni su sette al poligono.
purtroppo non sono le figure di allenatori piuttosto che di talent scout o direttori di tiro che deficitano nelle sezioni ma una direttiva unica dove si obbliga le sezioni stesse a perseguire il fine di far crescere lo sport attraverso il mezzo degli obbligati e non dedicarsi alla pratica oscena di badare solo alle entrate per pagare stipendi spesso inutili