http://www.youtube.com/watch?v=yLvbcUTy9GY
Dopo che una smodata libertà aveva corrotto i costumi degli ateniesi ed aveva annullato il freno delle leggi, Pisistrato occupò l’acropoli. Fu allora che Esopo narrò agli ateniesi piangenti sul triste servaggio - non perché colui fosse un crudele tiranno, ma perché qualunque peso era troppo pesante per loro che non c’erano abituati – questa favola: “Una volta le rane, che erravano libere nelle paludi chiesero con grande clamore a Giove un re, affinché reprimesse con la forza i costumi dissoluti. Il padre degli dei rise e diede alle rane un travicello, che cadde nello stagno con grande strepito. Mentre le rane, terrorizzate dalla paura, si nascondevano nel fango, una di loro, senza far rumore tirò fuori la testa dallo stagno e, avendo esplorato il re, chiamò tutte le altre. Le altre rane, smesso ogni timore, saltarono sul travicello e lo offesero con ogni sorta d’ingiuria, e poi inviarono a Giove alcune di loro affinché chiedessero un nuovo re. Allora Giove mandò loro un orribile serpentone che fece una grande strage delle rane. Invano le poverette correvano per tutta la palude per evitare la morte; infine di nascosto spedirono a Giove Mercurio affinché di nuovo venisse in aiuto alle infelici. Ma allora il re degli dei disse. “Dal momento che non avete voluto sopportare il vostro bene, ora sopportare fino alla fine il vostro male”.
A scanso di equivoci e simpaticamente il "Re Travicello" l'abbiamo avuto in passato ora i Presidenti si meritano il serpentone.